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Premiate 10 aree protette e 25 strutture turistiche ricettive d’Italia alla BTO di Firenze. Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto le regioni più premiate. Nove le categorie individuate per l’assegnazione dei riconoscimenti alle strutture ricettive. Premiate anche due associazioni che hanno fatto azioni di promozione del territorio.

Le strutture ricettive con le migliori soluzioni di ecosostenibilità, le pratiche turistiche più innovative nei parchi naturali e nelle aree marine protette di tutta Italia: sono queste le bellezze che Legambiente ha selezionato e messo in mostra, con l’etichetta di Legambiente Turismo, assegnando loro gli Oscar dell’ecoturismo 2017. In totale nella vetrina di Legambiente figurano 10 aree protette (tra parchi naturali nazionali, regionali e aree marine protette), 25 strutture turistiche ricettive e 2 associazioni di promozione territoriale, per un totale di ben 10 regioni diverse interessate.
I premi sono stati assegnati direttamente alla BTO di Firenze, all’interno dello stand della Regione Lazio, che ha ricevuto il riconoscimento per il Passaporto dei parchi, il progetto messo a punto dal Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e per la variante dei parchi della Via Francigena realizzata dall’ente regionale Romanatura. Presenti alla mattinata di assegnazione dei riconoscimenti il responsabile Turismo di LegambienteAngelo GentiliSebastiano Venneri presidente VivilitaliaFrancesco Palumbo direttore direzione generale Turismo MibactStefano Ciuoffo assessore al Turismo della Regione ToscanaStefano Landi presidente SL&A Turismo e TerritorioLucia Venturi per Federparchi.
Appartenenti a 10 regioni diverse, selezionate tra le oltre 300 strutture affiliate all’etichetta Turismo, le 25 strutture turistiche italiane (più due associazioni) premiate con l’Oscar dell’ecoturismo hanno superato brillantemente i controlli che l’associazione effettua da maggio a settembre. Sono 9 le categorie in cui sono stati suddivisi i riconoscimenti: Gestione ambientale (che conta 4 strutture); Impegno sociale (2); Amici del clima (7); Risparmio idrico (2); Alimentazione e gastronomia (4); Riuso creativo dei materiali di scarto (1); Mobilità sostenibile (1); Comunicazione ed educazione ambientale (3); Gruppo locale (1).
Anche quest’anno gli Oscar dell’ecoturismo sono stati consegnati ai parchi e alle aree protette: 10 in totale, 4 dei quali sono andati a Parchi nazionali, 4 a Parchi regionali e 2 ad Aree marine protette. Selezionate, dunque, le esperienze che più di altre hanno saputo coniugare la tutela dell’ambiente con la corretta fruizione turistica. I soggetti selezionati sono stati: l’Area marina protetta del Plemmirio, per gli interventi diretti sugli accessi al mare; l’Area marina protetta Torre del Cerrano, per il progetto Lido amico del Parco; il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, per il passaporto dei parchi; il Parco nazionale delle Cinque Terre, per gli investimenti dei proventi della 5 Terre Card a sostegno dell’agricoltura; il Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi, per l’incremento dei percorsi escursionistici anche speleologici; il Parco regionale dei Nebrodi, per il marchio d’area “Nebrodi Sicily”; il Parco naturale regionale di Portofino, per la Locanda del Parco; l’Ente regionale RomaNatura, per la variante dei Parchi della Via Francigena; il Parco nazionale dei Monti Sibillini, per l’Hotel del Camoscio; il Parco nazionale della Majella, per il progetto l’Altra neve: turismo sportivo e salute.
 
Redazione

martina

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che Agea ha concluso il 28 novembre il pagamento degli anticipi 2016 della Domanda unica Pac. Il valore degli importi erogati è di oltre 1 miliardo di euro per circa 500 mila aziende agricole. A favore di 100 mila piccoli agricoltori sono stati erogati 47 milioni.

L'erogazione effettuata da Agea supera quanto effettuato per il 2014, ultimo anno della vecchia programmazione (813 milioni di euro) ed il 2015, primo anno della nuova programmazione 2014-2020 (731 milioni di euro). Gli anticipi erogati comprendono anche 69 milioni di euro in favore di 33 mila aziende agricole operanti nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto ad agosto e ad ottobre 2016.
«È un sostegno concreto alle aziende - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - particolarmente importante soprattutto per chi è stato colpito dagli eventi sismici che hanno interessato il centro del nostro Paese. Parliamo di risorse fondamentali ora a disposizione delle aziende agricole per il loro lavoro e la loro crescita».
Riguardo ai pagamenti relativi alle campagne degli anni precedenti Agea ha predisposto un piano operativo per il controllo di tutte le istanze di riesame presentate dagli agricoltori per la risoluzione delle anomalie che avevano impedito il pagamento nei termini.
 
Redazione

credito

Gli agricoltori che possiedono un giro d'affari inferiore ai 7mila euro, ad esclusione di quelli che operano in zone montane, dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle fatture emesse e registrate. Ma la norma si configura di difficile applicazione dato che non prende in considerazione il fatto che tali soggetti non emettano fatture.

