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bio pride

Due giorni a tutto biologico a Gaiole in Chianti (Si) il 21 e 22 giugno per la prima edizione
Arriva il Bio Pride, un weekend nel Chianti per sentirsi orgogliosi di essere Bio.
Grandi vini e cibo bio, momenti di intrattenimento, merende bio per i più piccoli e "street art street food" a braccetto nel "Sogno di una notte di mezza estate".

Orgogliosi di essere bio. E’ questo lo slogan di Bio Pride, l’evento 100% biologico in programma a Gaiole in Chianti (Si) il 21 e 22 giugno, all’Auditorium comunale nelle ex Cantine Ricasoli, organizzato dal Biodistretto Chianti Storico Gaiole in Chianti, e Stazione Sperimentale per la Viticoltura Sostenibile, in collaborazione con i biodistretti di San Gimignano e Greve-Panzano.
Due giorni con le migliori produzioni biologiche (vini e cibi d'eccellenza), degustazioni, momenti di cultura ed educazione alimentare dedicati a bambini e famiglie, musica e spettacolo nell’appuntamento in Chianti dei tre Biodistretti toscani; fino ad ‘un sogno di mezza estate’ dove la street art incontra il bio street food.
Obiettivo - sottolineano gli organizzatori – quello di promuovere  e diffondere la conoscenza e l’alta qualità delle produzioni biologiche e i vantaggi che ne derivano ai territori e alle comunità locali. Proporre esperienze e buone pratiche agronomiche e di consumo consapevole. Inoltre il metodo biologico rappresenta una via per raggiungere l’eccellenza delle produzioni agricole, come dimostreranno i vini in assaggio nella degustazione in programma a Bio  pride.
Alla prima edizione di Bio pride saranno presenti oltre cinquanta aziende agricole biologiche dei tre biodistretti: fra queste molte aziende vitivinicole, veri e propri grandi nomi dell’enologia come San Giusto a Rentennano, Badia a Coltibuono, Il Palazzino, Montenidoli, Fattoria San Donato, Le Calcinaie, Fontodi, Le Cinciole, Castello dei Rampolla, solo per citarne alcune.
Le aziende agricole di Bio Pride 2014 - Queste le aziende vitivinicole Bio: Agricola Palagio; Az. Agr. Canneta; Az. Agraria Allegretti; Badia a Coltibuono; Buondonno Az.Agr. Casavecchia alla Piazza; Campriano; Candialle; Caparsa; Cappella Sant’Andrea; Casa al Vento; Casa Lucii; Casaloste; Casina di Cornia; Castello La Leccia; Fattoria Poggerino; Fattoria San Donato; Fontodi; I Fabbri; Il Colombaio di Santa Chiara; Il Molino di Grace; La Castellaccia; La Porta di Vertine; Le Cinciole; Le Fonti; Montevertine; Montebernardi; Montenidoli; Monteraponi; Monterondo; Pacina; Podere il Palazzino; Podere Le Boncie; Pomona; Reggine; Riecine; San Giusto a Rentennano; Santa Lucia in Faulle: Tenuta Le Calcinaie; Terra di Seta (Le Macie di Maria Pellegrini); Vecchie Terre di Montefili; Vignole; Villa di Geggiano: Mannucci Droandi; Querciabella.
Le aziende agricole alimentari bio: Az. Agr. San Cristoforo; Az. Agr. I Corbeddu di Santino e Fiammetta; Biodistretto Val di Vara; Birrificio San Gimignano; Birrificio La Stecciaia; Cooperativa Poggio alle Fonti San Gimignano; La Chiocciola del Chianti; La Collina; Podere Cogno Olio Extravergine d’Oliva; Podere Pereto; Podere Le Fornaci; Pruneti Olio Extra Vergine.
Il programma - La prima edizione di Bio pride - nell’Auditorium del Comune di Gaiole in Chianti ex cantine Ricasoli - prenderà il via sabato 21 giugno con un convegno dal titolo “Bio territoriale, strategia vincente per il futuro”, momento in cui verranno affrontati i diversi aspetti della cultura bio, produttivo, economico e salutistico e i benefici per il territorio. Spazio poi alle degustazioni dei vini dei Biodistretti e dei prodotti agroalimentari (dalle 13 alle 21); degustazioni tematiche (ore 15 ; balocchi in fiera: intrattenimento per bambini e merenda (ore 15), ‘question time’ (ore 15) con gli esperti del bio che rispondono alle domande del pubblico e consumatori e musica dal vivo (ore 16). Dal tardo pomeriggio (ore 19) street art e street food a braccetto con ‘Sogno di una notte di mezza estate’ (inaugurazione di Progettarte) con realizzazioni artistiche e piatti a base di cibi bio.
Domenica 22 giugno degustazioni per l’intera giornata (ore 11-20) di vini e prodotti biologici; quindi degustazioni tematiche di vini del territorio (ore 14); pomeriggio per i bambini con giochi e merenda (ore 15) e intrattenimento musicale (ore 16).

