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Fra due settimane si terrà il secondo workshop del progetto Fertinnowa con un focus particolare sulle nuove tecnologie per l'irrigazione e la fertirrigazione. La due giorni di studi e visite ad aziende d'avanguardia si terrà dal 15 al 16 novembre al World Horti center in Olanda: le iscrizioni chiuderanno il 6 novembre.

 
Il World Horti Center è il centro internazionale di conoscenza e innovazione nel mondo dell'orticoltura commerciale. Si trova nella regione Westland dell'Olanda, proprio vicino all'asta di fiori più grande del mondo.
Il progetto FERTINNOWA organizza qui, dal 15 al 16 novembre, un workshop (Meeting growers’ needs: Exchanging Technologies on Irrigation and Fertigation)sulle nuove tecnologie per incrementare l'uso efficiente di acqua e fertilizzanti, per incrementare la qualità dell'acqua irrigua e per ridurre l'impatto ambientale complessiv di tali pratiche. Un'occasione unica dove coltivatori, tecnici, aziende, policy-makers, autorità locali e ricercatori potranno confrontarsi direttamente. Si presenteranno inoltre i più comuni problemi legati all'irrigazione e saranno proposte tecnologie innovative per la loro soluzione.
Parteciperanno 70 aziende produttrici di mezzi tecnici e dieci provenienti dal mondo della produzione primaria: gli stand offriranno al visitatore una visione d'insieme sul mondo dell'orticoltura,dai substrati di coltivazione alle tecniche più sofisticate per la disinfezione delle soluzioni nutritive utilizzate nelle coltivazioni fuori suolo.
L'agenda workshop del primo giorno, 15 novembre, prevede: 
12:45 – 13:15 registrazione partecipanti e drink di benvenuto;
13:15 – 13:30 saluti e introduzione di Johan Kos, direttore di Proeftuin Zwaagdijk e di Sjaak van der Tak, presidente di LTO;
13:30 – 14:00 risultati del progetto di FERTINNOWA: "Pratiche di irrigazione e fertirrigazione e tecnologie applicate in Europa: come possiamo imparare uno dall'altro " (Esther Lechevallier);
14:00 – 15:00 tour "tecnologia interattiva 1" ("Alternative water sources & water storage system") o sessione di lavoro sulle policy;
15:00 – 15:30 pausa al "technology market";
15:30 – 16:30 tour "tecnologia interattiva 2 ("Water treatment") o sessione di lavoro sulle policy;
16:30 – 16:50 sessione conclusiva con la cerimonia di "Innovation award";
16:50 – 18:30 networking drink al "technology market".
Il secondo giorno, 16 novembre, sarà il giorno di visite in campo:
8:00-8:30 registrazione partecipanti e partenza dal World Horticenter;
9:00-13:00 bus guidati alle aziende Van der Lans (una dei maggiori produttori di pomodoro dei Paesi Bassi), Ter Laak Orchids (uno dei maggiori sistemi di produzione automatizzata in orticoltura), Priva Campus.
13:00-14:30 pranzo conclusivo da Priva;
14:30-15:00 ritorno al World Horticenter.
 
Qui potrete registrarvi all'evento entro il 6 novembre.
 
Redazione

Dall’analisi sul Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cui la Cia-Agricoltori Italiani ha contribuito con la redazione di una sezione, emerge il ruolo centrale dell'agricoltura quale creatrice di nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati. Cia sottolinea dunque come sei debba procedere verso una seria politica di lavoro e integrazione e non più di emergenza.

«L’agricoltura italiana crea nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati: nell’ultimo anno è stato l’unico settore, insieme ai servizi, ad aver registrato un saldo occupazionale positivo per i lavoratori stranieri.» Così la Cia-Agricoltori Italiani, in merito al Dossier Statistico Immigrazione 2017, presentato a Roma dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
D’altra parte, si tratta di una fetta rilevante del comparto: oggi i lavoratori nati all’estero e occupati nei campi in Italia sono quasi 345 mila, vale a dire un terzo dei circa 900 mila addetti totali. Di conseguenza, mentre l’agricoltura incide sull’occupazione in media per il 3,8%, questo valore sale al 5,6% tra gli stranieri.
«Sono numeri che confermano quanto l’agricoltura sia diventata multietnica -osserva la Cia-. Ora bisogna implementare regole semplici e chiare favorevoli alla presenza e alla stabilizzazione degli immigrati. Questo approccio deve presupporre l’abbandono della politica dell’emergenza e l’avvio, invece, di un seria politica sull’immigrazione con una duplice priorità: lavoro e integrazione.»
Quest’anno la Cia ha contribuito alla realizzazione del Dossier con la redazione del capitolo “Stranieri e lavoro non regolare: il caso dell’agricoltura e del caporalato” curato da Claudia Merlino (responsabile Settore Organizzazione e Relazioni Sindacali) e Danilo De Lellis (responsabile Ufficio Lavoro). Una sezione in cui sono stati analizzati i dati riferiti all’attività ispettiva nel settore primario, evidenziando come l’agricoltura operi nella legalità più degli altri comparti produttivi.

