Filiera olivo-olio
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A Sol2Expo 2024, il sottosegretario Masaf La Pietra ha presentato il Piano Olivicolo, sottolineando che "l'Italia deve tornare a produrre più olio senza compromettere la qualità". Previsti 30 milioni per gli olivicoltori.
IL NUOVO PIANO OLIVICOLO: STRATEGIE PER IL RILANCIO
Alla fiera internazionale dell'olio che si è chiusa ieri a Veronafiere, il Masaf e il Governo Meloni hanno illustrato il Piano di Settore Olivicolo-Oleario Nazionale, un'iniziativa per potenziare la produzione e la competitività del comparto olivicolo.
Il piano prevede:
- Incentivi alla produzione: 30 milioni di euro per sostenere gli olivicoltori pugliesi colpiti dalla Xylella.
- Innovazione e modernizzazione: finanziamenti per il rinnovamento dei frantoi e l’efficientamento della filiera.
- Valorizzazione della qualità: promozione dell’olio extravergine italiano con certificazioni DOP e IGP sui mercati esteri.
- Prezzo equo per i produttori: strategie per garantire una remunerazione adeguata agli olivicoltori e ridurre la dipendenza dalle importazioni.
“La nostra forza sta nella qualità. Dobbiamo tornare a produrre più olio, senza compromettere l’eccellenza che ci rende imbattibili”, ha dichiarato il sottosegretario Patrizio La Pietra, sottolineando la necessità di una maggiore autosufficienza produttiva.
Redazione
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Fino al 4 marzo il CREA, presso lo stand MASAF al SOL di Verona, propone un programma di eventi esperienziali e divulgativi per promuovere la cultura dell’olio, valorizzandone biodiversità e qualità.
Prosegue fino a martedì 4 marzo a Verona la rinnovata edizione di SOL - SOL2EXPO FULL OLIVE EXPERIENCE, storico appuntamento fieristico dedicato al mondo dell’olio nell’ambito di Vinitaly. In questo contesto, il CREA si presenta con una serie di iniziative finalizzate a diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva, evidenziandone la straordinaria varietà legata alla biodiversità italiana e promuovendo l’educazione alla qualità e alla consapevolezza del consumatore.
Attraverso il progetto Oleario, realizzato nell’ambito della Rete rurale nazionale, il CREA contribuisce a fornire strumenti di conoscenza e valorizzazione dell’olio extravergine, in linea con l’impegno del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nel tutelare questo elemento cardine della Dieta Mediterranea e del paesaggio agrario italiano.
Un programma ricco di appuntamenti
Il programma del CREA, ospitato presso lo stand MASAF, propone attività esperienziali, incontri divulgativi e momenti di confronto con esperti del settore.
Oggi, domenica 2 marzo è in svolgimento EVO Taster, un test-gioco interattivo che guiderà il pubblico a riconoscere la qualità dell’olio, in collaborazione con ICQRF. Nel pomeriggio, Sportolio offrirà uno sportello informativo dove i ricercatori del CREA risponderanno a domande su biodiversità, etichettatura e legame tra olio e territorio.
Lunedì 3 marzo si terrà il talk degustazione “Viaggio in Italia: alla scoperta degli oli italiani”, dedicato a ristoratori e stakeholder e organizzato in collaborazione con l’Associazione Donne dell’Olio. L’incontro sarà moderato da Cristina Giannetti, capo ufficio stampa CREA, e vedrà la partecipazione di esperti di settore e rappresentanti istituzionali. A seguire, degustazione guidata con aperolio.
Martedì 4 marzo chiuderà la programmazione con il torneo Olio e Lode - TriviaGame, una sfida a squadre tra consumatori e imprenditrici agricole delle Donne dell’Olio su temi come biodiversità, patrimonio culturale e Dieta Mediterranea.
Con questa presenza al SOL, il CREA conferma il suo ruolo centrale nella promozione della qualità e dell’identità dell’olio extravergine italiano, sensibilizzando il pubblico e gli operatori del settore sull’importanza della biodiversità e della tracciabilità del prodotto.
A.V.
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Il Ministero dell’Agricoltura intensifica i controlli per contrastare le frodi nel settore dell’olio extravergine d’oliva. Il sottosegretario Patrizio La Pietra ribadisce l’impegno per la tutela della qualità e della competitività italiana, in linea con le richieste di Confagricoltura e Unapol per una strategia di settore (leggi di più).
La cabina di regia istituita presso il Masaf punta a garantire trasparenza e tracciabilità del prodotto. Nel 2024 sono stati effettuati numerosi controlli, specialmente in Puglia, principale regione produttrice. Sequestri milionari dimostrano la determinazione del governo contro le pratiche sleali.
