Coldiretti annuncia l’avvio della campagna olivicola 2024: produzione in crescita, Sud in ripresa. Novità sul fronte tracciabilità con obbligo di registrazione entro sei ore dalla consegna.
«È scattata in tutta Italia la raccolta delle olive con una produzione in netto aumento rispetto allo scorso anno e un deciso cambio di passo sulla trasparenza della filiera»: così Coldiretti, insieme a Unaprol e Foa Italia, commenta l’inizio della nuova campagna olivicola 2024. Le stime, basate su rilevazioni tra olivicoltori e frantoiani, parlano di circa 300mila tonnellate di olio, con un +30% rispetto al 2023, anno segnato dalla siccità. A trainare la ripresa è il Sud, in particolare Puglia e Calabria, che da sole rappresentano oltre il 60% della produzione nazionale, e che quest’anno segnano un incremento fino al 40% grazie alle piogge estive.
Situazione opposta al Nord, dove il maltempo ha compromesso buona parte del raccolto con un calo previsto intorno al 40%, mentre nel Centro Italia le previsioni sono in leggero calo (-10-15%), con forti differenze territoriali.
La vera svolta di quest’anno riguarda però la tracciabilità. «Con il nuovo decreto – afferma Coldiretti – si introduce l’obbligo di registrare i movimenti delle olive entro sei ore dall’acquisto, senza interruzioni. È una misura che mette fine alle olive senza nome e senza provenienza, garantendo più trasparenza e protezione per i produttori onesti».
«Si tratta di un passaggio epocale – sottolinea David Granieri, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente Unaprol – ma non basta. L’aumento della produzione non deve distogliere dall’urgenza di investire in infrastrutture, ricerca e innovazione. Servono piani di sviluppo che rendano il settore olivicolo italiano più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici. L’obiettivo resta chiaro: sostenere i produttori e rafforzare la leadership dell’olio extravergine d’oliva italiano nel mondo».
Il comparto rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, con 400mila aziende, 250 milioni di piante e il più ampio patrimonio varietale al mondo – 533 cultivar – oltre al primato europeo per numero di oli certificati: 43 Dop e 7 Igp. Un settore strategico che Coldiretti intende continuare a valorizzare.