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«È un onore ospitare in Toscana Festambiente, che come sempre si tiene a Rispescia, nel Parco della Maremma, è un legame inscindibile, tanto che dura da oltre trent'anni, e di cui andiamo orgogliosi». Così l'assessore all'ambiente Federica Fratoni ha aperto la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, svoltasi questa mattina a Firenze.
Il festival nazionale di ecologia e solidarietà organizzato da Legambiente si svolgerà dal 14 al 18 agosto. Questa 31a edizione sarà aperta il 14 agosto da don Luigi Ciotti e si svilupperà per cinque giorni con un fitto programma di incontri, concerti, spettacoli teatrali dibattiti, conferenze, che metteranno al centro le grandi sfide del mondo ambientalista.
«Credo che mai come in questa edizione 2019 sia forte la corrispondenza sulle tematiche ambientali - ha sottolineato Federica Fratoni -. Penso al tema dell'economia circolare e a quello dei cambiamenti climatici, temi che il presidente Enrico Rossi e la nostra amministrazione hanno posto al vertice dell'agenda politica. Penso anche al no alla plastica, per il quale abbiamo varato il piano "Toscana plastic free" con tante iniziative. Una per tutte: anticipando la direttiva europea che dal 2021 vieta la plastica, la messa al bando dai bar e ristoranti degli stabilimenti balneari di stoviglie, posate e cannucce di plastica monouso».
«Ben volentieri quindi ci rendiamo partecipi anche di questo grande evento nazionale che richiamerà tanti visitatori e tanti cittadini toscani ai quali vogliamo rivolgerci con messaggi orientati a un futuro sostenibile, che ci permetta di consegnare alle nostre future generazioni un territorio e una regione orientata ai temi della tutela dell'ambiente e della sua valorizzazione».
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
All’Italia servono infrastrutture ad alta velocità per far viaggiare le merci -dichiara il presidente di Coldiretti- E così che potremo sostenere le imprese e favorirne la competitività. Quindi occorre agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. E’ quanto ha sostenuto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini all’incontro con il vice premier Matteo Salvini sui contenuti della prossima manovra finanziaria.
Per sostenere le imprese e favorirne la competitività occorre agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. E’ quanto ha sostenuto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini all’incontro con il vice premier Matteo Salvini sui contenuti della prossima manovra finanziaria.
E’ necessario affrontare l’asimmetria che si va creando fra la dotazione infrastrutturale delle regioni del Nord e quelle del Sud – spiega Prandini - una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci. Per questo – afferma Prandini – è fondamentale superare questi ritardi per far viaggiare le nostre produzioni a velocità maggiori per tutte le destinazioni.
Sul fronte interno per favorire lo sviluppo – evidenzia Prandini – è fondamentale e rappresenta un obiettivo condiviso la riduzione del cuneo fiscale per abbassare il costo del lavoro per destinare il risparmio ottenuto ai lavoratori che potrebbero così avere più risorse da spendere per i consumi innescando un moltiplicatore della ricchezza utile alla ripresa. Per lo stesso motivo va assolutamente scongiurato l’aumento dell’Iva che in una situazione di calo di consumi rischierebbe di accelerare il trend deflattivo.
La burocrazia – sottolinea Prandini - va snellita e resa più efficiente perché non possiamo avere tempi ordinari rispetto a emergenze come l’arrivo di specie aliene, ad esempio la cimice asiatica, che invece richiedono interventi immediati del Ministero dell’Ambiente e controlli sulle merci importate nel nostro Paese. Bisogna essere più veloci nel dare risposte alle imprese e nell’agire sui tavoli Ue su temi che vanno dalla direttiva nitrati agli accordi di libero scambio.
Infine – evidenzia Prandini – per quanto riguarda i progetti di autonomia differenziata si dovranno prendere ad esempio le regioni più virtuose garantendo alle imprese di ogni parte d’Italia la possibilità di cogliere le medesime opportunità legate ai fondi e alle politiche comunitarie evitando che si perdano risorse importanti. L’autonomia deve essere vista come uno strumento per far crescere tutto il Paese e non per penalizzare alcune regioni – afferma Prandini – bisogna prendere esempio da ciò che funziona e applicarlo. Alcune materie di carattere strategico come il commercio estero e l’internazionalizzazione – conclude Prandini – devono però rimanere sotto una regia nazionale.
Redazione
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Il maltempo ha arrecato gravi danni alle imprese agricole di tutta la provincia di Arezzo. Mancini: «Stimiamo una perdita superiore al 50% nella produzione». Neri: «Chiediamo lo stato di calamità».
Angiolino Mancini, presidente Confagricoltura Arezzo, spiega come il maltempo abbia arrecato danni alle imprese agricole di tutta la provincia di Arezzo: «Non c'è altro da fare che avere il riconoscimento di stato di calamità naturale in maniera tale che almeno i danni più gravi possano essere riparati o vedremo decine di aziende chiudere. Stiamo già provvedendo a raccogliere la documentazione per la richiesta ma già ora, nonostante i dati non siano ancora definitivi, siamo in grado di stimare una perdita nelle nostre produzioni superiore in media al 50%, anche se i nostri associati ci dicono che per la grandine sono andati distrutti completamente molti frutteti e le coltivazioni di girasole e mais».