L’export di olio EVO italiano è in crescita: nel 2023 il saldo della bilancia commerciale ha registrato un +14% in valore, nonostante una riduzione del 17% in volume. Tuttavia, il settore soffre a causa di importazioni di dubbia provenienza e speculazioni sui prezzi.
Il Masaf lavora anche per valorizzare le DOP e IGP italiane, primato europeo con 42 DOP e 8 IGP. «Vogliamo garantire un mercato equo per produttori e consumatori», ha dichiarato La Pietra.
Per proteggere l’olio italiano, i consumatori devono prestare attenzione all’etichettatura e preferire prodotti certificati, contribuendo così alla difesa della qualità e della tradizione del Made in Italy.
Redazione
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L'Italia si conferma leader mondiale nell'extravergine di oliva con la vittoria della Fattoria San Michele a Torri al prestigioso Los Angeles International Extra Virgin Olive Oil Competition. La competizione, giunta alla sua 26a edizione, ha visto la partecipazione di 493 oli provenienti da 17 nazioni e si è svolta al Fairplex di Pomona, in California, consolidandosi come uno degli eventi di riferimento per il settore oleario internazionale.
L'olio biologico Laudemio Frantoio della Fattoria San Michele a Torri ha ricevuto il rinomato Marco Mugelli Award, riconoscimento assegnato al miglior olio extravergine in assoluto tra i vincitori "Best of Show". Questo premio, intitolato al celebre agronomo e assaggiatore italiano Marco Mugelli, fondatore dell'ANAPOO (Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti Olio d'Oliva), rappresenta l'eccellenza assoluta nel settore oleario. Darrell Corti, presidente della competizione, ha sottolineato come questo riconoscimento rappresenti "il meglio del meglio".
L'Italia ha brillato anche nelle altre categorie del concorso. Farchioni Colli Martani D.O.P. Umbria si è aggiudicato il titolo di "Best of Show - Delicate", mentre il Laudemio Frantoio della Fattoria San Michele a Torri ha ottenuto anche il premio "Best of Show - Medium". Per la categoria "Best of Show - Robust", invece, il riconoscimento è andato alla Spagna con Rincón De La Subbética, Hojiblanca, DOP Priego de Córdoba.
Il concorso ha assegnato complessivamente 9 titoli "Best of Show", 30 premi "Best of Class", 115 medaglie d'oro, 139 d'argento e 68 di bronzo, con la partecipazione di produttori provenienti da Algeria, Argentina, Australia, Brasile, Cile, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Libano, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia e Stati Uniti.
Quest'anno è stato inoltre inaugurato un nuovo premio, il Margaret Edwards Award for Best of Show - Flavored, dedicato alla memoria della giudice e consulente neozelandese Margaret Edwards. Il riconoscimento è stato assegnato all'olio GAIA OLIVA, Premium Jalapeno, Aegean dalla Turchia.
Il Los Angeles International Extra Virgin Olive Oil Competition si conferma dunque un palcoscenico di primo piano per il comparto oleario mondiale, evidenziando la qualità e l'eccellenza della produzione italiana nel panorama internazionale.
Andrea Vitali
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Il settore olivicolo italiano in crisi strutturale: persi il 30% del raccolto e il 38% della produzione in 15 anni. A Roma, Confagricoltura e Unapol sollecitano un piano nazionale unico per la competitività. Giansanti: 'serve un piano strategico'; La Pietra: 'superare la frammentazione'.
L’Italia deve ripensare la strategia dell’olivicoltura per non perdere ulteriore terreno nel mercato internazionale. È l’allarme lanciato questa mattina a Roma, presso Palazzo della Valle, durante il convegno “Olio di oliva: dalla tradizione al futuro. Prospettive per l’olivicoltura italiana”, organizzato da Confagricoltura e Unapol. L’evento ha riunito i principali attori del comparto, con la presenza delle istituzioni, per analizzare i dati allarmanti del settore: negli ultimi 15 anni il raccolto è sceso del 30% e la produzione di olio ha subito una contrazione del 38%, mentre le superfici coltivate sono rimaste quasi invariate (-3%).
“Serve un piano strategico nazionale – ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – per rafforzare la competitività e fermare l’emorragia produttiva. L’Italia, che oggi si trova dietro Spagna, Turchia, Tunisia e Grecia, rischia di perdere una leadership storica se non si interviene con investimenti mirati e modernizzazione delle strutture produttive. È necessario un cambio di passo deciso, evitando visioni ideologiche e concentrandoci su soluzioni concrete per rendere il nostro olio d’oliva competitivo a livello globale”. Il confronto con altri paesi del bacino mediterraneo evidenzia politiche settoriali più incisive, con Tunisia, Marocco, Egitto e Turchia in forte crescita, grazie a un approccio unitario e investimenti in innovazione.
