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Sensori, droni, satelliti, siti, trattori e serre hi-tech al servizio dell’ottimale gestione in vivaio: oggi, a partire dalle ore 16, presso la sala del consiglio della Camera di Commercio di Pistoia (corso Fedi 36), Coldiretti Pistoia fa il punto della situazione sulle novità dell’agricoltura di precisione nel vivaismo. 
Si parlerà anche dei finanziamenti dedicati all’agricoltura tecnologicamente avanzata di cui possono beneficiare pure le imprese florovivaistiche: 8 milioni di euro a fondo perduto previsti nel Psr, come fa sapere una nota di Coldiretti Pistoia dei giorni scorsi, «messi sul piatto dell’innovazione agricola da Regione Toscana che copriranno ben il 75% degli investimenti aziendali». (vedi) Per cui, continua la nota, «se ad investire sarà un giovane agricoltore, la percentuale di investimento coperto da fondi pubblici sale al 90% (analoga percentuale se ad investire sarà un’azienda localizzata in zona svantaggiata)». 
L’incontro, moderato dal direttore di Coldiretti Pistoia Francesco Ciarrocchi, si intitola “La precisione (è) ornamentale. L’agricoltura 4.0 nel vivaismo”. Nell'occasione, viene spiegato, «il mondo della ricerca dirà alle imprese vivaistiche, a cui il convegno è rivolto, ciò che è già disponibile e le innovazioni in arrivo legate alle nuove tecnologie». Parteciperanno insieme a Coldiretti, CREA, Scuola Sant'Anna, UniTus, Unifi-Dagri, CNR, Regione Toscana. Media partner Aboutplants.eu.
Informazioni sul programma qui.
 

Redazione

Raggiunto e superato l’obiettivo di spesa del Programma di sviluppo rurale 2014/2022 della Regione Toscana. L’importo dei pagamenti effettuati ammonta infatti a poco meno di 820 milioni di euro, a fronte di una previsione di 766 milioni: oltre 53 milioni in più, che in termini percentuali equivalgono al raggiungimento del 106,93%.
Lo ha reso noto un comunicato stampa regionale del 13 gennaio scorso in cui viene sottolineato che ciò «significa anche che una parte dei pagamenti effettuati al 31 dicembre 2022 contribuisce già al conseguimento dell’obiettivo di spesa per il 2023».
«Questi dati – ha sostenuto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – sono il segno di una effettiva ripresa dopo gli anni della pandemia e dell’immediato post-pandemia e nonostante l’ulteriore situazione di crisi conseguente al conflitto in Ucraina».
In particolare, al 31 dicembre 2022 l'importo dei pagamenti effettuati dalla Regione a valere sul Psr 2014/2022 ammontava a 819.222.938, mentre l’obiettivo di spesa imponeva 766.140.892.69 euro.
Riferendosi ai soli pagamenti effettuati nell’anno 2022, questi ammontano a 158.160.434,35 euro, un valore che allo stato attuale rende l'annualità 2022 quella in cui il Psr della Toscana ha realizzato in valore assoluto il più alto livello dei pagamenti. Una quota sostanziale di pagamenti è stata effettuata nel trimestre finale del 2022, nel mese di novembre - principalmente pagamenti relativi alle misure a premio, in particolare la misura 11 “Agricoltura biologica” - e nel mese di dicembre - principalmente pagamenti relativi alle misure a investimento e alla misura 19 LEADER.
Riguardo all’importo totale delle risorse pubbliche programmate per l’intero periodo 2014/2022, cioè 1.291.647.584,54 (inclusi il prefinanziamento, la riserva di Performance e i fondi Next Generation EU), il livello dei pagamenti conseguiti al 31 dicembre dell’anno appena concluso costituisce in termini percentuali il 63,42 per cento. Complessivamente i pagamenti per le misure a investimento rappresentano il 37 per cento dei pagamenti totali al 31 dicembre e i pagamenti per le misure a premio rappresentano il 40 per cento.

Redazione

Libro Bianco del Verde 2022-23 - I Parchi della Salute

Il 20 gennaio convegno a Roma e online sulla nuova tappa del Libro Bianco del Verde d’Assoverde e Confagricoltura: il volume sui parchi della salute. Iscriversi

