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Un sostegno da 25 milioni di euro alle aziende florovivaistiche italiane contro il caro-energia.
Dopo l’intesa raggiunta il 12 ottobre scorso in Conferenza Stato-Regioni, è stato finalmente firmato dal ministro uscente delle Politiche agricole Stefano Patuanelli il decreto a favore del settore florovivaistico pensato dal Mipaaf lo scorso settembre per contrastare gli effetti del rincaro dei prezzi energetici derivante dalla guerra in Ucraina (vedi).
Fortemente atteso dal settore, il decreto prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro a valere sul "Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura" e, secondo le stime Istat, dovrebbe coinvolgere «oltre 8 mila imprese florovivaistiche, per un totale di circa 8814 ettari di superfici a serre o con strutture protette, che necessitano a seconda delle esigenze sia di raffrescamento che di riscaldamento».
«Il contributo concedibile, anche nel rispetto di quanto previsto dal Quadro temporaneo europeo di riferimento - continua la nota del Mipaaf -, è pari al 30% dei maggiori costi sostenuti nel periodo marzo-agosto 2022 rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo dello scorso anno, per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l'acquisto di energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda». È prevista la possibilità di erogazione di un acconto pari al 90% del contributo spettante.
«Obiettivo dell'intervento – spiega il Mipaaf - è quello di salvaguardare la competitività del settore ed evitare chiusure o arresto della produzione per assenza di liquidità delle imprese florovivaistiche per le loro esigenze di utilizzo dell'energia sia per il raffrescamento delle strutture serricole che per il loro riscaldamento, oltre al generale impatto su tutti i mezzi di produzione (fertilizzanti, prodotti fitosanitari, imballaggi, trasporti, materiale di propagazione)».
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Confermato presidente di Turismo Verde - Cia Toscana Centro, Masotti: «molti apriranno a Pasqua». Il presidente Orlandini: «da Regione sostegni come per Covid».
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Aumentata di 800.000€ la dotazione del bando regionale che sostiene il miglioramento dei sistemi d’irrigazione. Saccardi: «cabina di regia per nuovi invasi».
Salita a 3 milioni e 800 mila euro la disponibilità finanziaria 2022 del bando dedicato agli investimenti irrigui aziendali finalizzati a rendere più efficiente l’utilizzo dell’acqua in agricoltura.
Su iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, è stata incrementata di oltre 800 mila euro la dotazione del bando attuativo del tipo di operazione 4.1.4 – “Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole – annualità 2022” promosso nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani. Il bando sostiene gli imprenditori agricoli professionali (IAP) che vogliono rendere più efficiente l'uso dell'acqua in agricoltura attraverso interventi che incidono sul sistema di accumulo e/o sul sistema di distribuzione/adduzione di acque da destinare ad uso irriguo aziendale, fino agli interventi sugli impianti di irrigazione.
«Il problema acqua è serio, oggi più che mai – afferma l’assessora Stefania Saccardi -. La crescente domanda d’acqua, nel settore irriguo come in quello civile, in un contesto di cambiamenti climatici, ci impone di intensificare gli impegni che aiutano una gestione più razionale della risorsa che in agricoltura passa senza dubbio da interventi di efficientamento dei sistemi di irrigazione o di distribuzione, laddove soprattutto ci sono corpi idrici in condizioni non buone».
«La Regione – aggiunge la vicepresidente – si sta impegnando a snellire le procedure per la realizzazione di nuovi invasi perché non venga rallentata o addirittura abbandonata a causa di difficoltà burocratiche in cui spesso i progetti si incagliano. Abbiamo istituito una cabina di regia apposita per far fronte a questo problema. E appena abbiamo potuto abbiamo dato maggiore forza a questo bando, che va proprio nella direzione che auspichiamo e a cui stiamo lavorando: un uso più consapevole e strategico della risorsa acqua, per il futuro dell’agricoltura e dell’ambiente».
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Si intitola “Sanremo è floricoltura – workshop sul presente e il futuro del fiore alla luce delle nuove sfide economiche ed ambientali” e sarà un momento di riflessione sulla floricoltura ligure con produttori, istituzioni e operatori della filiera.
L’appuntamento è lunedì 17 ottobre dalle 9,45 alle 12,30 presso il Museo Civico di Sanremo (Piazza Nota 2). Vista la limitata capienza della sala si consiglia di prenotare il proprio posto via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Durante l’incontro, a cui parteciperà anche il presidente del Distretto florovivaistico della Liguria Luca De Michelis, si affronteranno i seguenti argomenti: “la riscoperta delle fronde”, “le succulente in vaso e da reciso”, “il re dei fiori di Sanremo: il ranuncolo”, “ibridazione e innovazione varietale”, “nuovi prodotti, logistica e sostenibilità”, il ruolo della ricerca per la sostenibilità in floricoltura e le prospettive del mercato dei fiori di Sanremo.
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