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La Toscana è la quinta regione in Italia per numero di alveari (quasi centomila) e la quarta per numero di apicoltori, ma è anche, lo ha evidenziato Remaschi, una delle più attente nei confronti di questo settore. Non a caso è stata una delle prime a dotarsi di una legge specifica che definisce le norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura (approvata nel 2009, la legge è stata rivista e modificata nel 2018). Sempre nel 2019 è stato attivato l'intervento per la concessione di contributi alle aziende apistiche che praticano il nomadismo (cioè che spostano le loro arnie seguendo l’andamento stagionale delle fioriture).

L’assessore all’agricoltura sentito in conferenza stampa dichiara inoltre: “La Toscana sostiene i produttori in questa fase così difficile” Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del XXVI congresso nazionale dell’apicoltura professionale, in programma a Grosseto dal 29 gennaio al 2 febbraio. Remaschi continua: “La Toscana vuol confermare la sua vocazione all’apicoltura cercando di essere sempre più vicina alle esigenze dei produttori, specie in un periodo delicato come quello attuale nel quale i cambiamenti climatici arrecano gravi danni alle produzioni, la presenza in Toscana di grandi professionisti provenienti da Paesi europei e extraeuropei - ha proseguito l’assessore – e anche di rappresentanti ad alto livello del mondo universitario e della ricerca permetterà un confronto a tutto campo che certamente darà utili spunti ai nostri produttori per rilanciare le loro attività”.
Di fronte poi alle difficoltà che sta vivendo questo settore a causa dei cambiamenti climatici (nel 2019 la produzione è risultata fortemente ridotta e per le produzioni primaverili, praticamente azzerata), e della concorrenza esercitata da mieli di importazione venduti a basso prezzo, la Regione ha attivato, nel corso dell’anno appena concluso, a seguito dell'approvazione della l.r. 52/2019 "Interventi urgenti per lo sviluppo e il rilancio di alcuni comparti di produzione agricola condizionati negativamente dall’andamento climatico", uno specifico intervento per la concessione di micro-finanziamenti a tasso zero per le imprese del settore apistico che a seguito dell'andamento climatico hanno registrato la perdita della produzione di miele.

Redazione

Among the exhibitors of Ipm Essen 2020 (January 28-31) there are 14 nursery companies of the Italian nursery association "Associazione Vivaisti Italiani" (AVI): 13 from Pistoia’s ornamental nursery district (Tuscany) and 1 from Novara (Piedmont). In addition to these, 2 non-nursery companies from the Pistoia green supply chain which are sponsors of Avi. The president of Avi Luca Magazzini: «in this edition interesting focus on plants and climate change and on the sector in France». The president of the ornamental nursery district of Pistoia Francesco Mati: «such a valid representation of the district at such an important fair is positive for our exports».

Fourteen nurseries that are members of Associazione Vivaisti Italiani (AVI), an important Italian nursery association with headquarters in Pistoia, will participate next week as exhibitors at the leading horticulture fair Ipm Essen.
As many as 13 of them belong to the ornamental nursery district of Pistoia (Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia), which is run by AVI. The only non-Pistoia member nursery company that will participate in Ipm Essen - scheduled from January 28 to 31 – comes from the province of Novara (Piedmont Region), on Lago Maggiore. In addition to the nursery companies, 2 companies from Pistoia which belong to the green supply chain and are sponsors of AVI will be present as exhibitors in Essen.



«Among the most interesting aspects of this edition of Ipm Essen - declares AVI’s president Luca Magazzini – there are various initiatives dedicated to “plants and climate”, to the role of nurseries against climate change, the same topic that we focused on last September here in Pistoia at our meeting “Serata del vivaismo” (Nursery Evening). Another interesting aspect is the focus on France, which has among the most noteworthy elements the presence of Val'hor, a national inter-professional association that gathers all the players in the supply chain from producers and traders to the final segments: florists, gardeners and landscape architects».



