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fiaba - Colleu-Dumond - Orticolario 2022

Dal 29 settembre al 2 ottobre a Villa Erba (lago di Como) il garden show Orticolario: tema la fiaba, pianta dell’anno il bambù. Premiata Chantal Colleu-Dumond.

 
Torna questo fine settimana nel parco di Villa Erba, a Cernobbio, sul lago di Como, Orticolario, la manifestazione «per un giardinaggio evoluto» fondata e presieduta da Moritz Mantero. Per questa dodicesima edizione in presenza il tema è la fiaba, la pianta protagonista è il bambù e l’ospite d’onore sarà Chantal Colleu-Dumond, direttrice della tenuta Domaine de Chaumont-sur-Loire, nella Valle della Loira in Francia, e del suo “Festival International des Jardins”, evento noto a livello internazionale che accoglie paesaggisti e ideatori di giardini da tutti i continenti. 
375X375 ISPIRAZIONI«Questa edizione avremmo potuto chiamarla “finalmente” – ha dichiarato Moritz Mantero -. Infatti, dopo due edizioni tra il virtuale di Orticolario “The Origin” ed eventi diffusi, è veramente forte il desiderio di incontrarci nel parco e nei padiglioni di Villa Erba, tra installazioni e vivaisti, tra spazi creativi e artigiani. E allora, per sottolineare questo ritorno, abbiamo preparato un’edizione speciale, anche per valorizzare il riconoscimento di “manifestazione internazionale” ottenuto proprio in queste settimane. Dunque, appuntamento ai cancelli di “Groncioli di Fiaba” per inoltrarci subito tra i bambù voluti dalla famiglia Visconti, pianta a cui è dedicata l'edizione».
Il punto di partenza narrativo di Orticolario 2022 è il Padiglione Centrale, che ospita l’installazione “Reincarnazione - Circolazione della vita. La nascita di Kaguya Hime”, firmata dal paesaggista giapponese Satoru Tabata e ispirata alla più antica storia del Giappone, quella di Kaguya Hime. Da lì ci si addentra nel centro espositivo e nelle installazioni nel parco, ispirate al tema dell’anno e selezionate tramite il concorso internazionale “Spazi Creativi”: il vincitore si aggiudica il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”.
In esposizione a Orticolario 2022 un’ampia l'offerta di piante rare, insolite e da collezione proposte da selezionati vivaisti nazionali e stranieri, oltre che di artigianato artistico. E ancora installazioni d'arte e di design (in particolare il progetto “DehOr. Design your horizon”, aree espositive e di relax realizzate da designer). E infine il programma di incontri culturali e di laboratori didattico-creativi per i bambini. 
Tra gli incontri da segnalare, venerdì 30 settembre, la presentazione alle ore 12,30 allo Spazio Gardenia del libro Grandi Giardini Italiani. L'essenza del Paradiso di Delfina Rattazzi, a cura di Caterina Napoleone, con l’introduzione di Judith Wade; Franco Maria Ricci Editore. Giardini esotici e nascosti, rinascimentali e barocchi, orti botanici e Sacri Boschi: oggi la rete Grandi Giardini Italiani conta ben 147 giardini in 14 diverse regioni d’Italia. Un incontro per riscoprirli. Con Delfina Rattazzi, giornalista e scrittrice, Judith Wade, fondatrice e ceo di Grandi Giardini Italiani. Poi alle ore 16, con replica sabato 1 ottobre alla stessa ora, presso lo spazio dell’azienda agricola d’Aleo, nel “Parco Curiosità”, incontro sulla Passiflora: sugli aspetti colturali del “Fiore della Passione”, con un approfondimento sulla Fata Confetto, l’ibrido più celebre di Maurizio Vecchia, cacciatore di piante, ibridatore e collezionista. Infine, alle ore 17 nello Spazio Gardenia, incontro sul tema “I giardini di Chaumont-sur-Loire: giardini storici, giardini contemporanei, giardini d'arte” con Chantal Colleu-Dumond, alla quale verrà assegnato il Premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2022. Si parlerà della tenuta Domaine de Chaumont-sur-Loire, che con la sua atmosfera fiabesca è patrimonio mondiale dell'Unesco, Centro per l'Arte Contemporanea e cornice del “Festival International des Jardins”, che quest’anno celebra il suo 30esimo anniversario: 30 stagioni durante le quali sono stati realizzati più di 850 giardini, prototipi del domani.
Informazioni dettagliate su Orticolario si trovano qua.
 

Redazione

COPA Lambert presidente - Giansanti vice

La francese Christiane Lambert rieletta presidente del COPA, che rappresenta gli agricoltori europei. Giansanti (Confagricoltura) confermato vice-presidente.