Redazione

 

Dopo due anni di attesa, arriva l'approvazione da parte della Camera della proposta di legge su “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”. Per l'agricoltura la preziosa opportunità di utilizzare mille ettari in coltura protetta.

La coltivazione e la lavorazione della cannabis per uso terapeutico rappresentano dunque un'opportunità per il mondo agricolo: si potrebbero generare almeno 10 mila posti di lavoro e un giro di affari di 1,4 miliardi di euro (stima Coldiretti). Un importante passo in avanti dovrebbe essere quello di creare una filiera totalmente italiana, dall'agricoltura all'industria farmaceutica, soprattutto valutando l'opzione di utilizzare per la coltivazione della cannabis le serre dismesse o abbandonate dall'ortofloricoltura.
Mario Catania, Campo progressista, ex ministro delle Politiche agricole, dichiara la propria soddisfazione per il provvedimento che, superando la demonizzazione del prodotto, porta nuova linfa al settore agricolo.
Intanto, continuano a far discutere alcuni casi di tabaccherie che espongono in vendita prodotti contenenti cannabis legale, ovvero con principio attivo Thc, ma senza effetti psicoattivi, soltanto sedativi. Se si tratta di un prodotto medicale, non deve essere venduto nelle tabaccherie, lamentano alcuni rappresentanti della Federazione Italiana Tabaccai.

Redazione

Otto milioni di euro a disposizione per promuovere il vino toscano sui mercati internazionali: questo il contenuto del bando "OCM Vino – Promozione" che si è aperto in questi giorni. Il bando, promosso dalla Regione Toscana e finanziato con le risorse comunitarie, prevede l'assegnazione di contributi per lo svolgimento di campagne di promozione dei vini toscani, sui mercati internazionali esterni all'Unione Europea.

«E' una opportunità importante per tutta la filiera vino toscano- evidenzia l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - Questi contributi possono aiutare le nostre denominazioni a rafforzarsi sui mercati e a favorire l'apertura di nuove relazioni».
Possono partecipare al bando varie tipologie di soggetti come le organizzazioni professionali e interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino, i consorzi, i produttori, soggetti pubblici. La misura del contributo per la promozione sui mercati esteri è commisurata alla tipologia di azioni previste e varia da un contributo minimo di 50,000 euro e un massimo di 500mila euro.
Il contributo dovrà essere destinato a coprire fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per:azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, e infine studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line, sul sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A, entro e non oltre le ore 13:00 del 13 novembre prossimo.

Redazione

Si avvicina l'appuntamento dell'International Floriculture & Horticulture Trade Fair, che quest'anno si terrà dall'8 al 10 novembre all'Expo Haarlemmermeer in Olanda. La manifestazione si concentrerà sui trend, con una nuova area dedicata, e sui giovani, con due concorsi, uno per studenti e l'altro per professionisti, il Wim Hazelaar Trofee.

Si terrà quest'anno a IFTF la prima edizione della competizione fra studenti fioristi: otto giovani della MBO Westland si sfideranno fra loro venerdì 10 novembre. Non saranno però gli unici a gareggiare, si terrà infatti anche la seconda edizione del “Wim Hazelaar Trofee”: dodici partecipanti provenienti da sette Paesi diversi mostreranno le loro abilità in sette incarichi da svolgere in due giorni (le composizioni saranno realizzate infatti fra l'8 e il 9 novembre).
I fioristi che parteciparanno quest'anno al “Wim Hazelaar Trofee” sono: André Botterli Trätnes (Norvegia); Katharina Albrechtsen (Danimarca); Elise Rosen (Australia); Yoko Misumi (Giappone); Ani Poklepovic (Croazia); Eliezer Santana Martin (Spagna); Nely de Bruin (Olanda); Maarten van der Waal (Olanda); Daniëlle Adema (Olanda); Esther Wijngaarden (Olanda); Klaas Dijkstra (Olanda); Roos van Unen (Olanda). Numerose le professionalità in concorso, la gara si svolgerà infatti tra insegnanti, assistenti fioristi, freelancer e proprietari di negozi.
Un'altra novità per l'IFTF di quest'anno è poi l'area dedicata ai trend, “World of Trends” , con workshop e presentazioni che tratteranno di colore, fragranza e futuro digitale.
Michael Bourguignon aprirà il mercoledì pomeriggio, 8 novembre, con un workshop sull’e-commerce in cui racconterà la sua esperienza di fiorista a Madrid, tra opportunità e fallimenti digitali. Dopo sarà la volta di Mignon Kievit che illustrerà invece l’impatto dei colori attraverso gli anni e l’uso del colore nel suo lavoro di designer e stilista. Nell’area trend si terrà anche una dimostrazione floreale a cura di Sören van Laer, piazzatosi al nono posto durante la Florint Europacup di Genova del 2016.

Redazione