«I am proud to have such a valuable representation of our district at Ipm Essen, one of the most important world events on nursery gardening - adds the president of the ornamental nursery district of Pistoia Francesco Mati -. It is perfectly in line with the latest positive data on our exports: we are a district of absolute importance and are able to operate effectively in international markets». Exports of Pistoia’s nursery companies grew by about 10 percent in the first half of 2019 compared to the corresponding period of 2018, reaching a value of 182 million euros.
Here is the complete list in alphabetical order of AVI’s nursery companies on display at Ipm Essen (with the indication of the stand number):
- Capecchi Enio & Figli (Pistoia) [5 / 5E33]
- Carlesi Vivai (Pistoia) [5 / 5E34]
- Flor Coop Lago Maggiore (Nebbiuno - NO) [5 / 5B38]
- Giacomelli Piante (Pistoia) [5 / 5D30]
- F.lli Gorini Piante (Pistoia, frazione Chiazzano) [6 / 6B34]
- Rolando Innocenti & Figli (Pistoia) [6 / 6G37]
- Innocenti & Mangoni Piante (Pistoia) [5 / 5E37]
- Magazzini Piante (Serravalle Pistoiese – PT) [7 / 7A39]
- Magni Piante (Pistoia) [5 / 5F31]
- vivai Reali Umberto (Pistoia, fraz. Masiano) [6 / 6F16]
- Righetti Piante (Bottegone Pistoia, fraz Bottegone) [7 / 7A42]
- Romiti Vivai (Pistoia, fraz. Chiazzano) [7 / 7C24]
- Vannucci Piante (Pistoia) [6 / 6E24]
- Zelari Piante (Pistoia, fraz. Chiazzano) [5 / 5D33]
Sponsor Companies:
- Agraria Checchi (Pistoia) [3 / 3E69]
- N. G. Niccolai (Pistoia) [4 / 4D39]

Redazione

Nella sede di Confagricoltura Pistoia dal 18 al 27 febbraio (iscrizione entro il 13). Disponibili 24 posti nel corso di formazione obbligatoria che consente di accedere all’esame di abilitazione frequentando almeno il 75% dell’orario (i martedì e giovedì dalle ore 14 alle 19). Tra i requisiti per iscriversi, aver compiuto 18 anni o aver adempiuto l’obbligo formativo, conoscere l’italiano almeno al livello A2 del Quadro Comune Europeo e, se stranieri non comunitari, il permesso di soggiorno. Costo 165 euro (comprensivo di esame finale).