 
Il 23 settembre il Comitato delle organizzazioni agricole europee (COPA), che riunisce 60 organizzazioni dei Paesi membri della Unione Europea e 36 organizzazioni partner di altri Paesi, ha rinnovato la propria presidenza. 
Alla guida del COPA è stata confermata la francese Christiane Lambert, rieletta presidente per un secondo mandato (biennale). Confermati anche 5 dei 6 vicepresidenti, fra i quali, a rappresentare l’Italia, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. Con lui Pedro Gallardo (ASAJA) dalla Spagna, Mladen Jakopovic (HPK) dalla Croazia,  Tim  Cullinan  (IFA) dall’Irlanda, Palle Borgström (LRF) dalla Svezia e, nuovo ingresso, Marius  Mihai  Micu (AAC) dalla Romania. 
«Sono particolarmente consapevole delle sfide che si presenteranno nei prossimi due anni – ha dichiarato Christiane Lambert, appena rieletta -. Dovremo fare i conti con molteplici crisi derivanti dalla guerra in Ucraina, dai cambiamenti climatici o dalle storiche tensioni sui prezzi dell'energia. Allo stesso tempo, il lavoro normativo attorno al Green Deal entrerà nella sua fase critica. La nostra vigilanza sarà fondamentale per evitare ostacoli all’adattamento e alla modernizzazione del settore agricolo dell'Unione Europea». «In questo contesto – ha aggiunto Christiane Lambert - intendo mantenere la rotta: l'agricoltura dell'UE ha la capacità e il dovere di perseguire il suo modello di crescita sostenibile. La crisi del Covid e la guerra in Ucraina hanno rafforzato la mia convinzione che solo conciliando queste ambizioni possiamo preservare un'agricoltura produttiva, innovativa e resiliente. Durante il mio primo mandato siamo riusciti a riportare la sicurezza alimentare all'ordine del giorno. Farò in modo che questa questione rimanga al centro delle decisioni europee e che gli agricoltori siano sufficientemente riconosciuti e presi in considerazione dai politici».
Queste le parole del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti dopo essere stato riconfermato vice presidente di COPA: «dobbiamo garantire un’azione politica che possa stabilizzare il reddito degli agricoltori e certezze nell’incrementare la potenzialità produttiva, rispondendo alle esigenze dei consumatori europei e mondiali che ci chiedono sempre più cibo, e sempre più sicuro e di qualità». «Il momento storico che stiamo attraversando – ha continuato Giansanti -, tra pandemia e conflitto russo-ucraino, con le pesanti ripercussioni economiche causate dai rincari delle materie prime, richiede da parte della UE ogni sforzo possibile per consentire alle imprese agricole, non solo di ripartire, ma anche di innovarsi, rafforzando così il nostro sistema agricolo e agroalimentare. Tutto questo sarà possibile grazie al lavoro propositivo del Coordinamento degli agricoltori europei».
 

Redazione

Idee di Cia Agricoltori Italiani regionale per aiutare l’agricoltura toscana in crisi per l’aumento dei costi di produzione: fertilizzanti +170%, gasolio +130%.

