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Premio giornalistico scientifico

L’innovazione scientifica al servizio dell’agricoltura sostenibile e la lotta alla fame nel mondo. Queste le tematiche al centro del Premio giornalistico scientifico “Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015” promosso da Agrofarma e giunto già alla sua terza edizione. 

 
Il premio verrà assegnato per la realizzazione di articoli giornalistici, che affrontando le tematiche relative all’innovazione applicata all’agricoltura sostenibile e alla lotta alla fame nel mondo siano capaci di mettere in evidenza l’impiego ottimale di mezzi e risorse in agricoltura; la produzione di alimenti sicuri ottenuti attraverso scelte sostenibili, la competitività delle aziende agricole e l’apporto innovativo della ricerca scientifica in agricoltura. 
 
Gli articoli, in lingua italiana, devono essere stati pubblicati sulla stampa quotidiana e/o periodica, nazionale e/o locale, nel periodo che va dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014. Saranno inoltre considerati, esclusivamente su autocandidatura, anche articoli web, servizi televisivi o radiofonici che avranno per oggetto i medesimi argomenti.
 
Il bando è consultabile sulla pagina Facebook ufficiale del Premio:
http://www.facebook.com/pages/Premio-Giornalistico-Agrofarma/104717842893072
Per inviare la propria autocandidatura scrivere alla segreteria del Premio:
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di Maria Salerno

Convocato per il 12 giugno a Roma un tavolo tecnico sui problemi e le richieste alla Commissione europea dei 12 mercati di fiori italiani. La convocazione nasce da un’iniziativa del direttore del mercato di Terlizzi (Bari) Caputo che, insieme al direttore di Mefit Salvadorini, ha predisposto e fatto firmare ai dieci colleghi di tutta Italia una richiesta indirizzata al ministro Martina e al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura Nardoni (Puglia).

 
Una sorta di tavolo di crisi nazionale con tutti i direttori dei dodici mercati di fiori italiani per fare il punto sui problemi più urgenti e le richieste da girare alla Commissione europea. Tutto ciò quando sta per iniziare il semestre di presidenza europea italiana e il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina avrà più forza politica sullo scacchiere comunitario.
Lo ha convocato ieri per giovedì 12 giugno il coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura nella Conferenza Stato-Regioni Fausto Nardoni (assessore della Puglia), dopo aver ricevuto nei giorni scorsi una lettera indirizzata a lui e al ministro Martina, controfirmata da tutti i direttori dei mercati di fiori d’Italia, in cui si chiedeva la convocazione sia per affrontare i nodi irrisolti del settore florovivaistico sia per portare avanti alcune delle richieste già fatte dal ministero delle politiche agricole italiano alla direzione generale Agricoltura della Commissione europea nel luglio 2012. 
La richiesta firmata dai direttori dei mercati di fiori è nata da una iniziativa di Filippo Caputo, direttore del mercato dei fiori di Terlizzi (Bari), che, insieme al direttore del Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia) Fabrizio Salvadorini, ha predisposto la lettera poi inviata al ministro Martina e al coordinatore Nardoni. In essa si chiede tra l’altro al ministro italiano di ottenere dalla Commissione europea l’apertura di sessioni dedicate al settore florovivaistico, una seria politica di codificazione e certificazione dei prodotti del comparto nell’ottica della tracciabilità perseguita dalla pac e una verifica degli accordi di libero scambio in relazione agli standard fitosanitari, ambientali e delle condizioni lavorative.
 
Redazione Floraviva

Firenze, Mercoledi 4 Giugno dalle ore 09:00 inizierà questa intensa gioranta di lavori proposta da Coldiretti. Molti gli agricoltori che partiranno da Pescia, San Marcello, Quarrata, Monsummano e Pistoia, che parteciperanno all’Assemblea Coldiretti del Centro-Italia che presenterà il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia”. Numerose le personalità presenti, dai Ministri dell'agricoltura e dell'ambiente Martina e Galletti al presidente di Coldiretti Moncalvo ed ai governatori di diverse regioni. Molte iniziative, tra le quali la presentazioni di case history di rilevo nell'open space appositamente allestito, dal  nome  "lavora con la Green Economy". Un dossier per individuare il sentiment dei giovani in agricoltura, e la presentazione di una banca dati per le aziende agricole che assumono.