L’agenzia Formazione Conservatorio San Giovanni Battista Impresa Sociale srl (Formazione Conservatorio) organizza in collaborazione con Confagricoltura Pistoia nella seconda metà di febbraio 2020 un corso di formazione obbligatoria per utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari della durata di 20 ore. Il corso si concluderà con un esame superando il quale si otterrà l’attestato di frequenza necessario a ottenere il rilascio del certificato di abilitazione. Certificato che è indispensabile per l’acquisto e/o utilizzo dei prodotti fitosanitari. 
Le lezioni del corso, che costa 165 euro tutto incluso (compreso l’esame finale), si terranno nella sede di Confagricoltura Pistoia i martedì e giovedì dal 18 al 27 febbraio dalle ore 14 alle 19. Le 20 ore di corso sono articolate in 6 unità formative così suddivise: a) nozioni legislative e amministrative (3 ore); b) nozioni su rischi ambientali e per la salute (3 ore); c) nozioni su difesa integrata (2 ore); d) nozioni sulle macchine per la distribuzione dei prodotti (2 ore); e) approfondimenti agronomici (5 ore); f) approfondimenti su rischi ambientali e per la salute (5 ore). Per essere ammessi all’esame finale è sufficiente aver frequentato almeno il 75% delle ore complessive del corso.
Sono disponibili 24 posti e per accedervi bisogna soddisfare i seguenti requisiti. Innanzi tutto avere compiuto la maggiore età o avere adempiuto all’obbligo formativo. Poi, per i partecipanti di nazionalità straniera, conoscere la lingua italiana almeno al livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue; livello che sarà verificato con test d’ingresso. Agli stranieri non comunitari si richiede anche il possesso del permesso di soggiorno.
Sono esentati dall’obbligo di frequenza i soggetti con diploma di istruzione superiore di durata quinquennale o di laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie. Ai fini dell'abilitazione i soggetti interessati sono comunque tenuti a superare l'esame di abilitazione. È possibile richiedere (secondo la procedura prevista dalla Regione Toscana) la partecipazione al solo esame al costo di 50 euro (Iva inclusa).
Le domande di iscrizione, redatte su appositi moduli, dovranno essere presentate a Confagricoltura, via Copernico 96/A, zona industriale Sant’Agostino, 51100 Pistoia, dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì oppure all’agenzia Formazione Conservatorio, corso Gramsci 37, 51100 Pistoia, dalle 9,30 alle 12,30 dal lunedì al venerdì entro e non oltre le ore 13 del 13 febbraio 2020. I moduli si trovano presso le sedi sopra indicate oppure al seguente sito internet www.confagricolturapistoia.it. Le domande di iscrizione possono essere consegnate a mano o inviate per posta, fax (0573/367439 – 0573/358808), pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Chi invia la domanda per posta o per fax è responsabile del suo arrivo entro la scadenza. Non fa fede il timbro postale. Il termine s’intende prorogato fino al raggiungimento del numero degli allievi previsti. L’agenzia, se non si raggiunge quel numero di allievi, può non dare avvio all’attività.
Per ulteriori informazioni: presso Confagricoltura Pistoia tel. 0573/21231, e-mail s.melani@confagricolturapistoia.it (dal lunedì al venerdì 9 – 13); presso Formazione Conservatorio San Giovanni Battista Impresa Sociale tel. 0573/358808, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dal lunedì al venerdì 9,30 – 12,30).

Redazione

Nell’ambito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e il Chief Refining & Marketing Officer di Eni, Giuseppe Ricci, hanno firmato un accordo di collaborazione per la realizzazione di iniziative congiunte nell’ambito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile per rafforzare il ruolo dell’energia a servizio dell’agricoltura.

In base all’accordo, della durata di 3 anni, Eni potrà fornire agli associati, ai consorzi e alle società controllate e collegate a Coldiretti la sua gamma di carburanti (gasolio auto, gasolio agricolo e benzine) e di lubrificanti appositamente studiati per soddisfare tutte le richieste e le performance delle macchine agricole (oli motore, oli multifunzionali, oli idraulici, i fluidi antigelo e grassi) cui Eni affianca lubrificanti a basso impatto ambientale, biodegradabili e formulati con materie prime da fonti rinnovabili. L’accordo sottoscritto si inquadra nella più ampia intesa in essere tra Confederazione Nazionale Coldiretti ed Eni, che stabilisce aree di collaborazione nell’ambito dell’economia circolare, con particolare riguardo al settore energetico, agricolo, agroalimentare e zootecnico, incoraggiando iniziative di sinergia industriale tra i partner che possono mettere a fattor comune facility, assets e competenze, e più in generale, sostiene la promozione di un’agricoltura sostenibile che punti all’ottimizzazione dei consumi energetici.
“L’agricoltura italiana è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e occupazionale. La nostra agricoltura è la più green d’Europa ed è all’avanguardia di un nuovo modello economico circolare in cui si produce valorizzando anche gli scarti con una evoluzione che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l’economia italiana ed europea” ha commentato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti nel sottolineare il contributo del settore alla crescita sostenibile del Paese.
“Questo accordo con Coldiretti va nella direzione che Eni ha intrapreso da tempo”, ha dichiarato Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni. “L’economia circolare è un pilastro strategico nel percorso di decarbonizzazione delle nostre attività, e per garantire un futuro di minori emissioni occorre condividere le nostre competenze nel settore dell’energia con tutti i principali attori dei sistemi economico e sociale, come il mondo agricolo, che Eni può sostenere nella costruzione di un futuro a sviluppo sostenibile.”

