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Sabato 17 Maggio 2014 dalle ore 15,00 alle ore 19,00 si terrà all'Istituto San Michele (Sala del Cenacolo) in Piazza Matteotti. L'iniziativa curata da Coop Pescia e da Slow Food, durante la quale saranno trattate le tematiche legate allo spreco alimentare, all'ambiente e come si educa a non sprecare.
Lo spreco alimentare ha conseguenze non solo etiche, economiche, sociali e nutrizionali ma anche sanitarie e ambientali, dal momento che le enormi quantità di cibo consumato contribuiscono fortemente al riscaldamento globale e che i rifiuti alimentari producono metano, gas a effetto serra, ventuno volte più potente del biossido di carbonio.
Sprecare meno vuol dire migliorare la distribuzione delle risorse, produrre meno rifiuti e quindi ridurre i costi di smaltimento e trasporto, immettere quantità inferiori di anidride carbonica e ridurre l'uso indiscriminato di acqua e terreni.
Prevenire lo spreco vuol dire anzitutto educare a non sprecare ecco perché il nostro convegno, di cui si allega il programma e la scheda di iscrizione, è rivolto principalmente ai dirigenti scolastici, agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie, ma anche alle amministrazioni, associazioni benefiche e caritatevoli, agli attori della filiera agroalimentare e a tutte le persone interessate.
Poiché l’obiettivo di lungo periodo deve essere quello di azzerare gli sprechi e risparmiare le risorse naturali che sono, lo sappiamo da tempo, limitate sarebbe auspicabile che tutti i Comuni, a partire da Pescia divenissero amministrazioni a Spreco Zero. Chiederemo pertanto al nuovo sindaco di sottoscrivere la Carta a Spreco Zero e avvieremo una serie di azioni di concerto con le scuole, le associazioni benefiche e caritatevoli, gli attori della filiera agroalimentare e tutte le persone interessate per concorrere a ridurre quanto viene sprecato sul nostro territorio.
Ricordiamo che la partecipazione all'evento è completamente gratuita, previa iscrizione mandando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro lunedì 12 maggio. Sarà rilasciato attestato di partecipazione.
Per maggiori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: chiamando il 333 3099035 o mandando una mail al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Lunedì 5 maggio, il governatore della Toscana Enrico Rossi sarà presente a Pescia per una serie di incontri sul territorio. Alle 18.00 farà visita a Collodi al Parco di Pinocchio, seguirà alle 19.00 incontro con i cittadini di Pescia per un caffè al ristorante Villa Garzoni (Collodi). Alle 20.00 insieme al candidato a sindaco Oreste Giurlani visiteranno l’Istituto Tecnico Agrario Statale D. Anzilotti. Il tour si concluderà alle ore 21.00 al Teatro Pacini di Pescia con l’atteso confronto tra Regione Toscana e cittadini di Pescia.
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- Scritto da Andrea Vitali
Una delegazione Coldiretti, Cia e Confagricoltura ha incontrato l’assessore Romanini: incassata la disponibilità a ragionare sulle tariffe dopo che l’amministrazione aveva avanzato l’ipotesi di “abbassarle” congelando al contempo qualsiasi attività di promozione e di valorizzazione dei prodotti Made in Viareggio.