Info: tel: 335.5827970; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.agricultura.it; per pacchetti turistici ufficio del turismo di Gaiole in Chianti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel.0577.749411.

Redazione Floraviva

Oreste Giurlani alla commemorazione per Giacomo Matteotti

Sono passate da poco le 12, quando il sindaco Oreste Giurlani, con la fascia tricolore, deposita un mazzo di garofani rossi ai piedi della statua di Giacomo Matteotti, nell'omonima piazza pesciatina.

Oreste Giurlani, Oliviero Franceschi, Vittoriano Brizzi

Accanto a lui il consigliere Oliviero Franceschi (FI) e il consigliere Vittoriano Brizzi (PSI). Insieme sollevano il drappo che svela la composizione floreale, realizzata dalla direzione artistica del Mefit per omaggiare la figura del deputato socialista ucciso dai fascisti. Sono garofani rossi, da sempre simbolo del partito socialista, ma anche della città di Pescia e della Biennale del fiore, che l’ha resa celebre come città dei fiori e dei garofani in tutto il mondo; foglie di alloro, rametti di ulivo e rovi, il significato di questi ultimi è quello di testimoniare la tenacia di un uomo che credeva fermamente in un ideale e i valori della resistenza partigiana.

“E’ per me un onore poter celebrare in veste di sindaco il 90esimo anniversario del rapimento di Giacomo Matteotti: simbolo della libertà e della democrazia nel nostro Paese – con queste parole Giurlani inizia il proprio discorso - Novanta anni fa, il 10 giugno 1924, a Roma, Giacomo Matteotti, segretario del partito socialista unitario dal 1922, veniva rapito ed assassinato dai sicari del partito fascista, perché pochi giorni prima, in uno storico intervento in Parlamento, aveva avuto il coraggio di denunciare senza reticenze le intimidazioni, scorrettezze, brogli e violenze che avevano condizionato le elezioni del 6 aprile; e perché propugnava un’opposizione intransigente contro il nascente regime fascista”.

Sono passati dieci anni dall’ultima volta che un sindaco aveva commemorato l’assassinio Matteotti, eppure tra Pescia e Matteotti c’è un legame storico non banale, che il sindaco non manca di sottolineare. “Quest’opera – puntualizza il sindaco - realizzata da Alfredo Angeloni il 10 giugno del 1945 è (con ogni probabilità) la prima opera eretta in Italia, all’indomani della fine del fascismo, in ricordo di Matteotti. Ma non è tutto, a Pescia, in Valchiusa, durante la XII biennale del fiore del 1975, ci fu una grande mostra antologica di 430 opere dedicata a Jorio Vivarelli, artista che fu imprigionato durante il regime fascista e che fu l’autore nel 1974 di un’altra opera commemorativa a ricordo di Giacomo Matteotti: un’installazione a Roma sul lungo Tevere. Con tale mostra personale, l’anno successivo, Pescia volle dimostrare sia la sua sensibilità storica e attenzione a certi valori proprio nel momento in cui, negli anni ’70, la Repubblica italiana stava attraversando, fra tentativi di golpe e lotta armata delle Brigate Rosse, un fase estremamente delicata”.

Giurlani conclude il suo intervento sottolineando l’importanza di recuperare, anche grazie all'arte e ai fiori, quella sensibilità che è nella nostra identità e memoria. “Tutto ciò – dice-  per non dimenticare, e per far sì che ci si possa continuare a meritare, i sacrifici di chi ci ha resi liberi: senza farli morire mai e mantenendo fede a quanto i pesciatini scrissero per primi in Italia su questa lapide il 10 Giugno del 1945: "Uccidete pure me, ma l'idea che è in me non l'ucciderete mai" e questo è uno dei messaggi che dobbiamo consegnare alla democrazia di oggi e alle nuove generazioni”.

Premio giornalistico scientifico

L’innovazione scientifica al servizio dell’agricoltura sostenibile e la lotta alla fame nel mondo. Queste le tematiche al centro del Premio giornalistico scientifico “Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015” promosso da Agrofarma e giunto già alla sua terza edizione. 

 
Il premio verrà assegnato per la realizzazione di articoli giornalistici, che affrontando le tematiche relative all’innovazione applicata all’agricoltura sostenibile e alla lotta alla fame nel mondo siano capaci di mettere in evidenza l’impiego ottimale di mezzi e risorse in agricoltura; la produzione di alimenti sicuri ottenuti attraverso scelte sostenibili, la competitività delle aziende agricole e l’apporto innovativo della ricerca scientifica in agricoltura. 
 
Gli articoli, in lingua italiana, devono essere stati pubblicati sulla stampa quotidiana e/o periodica, nazionale e/o locale, nel periodo che va dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2014. Saranno inoltre considerati, esclusivamente su autocandidatura, anche articoli web, servizi televisivi o radiofonici che avranno per oggetto i medesimi argomenti.
 
