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Francesco Innocenti

Con la vittoria del concorso del 19 febbraio a Villa Ormond il fiorista di Firenze Francesco Innocenti si è guadagnato l’ingresso nell’equipe di maestri floreali del 71° Festival di Sanremo. Hanno partecipato alla competizione d’arte floreale 15 fioristi provenienti da varie parti d’Italia.

«Ho partecipato al concorso “Bouquet festival di Sanremo 2021”, nel quale ho avuto due bellissimi risultati: un mio bouquet sul tema “La primavera” ha ottenuto il primo posto, mentre il secondo bouquet, sul tema “L’estate” ha ottenuto il terzo posto. Mi sono aggiudicato così il primo posto assoluto del concorso, portando a casa una grandissima soddisfazione e un grandissimo bagaglio di esperienza».
Questo il commento a caldo su Instagram del fiorista di Firenze Francesco Innocenti poche ore dopo la vittoria del 19 febbraio a Villa Ormond nella quinta edizione del concorso d’arte floreale “Bouquet Festival di Sanremo 2021”. Successo che gli consentirà di andare a far parte della squadra che, sotto la guida delle floral designer Sabina di Mattia e Jessica Tua, confezionerà gli addobbi floreali e i mazzi di fiori sul palco del Teatro Ariston durante la 71^ edizione del festival della canzone di Sanremo.
Al concorso di composizione floreale, organizzato dal Mercato dei fiori di Sanremo in collaborazione con il Comune sul tema “Tornerà a splendere il sole”, hanno partecipato, nel rispetto della normativa anti-Covid, quindici fioristi arrivati da varie parti d’Italia che per le loro realizzazioni hanno utilizzato fiori e fronde forniti dal Mercato di Sanremo e prodotti nel Distretto Florovivaistico del Ponente Ligure.
Dietro a Innocenti si è classificato Mario Garofalo di Torremaggiore in provincia di Foggia e al terzo posto Pasquale Carrella di Salerno. La giuria d’onore presieduta dall’assessore Lucia Artusi ha attribuito anche i seguenti premi: per l’utilizzo dei materiali locali a Katia Santamaria (Cassino - FR), per l’attinenza al tema a Consuelo Santoro (Monrimondo - MI), per l’armonia del colore a Katia Santamaria (Cassino - FR), per l’originalità nell’interpretazione a Raluca Gafiteanu (Caposile – VE). Tra i partecipanti anche Jessica Donati di Livorno.

Redazione

Vite colpita da Peronospora

Il 23 febbraio incontro online “Prodotti fitosanitari: le novità 2021” organizzato dal Servizio fitosanitario dell’Emilia-Romagna con le società di agrofarmaci. Le presentazioni in materia di difesa delle piante articolate in quattro sessioni: fungicidi, insetticidi-acaricidi, erbicidi, fitoregolatori.


Tutte le principali novità per la difesa della salute delle piante presentate dagli scienziati ed esperti delle stesse aziende che le producono. Torna martedì 23 febbraio mattina, in un webinar sulla piattaforma Teams Live Events intitolato “Prodotti fitosanitari: le novità 2021”, il tradizionale appuntamento di aggiornamento organizzato dal Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le società di agrofarmaci.
Per assistere all’incontro online, che inizierà alle 9,15 ed è coordinato da Floriano Mazzini e Loredana Antoniacci del Servizio fitosanitario, è richiesta l’iscrizione a questo indirizzo online. Dopo avere compilato e inviato il modulo, si riceverà una mail per la conferma dell'iscrizione e in seguito gli iscritti riceveranno il link per partecipare all'evento. Non è previsto il rilascio dell’attestato di partecipazione, né il riconoscimento di crediti formativi professionali. Per eventuali ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa ai seguenti riferimenti: Valentina Veronesi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Riccardo Loberti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 
 
Programma
9,15 Apertura dell'incontro e saluti di Alessio Mammi, assessore all'agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna.
 