Redazione

Al via domani in alcuni istituti della provincia un progetto educativo dell’Associazione vivaisti italiani e della Fondazione Pofferi di Pistoia. Il programma prevede incontri frontali, un opuscolo e video dimostrativi, e in seguito visite guidate nei vivai. Il presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi) Luca Magazzini: «investiamo nella formazione dei ragazzi, con un soggetto specializzato nella prevenzione dei tumori, sia per diffondere una cultura del verde più scientifica sia perché abbiamo bisogno di nuove leve e giovani professionalità nel Distretto vivaistico ornamentale pistoiese».


Far conoscere meglio ai giovani adolescenti pistoiesi un importante settore economico del territorio quale il vivaismo ornamentale, fornendo loro anche gli strumenti critici per una valutazione scientificamente consapevole dell’impatto che le attività vivaistiche e i loro prodotti, le piante, hanno sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Senza dimenticare l’intento di convincerne alcuni a prendere in considerazione questo comparto come sbocco lavorativo e opportunità di crescita professionale.   
Sono queste le finalità di un progetto educativo della Fondazione Onlus Attilia Pofferi e dell’Associazione vivaisti italiani nelle scuole medie della Provincia di Pistoia, denominato “Conosciamoci meglio: il vivaismo pistoiese per il benessere dei cittadini, spiegato ai giovani”, che prende il via domani 15 gennaio mattina con un primo incontro in due classi di una scuola media di Montale e che coinvolgerà 15 classi di quattro scuole del territorio provinciale.
Il progetto è articolato in una prima fase teorica (a gennaio e febbraio) in cui verrà spiegato in classe che cosa è il vivaismo, come si diventa vivaisti, come si usano gli agrofarmaci e in una seconda parte pratica con visite guidate nei vivai quando la stagione sarà più favorevole (marzo e aprile). Come materiale didattico sono previste delle slide a supporto degli incontri frontali, un libretto informativo sul vivaismo e sui benefici del verde, e poi dei filmati in cui si potranno vedere dal vivo varie attività vivaistiche, fra cui i vari metodi di propagazione delle piante: innesto, talea e meristema. Si parlerà anche delle innovazioni introdotte nelle modalità di coltura delle piante e dei controlli effettuati per garantire la sicurezza sia nelle lavorazioni sia nell’uso degli agrofarmaci, di strumenti per la lotta biologica ai parassiti, della Carta dei valori del distretto vivaistico di Pistoia e di giardini terapeutici.
«Abbiamo deciso di investire nella formazione dei ragazzi – spiega il presidente dell’Associazione vivaisti italiani Luca Magazzini - sia per far conoscere più da vicino come si svolge effettivamente il lavoro nei vivai e fornire loro gli strumenti per valutare consapevolmente l’impatto e i molteplici benefici che hanno l’attività vivaistica e le piante sull’ambiente circostante, sia per incoraggiarli a intraprendere una carriera nel nostro settore. Da un lato infatti c’è bisogno di diffondere una cultura del verde scientifica nella cittadinanza persino nella capitale del vivaismo italiano, dall’altro abbiamo fortunatamente necessità di nuove leve e di professionalità sempre più qualificate per garantire il ricambio della manodopera nel distretto vivaistico e per affrontare le sfide dell’agricoltura di precisione o 4.0, che riguarderanno ovviamente anche la filiera florovivaistica: dal vivaio sino alla manutenzione di parchi e giardini». 
«Mi piace sottolineare – conclude Magazzini – che abbiamo deliberatamente scelto come partner didattico-scientifico un soggetto riconosciuto dalla Regione Toscana quale la Fondazione Pofferi, che è specializzata nel campo dell’oncologia e promuove studi di epidemiologia per una migliore conoscenza delle interazioni tra attività lavorative, ambiente e tumori, e attività di informazione in ambito scolastico per la prevenzione dei tumori».

Redazione