Primo, credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo, incluso il riscaldamento delle colture in serra, per il 2022-2023; con incentivi fiscali sull’acquisto di mangimi, fertilizzanti, sementi e piantine. Secondo, autorizzare in sede Ue le imprese agricole a immettere in rete l’energia elettrica prodotta con il fotovoltaico oltre i propri livelli annui di autoconsumo. Terzo, esonero dei contributi previdenziali e credito agevolato per gli agricoltori nei territori in emergenza siccità. Quarto, ristrutturazione della rete di canali e della rete idro-potabile; e progetto infrastrutturale di piccoli invasi/laghetti attuabile con tempistiche certe e procedure semplificate.
Sono le prime quattro delle 10 proposte/richieste - articolate nei tre capitoli “emergenze”, “Pnrr” e “orizzonte Europa” - che Cia Agricoltori Italiani della Toscana ha reso pubbliche tramite una conferenza stampa e il successivo comunicato alla vigilia delle ultime elezioni politiche nazionali. Dieci idee per cercare di dare una risposta efficace alla situazione di crisi in cui versa l’agricoltura regionale, «stretta nella morsa dell’inflazione e del caro energia, gasolio e materie prime».
Dal momento che, come illustrato nel comunicato con alcuni esempi, se nel 2020 per coltivare un ettaro di cereali in Maremma servivano 878 euro, nel 2022 ce ne vogliono 1.402, con un aumento dei costi del 60%. E un’azienda vitivinicola toscana che nel 2021 per le bottiglie di vino (modello base) ha speso 188 centesimi a pezzo, quest’anno spenderà 288 centesimi, per un +53%, a causa dell’aumento dei costi energetici per la lavorazione del vetro. Mentre per la floricoltura di Pescia gli aumenti maggiori ci sono stati sul gasolio per il riscaldamento serre (+130%), sui concimi-fertilizzanti in genere (+160/170%), sul costo dell'energia, che vale per tutti i settori e arriva al raddoppio in questa fase di caro-bollette. «Mentre il costo dei fiori (in generale) – si legge - è aumentato solo del 10-15%». E a pochi giorni dalla raccolta delle olive, i frantoi - per i quali l’energia è uno dei costi principali - saranno costretti ad aumentare il costo delle moliture: «in Toscana presumibilmente si passerà da circa 16 euro per un quintale di olive frante, ad una forbice di 18-25 euro al quintale, con ripercussioni dirette per le aziende e per il consumatore finale».   
«L’agricoltura – dichiara Valentino Berni, presidente Cia Toscana - è il settore più esposto alle crisi, da quelle climatiche a quelle di mercato, eppure se ne sente parlare troppo poco. Ma quello che fa più arrabbiare è che sembra scontato aumentare i prezzi dei prodotti a causa dei rincari per qualsiasi tipo di attività; invece, l’agricoltura, stranamente, deve cercare di mantenere i prezzi ai livelli degli scorsi anni».
«Senza interventi ulteriori, però, le imprese saranno costrette a farlo, per non chiudere – ha aggiunto il direttore Giordano Pascucci -, con conseguenze immediate sulla spesa alimentare dei consumatori», per cui è necessario «un piano agricolo di rilancio per salvare famiglie, aziende e Made in Italy». Non solo aumento del prezzo della bottiglia per il vino: i concimi organici fanno segnare un +100% (da 40-50 euro a 80-100); per i concimi chimici (urea, nitrato, fosfato di ammonio) aumenti che vanno dal 140 al 200%, così come tutti gli altri trattamenti, senza considerare la fase della vendemmia, fra gasolio (+130%) ed energia elettrica.
«Per quanto riguarda i cereali, il confronto con le precedenti annate è impietoso – ha sottolineato Claudio Capecchi, vicepresidente Cia Toscana e presidente Cia Grosseto – mentre il prezzo del grano è in picchiata, i costi energetici e di produzione sono alle stelle. Basti pensare che per il costo dell’aratura ad ettaro, nel 2021, era di 150 euro oggi di 180; il concime per la semina (qli. 2,8 a ettaro) è passato da 154 euro nel 2020 a 308 quest’anno; il seme da 154 euro a 280; gli azotati da 100 euro (2020) a 240, mentre il costo della trebbiatura di un ettaro di grano è passato da 110 euro a 140 euro (2022). Tutto mentre ci sono state speculazioni sul prezzo del grano a livello internazionale e con la siccità con cui hanno fatto i conti gli agricoltori toscani».
«La floricoltura – ha commentato Sandro Orlandini, vicepresidente Cia Toscana e presidente Cia Toscana Centro (FI-PT-PO) - dopo il buon andamento del mercato e dei prezzi per l'anno 2021 e prima parte del 2022 dove ha potuto aumentare i prezzi del 15/20% sui prezzi 2019, vede in questa fase congiunturale una enorme difficoltà a vendere a prezzi che consentano la remunerazione del capitale investito, tanto che alcune aziende a fine carriera stanno smettendo di produrre e molte invece stanno dirottando verso produzioni poco energivore (gasolio-elettricità) quali in primis il verde da fronda recisa e colture floricole estive. L’agricoltura non è in grado di recuperare con le vendite gli aumenti attuali».
Da questa situazione drammatica è sorta l’esigenza di sottoporre ai politici un decalogo di proposte. Elenco che prosegue, dopo le 4 idee già elencate all’inizio, con le seguenti sei proposte.
Emergenza cinghiali:
5) Commissario straordinario per la gestione della fauna selvatica presso Palazzo Chigi con pieni poteri e coordinamento di una cabina di regia con le Regioni per riformare la legge 157/1992;
6) Superamento del regime de minimis nell’ambito del sistema di indennizzi alle imprese agricole.
Emergenza manodopera:
7) Semplificazione e maggiore flessibilità degli strumenti per il reperimento della manodopera agricola, anche attraverso l’innovazione digitale.
Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr):
8) Portare a compimento le riforme per poter ricevere nei tempi stabiliti le risorse negoziate. Facilitare le procedure per l’attuazione del Piano.
- Orizzonte Europa:
9) Contrastare i sistemi di etichettatura come il Nutriscore, che penalizzano il Made in Italy. Tutelare le eccellenze agricole italiane di fronte a ingiustificati rischi per la salute umana e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità;
10) Promuovere una politica commerciale Ue che valorizzi l’agricoltura e garantisca il rispetto della reciprocità delle regole. Impegno sui dossier strategici, dalla revisione del sistema Dop-Igp alla visione di lungo termine per le aree rurali; dalla Strategia Farm to Fork a quella della Biodiversità.
Accanto a queste dieci proposte, Cia insiste sul proprio cavallo di battaglia dello sviluppo delle aree interne, che coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie nazionale e sono legate a doppio filo con l’agricoltura italiana. «Una valorizzazione che – dice il presidente Berni - passa per la transizione digitale e la meccanizzazione agricola; incentivi a reti e distretti a vocazione territoriale; potenziamento del turismo rurale; sostegno a forme di agricoltura sociale; crescita di filiere agroenergetiche locali» con, allo stesso tempo, «una riorganizzazione dei servizi alla persona, con più infrastrutture stradali, sanitarie e scolastiche, evitando il progressivo spopolamento e abbandono di aree fondamentali per il Paese».

