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La 71esima edizione di Flormart, storico salone internazionale del florovivaismo, si terrà come sempre a Padova, dal 21 al 23 settembre 2022, ma sarà la prima volta che il salone è organizzato da Fiere di Parma.
Come reso noto nei giorni scorsi dai nuovi organizzatori, parteciperanno alla fiera 300 espositori e 200 buyer esteri, oltre a quelli italiani. L’obiettivo, annunciano, è «sviluppare la reputazione del florovivaismo italiano all’estero».
A Flormart «saranno esposte tutte le tipologie di piante e fiori» e particolare attenzione sarà dedicata alle «piante per giardini a basso consumo di acqua, le piante per la nuova foresta urbana, le piante per il verde tecnologico a corredo degli edifici (verde pensile)», così come per «gli impianti d’irrigazione con i nuovi software che riducono al minimo l'impiego di acqua; le macchine per le cure colturali di parchi e giardini».
La filiera professionale del florovivaismo, si conclude la nota degli organizzatori, «si incontrerà a Flormart per delineare le nuove strategie del settore» e «i numerosi convegni tratteranno le tematiche più attuali, dall’innovazione tecnologica e varietale all’utilizzo degli stanziamenti previsti dal PNRR e al ruolo del verde come infrastruttura centrale delle città (flormart.it)».

Redazione

Il CREA Foreste e Legno fra i centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale individuati da MITE e MIPAAF. Le sedi toscane.

Il Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA, con le sue sedi di Arezzo, Casale Monferrato, Roma, Rende e Trento, è uno dei “Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale” individuati nel Decreto interministeriale del Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) del 31 marzo 2022 che è stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
A renderlo noto, ieri l’altro, un comunicato del CREA in cui si ricorda che questi centri nazionali «dovranno occuparsi del monitoraggio del patrimonio genetico forestale nazionale e dello stato di salute degli ecosistemi forestali nonché della conservazione e del mantenimento della biodiversità autoctona, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, riconosciuto sempre più un’eccellenza a livello internazionale». Più precisamente, i centri dovranno «assicurare e perseguire l'approvvigionamento e la conservazione sia di specie e provenienze forestali importanti per la salvaguardia della biodiversità di almeno una zona omogenea dal punto di vista ecologico sia delle specie più rappresentative e di quelle endemiche degli ecosistemi forestali presenti, nonché la cura di specifiche attività di studio e modalità di conservazione del germoplasma forestale di importanza scientifica e di riferimento nazionale».
Presso le sedi del Centro Foreste e Legno del CREA, si ricorda, vengono da tempo svolte attività di raccolta e conservazione di germoplasma di numerose specie e provenienze arboree forestali, importanti per la salvaguardia e la tutela della biodiversità a livello nazionale ed internazionale. Per il solo salice e pioppo (generi Salix e Populus) sono conservate, ad esempio, circa 2400 accessioni, mentre per altre specie di interesse forestale il Centro ha realizzato diverse centinaia di parcelle tra collezioni di germoplasma, campi sperimentali comparativi di provenienze, discendenze e cloni.
«Un riconoscimento – ha commentato il Direttore del Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA Piermaria Corona - di grande significato per il nostro Centro e per chi lavora ed ha lavorato negli anni passati per questo risultato, in un momento di rinnovato interesse per il comparto vivaistico forestale e per la realizzazione di nuovi boschi o la ricostituzione di quelli danneggiati e degradati, nel quadro delle linee operative individuate dalla Strategia per le risorse genetiche forestali per l’Europa e dalla Strategia Nazionale Forestale. Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche forestali nazionali sono attività fondamentali per le foreste, alle quali siamo lieti di poter contribuire assieme ai diversi enti individuati dal decreto».
L’elenco dei centri nazionali selezionati dal Decreto comprende, oltre a quelli del CREA, i seguenti:
- i centri nazionali Biodiversità Carabinieri di Pieve S. Stefano (provincia di Arezzo), di Peri (provincia di Verona) e di Bosco Fontana (provincia di Mantova);
- «UNIFI-FALP - laboratorio semi Università di Firenze», cioè la sezione Foreste Ambiente Legno Paesaggio del Dipartimento di Scienze e tecnologie Agrarie, alimentari, ambientali e forestali (DAGRI) dell’Università degli studi di Firenze;
- «CNR-IPSP, Istituto per la protezione sostenibile delle piante (IPSP), Dip. Biodiversità degli ecosistemi agro-forestali (Biodiv)», che ha la sede centrale a Torino e fra le sedi secondarie una a Sesto Fiorentino (in provincia di Firenze), accanto a quelle di Bari, Legnaro (Padova) e Portici (Napoli);
- il Centro regionale di Castanicoltura del Piemonte;
- il Castagneto didattico-sperimentale di Granaglione in Emilia Romagna.
Ecco il testo integrale del Decreto.

