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L’edizione 2019 di Murabilia sulle mura di Lucca dall’8 al 9 settembre si annuncia la più ricca di sempre. Per gli amanti di piante, giardini, vita all’aria aperta e atmosfere naturali è pronto un menu assolutamente speciale, con la complicità del tema di questa 19a edizione, Sguardi a Oriente: Giappone. Non può essere diversamente, visto che il Giappone, i suoi giardini, la sua flora e il suo culto della natura offrono ricette originali e straordinarie per accontentare tutti i palati. Il prossimo venerdì, dunque, e per tutto il fine settimana del 7 e 8 settembre, Lucca sarà al centro dell’attenzione nazionale con le appetitose proposte messe a punto dall’organizzazione di Lucca Crea srl, la società del Comune che da quest’anno è subentrata ad Opera delle Mura nell’organizzazione della manifestazione.


Ottimo appetizer anche per chi semplicemente transita attorno alle mura di Lucca e si lascia catturare dalla curiosità, i cinque giardini dimostrativi sul tema Riflessioni: spunti per il giardino allestiti da vivaisti e progettisti invitati a esprimere un’idea contemporanea di verde ornamentale. Saranno dislocati sugli spalti tra Baluardo San Regolo e Baluardo La Libertà, dove si potranno ammirare anche gli attrezzi agricoli giganti forgiati dal fabbro camaiorese Giuseppe Barsi per la mostra Gulliver contadino.
Piatto forte di Murabilia 2019 saranno naturalmente gli eventi sul tema del Giappone. Si inizia con una esposizione di piante giapponesi, si prosegue con mostre di fotografie e di illustrazioni tradizionali del pino, di origami, di pesciolini da collezione (medaka), di bandiere della festa giapponese dei bambini che rappresentano carpe koi beneaugurali. Tutto condito con workshop di ikebana per imparare l’arte antica del Sol Levante di allestire i fiori recisi e con la colonna sonora di musiche tradizionali giapponesi arrangiate per fisarmonica e elettronica dal Duo Symbiosis.
I visitatori di palato fine apprezzeranno come contorno della mostra mercato esclusive conferenze sul tema, a cominciare dal venerdì pomeriggio, quando si parlerà dei funghi Reishi, Shiitake e Maitake, attualmente al centro dell’attenzione internazionale perché sembrano avere eccellenti proprietà alimentari e curative. Per sabato mattina sono previste ben tre conversazioni sul filo del Giappone e della natura del Sol Levante. Una, tenuta dall’ospite inglese Connor Smith, riguarderà le piante giapponesi nel giardino botanico di Edimburgo, un’altra del maestro giardiniere televisivo Carlo Pagani tratterà le piante dei nostri giardini che sin dal nome scientifico ricordano il Giappone, mentre la terza sarà un divertente Medaka Japan Tour che racconta il pizzico di follia con cui i giapponesi collezionano simpatici pesciolini in base al loro colore. Pare che il contagio abbia raggiunto l’Italia: a Murabilia infatti si svolgerà il terzo contest Medaka con il coinvolgimento degli appassionati di tutta Italia.



Grande attesa tra i giardinieri appassionati per le conferenze del pomeriggio di sabato, tenute da ospiti di assoluto prestigio. Il cacciatore di piante e vivaista gallese Bleddyn Wynn-Jones parlerà alle ore 16,30 dei generi Aspidistra e Rhodea, piante di squisita origine giapponese a cui saranno dedicate due esposizioni, e un’ora dopo l’americano cacciatore di piante, vivaista e scrittore Daniel J. Hinkley raccoglierà il testimone per raccontare le proprie esperienze di scoperta e coltivazione delle piante giapponesi. Per chi ha difficoltà con la lingua inglese, sarà attivo un servizio di traduzione istantanea. In lingua italiana, invece, la conversazione tenuta alle 18,00 da Maria Cristina Pasquali, che ha fatto ricerche su due piante giapponesi ormai considerate infestanti in Italia e tuttavia interessanti come piante alimentari e medicinali, Reynoutria japonica e Pueraria lobata.



Per il menu della 19a edizione di Murabilia sono state confezionate anche gustose pietanze di altro genere, dagli assaggi nient’affatto metaforici di pomodori di tutto il mondo agli ortaggi di cartapesta da ammirare, alla consueta mostra di illustrazione botanica della sezione Botalia, sino ai laboratori per grandi e bambini. Ai visitatori più giovani è dedicata la sezione Young Gardening e per quelli ancora più giovani, dai 3 ai 12 anni, ci sarà Murabilina, la Murabilia dei bambini, sabato 7 e domenica 8 settembre al pomeriggio dalle 14,30 alle 18. Per loro tante attività e tanti stimoli a misura di giovani visitatori da sensibilizzare alla natura e da avviare al mondo del giardino e dell’orto. Chi di loro vorrà impegnarsi potrà contribuire alla realizzazione di un grande hotel per insetti in legno riciclato e materiali naturali, che verrà poi dislocato stabilmente nell’orto botanico di Lucca. Per tutti i piccoli sarà garantita, come per gli adulti, la visita guidata degli stand della manifestazione e la presentazione di libri per l’infanzia sul tema del verde. E in menu non potrà mancare il dessert sotto forma di una merenda creativa offerta ai piccoli giardinieri.