9,30 Fungicidi
- RADIX SOIL (Trichoderma asperellum ceppo ICC012 + ICC Trichoderma gamsii 080) nuove esperienze per la sanitazione del cotico erboso su pero per la riduzione delle infezioni da maculatura bruna di Massimo Dal Pane (Isagro);
- AMYLO-X (Bacillus amyloliquefaciens ceppo D747) approfondimenti e nuove esperienze sull'impiego contro colpo di fuoco e maculatura bruna su pomacee di Edith Ladurner (CBC Europe);
- DIFOL (Difenoconazole + folpet) nuovo formulato per la lotta alla ticchiolatura delle pomacee ed estensione d'impiego alla maculatura bruna del pero di Roberto Barotti (Belchim Crop Protection Italia);
- ORONDIS FORTE, ULTRA, EVO (Oxathiapiprolin) nuove soluzioni per il controllo della peronospora della vite e delle colture orticole di Stefano Venieri (Syngenta Italia);
- REVYCARE (Revysol + pyraclostrobin) nuovo formulato per la difesa delle malattie fungine dei cereali di Stefano Tarlazzi (BASF Italia);
- ASCRA XPRO (Protioconazolo + bixafen + fluopyram) nuovo fungicida per le principali malattie fungine di frumento ed altri cereali a paglia di Michele Bonvicini (Bayer CropScience); 
- WASAN (Bromuconazolo) nuova formulazione per la difesa dei cereali di Ignazio Romeo (Sumitomo Chemical).
 
11,15 Insetticidi – acaricidi
- PREV-AM Plus (Olio di arancio) nuovi impieghi e strategie di difesa di Onorio Gamberini (OroAgri);
- CM Meso nuovo sistema di confusione sessuale per il controllo della Carpocapsa delle Pomacee di Alessandro Arbizzani (Certis Europe);
- FLiPPER (acidi grassi in forma di sali potassici) primi risultati per il controllo di Halyomorpha halys e ulteriori estensioni d'impiego di Marta Ruiz e Guido Maffioli (AlphaBio Control);
- TREBON UP (Etofenprox) nuovi studi di selettività su insetti utili di Giovanni Barbieri (Sipcam Italia);
- KESTREL (Acetamiprid) nuove acquisizioni sulle recenti estensioni d'impiego di Roberto Balestrazzi (Nufarm);
- EXALT (Spinetoram) nuova formulazione per la difesa di diverse colture orticole di Giuseppe Lodi (Corteva Agriscience).

12,45 Erbicidi:
- XANADU (bensulfuron-methyl + metsulfuron-methyl) nuovo erbicida di post-emergenza per i cereali vernini di Gianluca Vandini (UPL Italia);
- BONALAN 600 WG (benfluralin) nuova opportunità per il controllo delle infestanti del pomodoro e di alcune leguminose di Andrea Bagnalasta (Gowan Italia).
 
13,15 Fitoregolatori:
- ATONIK (5-nitroguaiacolato di sodio, o-nitrofenolato di sodio, p-nitrofenolato di sodio) nuovo fitoregolatore per colture orticole di Andrea Pedrazzini (Diachem).
 
13,30 Chiusura dei lavori

Redazione


Un webinar riservato alle donne di Confagricoltura che mira a potenziarne il ruolo nel sistema confederale. La presidente regionale di Confagricoltura Donna Emilia Nardi: «siamo un’associazione giovane, ma ci occupiamo delle problematiche delle imprenditrici agricole e delle piccole agricoltrici a tutto tondo». Il presidente provinciale Andrea Zelari: «vogliamo lanciare il messaggio che nel settore primario c’è sempre più spazio per le donne, a cominciare dalle imprenditrici».

