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Il Mipaaf comunica che è stata pubblicata oggi sul sito internet la circolare applicativa per l'attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Il ministro Martina: intervento strategico con 260 milioni di euro per filiere più forti. Le domande potranno essere inviate a partire dal 27 novembre 2017.

Si tratta di uno strumento che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro in contributo conto capitale e 200 milioni di euro di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle impreseL'obiettivo dei contratti di filiera e di distretto è sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie promuovendo l'integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filiera.
Nell'avviso pubblicato dal Mipaaf sono presenti i requisiti e le modalità di presentazione delle domande e dei progetti di filiera, che andranno inviate al Ministero a partire dal 27 novembre 2017. Nella nuova circolare vengono rafforzati gli strumenti di controllo del Ministero sulle attività delle imprese e delle banche finanziatrici e aumentata la trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e aziende della filiera con un forte contenimento rispetto al passato  dei tempi e dei costi di gestione dei programmi di investimento. Ai progetti che coinvolgono le Regioni del Sud Italia sono riservate l'80% delle risorse e una premialità nella valutazione qualitativa effettuata da un'apposita Commissione.
«Vogliamo proseguire il lavoro di integrazione nelle nostre filiere agroalimentari - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - supportando progetti che possano dare più valore a tutti i segmenti produttivi coinvolti. Mettere insieme l'esperienza delle industrie di trasformazione con il tessuto di piccole e medie imprese agricole è un obiettivo strategico sul quale continueremo a spingere col massimo impegno. Con questo investimento possiamo attivare risorse pubbliche e private per circa 500 milioni di euro, che daranno un contributo utile alla crescita di tutto il sistema in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Il successo del Made in Italy agroalimentare sarà ancora più forte quanto più sapremo essere capaci di rafforzare le filiere nazionali nel loro rapporto stretto col territorio».
 
Redazione

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Il Mipaaf rende noto che si è tenuto il tavolo di coordinamento ortofrutta per affrontare le problematiche relative al settore ed in particolare la situazione di crisi derivante dal calo delle quotazioni di alcuni prodotti quali albicocche, pesche e nettarine.

Al Tavolo di coordinamento il vice ministro Andrea Olivero ha presentato un sintetico quadro della situazione, con particolare riferimento alle basse quotazioni registrate per le produzioni frutticole, in particolare pesche nettarine e albicocche, illustrando i provvedimenti finora messi in campo dal Governo e le prospettive per i prossimi mesi. Ha altresì annunciato che il ministro Martina intende emanare, nel mese di settembre, il Decreto per la costituzione del Tavolo Ortofrutticolo Nazionale.
Il Tavolo avrà, inoltre, il compito di avviare una seria ed approfondita riflessione sulla programmazione e pianificazione delle produzioni anche attraverso il catasto frutticolo, promuovere azioni strutturate per sviluppare l’export e la promozione e migliorare la tracciabilità del prodotto ortofrutticolo italiano. Le differenti organizzazioni presenti e le Regioni hanno rappresentato la necessità di interventi emergenziali per dare un aiuto concreto alle imprese colpite dalla grave crisi di mercato e, insieme, di mettere in atto strategie di uscita dalla situazione difficile venutasi a creare ormai da diversi anni nel settore.
In conclusione il vice ministro Olivero e il direttore generale dott. Assenza hanno indicato alcune strategie a breve termine per venire incontro alle esigenze manifestate dal settore:
- ritiro di una ulteriore quota di 1500 tonnellate di pesche e nettarine, in aggiunta a quelle ritirate nelle settimane scorse, nel quadro del regolamento attualmente in vigore sull’embargo russo previa consultazione delle Regioni. I prodotti ritirati saranno destinati in via prioritaria agli indigenti;
- azione comune con la Spagna per sollecitare nuovi interventi eccezionali alla Commissione Europea, al fine di poter disporre di quote ulteriori per il ritiro di pesche e nettarine nell’ambito dei regolamenti sull’embargo russo;
- potenziamento dei controlli sul settore ortofrutticolo ed in particole sul settore peschicolo per evitare frodi in relazione alla provenienza del prodotto.
Oltre a queste azioni si prevede, con il Tavolo Ortofrutticolo Nazionale, di poter avviare a partire dal prossimo autunno una sistematica attività di pianificazione tra istituzioni, organizzazioni agricole e dell’intera filiera volta ad affrontare gli aspetti critici che rendono il settore debole, in particolare nell’export.
 