Redazione

Vivaismo sostenibile - mostra-mercato autunnale di piante e fiori di Firenze
Un conferenza sul vivaismo sostenibile sarà al centro della seconda giornata della Mostra-mercato autunnale di piante e fiori di Firenze, che si svolge da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre presso il Giardino dell’Orticoltura.
Alla Mostra-mercato autunnale, a cura della Società Toscana di Orticultura, partecipano «oltre 75 espositori e vivaisti specializzati nel settore del florovivaismo, dell’orticoltura, della frutticoltura, della conservazione di semi, dell’arredo esterno e da giardino, editoria e accessori». È previsto anche un vasto programma culturale composto da laboratori, seminari, conferenze, presentazioni di libri e performance aperti alla cittadinanza.
La conferenza “Vivaismo sostenibile”, in programma sabato 1 ottobre dalle ore 9,30 alle 13,30, è organizzata in collaborazione con Anci Toscana. All’incontro interverranno, oltre al presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli, il presidente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini, professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università di Firenze, l’accademico dei Georgofili Daniele Vergari, l’agronomo Francesco Pavesi e il paesaggista Elia Renzi.
Tutta la manifestazione, sia la mostra-mercato che gli eventi culturali, è a ingresso libero. Orario continuato dalle ore 9 alle 19. Accessi da via Vittorio Emanuele II n. 4 e da via Bolognese 17. 
 

Redazione

PNRR logistica agroalimentare avviso

L'Avviso per l’accesso alle agevolazioni per lo sviluppo della logistica agroalimentare è stato pubblicato sul sito del MIPAAF. Finanziato dal PNRR con 500 mln.

 
Nel sito web del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) è disponibile l'Avviso pubblico per l'accesso alle agevolazioni per lo sviluppo della logistica agroalimentare, a favore delle imprese, in linea con le direttive fornite dal decreto del 13 giugno scorso, a cui sono destinati 500 milioni di euro nell'ambito della misura PNRR "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo".
A renderlo noto è un comunicato del MIPAAF del 22 settembre in cui si specifica che «il nuovo strumento dei "Contratti per la logistica agroalimentare" prevede il sostegno agli investimenti finalizzati a potenziare i sistemi di logistica e stoccaggio, riducendo l'impatto ambientale e rafforzando la competitività delle imprese».
Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimenti in attivi materiali e immateriali (ad esempio locali di stoccaggio delle materie prime agricole, trasformazione e conservazione delle materie prime, digitalizzazione della logistica e altri), gli investimenti nel trasporto alimentare e gli interventi di innovazione dei processi di produzione, dell'agricoltura di precisione e della tracciabilità. In particolare «i programmi di investimento – viene precisato - potranno riguardare la creazione di una nuova unità produttiva, l'ampliamento della capacità, la riconversione o la ristrutturazione di un'unità produttiva esistente, o l'acquisizione di un'unità produttiva».
Per essere ammessi i progetti devono destinare una quota minima dell’investimento alternativamente:
- alla riduzione degli impatti ambientali e alla transizione ecologica, per almeno il 32% dell'investimento complessivo;
- o alla digitalizzazione delle attività, per almeno il 27% dell'investimento complessivo.
Possono partecipare le imprese, in forma singola o associata, anche in forma consortile, le società cooperative, i loro consorzi che operano nel settore agricolo e agroalimentare, le organizzazioni di produttori agricoli, le imprese attive nei settori pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo nonché le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione.
Un importo pari ad almeno il 40 per cento delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa e fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Le domande di accesso agli incentivi, complete dei relativi allegati e documenti richiesti, dovranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica www.invitalia.it, su cui sarà a breve disponibile una scheda informativa dettagliata e potranno essere richiesti ulteriori chiarimenti e informazioni.
La presentazione delle domande di agevolazione sarà possibile a partire dalle ore 12 del 12 ottobre e fino alle ore 17 del 10 novembre 2022.
L'Avviso e i suoi allegati sono disponibili qua
 

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