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All’incontro sugli “Obiettivi europei di neutralità climatica” di Confagricoltura, Federalimentare ed Enea messa in luce la necessità di sostegno pubblico a un piano straordinario di investimenti per accompagnare la filiera agroalimentare. Giansanti: abbiamo ridotto «il ricorso alla chimica e l’emissione di gas ad effetto serra (-25% dal 1990) senza tagliare le produzioni», ma «la transizione ecologica dovrà essere sostenuta da soluzioni innovative sui diversi comparti per mantenere la competitività».
La riduzione dell’impatto ambientale pone tutti gli attori della filiera agroalimentare di fronte a obiettivi e sfide ai quali non è semplice rispondere, come la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la promozione dell’efficienza energetica e di tecnologie innovative a basse emissioni di CO2. La realizzazione di questi obiettivi non può prescindere dal sostegno delle autorità europee e nazionali tramite agevolazioni che possano realmente supportare gli investimenti degli operatori della filiera agroalimentare.
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Asproflor ha consegnato il 23 ottobre all’EIMA di Bologna il “Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita – Comune Fiorito” a 5 nuovi Comuni - Agliè (TO), Fenestrelle (TO), Morano sul Po (AL), Tropea (VV) e Varallo (VC) - e l’ha confermato ad altri 49, fra cui uno toscano: Fivizzano (MS). Riconoscimenti anche per scuole e altri soggetti virtuosi, fra cui noi di Floraviva. L’annuncio delle città italiane che parteciperanno al concorso mondiale “Communities in Bloom”. Le adesioni al progetto con Uncem “Vivere in un Comune fiorito”. [Nella foto la premiazione del Comune di Agliè]
Assegnati sabato scorso i premi legati al circuito italiano dei Comuni Fioriti nel corso del meeting nazionale dell’Associazione Asproflor in programma all’interno dell’EIMA 2021 a Bologna Fiere.
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Un recente studio statunitense ha mostrato l'efficacia di trattamenti fogliari con nanoparticelle di ossido di rame per contrastare le fusariosi radicali, aprendo nuove prospettive di controllo di queste temibili avversità
Le fusariosi radicali sono infezioni crittogamiche dovute a funghi del genere Fusarium, in particolare Fusarium oxysporum, che attaccano le radici di molte piante ortive e alimentari - come il pomodoro, il basilico, le melanzane, o anche il banano e al caffè - oltre a varie piante ornamentali come i tulipani, i garofani e i crisantemi.
Si tratta di infezioni gravi, che possono portare alla morte della pianta o a importanti perdite di produzione. Infezioni che sono anche difficili da trattare, dal momento che quando si presentano i sintomi il danno colturale è già piuttosto grave e per tanto vengono solitamente controllate usando metodi preventivi, come i trattamenti al terreno, o l'uso di portainnesti specifici o la lotta biologica preventiva fatta con funghi antagonisti.
Recentemente l'uso di nanoparticelle di alcune sostanze - cioè di particelle di dimensioni di milionesimi di millimetro - come l'ossido di rame o l'ossido di magnesio, applicati come trattamenti fogliari hanno mostrato dei buoni risultati sul contenimento dei danni su diverse colture ortive.
Ora uno studio statunitense, condotto da ricercatori della Stazione di ricerca in agricoltura e dell'Università del Connecticut, ha mostrato risultati incoraggianti anche su i crisantemi, riportando per la prima volta l'efficacia di questi trattamenti anche su una specie ornamentale.
In questo studio, pubblicato quest'anno sulla rivista scientifica Environmental Science and Technology, i ricercatori hanno valutato l'efficacia di nanoparticelle di ossido di rame (CuO) applicate per via fogliare su piante di crisantemo allevate in substrati contaminati e in substrati non contaminati dal fungo, confrontandola con piante non trattate o trattate con funghicidi a base di Fludioxonil.
I risultati sono stati più che incoraggianti dal momento che un singolo trattamento di nanoparticelle di CuO è stato in grado di ridurre dal 27% al 55% la gravità dei danni sulle piante, rispetto a quelle non trattate. Inoltre la riduzione dei danni ottenute con le nanoparticelle di CuO è risultata anche più stabile rispetto a quelle ottenute con il funghicida che ha dato effetti più variabili.
Ma i risultati sono stati positivi anche andando a confrontare l'aumento della biomassa (quindi la crscita delle piante) dove i migliori risultati si sono ottenuti sia con le nanoparticelle di CuO che con il funghicida.
Buoni risultati sono stati osservati anche sulla qualità commerciale delle piante, dove le nanoparticelle di CuO hanno consentito di mantenere una produzione di fiori significativamente maggiore rispetto alla piante malate non trattate, e una qualità solo leggeremente più bassa rispetto alle piante non infettate da fungo.
Risultati positivi quindi, che promettono di aprire nuove strategie di utilizzo del rame, anche nell'ottica della sua riduzione in agricoltura. Le quantità utilizzate in questa prova infatti sono nell'ordine di 1mg a pianta, cioè di appena un millesimo di grammo a pianta.
E' bene ricordare però che il CuO usato in questa prova è un prodotto sperimentale e al momento non esistono formulati commerciali a base di nanoparticelle di rame autorizzati e usabili in campo. E' perciò da evitare l'uso di altri prodotti rameici in commercio per provare a fare trattamenti simili.
Foto articolo: ©diade adv
Foto facebook: Fiori di crisantemi Hannah, la varietà usata nello studio dei ricercatori statunitensi (foto: David J. Stang - Wikipedia)
Articolo scientifico: pubs.acs.org
Matteo Giusti
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Per Confagricoltura «con meno controlli tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord a rischio sicurezza alimentare e sostenibilità». Giansanti: «potrebbero arrivare sui nostri mercati prodotti agroalimentari non conformi alle regole della UE», visti anche gli accordi commerciali preferenziali che il Regno Unito sta negoziando con i Paesi terzi dopo l’addio all’Unione. Ma va evitato «un contenzioso commerciale con il Regno Unito, che è uno dei principali mercati di sbocco per i nostri prodotti agroalimentari»: 3,5 miliardi di euro di export all’anno, che però è calato di oltre il -10% nel primo semestre 2021.
«Va assolutamente scongiurato un contenzioso commerciale con il Regno Unito, che è uno dei principali mercati di sbocco per i nostri prodotti agroalimentari. Sono di fondamentale importanza anche l’integrità del mercato unico dell’Unione e il rispetto delle regole europee in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale».
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Dal CREA la fotografia dell’agroalimentare nel secondo trimestre 2021 con CREAgritrend, l’aggiornamento periodico del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia.
«Un aumento del PIL nei confronti sia del trimestre precedente (+2,7%) sia del medesimo periodo dell’anno precedente (+17,3%) che favorisce anche un incremento del valore aggiunto»: buona la performance economica del settore agroalimentare nel II trimestre 2021. «Ciò è legato ad una crescita generale della domanda interna: consumi finali nazionali (+3,4%), investimenti fissi lordi (+2,4%) e importazioni ed esportazioni».
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