Un primo passo concreto è stato annunciato dal sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, che ha confermato la prossima convocazione del Tavolo Olio per definire linee guida nazionali e promuovere un’interprofessione unica. “Si sta lavorando alla definizione delle linee guida per il comparto – ha dichiarato La Pietra – in modo da essere immediatamente operativi e garantire risorse adeguate per il rilancio del settore. Dobbiamo costruire un piano condiviso che superi la frammentazione attuale e dia agli olivicoltori italiani gli strumenti necessari per competere con i principali produttori mondiali”.
L’oliveto Italia, è stato detto, è poi da ristrutturare. Il 61% delle piante ha più di 50 anni; il 49% ha una densità per ettaro inferiore a 140 piante e solo l’1.5% ha più di 400 piante per ettaro. Il quadro che emerge è di un oliveto Italia vecchio e poco competitivo, che necessita di essere ristrutturato.
Per garantire un futuro all’olivicoltura italiana, secondo Tommaso Loiodice, presidente di Unapol, bisogna puntare su innovazione e formazione. “L’eccessiva frammentazione e la mancanza di un valore equo per l’olio extravergine richiedono visione e cooperazione. È necessario investire in impianti ad alta densità, senza pregiudizi per le varietà, per aumentare la produttività e la sostenibilità economica del settore”, ha sottolineato.
Altro tema cruciale è la valorizzazione del prodotto italiano, a partire dalla formazione nelle scuole e nella ristorazione. Ad oggi, il consumatore medio non conosce a fondo le caratteristiche dell’olio extravergine italiano e spesso si affida al prezzo come unico criterio di scelta. Rafforzare la cultura del prodotto e garantire una comunicazione efficace sulla qualità dell’olio nazionale rappresentano azioni fondamentali per rilanciare il comparto.
È evidente che il mercato globale offre ancora buoni margini per l’olio d’oliva italiano, ma è necessario un cambio di rotta immediato. La sinergia tra istituzioni, produttori e associazioni di categoria può rappresentare la chiave per arrestare il declino e riportare l’Italia tra i protagonisti del settore, a patto che si adotti una strategia capace di coniugare pianta (olivo) e olio.
Andrea Vitali
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L’evento “Olio di oliva: dalla tradizione al futuro. Prospettive per l’olivicoltura italiana" si terrà il 18 febbraio alle ore 10:30 presso Palazzo della Valle a Roma C.so Vittorio Emanuele II, 101. L'incontro organizzato da Confagricoltura e Unapol per costruire la strategia per il futuro dell’olio di oliva in Italia. Le conclusioni saranno affidate a Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura, e Patrizio La Pietra, Sottosegretario MASAF.
Ad aprire i lavori sarà Tommaso Loiodice, Presidente di Unapol, con un'analisi della situazione attuale dell’olivicoltura italiana. Seguirà l’intervento di Tiziana Sarnari, analista di mercato ISMEA, che illustrerà i trend produttivi, i consumi e le dinamiche dei prezzi dell’olio di oliva.
Fulcro dell’evento sarà una tavola rotonda sulle sfide e opportunità del settore, con la partecipazione di accademici e rappresentanti delle principali associazioni olivicole. Tra i relatori, Salvatore Camposeo dell’Università di Bari, Walter Placida, Presidente FNP Olio Confagricoltura, Paolo Mariani, Presidente Assofrantoi, e Anna Cane, Presidente del gruppo olio di oliva di Assitol.
Un focus specifico sarà dedicato alle strategie di mercato per l’olio extravergine d’oliva, con interventi di Ignacio Silva, Presidente FIAB e Deoleo, Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione, e Sergio Paolantoni, Vice Presidente FIPE. Si attendono anche le voci istituzionali di Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, e Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato.
L’incontro sarà seguito da una degustazione-aperitivo, curata da Confagricoltura, Unapol, OP Confoliva e i Giovani di Confagricoltura - ANGA, per offrire un’esperienza diretta delle eccellenze olivicole italiane.
Unapol, tra i protagonisti del settore, ribadisce il proprio impegno nella valorizzazione della filiera olivicola, favorendo il dialogo tra istituzioni, produttori e stakeholder per garantire un futuro competitivo e sostenibile all’olivicoltura italiana.
Andrea Vitali