L'eventuale rimodulazione delle tariffe dei canoni di locazione che gli operatori devono pagare per accedere al mercato sarà oggetto del prossimo incontro della Commissione dei Fiori, ma sulla promozione non si torna indietro. Niente fiere, expo o iniziative per valorizzare, promuovere e far conoscere le produzioni floricole del territorio a meno che non siano gli operatori ad occuparsene autonomamente. Vincolata al Patto di Stabilità invece la messa a norma della struttura. C’è già stato il sì della Regione Toscana a trovare 250 mila euro per garantire i lavori, tutto è però legato indissolubilmente alla possibilità di sforare il Patto di Stabilità. Sono queste in sintesi le “risposte” arrivate dopo l’incontro tra i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura con l’assessore alle attività produttive del Comune di Viareggio Chiara Romanini all’indomani dell’assemblea degli operatori del mercato dei fiori viareggino. La delegazione ha raccolto la “disponibilità e l’impegno” a ragionare sulle tariffe dopo che l’amministrazione aveva avanzato l’ipotesi di “abbassarle” congelando al contempo qualsiasi attività di promozione e di valorizzazione dei prodotto Made in Viareggio. Se sul primo punto c’è stata un’apertura totale, sul secondo invece la strada sembra in salita. La “palla” rischia ora di restare nelle mani dei soli operatori che con molta probabilità dovranno organizzarsi per gestire in maniera “autonoma” tutti gli aspetti della promozione e degli eventi. Fondamentale per il futuro del mercato e del settore la ristrutturazione della struttura del mercato che necessità di interventi per la messa a norma e di un restyling generale. Su questo punto ci sarà da incrociare le dita. Tutto è legato infatti all’innalzamento del tetto del Patto di Stabilità che permetterebbe alla Regione Toscana di trovare quei 250mila euro necessari per gli interventi. “Il 12 maggio – spiegano Coldiretti, Cia e Confagricoltura – ne sapremo di più”. Le tre organizzazione convocheranno presto una nuova assemblea per informare gli operatori e per trovare, tutti insieme, un percorso condiviso per rilanciare il polo viareggino dei fiori. Intanto la delegazione ha incassato l’impegno dell’amministrazione comunale a collaborare per garantire un futuro ad uno dei settori più importanti del territorio.
Fonte Ufficio Stampa
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Le risorse che la Regione mette a disposizione per Vita Indipendente, e che sono aumentate negli anni (dai 2 milioni del 2009 fino ai circa 9 attuali, confermati anche per il 2015 e 2016), sono destinate a garantire ai disabili motori gravi l'indipendenza della propria vita. La conferma delle finalità del progetto arriva direttamente dalla vicepresidente della Regione con delega all'integrazione socio-sanitaria, in risposta ai disabili ed ai rappresentanti delle associazioni Vita Indipendente e Toscana Paraplegici che stamattina hanno dimostrato davanti al Consiglio regionale a Firenze.
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- Scritto da Andrea Vitali
Il regolamento, che sarà ora pubblicato sul Burt, chiarisce quando un'area può essere considerata vocata all'attività vivaistica. Le zone vocate, in base al regolamento, dovranno coinvolgere almeno 80 ettari e dovrà essere considerata anche l'importanza economica del settore e la presenza di strade e collegamenti adeguati. Il regolamento di attuazione della legge 41 del 2012 di sostegno al vivaismo è stato definitivamente approvato quindi dalla giunta regionale dopo l'acquisizione dei pareri della Commissione Consiliare competente e del Consiglio delle Autonomie Locali.
Una risposta molto importante e attesa dal mondo del vivaismo, secondo l'assessore regionale all'agricoltura e foreste, che fissa norme più chiare per un settore economico di grande rilevanza e semplifica alcune procedure, garantendo anche maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si chiarisce inoltre l'altezza consentita per gli annessi (fino a nove metri), mitigandone se necessario l'impatto sul paesaggio anche con l'impiego di verde, e fissando una volta per tutte criteri unici e chiari validi in qualsiasi comune. Vengono inoltre stabilite le condizioni per le coltivazioni in vaso a cielo aperto, e vengono specificati quali materiali si potranno stendere sul terreno.
Nel regolamento che porta la firma, insieme a quella dell'assessore all'agricoltura e foreste, anche dell'assessore all'urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio, vengono elencati anche i primi criteri a cui si dovrà ispirare per riqualificare il verde pubblico delle città.
La Regione suggerisce ai Comuni la creazione di boschi urbani e barriere verdi lungo le strade più trafficate. Consiglia anche la realizzazione di tetti verdi e giardini verticali, che migliorano il microclima delle città, ma aiutano a tenere sotto controllo anche i consumi energetici degli edifici.
Certo sono auspicabili alcune accortezze: come la scelta di piante adatte all'habitat originario e che non costringano d'estate ad un eccessivo dispendio di acqua, oppure di piante che non fioriscano tutte nelle stesso periodo, in modo da tenere sotto controllo il livello dei pollini nell'aria. Poche norme generali, di buon senso in alcuni casi, che saranno integrate dalla nuova legge regionale sul governo del territorio.
Redazione Floraviva