Si tratta forse di una nuova frontiera della difesa: un meccanismo ecologico di resistenza indotta all’interno delle piante, capace di modificare il comportamento stesso degli insetti. I fitofagi vengono indotti a modificare le proprie preferenze alimentari, diventando predatori della propria stessa specie.
In base a quanto scoperto da John Orrock e colleghi dell’Università del Wisconsin, Stati Uniti, in termini generali i fitofagi, “scontenti” del proprio tradizionale cibo a base di tessuti vegetali, possono modificare le proprie preferenze alimentari diventando predatori della propria stessa specie.
Per sfruttare questo aspetto sono stati studiati alcuni meccanismi che possono rendere le piante meno appetibili e, conseguentemente, trasformare ad esempio le larve di Spodoptera exigua in veri e propri cannibali. Piante di pomodoro esposte a metil jasmonato (una sostanza volatile normalmente rilasciata dalle piante come allerta quando sono presenti parassiti o patogeni contro cui predisporre adeguate contromisure) producono maggiori quantità di tossine che le rendono un pasto decisamente meno gradito per le larve di Spodoptera.
Si è osservato che larve nutrite con foglie trattate con metil jasmonato hanno sviluppato un maggiore tasso di cannibalismo rispetto a quelle allevate su foglie non trattate, con una conseguente riduzione dei danni apportati alla coltura.
Prima manifestazione alla ripresa autunnale delle mostre nazionali del giardinaggio di qualità, la diciassettesima edizione di Murabilia a Lucca, in programma dal primo al 3 settembre, annuncia un caleidoscopio di iniziative, molte delle quali in ossequio al tema dell’anno: “Sguardi a Oriente: Cina”.
La Cina e le sue piante raccontate sulle mura di Lucca in un fine settimana speciale d’inizio settembre con un ventaglio incredibile di ospiti. Ci sarà, fresco di un viaggio cinese di scoperta delle piante alimentari dell’Estremo Oriente, programmato tra fine luglio e metà agosto, il dirompente esploratore botanico americano Joseph Simcox, per il secondo anno a Murabilia.
Un po’più giovani, ma animati dallo stesso spirito di avventura per amore delle piante, ci saranno i francesi Marion e Cédric Basset di Pepinière des Avettes, che porteranno la testimonianza dei loro viaggi in Cina, soprattutto sui versanti cinesi dell’Himalaya alla ricerca di piante ornamentali nuove e rare.
E ancora, per celebrare quanto la natura cinese ha fornito alla passione dei collezionisti vegetali e alla bellezza dei giardini, a Murabilia è previsto il ricordo di un appassionato e coltissimo ricercatore di peonie, Gianlupo Osti, che contribuì negli anni Settanta a scoprire nelle provincie cinesi di Henan e Anhui una nuova specie di peonia, poi chiamata in suo onore Paeonia ostii. Il maestro giardiniere televisivo Carlo Pagani esibirà un'intera collezione di ortaggi cinesi che sta coltivando appositamente in vaso. In omaggio alla Cina si parlerà poi di riso e di miglioramento genetico di questo cereale nel Nord Ovest italiano, ma regine della manifestazione saranno le rose cinesi, le camelie, le ortensie, le orchidee del genere Pleione, con esperti e nuovi libri in tema.
Forte della propria vocazione internazionale, Murabilia richiama espositori, amici e visitatori di tutto il mondo. Per questa diciassettesima edizione è infatti confermata l’ormai consueta presenza inglese tra gli espositori e in giuria, con autorevoli membri della RHS (Royal Horticultural Society). I collezionisti di piante rare e speciali attendono gli ospiti e i vivaisti tedeschi, francesi e belgi, sono invece una novità dell’anno alcuni espositori sloveni, croati e svizzeri.
E verrà naturalmente valorizzato il lavoro di ricerca e il collezionismo italiano. Molte delle 1500 varietà di pomodori della mostra nazionale del pomodoro che si svolgerà in agosto in Lunigiana troverà ospitalità a Murabilia, con in più piante di pomodoro in vaso a foglie variegate, arricciate, frastagliate, glauche che non mancheranno di aggiungere qualcosa di bizzarro e decorativo al già nutrito campionario di forme e colori dei pomodori.
Un’associazione di viticoltori toscani (tra i quali figura Oliviero Toscani) sta lavorando ad una grande e scenografica mostra ampelografica di uve da vino coltivate in Toscana e abbinerà, al piacere degli occhi, quello del gusto, offrendo di ogni vitigno il suo vino migliore.