Redazione

Uno «sportello remoto» che consente «incontri in contraddittorio» sulle difformità emerse «nell’ambito dei controlli relativi alla campagna dichiarativa 2021» tramite videochiamate su piattaforma certificata. Con riduzione dei costi e dei tempi dei contraddittori per le aziende agricole.
È il progetto pilota, avviato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) in relazione alle restrizioni del 2020 per la pandemia da Covid-19, che prosegue adesso e permetterà alle aziende di evitare gli spostamenti, mentre all’Agea di incrementare l’efficienza amministrativa sia in termini di produttività che in termini di digitalizzazione. Questo grazie al fatto che alla fine della videochiamata viene prodotto un verbale firmato da entrambe le parti con firma elettronica qualificata (valida a norma di legge) in modalità PaDes, evitando la produzione di documenti cartacei. La firma digitale del verbale è possibile anche se i soggetti firmatari non sono dotati di un proprio certificato digitale, grazie all’utilizzo di un certificato di firma remota “one shot” (ovvero utilizzabile esclusivamente per una sessione) che viene emesso in tempo reale dal certificatore accreditato, a valle del completamento dell’autenticazione Spid di secondo livello, unico prerequisito richiesto. 
«Il progetto – ha dichiarato il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini - rientra nel complessivo percorso di trasformazione digitale che l’Agenzia ha intrapreso da tempo e ha già consentito ad oltre 9 mila aziende incontrate virtualmente, la sottoscrizione tramite la piattaforma dei verbali di incontro con i quali sono state definite le singole posizioni. Numeri che dimostrano il successo dell’iniziativa e ci spingono a valutarne l’estensione verso altre attività di sportello».

Redazione

Mefit - dimissioni Grassotti

Il sub commissario Spano ha stoppato le dimissioni dell’amministratore del Mefit di Pescia Grassotti, perché impossibili per lo Statuto nei prossimi 45 giorni.

 
Congelate le «dimissioni irrevocabili» rassegnate il 20 giugno scorso da Antonio Grassotti, amministratore unico dell’AS Mercato dei fiori della Toscana (Mefit), l'azienda speciale del Comune di Pescia che amministra il mercato per il commercio all’ingrosso di fiori e piante pesciatino.
Come reso noto dal sub commissario prefettizio Maria Elda Spano con un comunicato stampa del 24 giugno - che fa seguito a un precedente comunicato in cui era stata annunciata l’avvenuta acquisizione del certificato di temporanea idoneità strutturale dell’edificio che ospita il Mefit – l’amministratore unico Grassotti non può procedere alle dimissioni con effetto immediato a causa del regime di prorogatio di 45 giorni previsto dallo statuto del Mefit. Una previsione concepita per dare il tempo al Sindaco del Comune di Pescia (o chi ne fa le veci) di procedere alla sostituzione dell’amministratore unico del Mefit garantendo nel frattempo la continuità all’azienda.
In data 22 giugno, fa sapere Maria Elda Spano, ha comunicato ad Antonio Grassotti tale «impossibilità giuridica» e il giorno seguente Grassotti «ha fornito rassicurazioni al Comune di Pescia, sull’osservanza delle richiamate previsioni statutarie».
«Tale positiva interlocuzione – conclude il sub commissario Elena Spano, replicando implicitamente ad alcune delle motivazioni addotte da Grassotti per le proprie dimissioni (vedi) - si inserisce nel quadro dei contatti costantemente intercorsi con i molteplici soggetti coinvolti nella funzionalità del Mefit e, da ultimo, interessati al recente sopralluogo del sito della struttura, tenutosi il 20 del mese corrente»
 

Redazione

figura del giardiniere 4.0 - AIPV DAY 2022

Il 24 e 25 giugno nel Comune Vertemate con Minoprio (Como) 2^ edizione dell’AIPV DAY, appuntamento annuale dell’Associazione Italiana Professionisti del Verde.

 
Una manifestazione nazionale a tutto tondo sui e per i professionisti della filiera del verde: i giardinieri in primis, ma anche chiunque si occupi di  manutenzione del verde a titolo professionale, gli agronomi, i valutatori della stabilità degli alberi, gli arboricoltori, i periti agrari e gli agrotecnici. Un’occasione di aggiornamento tecnico per il singolo professionista o l’azienda, ma anche di dibattito fra associazioni di categoria sulle prospettive della cura del verde. 
Per due giorni, da venerdì 24 a sabato 25 giugno presso il Parco della Fondazione Minoprio, nel Comune di Vertemate con Minoprio in provincia di Como, si svolgerà la seconda edizione dell’AIPV DAY, l’appuntamento annuale della giovane Associazione Italiana dei Professionisti del Verde (AIPV). Un’occasione per conoscere e testare in prima persona le ultime novità: prodotti, servizi, attrezzature e macchinari del giardiniere evoluto, il “Giardiniere 4.0”, come recita il titolo della manifestazione; ma anche per anticipare le tendenze del settore del verde.  
Il programma di aprirà il 24 giugno mattina con un incontro sul tema appunto “Giardiniere 4.0 – Innovazione  tecnologica e aggiornamento professionale” che sarà aperto dalla presidente di AIPV Daria Bosio e prevede relazioni su temi quali le novità nella cura del tappeto erboso, l’irrigazione con sistemi smart e il risparmio idrico, la sicurezza nei cantieri di arboricoltura e il verde pensile. Seguiranno il pomeriggio dello stesso giorno e la mattina del 25 giugno vari workshop tecnici su vari aspetti più o meno specifici di tali temi base. In chiusura, il pomeriggio di sabato, una tavola rotonda a cui partecipano varie associazioni professionali della filiera del verde in senso ampio.
Ulteriori informazioni sul programma e su come partecipare qua.  
 

Redazione