Un webinar che ha l’obiettivo di fornire a chi vi partecipa un quadro esaustivo e aggiornato del complesso sistema di Confagricoltura, dagli organi e funzioni sino all’organizzazione degli uffici. Ma con una particolarità: a parteciparvi potranno essere soltanto donne iscritte a Confagricoltura e quindi imprenditrici agricole o piccole agricoltrici.
Lo annuncia Confagricoltura Pistoia alle socie del territorio provinciale sottolineando le finalità dell’iniziativa: potenziare il peso e ruolo di rappresentanza delle donne in seno alla confederazione agricola. Nello specifico, durante l’incontro online che è organizzato con il supporto di Enapra (l’ente di formazione di Confagricoltura) il 23 febbraio pomeriggio e vede come relatrice la direttrice dell’area Affari generali e Gestione risorse umane Avv. Francesca Tascone, sarà fornita una presentazione organica e sistematica dell’organizzazione, con particolare attenzione alle dinamiche connesse all’attuale governance e alle politiche di categoria.
«A livello nazionale è stato deciso - dichiara Emilia Nardi, presidente di Confagricoltura Donna Toscana – di realizzare questo webinar per promuovere la parità di genere in seno alla nostra organizzazione. Confagricoltura Donna è un’associazione giovane, presente per il momento solo in alcune regioni. Io ne faccio parte da due anni. Ci occupiamo delle problematiche delle imprenditrici agricole a tutto tondo, con particolare attenzione per le piccole agricoltrici dei territori periferici, alle prese spesso non solo con questioni aziendali. Associarsi non è particolarmente impegnativo in termini di tempo, ma può contribuire in maniera significativa a migliorare la condizione delle donne impegnate nell’agricoltura».
«E’ una iniziativa che apprezziamo e riteniamo positiva – commenta Andrea Zelari, presidente di Confagricoltura Pistoia -, per questo abbiamo deciso di renderla nota pubblicamente, anche se si tratta di un incontro online riservato alle socie di Confagricoltura. Vogliamo lanciare il messaggio che nel settore primario c’è sempre più spazio e bisogno delle donne, a cominciare dalle imprenditrici agricole».
Le socie di Confagricoltura Pistoia interessate possono contattare la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 10 del 22 febbraio 2021, manifestando la propria volontà di seguire il webinar e indicando fra l’altro a quale unità provinciale di Confagricoltura appartengono.

Redazione

 

 

Florovivaismo italiano

Nei primi 10 mesi del 2020 le esportazioni del nostro florovivaismo sono calate del 2,7% su gennaio-ottobre 2019, mentre il saldo export/import (positivo) è calato del 17,3%. Riguardo al consumo interno, pesa il lungo azzeramento degli eventi, a cominciare dai matrimoni (-50,3%). Coldiretti spera negli acquisti di fiori made in Italy degli italiani a San Valentino annunciando iniziative nei vivai. E indica una serie di misure per il sostegno al comparto: interventi sulle scadenze fiscali e sugli ammortizzatori sociali, potenziamento Bonus verde, azioni diplomatiche per rimuovere i blocchi fitosanitari di alcuni Paesi.


I danni subiti dalle aziende florovivaistiche italiane nel 2020 per effetto della pandemia da Covid-19 sono stati alti, soprattutto in floricoltura. Ma il giorno di San Valentino, momento clou per la vendita di fiori, è l’occasione per una significativa boccata d’ossigeno per il florovivaismo made in Italy. Soprattutto se gli italiani faranno seguire i fatti alle risposte nei sondaggi, secondo i quali 8 cittadini su 10 (l’82%) «ritengono importante sostenere l’economia e l’occupazione nazionale anche nel momento di fare la spesa», acquistando fiori e piante italiani in soccorso delle 27 mila aziende florovivaistiche del nostro Paese che danno lavoro a circa 200 mila persone. 
Ad affermarlo è la Coldiretti oggi in una nota in cui sostiene che il «crack del florovivaismo italiano nell’ultimo anno» è stato di 1,7 miliardi di euro e in cui lancia una mobilitazione per questo fine settimana con iniziative nei vivai, nelle fattorie e nei mercati di Campagna Amica con anche agriturismi che propongono menu speciali per gli innamorati. 
Il florovivaismo ha subito per Coldiretti «un vero e proprio tsunami senza precedenti nella storia dell’Italia dove per effetto delle misure di sicurezza anti virus e dei timori legati al contagio sono stati azzerati eventi pubblici, fiere e assemblee, cresime, comunioni, battesimi e sposalizi». E «solo considerando il periodo gennaio-ottobre 2020 il dilagare del Covid ha provocato il taglio del 50,3% dei matrimoni a fronte dei 170mila celebrati nello stesso periodo del 2019 secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat. La crisi generata dal virus ha stravolto i programmi di promessi sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende che adesso puntano sull’apertura della stagione 2021 con il tradizionale appuntamento di San Valentino».
«In sofferenza anche la bilancia dei pagamenti – mette in evidenza Coldiretti – con calo del 2,7% nelle esportazioni nei primi 10 mesi del 2020 (777 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo del 2019, un balzo delle importazioni, che crescono del 18,1% (389 milioni di euro), sempre rispetto ai primi 10 mesi del 2019, per un saldo positivo di oltre 387 milioni di euro, in contrazione del 17,3% rispetto al periodo gennaio-ottobre del 2019».
«Da tutelare c’è il futuro di un comparto chiave del Made in Italy agroalimentare, con il valore della produzione italiana di fiori e piante stimato in 2,7 miliardi di euro nel 2019 – aggiunge Coldiretti -. Per salvare imprese e posti di lavoro sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non, per la gestione dei dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali». La Coldiretti ha chiesto indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire con i nuovi cicli produttivi, esonerando il settore dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali (vedi).
«Inoltre – evidenzia Coldiretti – vanno potenziate nelle risorse e allargate a una platea più vasta le misure previste per il Bonus Verde, oltre a rilanciare le esportazioni attraverso una adeguata attività diplomatica per la rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni vivaistiche italiane in alcuni paesi. E per aprire nuovi mercati va finanziata la promozione del settore e dei consumi nazionali ed esteri per un vero rilancio di piante e fiori Made in Italy. Infine grandi aspettative dal Recovery Plan: digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici sono assi strategici di intervento anche per il settore dei fiori e delle piante, per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale del Paese».