«E' auspicabile – aggiunge Marco Neri, presidente Confagricoltura Toscana – che questa volta la politica, sia a livello locale che regionale che nazionale, dia subito un segnale di concreta attenzione al mondo agricolo di Arezzo e della Toscana già oberato da pesi e costi impropri. Se sulla testa dei nostri agricoltori verrà messo anche il costo dei danni provocati dal maltempo, è ovvio che molti saranno costretti a chiudere. Per questo motivo chiediamo che sia immediatamente riconosciuto lo stato di calamità in maniera tale da permettere a ogni azienda di iniziare subito con le opere sia di messa in sicurezza che di ripristino che sono propedeutiche per far ripartire la coltivazione e la produzione».
Redazione
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L’assessore Stefano Mai dichiara: «Il progetto ha lo scopo di avviare un percorso per la formazione di un modello economico per l'entroterra basato sui valori ambientali e naturali che consenta di collocare i prodotti tipici, i luoghi e gli itinerari sui mercati di alta qualità, migliorando e promuovendo il valore e l'accessibilità delle aree naturali, rurali, dei luoghi sacri e storici, frenando la perdita di biodiversità, formando nuove generazioni di imprenditori rurali e sviluppando strumenti di marketing e comunicazione».
Con la partecipazione al piano integrato europeo Pitem Biodiv’ALP, Regione Liguria investirà 2 milioni di euro nella tutela degli habitat e nella valorizzazione dei prodotti locali. Biodiv'ALP mette insieme le cinque Regioni del programma ALCOTRA e 22 beneficiari franco-italiani per un periodo di quattro anni e per un ammontare complessivo di 8 milioni e 969mila euro. L’assessore regionale Mai dichiara: «Noi siamo capofila del 5° progetto che riguarda la tutela della biodiversità e degli habitat come fattori di sviluppo dei territori. Fra le azioni possibili, il potenziamento dell’impianto di stabulazione per l’acquacoltura delle trote da semina di Bormida o il rafforzamento delle filiere del latte e della carne. Gli altri quattro progetti, sempre in ottica transfrontaliera Italia-Francia sulle aree alpine, riguardano lo studio della biodiversità e degli ecosistemi, la gestione degli spazi alpini protetti, la protezione delle specie e delle biodiversità. Regione Liguria è capofila di un altro progetto comunitario transfrontaliero Marittimo Italia Francia 2014- 2020: CAMBIO VIA che prevede un budget totale 2,3 milioni di euro, di cui 565 mila per la Liguria, per la valorizzazione degli itinerari e per l'accessibilità dei percorsi della transumanza nei territori dei tre parchi regionali (Antola, Aveto e Beigua)».
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
Quest’anno per la nona edizione della Summer School of Floriculture il tema è «La qualità del verde urbano: il contributo delle piante erbacee». Il corso si terrà a Sanremo dal 9 al 12 settembre presso le strutture dell’IRF e del CREA-OF. I termini per l’iscrizione scadono il 31 Luglio. Saranno 8 sessioni con lezioni frontali che affronteranno temi tecnici ed altri strategico commerciali. Il corso è organizzata dalla SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana) e da: Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell‘Università degli Studi di Torino; Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo (CREA- OF); Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IRF); Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola di Albenga (CeRSAA) con la collaborazione del Centro Servizi per la Floricoltura (CSF) della Regione Liguria.
Il corso intende affrontare una parte dell’ampia tematica sul verde urbano concentrandosi sulla parte relativa alle piante erbacee che svolgono un importante ruolo estetico e salutistico facendo da complemento alle alberate. Ampio spazio verrà dedicato alle nuove tecnologie e strategie ed in particolare all’assortimento varietale ed alle applicazioni più innovative e sociali.
Le lezioni frontali sono articolate in 8 sessioni. Prima giornata: dopo un’ampia parte introduttiva e più generale si affronterà la legislazione in merito e si inizierà a parlare dei fiori selvatici e delle loro potenzialità nel verde urbano. Seconda giornata: si affronteranno i temi legati alle infrastrutture innovative in ambito urbano e della difesa possibile considerando l'ambiente. Si parlerà delle coltivazioni urbane (orti), le potenzialità delle geofite e delle piante aromatiche ed il loro ruolo, anche salutistico, per i cittadini. Terza giornata: verranno esplorate le varie graminacee ornamentali, le bedding plants e le essenze mediterranee con attenzione al risparmio idrico. In conclusione di giornata verrà effettuata una visita guidata al parco di Villa Ormond di Sanremo.
Quarta giornata: Dedicata ad attività pratiche ed a visite ad aziende di propagazione, alle collezioni degli istituti di ricerca insistenti su Sanremo; il pomeriggio sarà dedicato ad un living lab durante il quale si effettuerà un’analisi SWOT come sintesi dei temi discussi nel corso della settimana. Alla conclusione del corso verranno consegnati gli attestati di partecipazione.