Tra un pizzico di letteratura con la presentazione di novità librarie di giardinaggio e proposte golose di piante rare e introvabili da acquistare per le nuove piantagioni autunnali, il menu di Murabilia 2019 aggiunge una sfiziosa ciliegina sulla torta per giardinieri incalliti (e anche per i visitatori patiti di fitness): lezioni di ginnastica posturale per giardinieri, per imparare a sollevare vasi, inginocchiarsi a togliere erbacce, allungarsi a cogliere frutta senza indolenzirsi. Appuntamento all’orto botanico il sabato e la domenica, alle ore 11,00 e alle 16,00 con un’insegnante specializzata molto comunicativa e convncente. Quest’anno Murabilia celebra il mondo delle piante e dei giardini anche così, pensando alla salute e a benessere nel verde e grazie al verde.

Redazione

Questa l’iniziativa lanciata su Facebook dal regista Alessandro Jodorowsky che dichiara «seminiamo o piantiamo tutti un albero per l’Amazzonia, riequilibriamo la tragedia degli incendi con un atto mondiale psicomagico». Anche il presidente dell’Associazione Italiana Vivaisti Luca Magazzini dichiara: «finito il tempo in cui si delega il nostro futuro all'azione degli stati che deve comunque esserci. Il nostro futuro è oggi». Mentre Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama mondiale dice che ci stiamo giocando il futuro: «La deforestazione è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo mettere piante ovunque, ce ne vogliono tantissime per salvare il pianeta dalle conseguenze del cambiamento climatico». In molti si stanno mobilitando per contrastare gli effetti negativi dovuti ai numerosi incendi che stanno devastando grandi aree boschive. Amazzonia, Africa, Sardegna, tanto per citarne alcuni. La voglia di aiutare il pianeta ha portato le persone a piantare o seminare nuovi alberi. Ma qual'è il modo giusto di farlo?

Il regista Alessandro Jodorowsky ha lanciato la proposta su Facebook: «Il 7 Settembre, seminiamo o piantiamo tutti un albero per l’Amazzonia, riequilibriamo la tragedia degli incendi con un atto mondiale psicomagico».
Piantare alberi può contrastare i devastanti effetti degli incendi. Ma come farlo nel modo corretto? E' preferibile scegliere piante da frutta o che fanno parte della flora meditterranea, metterle in un vaso sul nostro balcone, curarle e annaffiarle per tutto l'inverno e poi in autunno, dopo le prime piogge, travasarle in piena terra, in un posto protetto, continuando a curarle soprattutto durante la prima estate. Questo perchè se il 7 settembre piantiamo un albero in campagna senza innaffiarlo, sicuramente morirà. Da noi fa ancora molto caldo.
Oltre al regista Jodorowsky, anche altri hanno lanciato appelli per aiutare il pianeta. Il presidente dell’Associazione Italiana Vivaisti Luca Magazzini che plaude all’iniziativa dichiara: «finito il tempo in cui si delega il nostro futuro all'azione degli stati che deve comunque esserci. Il nostro futuro è oggi. E’ in quello che facciamo  o non facciamo. Quindi - continua Magazzini - facciamo subito, senza esitare la cosa giusta e contorniamo la nostra esistenza di piante,  di colori e profumi. Forse non sarà sufficiente a frenare la decafenza del pianeta; ma almeno avremo il coraggio di guardare negli occhi i nostri bambini». 
Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama mondiale dice che ci stiamo giocando il futuro: «La deforestazione è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo mettere piante ovunque, ce ne vogliono tantissime per salvare il pianeta dalle conseguenze del cambiamento climatico. Tecnicamente ed economicamente non costerebbe nulla e i vantaggi che ne avremmo in termini ambientali, estetici di salute e psichici sarebbero incommensurabili. Senza le piante la Terra sarebbe una sterile palla di roccia, quindi non possiamo farne a meno. Senza le piante non ci sarebbe l’acqua perché la temperatura della Terra sarebbe così elevata da farla evaporare. E poi, è grazie alla traspirazione delle piante nella foresta amazzonica che si formano le nuvole, le perturbazioni e tutti i componenti del ciclo dell’acqua che a sua volta garantisce in tutto il mondo la pioggia, e quindi la vita, ciò che beviamo e mangiamo. Senza la vegetazione la Terra sarebbe come Marte».

