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Un'mportante risoluzione dell'Agenzia delle Entrate che chiarisce il regime fiscale applicabile: Coldiretti Pistoia commenta così l'ottima notizia per il vivaismo pistoiese, «premiato il nostro impegno». Concimazione, zollatura, potatura e invasatura rientrano tra le attività di manipolazione delle piante ornamentali ed il regime fiscale a cui sono assoggettati i relativi ricavi è quello su base catastale, analogamente all'attività di produzione.
«Un vantaggio ed un'ottima notizia per il vivaismo pistoiese -commenta Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia- che ha visto la nostra Confederazione impegnata a tutti i livelli istituzionali, perché venisse chiarito un equivoco che ha rappresentato un freno all'attività dei nostri imprenditori».
«Le attività di manipolazione a cui si fa riferimento sono -spiega il direttore di Coldiretti Pistoia-: concimazione e inserimento all’interno del terriccio di ritentori idrici; trattamento delle zolle, al fine di eliminare gli insetti nocivi all’apparato radicale; potatura, steccatura e rinvasatura». Si tratta di attività che necessitano della perizia dell'agricoltore e che conferiscono valore aggiunto alla pianta, al pari della crescita.
«Sono operazioni dirette a mantenere -aggiunge Ciampoli- gli alti standard qualitativi per cui le piante ornamentali pistoiesi sono famose nel mondo. Meritoria per questo di condizioni di vantaggio, anche per i benefici apportati all'ambiente dal settore che emette ossigeno già in fase di produzione».
È di pochi giorni fa l'ennesimo allarme smog in Italia. Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze ma –sostiene Coldiretti – bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog. Le piante concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31 metri quadrati di verde urbano, ma la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 22 di Torino ai 17,9 di Milano fino ai 13,6 di Napoli.
Per questo -conclude Coldiretti Pistoia- è importante la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate, oltre alle misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e terrazzi, anche condominiali, previsti per il 2018 nell’ultima manovra che introduce un bonus verde del 36%. Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili con un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.
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Il presidente di Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini, risponde al segretario di Flai Cgil Baccanelli: Cia non ha criticato il salvataggio dei dipendenti di Bruschi, semmai che si siano ignorati i vivaisti creditori (oltre 30 aziende di Cia): «in realtà sono le piante da loro fornite fino al giorno prima dell’accordo Tesi-Bruschi ad aver tutelato i 42 dipendenti di Bruschi (di cui non si sa peraltro quanti siano ancora attivi)». Per il resto, Baccanelli pare sulla nostra linea di pensiero: «Bruschi dovrebbe procedere celermente a soddisfare equamente la platea di creditori; condizione necessaria per ristabilire quei principi di trasparenza, legalità e correttezza calpestati in questa vicenda».

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A Ipm Essen assegnati i premi del 2018 di Aiph (l’associazione internazionale dei florovivaisti). Il “Produttore internazionale dell’anno 2018” è l’azienda leader delle orchidee Phalaenopsis, Ter Laak Orchids. Esulta Royal FloraHolland: «una pioggia di premi alle imprese olandesi».
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Sarà la Bulgaria ad avere la presidenza di turno per la prima sessione del Consiglio Agricoltura dell'Unione europea che si terrà il 29 gennaio a Bruxelles. Verrà presentato il programma di lavoro per il semestre e, come da anticipazioni già circolate, in primo piano ci sarà la comunicazione sulla politica agricola comune post 2020.
Sono previsti una serie di dibattiti allo scopo di approfondire il livello dei cambiamenti proposti nel testo delle'Esecutivo della Ue e i risultati verranno redatti a giugno durante la prima riunione informale del Consiglio.
La vecchia Pac potrebbe cambiare, infatti a maggio saranno rese note le proposte di Bruxelles sul prossimo quadro finanziario pluriennale dell'Unione 2021-2027 e di conseguenza anche il destino finanziario della politica agricola potrebbe mutare. Molto dipenderà dall'ammontare dei futuri finanziamenti e su questo ci sono sostanziali differenze di pensiero tra i vari paesi. L'Italia ha puntato sull'ipotesi di cofinanziare gli aiuti diretti per diminuire gli effetti dei possibili tagli, Spagna e Francia sono su posizioni opposte. La Germania risulta quindi decisiva. Qui il rilancio del progetto europeo potrebbe fare da collante per la nuova coalizione.
Grazie ai rapporti della Commissione il Consiglio continuerà a monitorare i mercati con particolare attenzione ai cambiamenti dei prezzi e della produzione del settore bieticolo-saccarifero, per la prima volta alle prese con la campagna di commercializzazione senza quote.
Si spera di iniziare ad esaminare la proposta di regolamento, che verrà presentata ad aprile, e che riguarderà il rafforzamento del settore agricolo all'interno della filiera e il contrasto alle politiche commerciali sleali. Inoltre la Francia presenterà le conclusioni della conferenza sulla Xylella che si è tenuta lo scorso 1 dicembre a Parigi.
Redazione
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Il battesimo di Cia Agricoltori Italiani Toscana Centro il 19 gennaio a Campi Bisenzio: la fusione di Cia Pistoia e Cia Firenze-Prato porta in dote oltre 4500 soci agricoltori. Il direttore è Sandro Piccini e il neo presidente è Sandro Orlandini, che commenta: «sì all’agricoltura multietnica per sostenere il ricambio generazionale, ma solo nel rispetto delle leggi, che devono essere più semplici per favorirne la piena applicazione». Il presidente nazionale di Cia, Scanavino: lavoriamo a una norma attuativa del nuovo regolamento europeo fitosanitario che lo snellisca. Il presidente toscano Brunelli: Toscana Centro rappresenta più della metà del Chianti Classico.
Il programma di mandato presentato da Sandro Orlandini si prefigge di dare risposte efficaci sia ai problemi trasversali dell’agricoltura nelle tre province di Firenze, Pistoia e Prato, sia a quelli specifici emersi in ciascuno dei principali settori. Fra i primi, Orlandini ha citato i danni alle attività agricole degli animali selvatici, in particolare gli ungulati. Fra indennizzi insufficienti da parte degli Atc (ambiti territoriali di caccia), selvatici in sovrannumero e “opere di prevenzione” facilmente violate da essi, ha fra l’altro detto Orlandini, «i nostri agricoltori si sentono letteralmente “disarmati” ed impotenti di fronte a questo flagello. Ci sarà molto da lavorare sugli Atc appena riformati e un punto da chiarire al più presto è quello del passaggio dal sistema degli indennizzi a quello dei contributi, che per via della soglia minima rischia di mettere fuori gioco molti agricoltori».
Altro grande problema trasversale sono le calamità naturali conseguenti al cambiamento climatico, che Orlandini ha analizzato in relazione all’impatto che hanno sull’olivicoltura, ambito in cui Cia Toscana Centro può vantare, contando anche i piccoli olivicoltori, circa 1500 associati (1000 da Firenze e Prato, 500 da Pistoia). «Gelate tardive, colpi di calore primaverili ed estati troppo umide e piovose (o troppo calde e siccitose) – ha detto - hanno di fatto portato, a volte combinate agli attacchi di insetti nocivi e vari agenti patogeni, un forte ridimensionamento produttivo. Proprio quando, nonostante i costi di produzione spesso ancora troppo alti, c’è una domanda disponibile a riconoscere agli oli di qualità prezzi remunerativi». Per Orlandini le risposte ai problemi dell’olivicoltura stanno nella qualità e negli oli a denominazione (Toscano Igp ecc.), nella tracciabilità e nell’innovazione, ma «è necessario anche realizzare nuovi impianti e aumentare le superfici olivate».