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E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri l'emendamento che concede, nella legge di bilancio 2018, i fondi necessari per la detrazione fiscale del 36% delle opere relative al verde privato, il cosiddetto "Bonus Verde". Una misura accolta con soddisfazione da tutto il mondo green in quanto importante per tutta filiera florovivaistica. Se la legge sarà approvata, il bonus apporterà infatti benefici per produttori, commercianti, paesaggisti e, ovviamente, per i cittadini che adotteranno tale incentivo.

Ormai è passato un anno dalla richiesta di inserire il "bonus verde" nella legge di stabilità 2017: oggi, nella legge di bilancio 2018 ,questa richiesta è stata accolta. La manovra di bilancio prevede infatti la richiesta "bonus verde" con detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali. Una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. 
La detrazione fiscale del 36% sarà applicata alle spese sostenute e documentate per le sistemazioni, il recupero e la realizzazione del verde finalizzati all'assorbimento delle polveri sottili, alla mitigazione dell'inquinamento acustico e alla riduzione delle escursioni termiche. L'agevolazione fiscale è rivolta ai proprietari di unità immobiliari comprese altresì le unità condominiali.
ll risultato raggiunto oggi è frutto dell'impegno dei rappresentanti di tutta la filiera florovivaistica, che hanno saputo ben interpretare le esigenze degli operatori professionali e dei cittadini portandole all'attenzione delle amministrazioni nazionali e del Parlamento Italiano con l'aspettativa che si possa dare nuova linfa al mercato nazionale di piante e fiori.

Redazione

 

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali comunica che si è svolta il 10 ottobre scorso, a Brdo in Slovenia, la VI sessione del Comitato Italia-Slovenia, con la partecipazione del sottosegretario Giuseppe Castiglione, il quale ha incontrato il sottosegretario agricolo sloveno per trattare temi strategici di settore, tra cui il futuro della PAC.


In rappresentanza della parte agricola, nell’ambito della delegazione italiana guidata dal ministro degli Affari Esteri, il sottosegretario Giuseppe Castiglione ha avuto un incontro bilaterale con il sottosegretario agricolo sloveno durante il quale ha trattato alcuni temi strategici tra i quali il futuro della Politica Agricola Comune, la cooperazione agricola transfrontaliera e quella in ambito ittico. In merito alla futura PAC vi è stato uno scambio di vedute inerente alle esperienze agricole dei due Paesi.
«È comune la necessità di una PAC più forte – ha dichiarato il sottosegretario Giuseppe Castiglione –, maggiormente semplificata e capace di affrontare le sfide per l’adattamento al climate change, di tutelare i redditi degli agricoltori e sostenerli nelle calamità naturali anche attraverso una più efficace gestione del rischio».
«Nel settore della pesca la cooperazione italo-slovena è molto forte – ha aggiunto il sottosegretario Castiglione – grazie ad un Protocollo di intesa stipulato tra il Comando delle Capitanerie di porto e l’Ispettorato sloveno finalizzato a debellare la pesca illegale e l’illecita commercializzazione di esemplari vietati e sottomisura attraverso un capillare controllo congiunto».
«Infine – ha concluso il sottosegretario Castiglione ricordando i positivi esiti della cooperazione scientifica del progetto “AdriaMed” – intendiamo partire dagli ottimi rapporti già in essere con le autorità slovene, nel quadro della regionalizzazione della Politica Comune della Pesca, per sviluppare una più ampia collaborazione fra tutti gli Stati membri e gli altri Paesi interessati al Bacino adriatico».

Redazione

Ieri a Bergamo, nell’ambito degli eventi G7, il convegno “Food, web e tutela del consumatore” ha visto la partecipazione del vice ministro Mipaaf Andrea Olivero, il quale ha sostenuto l'opportunità importante rappresentata dal web, in particolare per le vendite, per il settore alimentare, sottolineando anche il sempre maggior numero di controlli italiani sull'e-commerce.