Redazione

Si è concluso il 2 di settembre il Corso Zundert, la più grande sfilata di fiori al mondo. I venti rioni cittadini si sono sfidati con carri coperti esclusivamente di Dahlie e a trionfare è stato il carro Vikings con 634 punti.

Dopo un anno di lavoro e preparazione, la prima domenica di settembre, i carri sfilano per la città richiamando decine di migliaia di visitatori. I venti rioni cittadini si occupano di progettare e costruire e decorare i carri. Tutto avviene su base volontaria, inclusa la coltivazione delle dalie.
Quest'anno la competizione ha visto trionfare al primo posto il carro Vikings con 634 punti ed il 3° premio del pubblico, al secondo posto si è classificato il carro Vervloekt con 627 punti ed il 1° premio del pubblico + piuma, mentre al terzo posto troviamo il carro Ruins. Il 2° premio del pubblico + piuma è invece andato al carro Terracottaleger.

Redazione

Un’annata che si preannuncia ottima, con un aumento della produzione stimata tra il 3 e il 5% ed una crescita a due cifre su produzione inedite per la Toscana, come i rosati a +10%. Bene anche gli spumanti.

«Siamo ottimisti e possiamo dire che si prevede un’annata qualitativamente ottima - spiega Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana -. Le piogge si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve. Abbiamo iniziato con la raccolta delle uve a bacca bianca precoci, come chardonnay e sauvignon, e anche con le rosse per la produzione della base spumante e dei vini rosati. Per quanto riguarda la produzione dei grandi vini rossi toscani bisognerà attendere ancora».
Le previsioni parlano di una produzione pari a 2,2milioni di ettolitri. La novità del 2019 è la crescita riscontrata in produzioni diverse e spesso inedite per la Toscana, come per i rosati: «Con un aumento consistente, pari a circa il 10%». Bene anche i vini spumanti, «sui quali - continua Colpizzi - le nostre aziende stanno investendo in maniera continuativa. Riscontriamo innovazioni nelle cantine sul processo e sul prodotto, azioni che consentono di competere sotto il profilo qualitativo con altre regione dalla tradizione più lunga».
Sul fronte prezzi «il livello si mantiene pressoché stabile e rileviamo che alcune denominazioni hanno ritenuto opportuno fare delle politiche di contenimento della produzione». Ma la vera incognita si gioca sui mercati internazionali. «Vedremo con la Brexit, cosa accadrà - aggiunge Colpizzi -. Il Regno Unito è un mercato rilevante e di certo ci saranno ripercussioni sulle nostre esportazioni». Incerto anche il futuro Oltreoceano. «Abbiamo gli occhi puntati sulle politiche statunitensi. Bisognerà vedere cosa accadrà in termini di dazi, se è una decisione seria o solo minacce»
Da Confagricoltura parte inoltre una richiesta alla Regione Toscana: «Dobbiamo lavorare con la Regione a nuove politiche di promozione - è l’appello del presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana -. Non servono solo investimenti sulle innovazioni, azioni che le nostre aziende stanno svolgendo con sacrificio e sforzo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma anche un’attività armoniosa, analitica, compiuta e coerente sulle politiche di promozione rivolta sia ai mercati internazionali che a quello nazionale. Chiediamo una maggiore attenzione alle politiche promozionali, l’amministrazione regionale è molto sensibile e siamo certi che riusciremo a costruire un percorso efficace».

Redazione

È il patto che vede 32 primarie Aziende della moda e del tessile unite per stabilire obiettivi pratici e concreti al fine di ridurre l’impatto ambientale di questo importante settore industriale.

L’Amministratore Delegato di Salvatore Ferragamo, Micaela le Divelec Lemmi, ha partecipato, insieme ai rappresentanti dei 32 marchi firmatari del Fashion Pact, ad un incontro all’Eliseo con il Presidente francese Emmanuel Macron, che ha presentato l’iniziativa nell’ambito del G7 di Biarritz, dal 24 al 27 agosto.
«Siamo orgogliosi di aver aderito a questa iniziativa; grazie al Fashion Pact, infatti, per la prima volta diversi importanti attori del settore della moda potranno unire le proprie forze per affrontare in modo concreto le principali sfide ambientali del nostro secolo - ha commentato Ferruccio Ferragamo, Presidente di Salvatore Ferragamo. - Soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri è una grande sfida che ci deve vedere tutti coinvolti».
Le iniziative previste dal Fashion Pact si ispirano alle linee guida del Science Based Target (STB) e si concentreranno su tre aree fondamentali per la salvaguardia del Pianeta: fermare il riscaldamento globale con la creazione e l’implementazione di azioni per raggiungere l’obiettivo zero emissioni di gas serra entro il 2050; ripristinare la biodiversità salvaguardando gli ecosistemi naturali; ridurre gli impatti negativi dell’industria della moda sugli oceani attraverso iniziative pratiche quali ad esempio la riduzione graduale dell’utilizzo di materie plastiche monouso.

Redazione