FRANTOI: FONDI BLOCCATI, LE ASSOCIAZIONI SOLLECITANO LE REGIONI

Andrea Vitali
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AIFO, Assofrantoi, FOA Italia e Frantoi Confartigianato chiedono audizione alla Commissione Politiche Agricole per superare i ritardi nell'attuazione della misura PNRR destinata all'ammodernamento dei frantoi.

 Le principali associazioni del comparto oleario italiano hanno lanciato un appello formale per sbloccare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati all’ammodernamento degli impianti di frangitura. AIFO, Assofrantoi, FOA Italia e Frantoi Confartigianato hanno infatti presentato una richiesta congiunta di audizione alla Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, indirizzata all’assessore veneto Federico Caner, coordinatore della Commissione.

L’obiettivo dell’iniziativa è fare chiarezza sullo stato di attuazione della misura prevista dal Decreto MASAF n. 279219 del 21 giugno 2024, che assegna 100 milioni di euro a oltre 516 beneficiari distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ma a distanza di oltre un mese, denunciano le associazioni, molte Regioni non hanno ancora completato l’istruttoria delle domande di pagamento, incluse quelle relative all’anticipo del 30%, rendendo di fatto impossibile per i frantoi procedere all’acquisto dei nuovi impianti.

Il ritardo amministrativo si traduce in un blocco degli investimenti, con ricadute che rischiano di compromettere l’intero piano di ammodernamento. La situazione è resa ancora più critica dall’imminente inizio della campagna olearia e dalla scadenza del 31 gennaio 2026 per il completamento dei lavori, fissata dal Decreto MASAF n. 15068 del 12 gennaio 2024.

«Le imprese hanno fatto la loro parte. Ora c'è bisogno che anche le amministrazioni completino le attività necessarie affinché le risorse possano davvero arrivare a chi ne ha diritto – dichiarano congiuntamente i presidenti delle quattro associazioni –. Siamo fiduciosi nel confronto con Regioni e Ministero, ma è fondamentale garantire tempi certi e regole chiare per tutelare chi ha investito in fiducia, innovazione e sostenibilità».

Con la richiesta di audizione, il settore oleario italiano si aspetta ora un confronto costruttivo che consenta di superare le criticità procedurali e rilanciare con efficacia un investimento strategico per l'agroindustria del Paese

Andrea Vitali