Notizie

L’aggiornamento settimanale dei listini florovivaistici all'ingrosso evidenzia stabilità generale dei prezzi, con flessioni su fresie, calle e gladioli. Consulta online su Floraviva il listino completo, filtrabile per piazza, varietà e prezzo.

Con l’aggiornamento del listino prezzi dei fiori e piante al 19 marzo 2025, pubblicato da Floraviva, emergono interessanti spunti per i buyer di fiori. Analizzando i dati delle principali piazze italiane — Roma, Sanremo, Pescia, Napoli e Terlizzi — si nota una generale stabilità dei prezzi, con alcune eccezioni legate alla stagionalità.

Tra le varietà che mostrano lievi ribassi troviamo le fresie, che a Napoli segnano un -27,3%, e i gladioli a Roma con un -14,3%. Anche i girasoli e le bocche di leone registrano una lieve contrazione nelle quotazioni. Le calle aethiopiche, ad esempio, calano del -16,7% nella capitale.

Di contro, varietà ornamentali molto richieste come gypsophila, lilium orientali e asiatici, e gerbere mantengono un buon livello di prezzo, mostrando stabilità in tutte le piazze, segnale positivo per produttori e commercianti. In alcuni casi si osservano addirittura lievi incrementi, come nel caso delle alstroemerie a Sanremo (+10,5%).

Una lettura più dettagliata del trend per fiore, varietà e piazza è disponibile nella sezione "Prezzi fiori e verde" di Floraviva, dove è possibile filtrare dinamicamente i dati per data, località e tipologia di prodotto, facilitando l’analisi e il monitoraggio settimanale.

👉 Consulta il listino aggiornato e filtrabile qui:
🔗 Listino Prezzi Fiori e Verde - Floraviva

Redazione

Gessica Roswall

«Assicuriamoci che l'acqua promuova prosperità e pace»: nella Giornata mondiale dell'acqua, il Commissario europeo all'ambiente Gessica Roswall annuncia la strategia europea per la resilienza idrica.

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il ommissario europeo Roswall ha rinnovato l’impegno dell’Unione Europea per la tutela del ciclo idrico globale e la promozione di una gestione sostenibile dell’acqua. Al centro del suo messaggio, il richiamo all’urgenza di proteggere i ghiacciai, riserve strategiche di acqua dolce oggi minacciate da cambiamenti climatici, inquinamento e uso non sostenibile delle risorse. «Ogni goccia conta e ogni azione conta – ha dichiarato Roswall –. Insieme, assicuriamoci che l’acqua promuova prosperità e pace».

Il programma europeo Copernicus viene indicato come strumento essenziale per il monitoraggio dello stato dei ghiacciai, mentre sul piano politico l’UE si prepara a un’azione congiunta con l’ONU in vista della Conferenza mondiale sull’acqua del 2026. L’acqua, ha sottolineato Roswall, dovrà restare una priorità anche nei prossimi appuntamenti internazionali come la terza Conferenza ONU sugli oceani e la COP30, con un approccio integrato “dalla fonte al mare” e una cooperazione rafforzata tra Stati.

La nuova strategia europea sulla resilienza idrica, in fase di definizione, si propone di potenziare la cooperazione multilivello e promuovere un’economia intelligente nella gestione dell’acqua, elemento chiave per la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare e la stabilità sociale.

Credits Photo: Thierry Monasse/Getty Images

Andrea Vitali

Il COREPER (Comitato dei rappresentanti permanenti dell'Unione Europea) ha approvato un mandato per la regolamentazione delle Nuove Tecniche Genomiche (NGT), aprendo a una svolta che potrebbe rilanciare la produzione sementiera e offrire nuove opportunità agli agricoltori dell'agroalimentare e del florovivaismo. Copa e Cogeca accolgono positivamente la decisione, sottolineando il potenziale delle nuove varietà per aumentare la resistenza delle colture a siccità e malattie, ridurre l'uso di input e migliorare le rese. Tuttavia, restano aperte questioni sulla brevettazione e la sostenibilità, elementi chiave per il futuro del settore.

La decisione del COREPER, che prepara le decisioni del Consiglio UE, segna un punto di svolta per il settore agroalimentare e del florovaismo europeo. Le nuove tecnologie, che comprendono tecniche di editing genetico come CRISPR, sono viste come strumenti essenziali per rafforzare la sicurezza alimentare, ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura e migliorare la competitività degli agricoltori europei rispetto ai mercati internazionali.

Risvolti socio-economici: competitività e sostenibilità

Il via libera del COREPER potrebbe avere implicazioni rilevanti per l’intera filiera agroalimentare e florovivaistica. L’introduzione di colture più resistenti e meno dipendenti da fertilizzanti e pesticidi può tradursi in una riduzione dei costi di produzione, aumentando la marginalità per agricoltori e cooperative. Inoltre, l’accesso a varietà migliorate potrebbe migliorare la produttività delle aziende agricole, favorendo una maggiore autosufficienza alimentare in un contesto di instabilità geopolitica e cambiamenti climatici.

