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Assegnati il 27 luglio i riconoscimenti del programma/marchio ambientale e rurale promosso da FEE – Foundation for Environmental Education insieme a Confagricoltura fra i Comuni italiani per indirizzarli a una gestione eco-sostenibile. Saliti da 46 nel 2020 a 59 del 2021 i Comuni rurali degni delle Spighe Verdi e da 13 a 14 le Regioni coinvolte, con il Piemonte primo (10 spighe verdi), le Marche al secondo posto (9) e la Toscana terza (7). Le dichiarazioni dei ministri Garavaglia (turismo) e Patuanelli (politiche agricole) e dei presidenti di FEE Claudio Mazza e di Confagri Massimiliano Giansanti. L’elenco di tutti i Comuni virtuosi.
«Come dimostra l’esperienza delle Bandiere Blu, la qualità premia sempre. Quindi, ben vengano le Spighe Verdi. Un marchio che potrà premiare quelle aree del territorio, magari meno conosciute e lontane dai flussi turistici, che potranno attrarre visitatori e diversificare così la creazione di ricchezza della zona».
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Il messaggio del presidente Giansanti alla 101^ assemblea nazionale di Confagricoltura: «accrescere la sostenibilità ambientale puntando sulle innovazioni e l’applicazione del PNRR», ma l’impronta climatica dell’agricoltura europea si è già ridotta dal 1990. Il ministro Patuanelli: «più gli imprenditori saranno capaci di innovazione, più lo Stato potrà accompagnare gli investimenti». Il ministro Cingolani: «razionalizzare uso di energia, acqua e chimica, potenziare patrimonio forestale e digitalizzazione».
«Le imprese agricole sono pronte a investire per aumentare il contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e per accrescere la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi, però, vanno raggiunti puntando sulle innovazioni, e non solo attraverso restrizioni. Una risposta deve arrivare dalla puntuale e piena applicazione del PNRR, che ha nella transizione ecologica un punto fondamentale».
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Al via la 2^ edizione di Agro-social, il bando per l’agricoltura sociale innovativa e sostenibile di Confagricoltura e JTI Italia. In palio 3 premi da 40.000 euro per progetti riguardanti “imprenditoria femminile, “rilancio delle aree interne” e “sviluppo del Sud”. Iscrizioni entro il 15 luglio 2021.
C’è tempo fino a metà luglio per partecipare alla seconda edizione del premio “Agro-social - Seminiamo valore”, il programma di Confagricoltura e Japan Tobacco International (JTI) Italia che promuove lo sviluppo di attività agricole di crescita sostenibile dei territori e incentiva iniziative d’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti e delle aree più deboli.
Il nuovo bando per il 2021 è stato presentato ufficialmente durante un evento in diretta streaming da Palazzo Valle - sede di Confagricoltura - alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, che ha introdotto con un videomessaggio i lavori, a cui hanno partecipato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore Corporate Affairs & Communication di JTI Italia Lorenzo Fronteddu e il sottosegretario di stato del Mipaaf Gian Marco Centinaio. L’incontro è stato l’occasione per sottolineare «il ruolo primario dell’agricoltura nella ripresa economica del Paese e la necessità di programmare di investimenti a lungo termine, sempre più centrali per stimolare opportunità e nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali rurali grazie a progetti concreti di impresa, sostenibilità e solidarietà per generare valore, benefici e servizi».
Questa seconda edizione del bando ha carattere nazionale ed è aperta a candidature per la realizzazione di progetti di agricoltura sociale provenienti da ogni parte di Italia. Nello specifico si rivolge a tre categorie particolarmente colpite dagli effetti della pandemia e al centro della strategia italiana del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo: l’imprenditoria femminile, il rilancio delle aree interne e lo sviluppo del Sud.
«Crediamo e investiamo da tempo nell’agricoltura sociale – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – come modello di attività aperta non solo agli imprenditori agricoli professionali, ma anche a chi, attraverso l’agricoltura, è impegnato ad avviare modelli di sviluppo sostenibili e anche innovativi. Questa formula vincente coniuga il settore primario e il sociale, ed è stata capace di realizzare un nuovo, concreto strumento di welfare sostenibile ed efficace. Le esperienze di questi anni ci confermano che la strada intrapresa da Confagricoltura è un esempio virtuoso che genera anche reddito per le imprese».
«Insieme a Confagricoltura abbiamo avviato un modello di sviluppo virtuoso che con motivazione portiamo avanti anche in questo nuovo anno e che permette di coniugare le politiche di welfare con la crescita economica e sociale, puntando sulla capacità creativa e innovativa dei territori» ha affermato Lorenzo Fronteddu. «L’unico modo per portare a casa la sfida dei cambiamenti che abbiamo davanti e delle disuguaglianze è il dialogo costante tra imprese, territori e Istituzioni. Solo così potremo sviluppare i modelli produttivi e di consumo del futuro perché non esiste crescita se non si garantiscono sostenibilità economica, sociale e ambientale» ha aggiunto Fronteddu.
Una giuria di esperti selezionerà - in ciascuna delle categorie individuate - le tre migliori idee progettuali di agricoltura sociale presentate, premiandole con un finanziamento pari a 40.000 euro destinato a ognuno dei vincitori. Il bando è rivolto non solo alle aziende agricole, ma anche ad imprese sociali, fondazioni, start-up innovative e soggetti interessati all’agricoltura sociale, per offrire su ampia scala l’opportunità concreta di creare nuovi modelli di sviluppo per le comunità locali. È possibile accedere alla prima fase del bando candidando la propria proposta progettuale entro le ore 24 del 15 luglio 2021.
