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Il 21 e 22 dicembre approvati i 3 decreti con le graduatorie per l’accesso ai sostegni per aziende di logistica agroalimentare, mercati all’ingrosso e porti.
Altro obiettivo legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) raggiunto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF): mercoledì 21 e giovedì 22 dicembre sono stati approvati i tre decreti che contengono le relative graduatorie per l’accesso alle agevolazioni previste dal PNRR a sostegno della logistica agroalimentare.
I tre decreti si riferiscono ad altrettanti filoni di investimenti: per le imprese che operano nella logistica agroalimentare (500 milioni di euro a disposizione), per i mercati agroalimentari all'ingrosso (150 milioni di euro) e per le Autorità di sistema portuale (150 milioni di euro). I progetti saranno finanziati, nell'ordine di cui alla graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili, nel rispetto della riserva del 40% da destinare a progetti localizzati nelle regioni del Mezzogiorno. E, nel caso del decreto per le aziende di logistica, le risorse sono suddivise in due sezioni: 350 milioni di euro per le aziende del settore primario e per le aziende di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; 150 milioni di euro per le aziende attive negli altri settori e per i progetti di ricerca e sviluppo eventualmente associati ai progetti principali.
Inizia ora la fase di verifica tecnica, per arrivare poi ai provvedimenti di concessione delle risorse, che terranno conto della riserva del 40% da destinare a progetti localizzati nelle regioni del Sud.
«Anche questo altro passo avanti nell'iter di assegnazione delle risorse del PNRR rappresenta un risultato soddisfacente – ha dichiarato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida -. Quello della logistica è un altro ambito dove a nostro avviso occorrono dei perfezionamenti, da ottenere attraverso interventi mirati per migliorare il PNRR. Ad esempio, la misura a favore delle imprese per la realizzazione di progetti di logistica agroalimentare ha registrato un grande interesse tra gli operatori del settore, e dunque merita di essere rifinanziata. Stessa situazione per quanto riguarda i mercati all'ingrosso: anche qui la domanda supera la dotazione economica. In relazione alla logistica nelle aree portuali, poi, la misura appare chiaramente sottodimensionata, se il fine è quello di rendere più moderno ed efficiente il sistema strategico della portualità italiana. Il nostro impegno è quindi continuare a lavorare affinché questi interventi siano sempre più adeguati alle reali esigenze del settore».
I 3 decreti
- 21 dicembre 2022: decreto con n. di prot. 656013 di approvazione della graduatoria per l'accesso alle agevolazioni a sostegno degli investimenti delle imprese nella logistica agroalimentare, nell'ambito della Misura M2C1, Investimento 2.1 "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo" del PNRR. (Vedi qua)
- 22 dicembre 2022: decreto n. di prot. 657897 di approvazione della graduatoria per l'accesso alle agevolazioni a sostegno degli investimenti per i mercati agroalimentari all'ingrosso nella logistica agroalimentare, nell'ambito della Misura M2C1, Investimento 2.1 "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo" del PNRR. (Vedi qua)
- 22 dicembre 2022: decreto n. prot. 658834 di approvazione della graduatoria per l'accesso alle agevolazioni a sostegno degli investimenti delle Autorità di sistema portuale nella logistica agroalimentare, nell'ambito della Misura M2C1, Investimento 2.1 "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo" del PNRR. (Vedi qua)
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
Si avvicina la scadenza del concorso internazionale “Spazi creativi” per la progettazione e realizzazione di giardini a tema nel contesto della prossima edizione di Orticolario, il garden show che si svolge ogni anno a Villa Erba sul lago di Como.
L’ultima data utile per iscriversi è il 9 gennaio 2023 e i progetti dovranno ispirarsi al contesto e al tema di Orticolario 2023, che è il “Paesaggio d’Acqua”, inteso «sia come contesto naturale, sia come scenario urbano, che contempla la presenza di parchi e giardini con fontane e vasche».
Al centro della prossima edizione «piante per un giardino sostenibile: dalla vegetazione igrofila dei giardini acquatici alle xerofile dei giardini secchi, a basso fabbisogno idrico e ridotta manutenzione, in cui le piante resistono alla scarsezza o alla mancanza di acqua». Nella convinzione che «questi due aspetti, apparentemente contrastanti, permettono invece ai progettisti di rappresentare il connubio tra acqua e natura, sia valorizzando veri e propri giardini acquatici, sia giardini con giochi d'acqua, sia il loro contrario, ovvero giardini attenti al consumo idrico ed alla sostenibilità». «In ogni caso – puntualizza il regolamento - paesaggi che fanno dell’elemento acqua la priorità centrale del progetto».
Tutte le informazioni necessarie alla partecipazione al concorso e più in generale alla prossima edizione dell’esposizione Orticolario 2023 si trovano qua da dove si può accedere al Bando e Regolamento, alla mappa dei giardini/installazioni e ai moduli per l’iscrizione e descrizione dei progetti.
Redazione
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Il 21 dicembre emanato decreto con l’elenco delle aziende ammesse al contributo della misura PNRR Parco Agrisolare. Lollobrigida: «ora ripensare l’autoconsumo».
Con il superamento del 30% delle risorse assegnate entro il 2022 e della quota minima di capacità solare che sarà installata, sono stati raggiunti i primi due target della misura del PNRR “Parco Agrisolare”, che supporta la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, ma anche interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dai tetti, la realizzazione dell'isolamento termico degli edifici e la realizzazione di un sistema di areazione.
