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Allarme di Confagricoltura, all’ultimo gruppo di lavoro Fiori e Piante del Copa-Cogeca, per il rialzo dei costi di produzione nel 2022 rispetto al 2021: +70%.
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Cia: con l’aumento del taglio dei fitofarmaci a -62% entro il 2030 proposto dalla Commissione Europea l’agricoltura italiana non è economicamente sostenibile.
Non si metta a repentaglio la sostenibilità economica degli agricoltori, impegnati a garantire cibo in condizioni produttive sempre più difficili, con pretese irragionevoli sul fronte della sostenibilità ambientale.
Nei giorni scorsi Cia – Agricoltori Italiani ha lanciato l’allarme per la proposta della Commissione Ue di passare dall’originaria riduzione nell’uso degli agrofarmaci chimici entro il 2030 del -50% a un taglio del -62%, con una riduzione del 54% delle sostanze attive candidate alla sostituzione dei fitofarmaci nella protezione delle colture.
Cia contesta tali obiettivi di riduzione, perché «mancano di gradualità e sono stati fissati dalla Commissione in maniera del tutto arbitraria, privilegiando il solo impatto comunicativo». Per la Confederazione italiana agricoltori «la proposta del nuovo regolamento Ue si basa sull’intensità d’uso dei prodotti fitosanitari, che nei paesi mediterranei è naturalmente maggiore che nel resto d’Europa per la preponderanza di colture altamente specializzate». Secondo Cia, inoltre, «la Commissione dimentica gli sforzi già compiuti nella riduzione dei prodotti fitosanitari dall’Italia, che è il primo in Europa sia per superficie agricola biologica, sia per aver adottato la certificazione di qualità per la produzione integrata».
Cia precisa, comunque, di sostenere «l'obiettivo globale di riduzione degli agrofarmaci, come testimoniato dal progetto con Ibma e dalla collaborazione con AIPP, associazione per la protezione delle piante, una delle principali società scientifiche italiane»: un progetto «mirato ad ampliare la diffusione e la sperimentazione delle tecniche di biocontrollo per la difesa integrata delle colture», con l’obiettivo di «costruire un nuovo modello operativo funzionale a tutto il mondo agricolo, che risponda in maniera incisiva agli obiettivi di sostenibilità richiesti dal Green Deal».
Però Cia non crede che «obiettivi di riduzione quantitativa vincolanti a livello europeo siano l’approccio giusto, anche per la scarsa rilevanza dei dati disponibili; appare, invece, più efficace la strada dell’adozione della difesa integrata da parte degli agricoltori, per la quale però sono necessari una maggiore disponibilità di agrofarmaci a basso impatto, linee guida chiare e supporto tecnico all’agricoltore».
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Il 15 settembre al CREA OF di Pescia e in streaming i risultati del progetto “Substrati sostenibili per l'agricoltura da sedimenti marini dragati e bonificati”.
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Nel Dossier energia di FloraHolland allarme sul florovivaismo olandese, a rischio di danni irreparabili con questi prezzi del gas. Richiesti aiuti del Governo.
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L’Europa Cup 2022 dei fioristi è stata vinta dall’olandese Hanneke Frankema, seguita dall’ungherese G. Nagy e il tedesco M. Liebrich. Sesto il nostro F. Panone.
Per tre giorni, dal 26 al 28 agosto, la città polacca di Katowice, ospitando l’Europa Cup organizzata da Florint – International Florist Organisation e l’Associazione Fioristi Polacchi, è diventata la capitale mondiale dell’arte floreale, la meta di tanti importanti maestri fioristi (in gara e non solo) provenienti da varie parti del mondo.
A vincere i campionati europei dei fioristi, fra i 16 partecipanti alla competizione in rappresentanza di altrettanti Paesi, è stata la floral designer olandese Hanneke Frankema. Dietro alla nuova campionessa europea, si sono piazzati rispettivamente l’ungherese Gábor Nagy, vincitore di Eurofleurs 2017, e il tedesco Michael Liebrich.Questi tre maestri fioristi hanno avuto la meglio fra i 6 concorrenti che hanno raggiunto la fase finale della competizione dopo varie sfide ispirate alla musica, fra cui la decorazione floreale per il corpo di una ballerina e un’istallazione sul tema “Danzando sotto la pioggia”. Fra i sei finalisti c’era anche l’italiano Fabrizio Panone (vedi), che si è classificato sesto. Con lui oltre ai tre fioristi saliti sul podio, erano entrati in finale il belga Stefan van Berlo e il rumeno Nicu Bocancea. La giuria era presieduta da Thomas Ratschker.
In concomitanza con il concorso, durante la tre giorni di Katowice, anche altri fioristi di prim’ordine hanno deliziato il pubblico con esibizioni floreali spettacolari. Nel “Professional’s Day” si sono esibiti il collettivo latinoamericano EIAF, Floral Fundamentals, due importanti star polacche quali Zygmunt Sieradzan e Tomasz Max Kuczyński, mentre la sera il maestro tedesco Klaus Wagener ha impressionato la folla con uno show intitolato “Time Transition in Floristry” (Transizione temporale nell’arte floreale).
Ma non è tutto, i fioristi presenti hanno potuto partecipare anche a interessanti seminari professionali organizzati dalle aziende che sono state gli sponsor principali di questa edizione della Europa Cup.
Nell’agosto 2023, fa sapere infine Florint, sarà celebrato Eurofleurs, il Campionato Europeo per Giovani Fioristi, nello storico parco Arboretum Volčji Potok in Slovenia, che sarà ambientato all’aperto. Mentre la prossima edizione dell’Europa Cup è in calendario il 26-31 agosto 2025 in Olanda, a l’Aia, nel nuovo formato del «Florint World Championship in Floral Art 2025”.
L.S.