Redazione

 

Gli apicoltori italiani di Unaaapi lanciano l'allarme: le api, impazzite per il clima, non solo non producono miele (stimata fino a -80% la produzione 2017), ma non riescono nemmeno a fornire il loro determinante servizio di impollinazione all'agricoltura.

Il disastro ambientale si rischia così non soltanto sul fronte miele, ma anche su quello agricoltura. I fiori, vista la siccità, non secernono più nettare e polline e le piante sono in una situazione di perenne sofferenza. 
Le api, già duramente colpite da anni dal fenomeno della moria causato dai pesticidi, ora devono fronteggiare un clima anomalo. Giuseppe Cefalo, presidente di Unaapi, sottolinea che se la produzione fosse anche solo dimezzata come nel 2016 potremmo essere contenti. Il disastro è invece totale: per quest'anno si arriva a meno di un terzo del raccolto. 
Secondo le stime degli apicoltori non si arriverà neanche a 90.000 quintali di miele, su una media di 230.000. Vista la situazione, al fine di arginare il rischio di un import di miele di dubbia provenienza e qualità, gli apicoltori chiedono all'Unione Europea l'introduzione di etichette rintracciabili come per il latte.
 
Redazione

All'edizione di quest'anno del concorso "Comuni fioriti" presenti Montecarlo (Lucca), Fivizzano (Massa-Carrara) e Castellina in Chianti (Siena). Premiazione 11 e 12 novembre a Spello (Perugia). Asproflor candida Grado (Gorizia) alla competizione mondiale di città fiorite e Faedo (Trento) e Pomaretto (Torino) a quella europea.

Sono 150 i comuni italiani che partecipano al concorso nazionale “Comuni Fioriti 2017” promosso dall’Associazione nazionale produttori florovivaisti (Asproflor) con l’obiettivo di valorizzare sul territorio nazionale il turismo del verde, le tipicità locali e la sostenibilità ambientale. Tra questi hanno aderito anche tre paesi toscani: Montecarlo in provincia di Lucca, Fivizzano in quella di Massa Carrara e Castellina in Chianti nella provincia di Siena.
La nuova edizione della manifestazione è stata presentata oggi in una conferenza stampa a Torino nella sede del Palazzo della Regione Piemonte. «Ringrazio le amministrazioni comunali che scelgono di partecipare al concorso, nonostante le molte difficoltà che affrontano, e rendono accogliente il proprio comune – ha detto l’assessore all’agricoltura piemontese Giorgio Ferrero -. Con questa iniziativa possono abbellire con il verde e in alcuni casi riporre rimedio alla cementificazione con costi contenuti, ottenendo effetti immediati sulla bellezza del paesaggio locale». 
Il presidente di Asproflor Renzo Marconi ha affermato che «anche quest’anno si conferma l’eccezionale successo di un’iniziativa che vede città virtuose in tutta Italia che condividono il motto “Fiorire e accogliere”, per promuovere il territorio e puntare su un marketing turistico innovativo, privilegiando la sinergia tra ambiente, accoglienza e itinerari naturali».
Nei prossimi giorni una giuria di professionisti dell’associazione Asproflor andrà nei comuni partecipanti per la valutazione e l’assegnazione del riconoscimento di “Comune fiorito”. Ai Comuni sarà consegnato il tradizionale cartello giallo da apporre all’ingresso della città.
La premiazione nazionale si svolgerà a Spello, in provincia di Perugia, l’11 e il 12 novembre 2017.
Asproflor propone inoltre due candidati per partecipare alle competizioni di città fiorite a livello europeo e un candidato per la competizione a livello mondiale, scegliendo tra le città che si sono distinte nel concorso italiano dell’anno precedente. Per il 2017 saranno Faedo (TN) e Pomaretto (TO) ad essere candidate al concorso europeo “Entente Florale Europe” e Grado (GO) sarà candidata al concorso mondiale “Communities in Bloom”.
 
Redazione