Lo hanno comunicato il 22 dicembre scorso il Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (MASAF) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), soggetto attuatore della misura, annunciando che il giorno precedente è stato emanato il decreto ministeriale contenente l’elenco delle aziende ammesse al finanziamento: in tutto 5.253 beneficiari per un totale di risorse concesse pari a 451.300.836,59 euro e nuova capacità solare installata al completamento degli investimenti di 565.484 kw.
Come ricordato infatti nel comunicato del GSE, «il progetto “Parco Agrisolare" prevede quattro specifici target, ossia che le risorse assegnate siano almeno pari al 30% entro il 2022, almeno pari al 50% entro il 2023 e al 100% entro il 2024 e inoltre che i progetti finanziati includano l’installazione di almeno 375 MW di nuovi impianti fotovoltaici». Per cui «grazie alla efficace sinergia operativa fra il Ministero e il GSE, sono stati raggiunti sia il primo che il quarto target».
«Per il MASAF e per il Governo Meloni questa è senz'altro una buona notizia – ha commentato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida -, al tempo stesso però ci sono degli aspetti su cui occorre un cambio di prospettiva. In seguito al conflitto russo-ucraino, infatti, sono emerse carenze energetiche che ci devono indurre a ripensare il vincolo di autoconsumo. Ciò dipende dal fatto che nella fase in cui il PNRR venne progettato le condizioni erano radicalmente diverse da quelle attuali. Oggi l'esigenza è concentrarsi sulla massima produzione possibile da immettere nella rete. Per questo motivo, il MASAF ha proposto un meccanismo per consentire alle imprese agricole o agroalimentari dotate di impianti fotovoltaici di conservare "virtualmente" l'energia prodotta in eccesso riutilizzandola nei periodi di maggiore richiesta energetica delle proprie attività».
Le imprese beneficiarie riceveranno dal GSE una comunicazione individuale utile a conoscere i dettagli relativi al contributo concesso, in relazione alla domanda presentata. Il GSE, terminata questa prima fase istruttoria, proseguirà con l’esame delle altre domande pervenute, comunicandone gli esiti ai proponenti e al Ministero.
Sul sito del MASAF, a partire da qua, si può consultare il testo del Decreto con l’Allegato 1 contenente l’elenco di tutti i beneficiari. Ulteriori informazioni nella sezione Servizi > Attuazione Misure PNRR > Parco Agrisolare del GSE.
L.S.
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Il 75° Annuario dell’agricoltura italiana presentato il 22 dicembre: agroalimentare a 549 mld (15% dell’economia) grazie a +7,6% alimentare e +6,4% agricoltura.
Redazione
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Il 21 dicembre in Conferenza Stato-Regioni intesa sullo schema di decreto sulle modalità dei pagamenti diretti del Piano nazionale della PAC: 3,6 mld all'anno.
A sole tre settimane dall’approvazione del Piano strategico nazionale (Decisione della Commissione europea del 2 dicembre 2022 (vedi): è stato adottato in Italia il provvedimento con cui si disciplinano le modalità di erogazione dei pagamenti diretti della PAC per l'anno 2023: interamente finanziati dall'Unione europea e finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, con una dotazione di circa 3,6 miliardi di euro all'anno.
Come reso noto dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), nella seduta del 21 dicembre della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del ministro Francesco Lollobrigida, è stata sancita l'intesa sullo schema di decreto ministeriale relativo alle modalità di applicazione dei pagamenti diretti previsti dal Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027.
Il decreto, come riferito nella nota del Masaf, prevede la prosecuzione del cosiddetto sostegno di base al reddito degli agricoltori, cui sono destinati 1,678 miliardi di euro all'anno, e del processo di convergenza nazionale dei diritti all'aiuto, attraverso il quale, entro il 2026, tutti i diritti all'aiuto dovranno raggiungere un valore pari ad almeno l'85% della media nazionale.
Con lo stesso provvedimento si prevede, inoltre, l'avvio del cosiddetto “sostegno redistributivo”, che privilegia le aziende medio-piccole, destinatarie di un contributo aggiuntivo limitato ai primi 14 ettari posseduti, e si attivano, per la prima volta, specifici interventi a finalità ecologico-ambientale (eco-schemi), cui sono destinati circa 900 milioni di euro all'anno.
«Gli eco-schemi – spiega la nota del Masaf - rappresentano una delle maggiori novità della PAC 2023-2027 e hanno l'obiettivo di stimolare l'assunzione di impegni ambientali più ambiziosi e mirati alle peculiarità dei diversi territori e tipologie produttive, capaci di rafforzare in modo mirato il contributo dell'attività agricola alla società ed all'ambiente, di migliorare la sostenibilità di tutti i processi produttivi». Gli eco-schemi attivati sono 5 e prevedono l'impegno del settore zootecnico alla riduzione della resistenza antimicrobica, l'inerbimento delle colture arboree, la salvaguardia degli oliveti di particolare valore paesaggistico, il sostegno ai sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento, e misure specifiche per gli impollinatori.
Nel decreto viene infine rafforzata la politica in favore dei giovani agricoltori e vengono potenziati gli aiuti accoppiati al reddito, finalizzati a settori o prodotti di particolare rilevanza dal punto di vista socio-economico e ambientale. I settori interessati dagli aiuti accoppiati sono: latte; carni bovine; carni ovine e caprine; frumento duro; semi oleosi (colza e girasole); riso; barbabietola da zucchero; pomodoro destinato alla trasformazione; olio d'oliva; agrumi; colture proteiche comprese le leguminose.
Redazione