Un altro aspetto cruciale riguarda il mercato delle sementi, con il rischio che la brevettazione delle nuove varietà possa restringere la disponibilità di materiale genetico per gli agricoltori. Copa e Cogeca hanno espresso preoccupazione per l’accelerazione delle domande di brevetto sulle piante NGT, temendo un rafforzamento del monopolio di poche multinazionali a discapito della biodiversità agricola e della libertà di coltivazione.

Implicazioni per la sostenibilità e la ricerca

L’integrazione delle NGT all'interno della legislazione sul materiale riproduttivo vegetale (PRM) sarà determinante per garantire che le nuove varietà apportino benefici reali senza compromettere la biodiversità. La richiesta di Copa e Cogeca di includere criteri di sostenibilità nelle future normative è un punto chiave per un settore che punta a coniugare innovazione e rispetto dell’ambiente.

L'approvazione di questa regolamentazione potrebbe anche dare un forte impulso alla ricerca e sviluppo nel settore agrobiotech, incentivando investimenti in nuove tecnologie agronomiche e rafforzando il ruolo dell'Europa come leader nella transizione verso un’agricoltura più sostenibile.

Prossimi passi e prospettive

Ora il dossier passa al negoziato tra Consiglio e Parlamento Europeo per definire il testo finale della regolamentazione. Un iter che potrebbe concludersi entro la fine dell'anno e che sarà determinante per le scelte future della filiera agroalimentare e del florovivaismo. La velocità con cui si arriverà a un accordo sarà cruciale per rispondere alle aspettative di un settore che chiede strumenti innovativi per affrontare le sfide del futuro.

Andrea Vitali

Dal 24 al 26 marzo, Piazza della Repubblica ospiterà "Agricoltura È", un evento dedicato al mondo agricolo in tutte le sue sfaccettature. Il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha presentato l'iniziativa come un'occasione per approfondire il settore primario italiano, mettendo in evidenza il rapporto tra tradizione e innovazione, sostenibilità e tecnologia, cultura e ricerca.

L'evento sarà un punto di incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini, con aree tematiche dedicate a energia, sicurezza alimentare, tutela ambientale, qualità della vita e promozione del Made in Italy. Sono previsti momenti di confronto, laboratori interattivi, degustazioni e dimostrazioni pratiche per mostrare le diverse sfaccettature del settore agroalimentare italiano.

"Abbiamo scelto questa data per sottolineare il ruolo che l'Europa deve assumere nel garantire una politica agricola che tuteli il settore e il reddito degli agricoltori, promuova la qualità e valorizzi le nostre produzioni", ha dichiarato Lollobrigida, evidenziando che l'agricoltura è parte dell'identità europea e un patrimonio in evoluzione.

Il settore primario rappresenta un tassello fondamentale dell'economia e della società, non solo per il suo contributo alla produzione di beni essenziali, ma anche per il ruolo strategico che svolge nella sostenibilità ambientale e nella gestione del territorio. In un contesto in cui la sicurezza alimentare e la tutela delle risorse naturali sono sempre più centrali, l'agricoltura assume un'importanza cruciale nel garantire un equilibrio tra sviluppo economico e conservazione delle tradizioni locali.

L'evento offrirà un'opportunità per conoscere meglio l'agricoltura italiana e il suo impatto economico e sociale. "Vi aspettiamo dal 24 al 26 marzo a Piazza della Repubblica per esplorare insieme il valore della nostra agricoltura", ha concluso il Ministro.

A.V.

L’Agenzia delle Entrate ha ufficialmente confermato il criterio di tassazione per gli impianti di biogas indicato da Confagricoltura, ponendo fine a un’annosa questione interpretativa che ha coinvolto diversi enti istituzionali. Gli operatori del settore esprimono soddisfazione per il chiarimento, che garantisce maggiore certezza fiscale agli imprenditori delle agroenergie.

Una conferma attesa dal settore

Il chiarimento fornito dall’Agenzia conferma che il criterio di tassazione proposto da Confagricoltura dal 2014 era corretto. La determinazione forfetizzata dell’imponibile per la produzione di energia da biogas si basa sui prezzi medi zonali indicati dal GSE, escludendo la quota incentivante compresa nella tariffa omnicomprensiva. Questo principio evita disparità di trattamento tra produttori di energia da fonti fotovoltaiche e da biomasse agroforestali, garantendo equità nell’applicazione della normativa fiscale.

Un lungo percorso di confronto istituzionale

La questione è stata oggetto di dialogo tra Confagricoltura, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il GSE. La conferma dell’Agenzia delle Entrate chiude definitivamente ogni dubbio interpretativo, offrendo agli imprenditori del settore la garanzia di operare in un quadro normativo chiaro e stabile.

Implicazioni per il futuro del biogas

Il riconoscimento del criterio fiscale indicato da Confagricoltura rappresenta un passo avanti per il settore delle agroenergie, favorendo la stabilità degli investimenti e promuovendo la competitività degli impianti di biogas. L’auspicio è che questa chiarezza normativa possa incentivare ulteriormente la produzione di energia rinnovabile da biomasse, in un contesto di transizione energetica e sostenibilità ambientale.

Confagricoltura si dice soddisfatta dell’esito della vicenda e continuerà a lavorare per garantire condizioni favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili nel comparto agricolo.

Redazione