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Niente doccia fredda ma un contributo personale e, cosa ancora più importante, una rivisitazione e un rilancio delle politiche sanitarie di assistenza e sostegno ai malati di Sla e alle loro famiglie. E' questo l'impegno preso dal presidente Enrico Rossi oggi insieme alla giunta regionale, che nella prossima seduta approverà una delibera in tal senso.
"Ringrazio tutti coloro che si sono sottoposti alla doccia nell'ambito dell'IceBucketChallenge – ha commentato il presidente Rossi nel corso di un incontro con la stampa – per l'attenzione che con questo movimento positivo e sorridente hanno risvegliato su questa terribile malattia. Da parte mia contribuirò alla lotta contro la Sla con una donazione. Poi ho concordato con gli assessori di rilanciare il nostro impegno contro la Sla. La Regione Toscana è stata tra le prime a finanziare un pacchetto di misure specifico, con provvedimenti anche fuori dai Livelli essenziali di assistenza, come la fornitura di puntatori oculari per permettere ai pazienti più gravi di comunicare con il mondo".
"Oggi – ha proseguito - abbiamo deciso di portare da 1500 euro a 1650 euro (a partire da ottobre) il contributo massimo per servizi domiciliari e care givers (anche nel caso sia uno dei familiari del malato). Oggi ricevono questo contributo circa 180 pazienti, su una presenza totale in regione di oltre 400 malati. Per questa patologia spendiamo complessivamente in Toscana poco più di 3 milioni l'anno, che abbiamo deciso di aumentare fino a 5,7 milioni. Con queste risorse vogliamo estendere in tutte le Asl della Toscana, a partire da esperienze già realizzate e secondo un modello organizzativo preciso, il servizio di assistenza domiciliare specializzato. Chiederemo inoltre al Consiglio sanitario regionale, il nostro organismo formato da tecnici di ogni specializzazione, di studiare un modello di assistenza per tutte quelle malattie che si possono considerare, per i loro effetti, simili alla Sla, patologie che rinchiudono nella prigione del loro corpo persone che mantengono pienamente la vigilanza e le facoltà intellettive. Infine istituiremo a questo scopo quattro borse di studio".
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Giurlani: "Il Mefit è vivo ma ci vogliono 3 anni di concessione e risorse per i lavori urgenti". Nel primo semestre l’azienda speciale Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia), a dispetto del contesto economico di crisi, ha mostrato conti sani e trasparenti con un indice di liquidità superiore a 1 e un aumento del cash flow del 20%. Fra gli iscritti, 19 produttori e 32 commercianti nuovi. Completata la copertura wi-fi della struttura. Giurlani ricorda anche il lavoro iniziato per un Pif sulla filiera florovivaistica che consenta di fare sistema e migliorare la commercializzazione di fiori e piante del distretto floricolo.
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Salvo il dievieto di abbruciamento che in Toscana è entrato il vigore il 1 Luglio e terminerà il 31 Agosto. Gli scarti delle lavorazioni agricole e forestali, non sono "rifiuti", pertanto si possono bruciare e non c'è bisogno di autorizzazioni e di ordinanze dei Comuni.
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari ha pubblicato sul sito www.politicheagricole.it l’avviso pubblico per la selezione nazionale di progetti in campo agricolo, alimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura per Expo 2015. La selezione rientra nel quadro di operazioni di attuazione del protocollo Mipaaf per l’Esposizione Universale di Milano. Il budget complessivo è di 2 milioni di euro.
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