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Il Mipaaf rende noto che è disponibile sul suo sito la piattaforma informatica per la partecipazione al bando relativo ai contratti di filiera e di distretto: lo sportello è aperto dal 29 gennaio 2018. Per la prima volta si adotta l’invio digitale dei documenti previsti dalla norma per l’accesso ad uno strumento con una dotazione finanziaria importante di 260 milioni di euro, di cui 60 in conto capitale e 200 in finanziamento agevolato.
Il termine, inizialmente previsto per il 27 novembre, è stato prorogato per consentire agli istituti bancari coinvolti nella procedura di assicurare una trasparente ed equa valutazione dei progetti che si candidano a partecipare al bando. Ulteriore novità sul fronte bancario è costituito dal tetto massimo di costo della Banca autorizzata che, per la prima volta, viene fissato allo 0,9% del costo del progetto.
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Partiranno a gennaio le semplificazioni del pacchetto “Omnibus”, soluzione trovata dal Parlamento europeo per gli agricoltori. Soprattutto per i giovani agricoltori si tratta di un passo utile, ricorda il ministro Martina, visti i tagli alla burocrazia e i miglioramenti apportati alla gestione del rischio.
«È molto importante la soluzione trovata dal Parlamento europeo e che ha visto l’impegno diretto di Paolo De Castro per avviare da gennaio il pacchetto Omnibus e non tardare con l’attuazione delle semplificazioni previste per gli agricoltori. È un passo utile soprattutto guardando alle misure per i giovani agricoltori, al taglio di burocrazia che arriva con le nuove regole e ai miglioramenti apportati alla gestione del rischio» così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
Di seguito riportiamo i principali vantaggi:
- si prevede una maggiore flessibilità per identificare la figura dell'agricoltore attivo, nell'applicazione degli aiuti accoppiati e per i piccoli agricoltori;
- maggiore semplificazione nelle regole del greening e possibilità di aumentare il pagamento di base per i giovani agricoltori;
- sullo sviluppo rurale, le novità più importanti riguardano la gestione del rischio; in particolare, la soglia minima di danno per far scattare l'erogazione dei risarcimenti dovrebbe essere abbassata dal 30 al 20%. Altre semplificazioni riguardano lo strumento di stabilizzazione del reddito attraverso i fondi di mutualizzazione;
Di grande importanza inoltre, tra l'altro fortemente volute dalla delegazione italiana, sono le novità introdotte alla misura consulenza aziendale che, pur se inserita negli attuali Programmi di sviluppo rurale, risulta praticamente inapplicata a causa di limiti oggettivi previsti nella regolamentazione di base.
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A Spello (PG) l’11 e 12 novembre si sono svolte le premiazioni del concorso “Comuni fioriti” organizzato da Asproflor. Nessuno dei tre comuni toscani presenti ha raggiunto il livello più alto (4 fiori rossi), ma tutti e tre sono stati premiati: Montecarlo di Lucca e Fivizzano con 3 fiori rossi, Castellina in Chianti con 2 fiori rossi.

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Fra due settimane si terrà il secondo workshop del progetto Fertinnowa con un focus particolare sulle nuove tecnologie per l'irrigazione e la fertirrigazione. La due giorni di studi e visite ad aziende d'avanguardia si terrà dal 15 al 16 novembre al World Horti center in Olanda: le iscrizioni chiuderanno il 6 novembre.


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Dall’analisi sul Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cui la Cia-Agricoltori Italiani ha contribuito con la redazione di una sezione, emerge il ruolo centrale dell'agricoltura quale creatrice di nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati. Cia sottolinea dunque come sei debba procedere verso una seria politica di lavoro e integrazione e non più di emergenza.
«L’agricoltura italiana crea nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati: nell’ultimo anno è stato l’unico settore, insieme ai servizi, ad aver registrato un saldo occupazionale positivo per i lavoratori stranieri.» Così la Cia-Agricoltori Italiani, in merito al Dossier Statistico Immigrazione 2017, presentato a Roma dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
D’altra parte, si tratta di una fetta rilevante del comparto: oggi i lavoratori nati all’estero e occupati nei campi in Italia sono quasi 345 mila, vale a dire un terzo dei circa 900 mila addetti totali. Di conseguenza, mentre l’agricoltura incide sull’occupazione in media per il 3,8%, questo valore sale al 5,6% tra gli stranieri.
«Sono numeri che confermano quanto l’agricoltura sia diventata multietnica -osserva la Cia-. Ora bisogna implementare regole semplici e chiare favorevoli alla presenza e alla stabilizzazione degli immigrati. Questo approccio deve presupporre l’abbandono della politica dell’emergenza e l’avvio, invece, di un seria politica sull’immigrazione con una duplice priorità: lavoro e integrazione.»
Quest’anno la Cia ha contribuito alla realizzazione del Dossier con la redazione del capitolo “Stranieri e lavoro non regolare: il caso dell’agricoltura e del caporalato” curato da Claudia Merlino (responsabile Settore Organizzazione e Relazioni Sindacali) e Danilo De Lellis (responsabile Ufficio Lavoro). Una sezione in cui sono stati analizzati i dati riferiti all’attività ispettiva nel settore primario, evidenziando come l’agricoltura operi nella legalità più degli altri comparti produttivi.
Redazione