 
A sei mesi circa dall’appuntamento a Firenze presso Villa Bardini (vedi) prosegue a Roma il work in progress “Libro Bianco del Verde – per un neo-rinascimento del verde e della sua cura” di Assoverde e Confagricoltura. La prossima tappa, nel contesto del focus 2022-2023 su “verde e salute”, è il convegno di presentazione della pubblicazione con cui si conclude questa fase: il volume sul tema "Parchi della Salute".
Un convegno, organizzato in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore della Sanità, che si svolgerà a palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, venerdì 20 gennaio dalle ore 9,30 alle 18. L’incontro potrà essere seguito anche da remoto in diretta streaming. In entrambi i casi è necessario iscriversi qui.
La sessione del mattino sarà aperta dai presidenti di Assoverde Rosi Sgaravatti, di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e del CREA Carlo Gaudio. Invierà il suo saluto con messaggio scritto il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, mentre interverrà di persona il sottosegretario di stato al ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Patrizio La Pietra. Fra i presenti, nella finestra dedicata al “Contributo delle città”, anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi
A fare il punto sul percorso svolto sin qui dall’inizio (vedi) a oggi del progetto "Libro Bianco del Verde" il presidente della federazione di prodotto “Florovivaismo” di Confagricoltura Luca De Michelis e Stefania Pisanti, segretario generale di Assoverde.
Seguiranno in mattinata, fra i vari panel, un tavolo sul tema “Ippocrate: perché i parchi della salute?” moderato dall’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia, un altro intitolato “Una nuova idea di verde e salute”, con Grazia Francescato, già presidente degli Amici della Terra e parlamentare, e il prof. Francesco Ferrini, docente di arboricoltura all’Università di Firenze nonché presidente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, e uno con “La voce dei professionisti” aperto da Sabrina Diamanti, presidente dell’Ordine degli agronomi.
Più tecnico il programma del pomeriggio con i seguenti panel:
- Governance e pianificazione
- Progettazione
- Gestione, cura e manutenzione
- Cultura.
La chiusura dei lavori spetterà a Enrico Allasia, presidente della federazione di prodotto "Risorse boschive e coltivazioni legnose" di Confagricoltura, Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura, e Paolo Iacheri, consigliere nazionale di Assoverde.
Il programma si può leggere qui.
 

Redazione

Oltre 2 mld a misure per l’agricoltura, fra cui credito d’imposta su spese energia e 0 contributi per giovani. Forbici: «ok ma non basta. E alzare bonus verde».

Su un ammontare complessivo di 35 miliardi di euro, più di 2 miliardi della manovra di bilancio 2023 riguardano le misure per il settore agricolo e quindi anche quello florovivaistico: dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione.
Lo ricorda una nota di Assofloro del 10 gennaio scorso contenente i principali elementi di novità della legge di bilancio 2023 (Legge n.197 del 29 dicembre 2022) riguardanti il florovivaismo. In essa Nada Forbici, presidente di Assofloro, sottolinea il ruolo sempre più strategico per la crescita del Paese che assume con questa manovra l’agricoltura, con oltre 2 miliardi di euro di risorse destinate ad essa.
Tuttavia la presidente di Assofloro sostiene che «le misure che riguardano il caro energia, sono insufficienti rispetto all’aumento esponenziale dei costi energetici per il settore florovivaistico». «Il caro energia – dice Nada Forbici - continua a incidere pesantemente sulle aziende, in modo particolare quelle che si occupano di floricoltura in serra, già duramente provate dal lockdown causato dal Covid e dalle conseguenze sui mercati del conflitto Russia-Ucraina e che stanno subendo anche l’aumento dei costi delle materie prime necessarie a produrre, dalla vasetteria alla torba».
Ma non è tutto. Nada Forbici ha un’altra richiesta: «nel corso del 2023 occorrerà lavorare per incrementare la percentuale imponibile per la detrazione del bonus verde, che non è stata possibile nella nuova legge di bilancio per i tempi stretti legati al cambio di governo e la necessità di chiudere la manovra». «Serve inoltre - conclude la presidente di Assofloro - un maggiore impegno per la promozione e la valorizzazione del prodotto florovivaistico italiano».
Ma vediamo le principali novità della manovra riguardanti il florovivaismo, così come vengono illustrati da Assofloro:

Misure contro il caro energia
La nota richiama in primo luogo i provvedimenti contro il caro energia, uno dei problemi più sentiti dalle aziende florovivaistiche da fine 2021 a oggi. A cominciare dall’estensione nel primo trimestre 2023 del credito di imposta a favore di certe imprese agricole, fra cui le florovivaistiche, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante utilizzato nella trazione dei mezzi strumentali. Questo credito di imposta è riconosciuto anche per la spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi.
Inoltre sono stati prorogati e potenziati i crediti d’imposta legati ai consumi di energia elettrica e gas naturale:
1) passa dal 40% al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (energivore): da applicarsi a spese effettuate per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023;
2) passa dal 30% al 35% il credito d’imposta in favore delle imprese dotate di contatori di energia elettrica con potenza pari o superiore a 4,5 KW (diverse dalle imprese del punto 1): da applicarsi alle spese sostenute per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo trimestre dell’anno 2023;
3) passa dal 40 al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese a forte consumo di gas naturale: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023;
4) passa dal 40 al 45% il credito d’imposta in favore delle imprese non gasivore: da applicarsi alle spese di acquisto del gas naturale consumato nel primo trimestre del 2023.