Il bando è consultabile sulla pagina Facebook ufficiale del Premio:
http://www.facebook.com/pages/Premio-Giornalistico-Agrofarma/104717842893072
Per inviare la propria autocandidatura scrivere alla segreteria del Premio:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
di Maria Salerno

Convocato per il 12 giugno a Roma un tavolo tecnico sui problemi e le richieste alla Commissione europea dei 12 mercati di fiori italiani. La convocazione nasce da un’iniziativa del direttore del mercato di Terlizzi (Bari) Caputo che, insieme al direttore di Mefit Salvadorini, ha predisposto e fatto firmare ai dieci colleghi di tutta Italia una richiesta indirizzata al ministro Martina e al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura Nardoni (Puglia).

 
Una sorta di tavolo di crisi nazionale con tutti i direttori dei dodici mercati di fiori italiani per fare il punto sui problemi più urgenti e le richieste da girare alla Commissione europea. Tutto ciò quando sta per iniziare il semestre di presidenza europea italiana e il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina avrà più forza politica sullo scacchiere comunitario.
Lo ha convocato ieri per giovedì 12 giugno il coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura nella Conferenza Stato-Regioni Fausto Nardoni (assessore della Puglia), dopo aver ricevuto nei giorni scorsi una lettera indirizzata a lui e al ministro Martina, controfirmata da tutti i direttori dei mercati di fiori d’Italia, in cui si chiedeva la convocazione sia per affrontare i nodi irrisolti del settore florovivaistico sia per portare avanti alcune delle richieste già fatte dal ministero delle politiche agricole italiano alla direzione generale Agricoltura della Commissione europea nel luglio 2012. 
La richiesta firmata dai direttori dei mercati di fiori è nata da una iniziativa di Filippo Caputo, direttore del mercato dei fiori di Terlizzi (Bari), che, insieme al direttore del Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia) Fabrizio Salvadorini, ha predisposto la lettera poi inviata al ministro Martina e al coordinatore Nardoni. In essa si chiede tra l’altro al ministro italiano di ottenere dalla Commissione europea l’apertura di sessioni dedicate al settore florovivaistico, una seria politica di codificazione e certificazione dei prodotti del comparto nell’ottica della tracciabilità perseguita dalla pac e una verifica degli accordi di libero scambio in relazione agli standard fitosanitari, ambientali e delle condizioni lavorative.
 
Redazione Floraviva

Firenze, Mercoledi 4 Giugno dalle ore 09:00 inizierà questa intensa gioranta di lavori proposta da Coldiretti. Molti gli agricoltori che partiranno da Pescia, San Marcello, Quarrata, Monsummano e Pistoia, che parteciperanno all’Assemblea Coldiretti del Centro-Italia che presenterà il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia”. Numerose le personalità presenti, dai Ministri dell'agricoltura e dell'ambiente Martina e Galletti al presidente di Coldiretti Moncalvo ed ai governatori di diverse regioni. Molte iniziative, tra le quali la presentazioni di case history di rilevo nell'open space appositamente allestito, dal  nome  "lavora con la Green Economy". Un dossier per individuare il sentiment dei giovani in agricoltura, e la presentazione di una banca dati per le aziende agricole che assumono.

 
Con l’inizio della stagione che offre piu’ opportunità per “I lavori green” sarà presentato il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” con analisi aggiornate, nuovi strumenti di accesso, esperienze concrete e potenzialità occupazionali, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu.
L’iniziativa è della Coldiretti che Mercoledì 4 giugno alle ore 9,00 sarà a Firenze al Nelson Mandela Forum in viale Pasquale Paoli (ingresso riservato per la stampa da viale Malta con parcheggio) con migliaia di agricoltori che hanno consentito all’Italia di conquistare valori da primato sul piano ambientale anche grazie ad esperienze imprenditoriali uniche, innovative e sostenibili in grado di generare lavoro e reddito che saranno presentate dal vivo nell’Open Space “Lavorare con la Green Economy” allestito per l’occasione.
 
Sarà presente il Presidente nazionale Roberto Moncalvo insieme a numerosi ospiti, dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti fino ai Governatori di diverse regioni, ma ci sarà anche il procuratore Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’”Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare”, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, il presidente di Coop Italia Marco Pedroni e molti altri rappresentanti del mondo economico, istituzionale e della cultura.
 
Nel Dossier della Coldiretti ci sarà la prima analisi sulle aspirazioni occupazionali dei giovani, sulla decisa svolta green degli indirizzi di studio e sulle opportunità di lavoro che possono arrivare dalla green economy, ma sarà attivata anche la prima banca dati delle aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere anche i giovani che con l’imminente fine della scuola vogliono partecipare alla raccolta di frutta e verdura, alla vendemmia e impegnarsi in un agriturismo.
 
Non mancheranno indicazioni e consigli per chi vuole fare una vita piu’ green nella scelta del luogo di residenza o nel momento di fare la spesa e per questo verrà aperta per l'occasione l’esposizione sulla “Top ten dei cibi che inquinano” sulla base del loro impatto ambientale.
 
Redazione Floraviva