Capitanio eletto presidente di AIPH, che accoglie Myplant

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Al 74° congresso di AIPH il vivaista pugliese Leonardo Capitanio scelto come successore dell’olandese Bernard Oosterom. Myplant & Garden è entrata in AIPH.

L’International Association of Horticultural Producers (AIPH), la principale associazione internazionale di florovivaisti, si tinge di azzurro.
Il 27 settembre, in occasione del suo 74° congresso annuale, tenutosi in Olanda, ad Almere dove è in corso Floriade (vedi), Leonardo Capitanio è stato eletto presidente di AIPH, di cui era divenuto vice presidente nell’ottobre 2021 (vedi). Succede all’olandese Bernard Oosterom, che ha presieduto l’associazione dal 2015 a oggi, e avrà come vice presidenti, oltre al cinese Jianping Zhou, il neo eletto Bill Hardy, proveniente dal Canada.
randazzoNella stessa occasione Myplant & Garden è ufficialmente diventata membro di AIPH, come reso noto da Valeria Randazzo, amministratore delegato di VGroup, la società organizzatrice del salone del florovivaismo milanese (vedi). «È un grande orgoglio per noi poter entrare a far parte di un ampio e selezionato network internazionale di relazioni  – ha dichiarato Randazzo -. Sarà un piacere collaborare con AIPH sui temi-obiettivo, quali la diffusione del valore economico, ambientale, sociale e culturale delle green cities, la promozione degli appuntamenti di settore, la condivisione delle informazioni sui dati del comparto». La responsabile di Myplant si è così espressa sull’elezione di Capitanio a presidente di AIPH: «è la prima volta che un italiano riveste questa carica. Lo consideriamo un riconoscimento al valore del florovivaismo italiano e all’impegno per tutto il settore svolto negli anni da Capitanio».
Quale coltivatore di piante ornamentali a Monopoli, in Puglia, con un ruolo passato di presidente dell’Associazione nazionale vivaisti esportatori (Anve) e più recentemente come vice-presidente di AIPH, Leonardo Capitanio, nonostante la giovane età, ha molti anni di esperienza alle spalle nella cooperazione internazionale nell’ambito del florovivaismo. Commentando la sua elezione, Capitanio ha detto: «il florovivaismo è la mia vita. Mio padre era un vivaista e io avevo otto anni quando ho iniziato a seguire le sue orme. Ora miro ad aiutare il settore a superare questa stagione difficile, bloccata dalla pandemia da Covid-19 e poi dai costi energetici folli». «Immagino – ha aggiunto – un comparto del florovivaismo più sviluppato e supportato da solide soluzioni tecnologiche che siano in grado di aiutare l'intera filiera».
Tra i suoi obiettivi per AIPH c'è quello di renderla una risorsa globale per la promozione delle città verdi, la promozione di mostre florovivaistiche internazionali, la raccolta e la diffusione di dati e informazioni sul comparto florovivaistico mondiale e l'ulteriore sviluppo della preziosa rete dell'associazione. «Ma soprattutto – ha concluso il neo presidente di AIPH - non dimentico mai le mie radici e l'importanza delle aziende a conduzione familiare che hanno segnato la storia del florovivaismo globale, dall'Asia all'America, attraverso l'Africa, l'Oceania e l'Europa».

L.S.