«Il web - ha dichiarato il vice ministro Andrea Olivero - è sempre più lo strumento che con cui i consumatori acquistano i propri prodotti. Questo trend sta crescendo anche per l’acquisto di cibo, di conseguenza il tema diventa cruciale perché strettamente connesso alla sicurezza alimentare dei consumatori».
«Oggi a Bergamo - ha aggiunto - sono emersi spunti interessanti che dimostrano che il nostro Paese è all’avanguardia sui sistemi di controllo nell’ambito dell’e-commerce, con risultati operativi di livello mondiale: in meno di tre anni l’ICQRF ha operato oltre 2.100 interventi su inserzioni irregolari sul web e fuori dei confini nazionali, con una percentuale di successo sulle grandi piattaforme che sfiora il 99%. Con queste caratteristiche, la crescita delle vendite on line per il settore alimentare rappresenta un’opportunità concreta per le imprese e i cittadini».
L’incontro, organizzato dall'Ispettorato centrale repressione frodi ICQRF e dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, ha messo allo stesso tavolo esperti di web market, produttori e ‘controllori’ del cibo, che si sono confrontati sul tema del commercio on line per fare il punto sul grado di tutela a livello europeo delle produzioni a Indicazione geografica e sui meccanismi sinora attivati dall’Italia.
ICQRF e Comando Carabinieri politiche agricole hanno svolto nell’ultimo anno migliaia di operazioni direttamente presso i produttori e i commercianti, garantendo livelli di sicurezza e di tutela del vero made in Italy che hanno pochi eguali a livello globale, grazie anche all’integrazione tra controlli on line e off line.

Redazione

Anp (Associazione nazionale dei pensionati) e Cia-Agricoltori Italiani chiedono una precisa garanzia al governo italiano in merito alla nuova legge di bilancio per il 2018: la loro petizione, già sottoscritta da oltre 100 mila cittadini, prevede la pensione minima a 650 euro, più risorse alla sanità e al fondo per la non autosufficienza.

Le richieste dell’Associazione nazionale dei pensionati sono state presentate a Gubbio, in occasione della tradizionale Festa annuale, raccolte in un documento: “I pensionati italiani hanno perso il 30% del potere d’acquisto in pochi anni. La nostra è una battaglia che ha valore di dignità e di giustizia sociale per tante persone e per tutto il Paese”.
I pensionati attendono dal Governo una dichiarazione precisa che dia loro la garanzia che nella nuova legge di bilancio per il 2018 vengano confermati i provvedimenti migliorativi in corso. Serve, però, un segnale di accoglimento delle proposte contenute nella nostra petizione, già sottoscritta da oltre 100 mila cittadini. Questa la posizione assunta dall’Anp, l’Associazione nazionale dei pensionati aderente alla Cia-Agricoltori Italiani che a Gubbio ha svolto la sua Festa annuale.
Un momento d’incontro per gli anziani che è anche l’occasione per illustrare le proposte dell’Associazione e trasferire le istanze dei pensionati alle Istituzioni. In particolare, in un documento, l’Anp individua 8 proposte quali priorità da sottoporre alle Istituzioni: la quattordicesima mensilità spettante alle pensioni sotto i mille euro deve diventare parte integrante della prestazione pensionistica in essere; le pensioni minime (oggi 502 euro circa) dovranno raggiungere i 650 euro mensili come indicato dalla Carta Sociale Europea; si dovrà prevedere un ulteriore aumento della no tax area, ovvero niente tasse sulle pensioni fino al valore di tre volte le minime; serve modificare ancora il meccanismo d’indicizzazione delle pensioni -adottando il sistema IPCA anziché il POI- con un paniere che tenga conto dei reali consumi degli anziani, ovvero beni alimentari, trasporti, spese sanitarie e servizi; bisogna inserire gli agricoltori e i lavoratori agricoli tra le categorie di lavoratori impegnati in mansioni usuranti per usufruire dell’anticipo pensionistico senza penalizzazioni; occorre incrementare la dotazione finanziaria del Servizio sanitario nazionale e i fondi per la non autosufficienza; è necessario rendere attivi i servizi socio-sanitari nelle aree rurali e montane del Paese e realizzare una strategia di politica sociale volta alla valorizzazione del ruolo attivo dell’anziano nella società.
«Nei mesi scorsi -ha spiegato l’Anp Cia- abbiamo intensificato la nostra iniziativa, incontrando parlamentari su tutto il territorio nazionale, illustrando loro i termini della nostra petizione popolare, sottoponendola poi anche alle maggiori cariche dello Stato. Abbiamo voluto rappresentare la necessità di andare oltre perché l’incremento ricevuto a luglio è insufficiente a colmare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni, che si sono deprezzate negli ultimi anni fino al 30%. Per gli oltre 8 milioni di pensionati che hanno un assegno inferiore ai mille euro serve un intervento più corposo per risollevarsi dalla condizione di disagio sociale in cui si trovano. Anche per questo insistiamo affinché, con l’aumento delle pensioni, ci sia un recupero del sistema dei servizi sociali e socio-sanitari che sono un aspetto altrettanto importante per le condizioni di vita degli anziani, soprattutto delle aree rurali e montane. L’Anp-Cia proseguirà gli incontri con i parlamentari, senza escludere ulteriori forme di mobilitazione sul piano nazionale. Perché la nostra è una battaglia che ha valore di dignità e giustizia sociale per tante persone e per il Paese».