Redazione


L’accordo fra Confagricoltura e l’azienda produttrice di agrofarmaci prevede sperimentazioni e iniziative divulgative su colture emergenti o di interesse nazionale con prodotti e soluzioni tecniche a minore impatto ambientale. Giansanti: «è prioritario il rafforzamento della competitività delle imprese agricole anche con un rinnovato impegno nella direzione tracciata da Agenda 2030».

 
Aumentare la sostenibilità delle produzioni agricole nell’ottica del contenimento dei costi, del miglioramento della qualità e della riduzione dell'impatto ambientale.
Questi gli obiettivi dell’accordo di collaborazione firmato due giorni fa da Confagricoltura, la più antica associazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole con oltre 2200 uffici sul territorio, e Cifo srl (BCI Group - Biolchim Cifo Ilsa), una solida realtà italiana specializzata nella produzione e commercializzazione, sia in Italia sia all’estero, di prodotti per la nutrizione vegetale e biostimolanti.
Con quest’intesa l’organizzazione degli imprenditori agricoli e il gruppo agroindustriale avviano una serie di iniziative finalizzate all’informazione e alla divulgazione. In particolare, concordano di dar vita a “campi vetrina” su colture emergenti o di interesse nazionale. Si tratterà di campus in cui gli agricoltori associati a Confagricoltura potranno conoscere, provare in campo e approfondire tecniche agronomiche innovative su tre livelli: per gli agricoltori, che potranno ottenere una maggiore redditività; per il consumatore, che potrà beneficiare di prodotti di migliore qualità e più salubri; per l’ambiente, visti gli impatti minimi dei formulati utilizzati. Iniziative che saranno supportate da programmi congiunti di formazione e tavoli di confronto tra tecnici e agricoltori.
«Tra i nostri obiettivi è prioritario – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – il rafforzamento della competitività delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari (che producono, commercializzano e vendono i loro prodotti), anche con un rinnovato impegno per l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere, rispondendo ai precisi obiettivi che si è data l’ONU - nella direzione tracciata da Agenda 2030 – e l’Unione Europea con Green New Deal e la specifica strategia Farm To Fork». «Cifo è un partner di grande esperienza, che ha la stessa nostra visione e mission per il progresso dell’agricoltura – ha aggiunto -. Insieme vogliamo lavorare per far sì che le imprese possano ottimizzare le produzioni agricole tramite le più recenti tecnologie e metodologie e che vengano realizzate filiere coese a monte e a valle del momento produttivo”. In quest’ottica, è essenziale il contributo di ricerca e innovazione».
«Siamo orgogliosi di essere partner di Confagricoltura in questo importante progetto – ha dichiarato Pierluigi Picciani, consigliere delegato di Cifo – Da sempre, infatti, siamo impegnati nella ricerca di nuovi prodotti e di nuove soluzioni tecniche in grado di risolvere i problemi dei nostri clienti finali, gli agricoltori, e di soddisfare i requisiti di un mercato sempre più esigente. Siamo quindi ben lieti di poter condividere con gli associati di Confagricoltura le nostre conoscenze, frutto della nostra esperienza in laboratorio e su campo, per favorire un’agricoltura sempre più sostenibile e di eccellenza». Con alle spalle quasi 60 anni di attività e grazie all'appartenenza ad un grande Gruppo presente in 70 Paesi e con un fatturato di circa 130 milioni di euro, Cifo può contare su una propria filiera e su un’ampia gamma di prodotti finiti innovativi e di elevata qualità.

Redazione