Sostegno ai giovani in agricoltura
Tra le altre misure della legge di bilancio che interessano il florovivaismo, è segnalata quella per sostenere i giovani e il ricambio generazionale: è previsto per il 2023 l’esonero contributivo, per un periodo massimo di 24 mesi, a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a 40 anni che si insediano per la prima volta in agricoltura tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

Esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari
È stata prorogata anche nel 2023 l’esenzione dalla determinazione della base imponibile ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Fondo per l’innovazione
Per quanto riguarda invece l’innovazione e la digitalizzazione, sono previsti 225 milioni di euro per progetti finalizzati all’incremento della produttività attraverso la diffusione delle tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti.

Bonus verde
Infine è stata approvata la proroga fino 2024 del “Bonus verde” che, già varato con la precedente legge di bilancio, prevede l’agevolazione al 36% per la sistemazione di aree verdi, per una spesa massima di 5.000 euro.

Redazione

Fedagripesca Toscana - La Pietra sulle emergenze agricole

A Pistoia il presidente di Fedagripesca regionale Tistarelli: «grido d’allarme da tutti i comparti». La Pietra: «agricoltura al centro dell’agenda politica».

 
Sburocratizzazione del sistema vitivinicolo, supporto all'olivicoltura toscana e al ricambio generazionale nel settore cerealicolo e ortofrutticolo, valorizzazione della cooperazione come strumento per generare economia sostenibile nel settore dell’agricoltura e della tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico della Regione. 
Questi alcuni dei temi affrontati all’incontro tenutosi oggi a Pistoia, presso il Centro Mati, tra i vertici di Fedagripesca Toscana, la sezione agricola di Confcooperative regionale, e il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio La Pietra, espressione del territorio pistoiese. «Occasione per portare all’attenzione del sottosegretario – ha affermato la presidente di Confcooperative Toscana Claudia Fiaschi – le difficoltà che le cooperative del settore stanno vivendo, al pari delle altre aziende, e richiamare un’attenzione costante sul settore da parte di governo e istituzioni». Nella convinzione che, come ha sostenuto la presidente Fiaschi, l’agricoltura giochi «un ruolo fondamentale nelle sfide economiche, sociali e ambientali che la Toscana ha davanti» e che «l'economia cooperativa rappresenta anche in questo settore uno strumento prezioso per valorizzare il territorio, creare reddito e occupazione, generare economie di scala produttive che restituiscono competitività alle caratteristiche dimensionali dell'economia agricola della Toscana, caratterizzata da frammentarietà e piccola dimensione». 
«Servono oggi soluzioni tempestive per aiutare le imprese e salvaguardare le produzioni di eccellenza  che questi territori producono – ha detto il presidente di Fedagripesca Toscana Fabrizio Tistarelli -. L'aumento dei costi energetici e delle materie prime causato della guerra sta creando effetti devastanti in tutto il territorio che devono essere fronteggiate con misure di supporto straordinarie». «Il grido di allarme – ha aggiunto Tistarelli - arriva da tutti i comparti. Chiediamo al governo di incidere con politiche di sostegno alle nostre imprese agricole con ogni mezzo e con determinazione».
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il presidente di Confcooperative Fedagripesca nazionale Carlo Piccinini, sono state affrontate le esigenze dei diversi settori in Toscana, che rappresentano in certi casi vere difficoltà. Fra queste, nel settore vitivinicolo, il calo delle vendite, la scelta di vini di bassa qualità da parte del consumatore medio e l’aumento dei costi di produzione legato in particolare ai costi dell'energia, che stanno compromettendo la sostenibilità delle cooperative agricole. Mentre l'olivicoltura necessita di un supporto per affrontare un mercato in cui vi sono prodotti di bassa qualità in vendita a prezzi non concorrenziali e il mondo della floricoltura, in cui c’è bisogno di agevolare il ricambio generazionale, si sta assistendo a un calo delle vendite. I settori cerealicolo e ortofrutticolo, come un po’ tutti i comparti, stanno sostenendo costi maggiorati, che influenzano i prezzi di vendita. Infine, il comparto zootecnico sta vivendo un periodo critico senza precedenti, così come quello forestale che deve essere sostenuto.
Il sottosegretario La Pietra ha replicato alle richieste affermando che «la priorità delle priorità» è «rimettere al centro dell’agenda politica l’agricoltura, che è quello che stiamo cercando di fare da quando questo governo si è insediato». «La nostra è un'agricoltura che punta sulla qualità e non sulla quantità – ha proseguito La Pietra - per questo è ancora più importante tutelarla. Produrre in Toscana è di per sé un brand riconosciuto in tutto il mondo. In questo senso un importante strumento di tutela sono i marchi, che vanno difesi e aiutati a crescere». Ma non basta. «Dobbiamo farci sentire in Europa – ha detto La Pietra - perché è da lì che passano tante norme che possono danneggiare la nostra agricoltura, come si è visto con il caso dell’etichettatura del vino, e dobbiamo rimettere a posto alcune cose a livello italiano. Prendiamo la questione del paesaggio, che è opera degli agricoltori e non una fotografia intoccabile. Io sto lavorando ad una norma per eliminare il vincolo paesaggistico sulla forestazione, perché se il bosco non si può toccare e cioè curare, il bosco muore».
 

Redazione