Una speciale sezione di Murabilia, dedicata al mondo del paesaggismo, è rappresentata dalla seconda edizione di Mura creative, frutto della collaborazione fra Opera delle Mura, Ordine degli Architetti di Lucca e in adesione con AIAPP, l’Associazione Italiana Architetti Paesaggisti, Sezione Toscana, Marche e Umbria. Nove giardini temporanei (di cui 6 in concorso) verranno allestiti sugli spalti tra baluardo San Regolo e baluardo La Libertà sul tema del giardino cinese.
Info manifestazione
- Ingresso: Intero € 7,00; ridotto € 3,00 (over 65, minori tra 8 e 14 anni e diversamente abile con accompagnatore, Carta verde 2017 della rivista Vita in Campagna); gratuito minori di 8 anni.
- Abbonamento per 2 giorni € 10,00; abbonamento per 3 giorni € 16,00; acquisto cumulativo di 20 ingressi € 120,00 + due biglietti omaggio.
I cani possono entrare se accompagnati al guinzaglio. Trasporto piante: servizio gratuito di noleggio carriole.
La fiera è dal 12 al 14 settembre a Mosca, dove si concentra il 20% delle vendite di fiori in Russia: in tutto 4 miliardi di dollari (il 90% per fiori importati) e viste in crescita del 23% in quantità dal 2014 al 2019. Tra gli eventi di FlowersExpo 2017 il campionato russo dei fioristi, lo show del floral designer Araik Galstian e un seminario del guru del mercato florovivaistico mondiale John Stanley.
Un’occasione per verificare che cosa offrono le maggiori aziende del settore florovivaistico - in particolare olandesi, tedesche, francesi, polacche, colombiane ed ecuadoriane - ai commercianti di fiori e ai fioristi russi. Così come per aggiornarsi sulla floricoltura in Russia, che sta crescendo di anno in anno.
Dal 12 al 14 settembre a Mosca, presso il quartiere fieristico Crocus Expo, si svolgerà una nuova edizione di FlowersExpo, la principale fiera russa rivolta ai professionisti dell’industria del fiore e del verde. Una manifestazione organizzata da GreenExpo in collaborazione con Ipm Essen che è fondamentale per fotografare il mercato russo, ma rilevante anche per tastare il polso al florovivaismo internazionale nel suo complesso. Basti pensare che all’edizione dello scorso anno hanno esposto 400 aziende di 27 Paesi e i visitatori sono stati 16700, provenienti da 198 città della Russia e 35 nazioni.
FlowerExpo è promossa da organizzazioni pubbliche e associazioni professionali della Federazione Russa, con il sostegno di agenzie governative e associazioni di categoria di Germania, Olanda, Colombia, Francia, Ecuador e Polonia. Un evento fieristico in cui saranno in mostra un po’ tutte le categorie di prodotti del settore florovivaistico nella sua varietà e complessità: fiori recisi e piante in vaso (50% dell’area espositiva), semi, prodotti di vivaio, attrezzature e tecnologie per la produzione in serra e per i garden center, articoli per la progettazione di spazi verdi e per i fioristi ecc. Al momento la lista degli espositori comprende, oltre ad imprese russe e delle nazioni già citate che collaborano all’organizzazione dell’evento, aziende provenienti dai seguenti Paesi: Inghilterra, Belgio, Bielorussia, Danimarca, Israele, Italia, India, Iran, Giappone, Kenya, Kazakhstan, Corea, Lettonia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Etiopia.
Il programma prevede appuntamenti di vario genere sulle questioni più attuali del settore. Fra questi, il seminario “Garden Retailing. The Opportunities in 2018” di uno dei massimi esperti mondiali del mercato florovivaistico internazionale: il guru del commercio retail di fiori e piante John Stanley, che esporrà le sue previsioni sui consumi di prodotti florovivaistici da ora al 2020 e svelerà le opportunità da cogliere il prossimo anno per aumentare le vendite al dettaglio. Annunciata anche una conferenza sulle innovazioni nella produzione di fiori.
Durante la fiera grande spazio al design floreale e ai fioristi. Il Crocus Expo di Mosca ospiterà la 18^ edizione del Campionato Russo dei Fioristi Professionisti, organizzato dal National Guild of Florists. Inoltre avrà luogo uno «spettacolo floreale internazionale» del famoso designer vegetale armeno Araik Galstian intitolato “Fashion Day of Top Floral Design”. In calendario pure un workshop internazionale sull’architettura del paesaggio organizzato dal Centro educativo “Blooming Planet”.