Ulteriori informazioni e il bando completo sono consultabili sul sito coltiviamoagricolturasociale.it.
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Il 30 giugno webinar gratuito organizzato da Aiph e FCI per gli operatori della filiera florovivaistica. Intervengono Mr Plant Geek, alias Michael Perry (influencer del Regno Unito), Joseph Roberts (ceo di ForemostCo Inc. di Miami), Alice van Veen (responsabile commerciale di Royal Lemkes, Paesi Bassi), Leo de Vries (direttore di KP Holland, Paesi Bassi).
Le vendite di piante d’appartamento sono cresciute nell'ultimo anno. Con le persone confinate nelle loro case a causa della pandemia del Coronavirus, sembra che sia stato riconosciuto l'immenso valore di aggiungere piante in casa. Ora la filiera florovivaistica deve assicurarsi di mantenere questi clienti e continuare a soddisfare le loro esigenze. In che modo coltivatori e commercianti possono trarre il massimo da questo boom della domanda di piante da appartamento?
Alcune risposte saranno date nel corso del webinar gratuito (in lingua inglese) organizzato il 30 giugno dalle ore 3 alle 4,30 pm (orario estivo britannico) dalla rivista FloraCulture International (FCI), supportata da AIPH - International Association of Horticultural Producers (Associazione internazionale dei florovivaisti), sul tema “Come capitalizzare la recente tendenza delle piante d'appartamento” (How to capitalise on the recent houseplant trend). Un incontro online pensato per cosentire a coltivatori, commercianti, rivenditori e fornitori di piante ornamentali di aggiornarsi (e discutere) su come affrontare la recente tendenza globale alla popolarità delle piante da appartamento.
Il programma del webinar prevede i seguenti interventi.
Introduzione di Jospeh Roberts, amministratore delegato di ForemostCo Inc. di Miami. Fondata nel 1987, questa azienda, come riassumono gli organizzatori, «continua a ridefinire e globalizzare la produzione internazionale di materiale di partenza. Con uffici e vivai situati negli Stati Uniti, in Costa Rica e in Guatemala, oltre a reperire materiale da tutto il mondo, ForemostCo è diventato uno dei maggiori importatori di piante vive negli Stati Uniti. Dominando la fornitura di un prodotto di qualità costante, fornendo un servizio eccezionale e sviluppando un gran numero di varietà proprietarie innovative, ForemostCo crea opportunità redditizie sia per i suoi clienti che per i suoi fornitori». Per FCI «la sua attività commerciale sta definendo lo standard per l'industria ornamentale. Piuttosto che limitarsi ad alimentare i mercati esistenti, le sue iniziative mirano a creare nuovi prodotti e nuovi metodi di produzione».
Relazione di Leo de Vries, direttore di KP Holland, Paesi Bassi, azienda che dal 1950 commercia e produce piante da fiore e fiori recisi, dall’allevamento sino alla vendita finale del prodotto. Leo de Vries è figlio di un grossista di fiori e dopo lo studio dell’orticoltura «è entrato nell'affascinante mondo della coltivazione e della vendita di piante in vaso. Ha maturato esperienza nella vendita di giovani piante, nel marketing e nello sviluppo di concept in relazione alla vendita di piante da fiore». Tutto ciò con un’idea in testa: «aiutare le persone e le aziende di tutto il mondo a realizzare un ambiente di vita verde e fiorito».
Relazione di Alice van Veen, responsabile commerciale di Royal Lemkes, Paesi Bassi. Un’azienda familiare con 130 anni di attività alle spalle nel segno della seguente mission: «creare una vita migliore, imprese più forti e un mondo più sano e verde con le piante». Royal Lemkes serve grandi rivenditori come IKEA, OBI, Kingfisher, ALDI e Praxis, fornendo loro, come afferma FCI, «piante di altissima qualità al minor costo in tutta Europa». Insomma il miglior rapporto qualità/costo in Europa secondo FCI.
Relazione di Mr Plant Geek, alias Michael Perry, influencer florovivaistico del Regno Unito. Dopo un inizio come sviluppatore di prodotti per Thompson Morgan, Michael Perry è passato a perseguire la sua carriera di esperto di giardini. Il Signor Perry si fa chiamare Mr Plant Geek in Uk. «Coltivare piante, amare le piante e condividere le sue esperienze con le piante in televisione, radio, podcast e social media lo ha portato a conquistare la corona di “influencer dell’anno” conferita dalla Garden Media Guild del Regno Unito».
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L.S.
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Al convegno “Le aziende agromeccaniche tra presente e futuro” del 17 giugno è stata presentata una proposta di legge d’istituzione di un albo nazionale degli agromeccanici. Per il presidente Uncai Tassinari serve il riconoscimento della «professionalità degli imprenditori agromeccanici per lo svolgimento sia di servizi conto terzi, sia agroambientali». Il 65% delle operazioni agricole eseguite da contoterzisti. Con le sole imprese agromeccaniche professionali, il comparto genera affari per oltre 4 miliardi di euro.
«La sfida dell’innovazione tecnologica e del rilancio dell’agricoltura 4.0 la si vince assieme, agricoltori e contoterzisti. Riorganizzare il sistema agromeccanico è un interesse comune». Lo ha detto Donato Rossi, delegato della Giunta di Confagricoltura per i rapporti tra agricoltori e contoterzisti, al convegno “Le aziende agromeccaniche tra presente e futuro”. Un incontro organizzato da Confagricoltura e Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’associazione delle imprese agricole.
Redazione