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La giunta regionale toscana ha approvato il regolamento di attuazione della legge del 2012 di sostegno al vivaismo: un testo che chiarisce quando un'area può essere considerata vocata, anche se spetterà alle Province identificare le singole zone, un testo che dice che gli annessi potranno essere alti fino a nove metri, fissando una volta per tutte criteri unici e chiari validi in qualsiasi comune, un regolamento che, al di là delle aree vocate, fissa condizioni per le coltivazioni in vaso a cielo aperto e che elenca anche i primi criteri a cui si dovrà ispirare il verde pubblico delle città, rinviando per ulteriori dettagli alla nuova legge regionale di governo del territorio in approvazione.
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Franco Baldaccini, amministratore unico di Mercato dei Fiori della Toscana – città di Pescia (Mefit), ricorda che l’attuale struttura, a cui nel 2014 si è iscritta pure Flora Toscana, non è sovradimensionata, ma semmai bisognosa di messa a norma ed efficientamento, tant’è che sono pronte iniziative in tal senso (con Enel e per un impianto fotovoltaico da 500 kwh) che aspettano gli aiuti della Regione Toscana. «Ovviamente il progetto multifunzione del 2007 va aggiornato», dice, ma intanto constatiamo che «il rilancio del mercato, che adesso ha un servizio e dati trasparenti, produce statistiche affidabili per Ismea e ha appena cominciato a fare promozione dà noia alla concorrenza». E poi «Flora Toscana pensa che tutta la commercializzazione della filiera debba confluire nella grande distribuzione cancellando garden e fioristi? O che il pur necessario canale web, su cui peraltro ci siamo già attrezzati, possa rendere inutili ospitalità di operatori e merci assortite e buona logistica?»
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SAN MINIATO (Pi) - "C'è un tema nuovo, anche in Toscana, anche in una terra che ha ancora capacità di inclusione: è quello della povertà. Una realtà che è intorno a noi e che comincia ad avere numeri preoccupanti. La Regione ha già messo in campo strumenti e risorse per affrontarla, ma dobbiamo fare di più e dall'associazionismo può venire un contributo fondamentale". Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha proposto questo obiettivo comune di impegno ai delegati del congresso regionale dell'Arci, in corso di svolgimento a San Miniato.
"Noi siamo a disposizione – ha sottolineato – e davvero penso che il tessuto associativo dell'Arci possa avere un ruolo decisivo. In questi anni di offensiva liberista e mercatista, i vostri circoli sono stati uno straordinario presidio sociale. Avete avuto non solo la capacità di conservare una presenza e un patrimonio di esperienze costruite e maturate nel secolo scorso, ma soprattutto quella di rinnovarli, tenendo vive quelle idee di mutualità e socialità che sono parte dell'identità storica della Toscana. L'Arci, come tante altre espressioni dell'associazionismo laico e cattolico, ha saputo dare risposte concrete e bisogni e necessità nuove, lavorando sui temi dell'immigrazione, dei diritti dei minori, del dialogo tra culture diverse".
Rossi ha poi insistito sulla necessità di riattivare "un circuito democratico di partecipazione": "Si sta allargando – ha detto – la forbice tra cittadini e istituzioni, a tutto vantaggio di poteri dell'economia, della finanza, del sistema dei media, sempre più forti, che contano su un'opinione pubblica poco autonoma e su uno stato debole. Dobbiamo invece rilanciare un'idea della democrazia che ha al centro il pensiero critico,la mutualità, i diritti".
"C'è alle porte un passaggio politico fondamentale – ha concluso il suo intervento Rossi -. Le elezioni europee del prossimo maggio saranno uno spartiacque. Lo dico non solo come uomo di sinistra, ma come uomo delle istituzioni: dalle urne dovrà uscire un'idea nuova e diversa di Europa: che non parli solo il linguaggio del rigore, che fondi le sue scelte sul rafforzamento dei diritti, primo fra tutti quello al lavoro, e che si proponga come una comunità aperta. Altrimenti sarà forte il rischio che trovino nuovo spazio particolarismi e nazionalismi, che renderanno più acuta la crisi".
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Oltre 11 milioni di euro: questa la cifra complessiva destinata dalla Regione Toscana al piano operativo antincendi boschivi per il 2014.
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