SALVIAMO IL MEDITERRANEO: L’APPELLO DI ECOITALIASOLIDALE PER UN MARE SENZA PLASTICA

da Redazione Floraviva
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Microplastiche, biodiversità a rischio e cambiamenti climatici: servono più aree protette e il Parco Nazionale del Tevere entro il 2025

In occasione della Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, l’associazione ecologista Ecoitaliasolidale ha rinnovato il proprio impegno per la tutela di uno dei mari più fragili e biodiversi del pianeta. L'iniziativa, prevista presso l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno e rinviata per avverse condizioni meteo, si svolgerà appena possibile a bordo del Blue Marlin, nel porto turistico di Ostia.

Il focus dell'appello è duplice: affrontare con urgenza l’inquinamento da plastica e microplastiche, e promuovere la proposta di istituire il Parco Nazionale del Tevere. Il Mar Mediterraneo, secondo i dati IPCC, si riscalda a una velocità tra il 20% e il 50% superiore alla media globale. Questa impennata climatica minaccia le oltre 12.000 specie marine che vi abitano, pari fino al 12% della biodiversità marina mondiale.

Il Mediterraneo, sempre più invaso dalla plastica – 22 miliardi di kg già dispersi tra terra e mare – potrebbe contenere più plastica che pesci entro il 2050. Particolare attenzione è rivolta al fiume Tevere, che convoglia elevate quantità di microplastiche nel Tirreno. Per contrastare questa emergenza, Ecoitaliasolidale rilancia la proposta di creare il “Parco Nazionale del Tevere”, con l’obiettivo di trasformare il fiume in un corridoio ecologico e culturale, libero da plastica, fruibile, navigabile, e valorizzato per la biodiversità e la mobilità dolce.

Il progetto, che interessa oltre 80.000 ettari e 82 Comuni in 4 Regioni, ambisce a un riconoscimento UNESCO, sull’esempio della Senna e del Danubio, e potrebbe diventare realtà entro il Giubileo del 2025. Un’opportunità per lanciare un messaggio di sostenibilità, in linea con l’enciclica Laudato Si’.

In Italia, le aree marine protette e i parchi sommersi coprono oltre 228.000 ettari, e i parchi naturali assorbono circa un terzo delle emissioni di CO₂ del Paese. Tuttavia, l’Europa chiede ora un salto di qualità: arrivare a tutelare il 30% del territorio entro il 2030. Per questo, l'appello di Ecoitaliasolidale è anche un invito all’azione condivisa, affinché il Mediterraneo – e i fiumi che lo alimentano – diventino simboli di rinascita ecologica e culturale.

Redazione Floraviva