Dati sull'andamento della filiera floricola in Russia
Le vendite di fiori recisi in Russia sono costantemente aumentate negli anni precedenti alla crisi, passando da 938 milioni di steli nel 2005 a 1,75 miliardi di steli nel 2014. E, secondo le stime di vari analisti sintetizzate da FlowerExpo, il totale delle vendite di fiori ha raggiunto una cifra superiore ai 4 miliardi di dollari, di cui il 90% attribuibile alle vendite di fiori importati. I principali fornitori di fiori sono i Paesi Bassi (44% del mercato) e nazioni del Sud America quali la Colombia (13%) e l’Ecuador (36%). La maggior parte dei fiori importati viene venduta a Mosca, dove le vendite rappresentano dal 17,5% al 23% del totale delle vendite di fiori in Russia. Mosca è seguita dalla regione di Mosca e da San Pietroburgo, rispettivamente al 18% e 13%. Le rose sono i fiori preferiti dai consumatori russi e valgono il 43% delle importazioni di fiori recisi, seguite dai crisantemi (22%) e garofani (16%). Oltre il 60% dell’import di rose è fornito dall’Ecuador, mentre la Colombia è al secondo posto e le importazioni dal Kenya stanno crescendo velocemente di anno in anno. Entrano nel mercato russo anche fiori provenienti da Giappone, India e Vietnam, che hanno esposto i loro prodotti in precedenti edizioni della fiera.
Riguardo alla produzione floricola russa, FlowersExpo mostra che i floricoltori locali stanno producendo articoli di alta qualità. Ciò grazie alla costruzione di nuove serre e al pieno utilizzo delle strutture preesistenti. Così adesso i fiori recisi prodotti sul territorio russo hanno raggiunto circa il 15% del volume totale delle vendite. I vivai russi hanno attrezzature di ultima generazione e personale qualificato. Stando alle previsioni di medio termine, la produzione di fiori recisi in Russia dovrebbe crescere molto più velocemente di quanto crescerà l’import di fiori dall’estero.
Quali sono le prospettive nei prossimi anni? Nonostante un declino delle vendite del 12-15% nel 2015, dalla fine del 2016 la domanda di fiori e piante ornamentali ha incominciato a risalire. Del resto i fiori restano per i consumatori russi un elemento importante e pressoché obbligatorio di festività ed eventi familiari. Gli analisti, fa sapere FlowersExpo, si attendono che il mercato del fiore russo crescerà nei prossimi 5 anni, raggiungendo nel 2019 i 2,16 miliardi di steli venduti, cioè +23% rispetto ai dati del 2014.
I principali fattori di crescita saranno i servizi floristici e l'aumento della frequenza di acquisto. A poco a poco i fiori non saranno più considerati come legati soltanto alle feste. Seguendo la tendenza globale i russi cominceranno a considerare i fiori come elementi quotidiani dell’arredo domestico. Si prevede che, superata la crisi, nei prossimi dieci anni la Russia raggiungerà il secondo posto in Europa dopo la Germania nel volume delle importazioni di fiori.
Il Mipaaf comunica che è stata pubblicata oggi sul sito internet la circolare applicativa per l'attivazione dei contratti di filiera e di distretto. Il ministro Martina: intervento strategico con 260 milioni di euro per filiere più forti. Le domande potranno essere inviate a partire dal 27 novembre 2017.
Si tratta di uno strumento che ha una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro in contributo conto capitale e 200 milioni di euro di contributo a tasso agevolato attraverso il Fondo rotativo di sostegno alle impreseL'obiettivo dei contratti di filiera e di distretto è sostenere investimenti di rilevanza nazionale nel settore agricolo, agroalimentare e delle agroenergie promuovendo l'integrazione delle politiche di investimento dei diversi attori della filiera.
Nell'avviso pubblicato dal Mipaaf sono presenti i requisiti e le modalità di presentazione delle domande e dei progetti di filiera, che andranno inviate al Ministero a partire dal 27 novembre 2017. Nella nuova circolare vengono rafforzati gli strumenti di controllo del Ministero sulle attività delle imprese e delle banche finanziatrici e aumentata la trasparenza nei rapporti tra istituti di credito e aziende della filiera con un forte contenimento rispetto al passato dei tempi e dei costi di gestione dei programmi di investimento. Ai progetti che coinvolgono le Regioni del Sud Italia sono riservate l'80% delle risorse e una premialità nella valutazione qualitativa effettuata da un'apposita Commissione.
«Vogliamo proseguire il lavoro di integrazione nelle nostre filiere agroalimentari - ha dichiarato il ministro Maurizio Martina - supportando progetti che possano dare più valore a tutti i segmenti produttivi coinvolti. Mettere insieme l'esperienza delle industrie di trasformazione con il tessuto di piccole e medie imprese agricole è un obiettivo strategico sul quale continueremo a spingere col massimo impegno. Con questo investimento possiamo attivare risorse pubbliche e private per circa 500 milioni di euro, che daranno un contributo utile alla crescita di tutto il sistema in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Il successo del Made in Italy agroalimentare sarà ancora più forte quanto più sapremo essere capaci di rafforzare le filiere nazionali nel loro rapporto stretto col territorio».
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