 
Con l’inizio della stagione che offre piu’ opportunità per “I lavori green” sarà presentato il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” con analisi aggiornate, nuovi strumenti di accesso, esperienze concrete e potenzialità occupazionali, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu.
L’iniziativa è della Coldiretti che Mercoledì 4 giugno alle ore 9,00 sarà a Firenze al Nelson Mandela Forum in viale Pasquale Paoli (ingresso riservato per la stampa da viale Malta con parcheggio) con migliaia di agricoltori che hanno consentito all’Italia di conquistare valori da primato sul piano ambientale anche grazie ad esperienze imprenditoriali uniche, innovative e sostenibili in grado di generare lavoro e reddito che saranno presentate dal vivo nell’Open Space “Lavorare con la Green Economy” allestito per l’occasione.
 
Sarà presente il Presidente nazionale Roberto Moncalvo insieme a numerosi ospiti, dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti fino ai Governatori di diverse regioni, ma ci sarà anche il procuratore Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’”Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare”, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e molti altri rappresentanti del mondo economico, istituzionale e della cultura.
 
Nel Dossier della Coldiretti ci sarà la prima analisi sulle aspirazioni occupazionali dei giovani, sulla decisa svolta green degli indirizzi di studio e sulle opportunità di lavoro che possono arrivare dalla green economy, ma sarà attivata anche la prima banca dati delle aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere anche i giovani che con l’imminente fine della scuola vogliono partecipare alla raccolta di frutta e verdura, alla vendemmia e impegnarsi in un agriturismo.
 
Non mancheranno indicazioni e consigli per chi vuole fare una vita piu’ green nella scelta del luogo di residenza o nel momento di fare la spesa e per questo verrà aperta per l'occasione l’esposizione sulla “Top ten dei cibi che inquinano” sulla base del loro impatto ambientale.
 
Redazione Floraviva

A Nantes uno degli eventi floreali più prestigiosi in Europa, tenutosi nelle scorse settimane in Francia i vivaisti di Pistoia hanno fatto 'danzare' le piante per rinnovare il loro prestigio nel florovivaismo.

E' l'azienda Romiti Vivai di Pietro e figli, una delle più importanti aziende produttrici di piante ornamentali di Pistoia, che ha proposto ai tanti visitatori accorsi una realizzazione inserita nel padiglione della città della danza. Romiti si è ispirato a Venezia con piante, acqua, maschere, gondola con gondoliere e ballerine, tutto rigorosamente in "arte topiaria" che si sono armonizzati in un allestimento unico.

Una realizzazione che ha vinto il premio d'onore alla migliore opera collettiva straniera ed anche quello della migliore rappresentazione del tema della città della danza, una delle 7 arti rappresentate al Floralies di Nantes. “Siamo orgogliosi di aver partecipato all'evento francese -dichiara Marco Romiti, che insieme ai fratelli Lorenzo e Gianluca conduce i vivai Romiti-. Abbiamo toccato con mano, ancora una volta, l'apprezzamento di consumatori e operatori del settore per il sistema vivaistico pistoiese, capace di produrre qualità con metodi innovativi”.

E sul fronte innovazione Romiti Vivai di Pietro e figli è uno dei 20 soggetti diretti che partecipano al Piano integrato di filiera Igan Eco-Pot, che mette in rete complessivamente 64 soggetti (58 aziende vivaistiche e poi università di Perugia e Pisa ed il Cnr di Perugia). Igan Eco-Pot prevede la certificazione verde 'Mps' per molte aziende e la sperimentazione del vaso biodegradabile. “Un progetto che va avanti e che ci sta dando tante soddisfazioni -spiega Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia-Impresa Verde Pistoia, capofila del progetto integrato di filiera-. Siamo un gruppo di aziende che collabora con le migliori università per mettere a disposizione del vivaismo pistoiese innovazioni eco-sostenibili, indispensabili per il futuro della 'fabbrica verde' di Pistoia”.

Redazione Floraviva

Marco Carmazzi comunica che nel Comitato di distretto del 22 maggio a Pescia è stata presentata l’idea progettuale di pif con capofila Mefit a cura di Diade. Apprezzata la «visione d’insieme di tutta la filiera», si chiede di tener conto nella progettazione dello studio di Lucense sulla logistica nel distretto floricolo versiliese-pesciatino. L’amministratore di Mefit Baldaccini: «già incassate disponibilità dal mondo universitario e da quello bancario». Nella seduta del Distretto si è stabilito che i risultati dei 5 progetti di ricerca avviati due anni fa saranno presentati all’Expo Rurale 2014.

«Era doverosa, a fronte di una richiesta di AsMefit (l’azienda speciale Mercato Fiori Piante ToscanaCittà di Pescia) di una nostra valutazione sulla proposta progettuale commissionata a Diade, di discuterne nel Comitato di distretto. E questo ci ha fatto piacere, anche per il ruolo istituzionale di diffusione, cassa di risonanza e “animazione culturale” che spetta al Distretto floricolo. Per cui questo progetto è stato presentato ufficialmente nella seduta odierna».