Gli agricoltori esonerati dal pagamento Iva erano già tenuti alla trasmissione dell'elenco clienti e fornitori, detto spesometro, ma il nuovo obbligo non è ben coordinato dal punto di vista letterale con la norma che prevede la comunicazione dei dati di tutte le fatture emesse nel trimestre di riferimento e di quelle ricevute e registrate. Questa fascia di agricoltori non ha infatti l'obbligo di emettere la fattura. 
In caso di cessione, l'acquirente deve emettere l'autofattura con l'applicazione dell'Iva in base alle percentuali di compensazione, consegnandone copia al produttore agricolo cedente. L'agricoltore esonerato non deve assolvere alcun obbligo documentale ai fini Iva e quindi non tiene alcun registro: diventa difficile inquadrare il nuovo obbligo in questa situazione.
A partire dal 2017 i dati che dovranno essere inviati sono quelli identificativi dei soggetti coinvolti nelle operazioni, data e numero della fattura, base imponibile, aliquota applicata, imposta e tipologia dell'operazione. I dati dovranno essere comunicati entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo a ciascun trimestre con eccezione del secondo trimestre, il cui invio dovrà avvenire entro il 16 settembre (anziché il 31 agosto). È poi prevista la trasmissione telematica delle liquidazioni periodiche Iva (anche se a credito), negli stessi termini e con le stesse modalità delle comunicazioni delle fatture. 
Previsto anche un modesto credito di imposta per far fronte all'adeguamento tecnologico necessario per adempiere ai nuovi obblighi. Tale credito è pari a 100 euro una tantum da utilizzare nel 2018 ed è solo per i contribuenti che registreranno un volume d'affari inferiore ai 50mila euro nel 2017.
 
Redazione

vigna

Il Ministero delle politiche agricole comunica che, con l’approvazione definitiva di ieri, 28 novembre, alla Camera dei Deputati, il Testo unico del vino è legge. «Un risultato al quale abbiamo lavorato molto in questi mesi insieme al Parlamento e che oggi è realtà. Finalmente diamo ai produttori una sola legge di riferimento con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente» così il Ministro Martina.

«Un'operazione di semplificazione che era attesa da anni e che consente di tagliare burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Col Testo unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi» sottolinea il Ministro Maurizio Martina.
«La promessa di approvare il provvedimento entro l'anno è stata mantenuta – sottolinea il Vice Ministro Andrea Olivero - grazie all’impegno dei parlamentari e al confronto costruttivo con tutti gli attori della filiera. Adesso è il momento di sfruttare le disposizioni di rilancio e semplificazione della legge per dare risposte concrete a un mondo produttivo che merita la massima considerazione per i risultati realizzati e la sua forte incidenza nello sviluppo territoriale.»
In particolare la legge si concentra su un'operazione concreta di semplificazione su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio. Un'unica legge di riferimento per il settore con un impianto chiaro che favorisce i produttori e gli operatori del settore e che porta a uno snellimento burocratico molto importante.
Più certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli migliore per la tutela di un settore chiave per l'agroalimentare italiano.
Spazio all'innovazione con la possibilità di introdurre in etichetta sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza.
Tra le novità apportate dalla riforma è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico.
Importante innovazione anche nella tutela del prodotto contro la contraffazione. I controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (RUCI) a prescindere se siano o no imprese agricole.

Redazione

commeuropea

La Commissione Europea, all'interno della strategia di promozione dei prodotti agricoli, ha deciso che gli agricoltori europei per il prossimo anno potranno contare su 133 milioni di euro (22 milioni in più rispetto al 2016) per la promozione dei propri prodotti fuori e dentro i confini Ue e per perseguire la ricerca di nuovi mercati.

Il piano prevede dunque un budget complessivo di 133 milioni, 22 in più rispetto al 2016. A beneficiare finora di questo platfond sono stati i comparti dell'ortofrutta (30%), delle carni (17%) e il settore lattiero-caseario (15%). In Italia, ad esempio, i protagonisti delle più recenti iniziative di promozione sono stati Apo Conerpo per l'ortofrutta, il Consorzio del Parmigiano Reggiano (assieme a Gorgonzola e Asiago), Unaprol e Federbio.
Il nuovo budget, come spiega una nota dell'esecutivo comunitario, sarà utilizzato per cofinanziare, con tassi  che vanno dal 70 all'85%, campagne di promozione, principalmente triennali, con particolare attenzione ai mercati di Cina, Medio Oriente, Nord America, Sud-Est asiatico e Giappone.
Sarà creato anche un budget ad hoc (per la cifra di 15 milioni di euro) per programmi di promozione del ruolo dell'agricoltura nella mitigazione dei cambiamenti climatici, gestiti direttamente dalla Commissione.
Il primo bando a cui si potrà fare riferimento per effettuare proposte dovrebbe essere pubblicato a gennaio 2017.
 
Redazione