Redazione

Dal 2012 ad oggi, anno del primo avvistamento, il CeRSAA ligure informa che lo sviluppo di questo fitofago esotico, noto come “cimice asiatica” (Halyomorpha Halis), è stato esponenziale ed i danni estesi e gravissimi. Attualmente in corso vari studi sulla ricerca di una nuova lotta biologica.

L’insetto è di colore bruno nei toni del grigio e del marrone, lungo 12 - 17 millimetri e attualmente sta creando gravi danni alla frutticoltura italiana. La difesa si basa sia su mezzi diretti (prevalentemente insetticidi piretroidi e fosforganici) sia su mezzi indiretti, come le reti anti-insetto per la protezione degli impianti produttivi a rischio.
Contemporaneamente molte speranze sono riposte negli studi sperimentali di lotta biologica, attualmente in corso in varie parti di Italia, finalizzati alla identificazione di insetti antagonisti ed alla loro introduzione nelle aree infestate.
Tutto il Nord Italia è ormai colonizzato da questo insetto, la cui espansione è favorita dal trasporto passivo lungo le vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Due sono le generazioni compiute in un anno: ora con l’approssimarsi dell’autunno l’adulto si aggrega in massa nelle aree di svernamento protette dalle intemperie (edifici, case, manufatti rurali). In primavera ricomincia la sua attività riprendendo ad alimentarsi e da maggio a agosto avvengono accoppia- menti e ovideposizioni (oltre 300 uova per femmina). La seconda generazione si compie mediamente tra agosto e novembre, quando gli adulti cercheranno nuovamente i quartieri di svernamento.
Il fitofago è estremamente polifago e il danno è fondamentalmente legato alle forme giovanili ed alle loro punture di nutrizione. In Liguria, oltre ad avvistamenti effettuati su colture frutticole, il CeRSAA informa che anche colture ornamentali sono state oggetto di danni, in parte ragguardevoli. A testimonianza della sua polifagia gravi danni sono stati osservati su boccioli immaturi di Hybiscus syriacus, su capsule di cotone ornamentale, nonchè su foglie di Cycas revoluta.
Al momento le segnalazioni di infestazioni su colture ornamentali in vaso o a terra sono molto limitate, probabilmente grazie agli effetti collaterali di trattamenti adottati per la difesa di altri fitofagi. Al contrario è prevedibile un incremento delle infestazioni, soprattutto a carico di specie da ornamento già a dimora in giardini pubblici e privati, ove la difesa è spesso non applicabile anche per motivi legali.

Redazione