E’ quanto dichiarato da Marco Carmazzi, presidente del Distretto floricolo interprovinciale Lucca Pistoia, il 22 maggio mattina a Pescia, nella sede del mercato dei fiori di via Salvo D’Acquisto, al termine del Comitato di distretto in cui si è preso visione dell’idea progettuale di pif “La filiera ortoflorovivaistica: come innovare e vendere meglio”, elaborata da Diade di Pescia su incarico di Mefit: lo schema di partenza di un progetto di pif (programma integrato di filiera) in grado di accedere ai bandi del prossimo autunno riservati all’agricoltura, e in particolare alla floricoltura, che veda coinvolti diversi attori del distretto floricolo interprovinciale, fra cui in primis gli iscritti al mercato dei fiori pesciatino.

«E’ ovvio che, trattandosi solo di una prima infarinatura, - prosegue Marco Carmazzi - ci prenderemo il tempo per un esame dei punti di forza e delle debolezze o problematiche che possiamo valutare insieme. Come distretto noi ci auguriamo che poi vengano fuori altre proposte di pif in modo da convergere tutti nella stessa direzione del rilancio della floricoltura. La cosa importante che ho voluto sottolineare è che queste idee progettuali e proposte di pif non possono non tenere conto del lavoro svolto per il Comitato di distretto da Lucense, che - con lo studio “Logistica e trasporti nel distretto floricolo viareggino-pesciatino” (29 novembre 2012) - ha già fatto una fotografia della nostra realtà distrettuale in cui sono uscite fuori delle cose interessanti dal punto di vista produttivo, della logistica, del marketing, ecc. ecc. Questo per non sperperare i denari pubblici, ma anche per partire “non da zero ma da tre”, come diceva qualcuno».

«Questa riunione del comitato di distrettospiega Carmazzi - è stata un po’ la continuazione del percorso tracciato nella precedente seduta del 12 marzo alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori, in cui, per il rilancio del nostro florovivaismo distrettuale e anche dell’attività del Distretto stesso, si era stabilito di partorire delle idee progettuali in relazione anche agli strumenti di finanziamento dei pif, che sono gli strumenti numero uno in cui transitano le risorse pubbliche per l’agricoltura. Con la promessa da parte sua di distribuire eventualmente delle risorse appropriate anche per il florovivaismo, cosa che non era successa nei passati bandi dei pif. E di conseguenza con l’impegno nostro di fare un’operazione di, diciamo, animazione e cultura d’impresa sul territorio, non solo per spiegare i pif alle imprese, ma anche proprio per fare una riflessione insieme alle aziende e aiutarle in quel cambio culturale che è necessario per affrontare gli scenari futuri del nostro settore».

L’aspetto più positivo dello schema progettuale di Diade per Mefit, mette in evidenza Carmazzi, è che ci sia stata «una visione d’insieme di tutta la filiera: oggi come oggi non si può pensare più alla produzione senza commercializzazione, o viceversa, oppure pensare al marketing senza pensare alla ricerca. Diciamo che bisogna muoverci come un corpo umano che deve andare avanti in modo equilibrato. Quindi quello che sottolineo è che è stata una proposta progettuale che abbraccia tutta la filiera: dal fattore produttivo, alla ricerca, alla commercializzazione e anche alla comunicazione».

All’ordine del giorno della seduta del Comitato di distretto, c’era anche la presentazione dei progetti di ricerca deliberati dal distretto due anni fa, che sono giunti al termine: «5 progetti per un valore di 100 mila euro, che sono stati concretizzati e che saranno presentati in occasione dell’Expo Rurale di settembre a Firenze, non solo all’opinione pubblica, ma soprattutto alle aziende, affinché questo risultato raggiunto serva veramente alle aziende stesse. A riprova che in questi due anni qualcosa il Distretto lo ha fatto».

«Ritengo – ha dichiarato Franco Baldaccini, amministratore unico di Mefitche sia stato apprezzato anche dai componenti del distretto il fatto di esserci mossi, come soggetto pubblico e quindi titolato a proporsi come capofila di un pif, direi rapidamente, in circa due mesi, per sviluppare un’idea progettuale che tenesse conto delle esigenze espresse al distretto stesso da Salvadori, confermate dal sindaco di Essen nella sua recente visita in Toscana, e ribadite da rappresentanti del mondo bancario nazionale che nel frattempo sono stati incontrati. Idea progettuale seguita per Mefit dal direttore, che ha già incassato delle disponibilità dal mondo delle università e da quello bancario».

 

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