Il comitato scientifico è formato da Margherita Beruto (Direttore IRF Sanremo), Marco Devecchi (Professore Associato DISAFA - Università degli Studi di Torino), Fiorenzo Gimelli (Agronomo, Centro Servizi per la Floricoltura, Reg. Liguria), Giovanni Minuto (Direttore CeRSAA Albenga - Camera di Commercio Riviere di Liguria), Daniela Romano (Professore Associato - Università di Catania) - Barbara Ruffoni (Responsabile di sede del CREA OF Sanremo), Valentina Scariot (Professore Associato DISAFA - Università degli Studi di Torino).
Redazione
Requisiti per l’ammissione
E' prevista la valutazione dei titoli da parte del Comitato Scientifico. Possono presentare domanda di ammissione al corso: Laureati, Laureati Magistrali e Laureandi in materie attinenti le Scienze e Tecnologie Agrarie, le Scienze e Tecnologie Agro- alimentari, le Scienze Forestali e Ambientali, le Tecniche erboristiche, le Biotecnologie Agrarie Vegetali, le Scienze Biologiche e le Scienze Naturali, Laureati in architettura del paesaggio e interfacoltà; Laureati in possesso di titolo straniero equipollente; Dottori di ricerca e Dottorandi; Ricercatori; Tecnici del settore con esperienza documentata. Il Comitato Scientifico si riserva di prendere in considerazione eventuali altri titoli.
DOMANDA DI AMMISSIONE E SCADENZE
Numero minimo di partecipanti: 15
La domanda di ammissione è disponibile sul sito della SOI Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana www.soihs.it
1 luglio 2019: scadenza presentazione domanda
2 agosto 2019: pubblicazione degli ammessi al corso sul sito www.soihs.it
7 agosto 2019: scadenza versamento quota d’iscrizione. Sarà valutata la possibilità di accogliere un numero limitato di iscrizioni giornaliere.
QUOTA DI ISCRIZIONE
L’iscrizione comporta il pagamento di un contributo pari a € 450 per l’intero corso, o pari a € 120,00 per un giorno. Il contributo, comprensivo della quota assicurativa, dà diritto a tutte le attività previste, al materiale didattico, al pernottamento, coffee break, pranzo (cena esclusa), uscite didattiche e l’iscrizione alla SOI per l’anno 2020. Per gli associati SOI in regola col pagamento 2019, la quota di iscrizione sarà di € 400,00.
Il modulo per l’iscrizione e gli estremi per il pagamento sono reperibili sul sito SOI alla pagina dedicata alla Summer School www.soihs.it
La domanda di iscrizione va inviata all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DURATA E SEDE
La Summer School si svolgerà a Sanremo (IM) dal 9 al 12 settembre presso il Floriseum – Museo del Fiore di Sanremo (Corso Felice Cavallotti, 113 - Sanremo all’interno del Parco di Villa Ormond). Le lezioni saranno svolte in lingua italiana
RESIDENZA
Gli iscritti saranno ospitati presso le strutture dell’IRF e del CREA-OF.
CONTATTI E RIFERIMENTI
Valentina Scariot, DISAFA - Università di Torino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Barbara Ruffoni, CREA OF - Sanremo - Tel. + 39 0184 694829 / 3485928764 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IX SUMMER SCHOOL OF FLORICULTURE 2019
La qualità del verde urbano: il contributo delle piante erbacee
Sanremo 9-12 Settembre 2019
Daniela Romano
Docente di Orticoltura e floricoltura Università di Catania
Francesca Mazzino
Docente di Architettura del paesaggio Università di Genova
Federica Larcher
Docente di Architettura del paesaggio Università di Torino
Luca Battisti
Università di Torino
Alberto Manzo
Mipaaft
Stefano Benvenuti
Università di Pisa
Francesca Bretzel
CNR di Pisa
Giorgio Prosdocimi Gianquinto
Docente di Orticoltura e Floricoltura Università di Bologna
Stefano Assone
Dr. Agronomo
Flavio Pollano
Dr. Agronomo
Giovanni Minuto
CeRSAA di Albenga
Margherita Beruto
IRF di Sanremo
Patrizia Martini
IRF di Sanremo
Marco Bregliano
Dr. Agronomo
Claudio Cervelli
RELATORI
CREA - Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo
Marco Devecchi
Docente di Parchi e giardini Università di Torino
Sara Sozzo
Dottore di ricerca
Tito Schiva
Dr. Agronomo
Maria Eva Giorgioni
Docente di Spazi verdi, parchi e giardini Università di Bologna
Luigi Vicinanza
Dr. Agronomo
Roberta Paradiso
Docente di Produzioni vegetali Università di Napoli
Valentina Scariot
Docente di Floricoltura Università di Torino
Sonia Demasi
Università di Torino
Claudio Littardi
Botanico