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’insetto robot che si muove con un tablet ai laboratori creativi sull’edilizia medievale, dalle attività di sup e canoa in piscina alla fusione dei metalli passando per il laboratorio di archeologia sugli antichi elefanti che popolavano la Maremma
È stata una prima edizione, ma visto l’esito non sarà sicuramente l’ultima. ScienzAmbiente, il festival dei ragazzi dedicato alla scienza alla tecnologia e alla natura, si è tenuto all’interno della cittadella ecologica di Festambiente dall’11 al 14 agosto, registrando una grande partecipazione di famiglie e ragazzi e chiudendo in anticipo tutte le iscrizioni ai laboratori e alle attività. Sono stati circa 15000 i ragazzi che hanno partecipato alle attività, comprese quelle della mattina.
“È la prima volta che in Maremma – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - viene organizzato un vero e proprio festival per i ragazzi dai 4 ai 12 anni dedicato alla scienza, alla tecnologia, all’ambiente e alla storia. Il gradimento è stato talmente alto sin dal primo giorno che abbiamo dovuto chiudere in anticipo alcune prenotazioni alle varie attività. Possiamo dire che ScienzAmbiente, una delle novità 2015 di Festambiente, è stata apprezzata anche dai genitori perché ha dato modo ai ragazzi di mettersi alla prova con la canoa e il sup, di conoscere da vicino il mondo delle api, di giocare con robot-insetti completamente stampati in 3D, di osservare le stelle e di apprendere le basi sulla fusione dei metalli, e di scoprire il mondo della natura. Con una partecipazione così elevata non possiamo far altro che annunciare per il prossimo anno la seconda edizione”.
Il festival si è svolto all’interno di Festambiente diviso in tre grandi aree (Città dei bambini, Casa ecologica e Auditorium) dove i piccoli visitatori hanno potuto toccare con mano sei tematiche principali: tecnologia, biodiversità, elemento acqua, antichi saperi, archeologia, universo e corpi celesti. L’occasione per apprendere come funziona un drone, imparare a fare piccoli lavoretti con il legno, come nidi per uccelli e batbox per i pipistrelli, o per capire l’importanza delle api attraverso l’osservazione dell’arnia e la smielatura. E di giocare con l’acqua imparando a fare sup, canoa e attività subacquee nella piscina di Festambiente, laboratori creativi sull’edilizia medievale per riprodurre il ciclo della costruzione antica, dalla produzione della calce fino alla lavorazione della pietra, la produzione di oggetti in metallo fatta interamente dai ragazzi presenti con l’uso di un piccolo forno per la fusione dei metalli e, per gli appassionati di archeologia, il laboratorio sugli antiche elefanti che popolavano la Maremma.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Si tratta di un’incredibile scoperta che permette di produrre costantemente energia, sia durante il giorno che la notte. Oltre a non alterare la vita delle piante, questi pannelli biologici non sono influenzati dalle condizioni atmosferiche che li circondano e non presentano problemi inerenti lo smaltimento e i processi di produzione. Nel 2014 ad Amsterdam sono stati accesi più di trecento lampioni con questo sistema, mentre in Spagna è stato messo a punto un nuovo pannello solare con celle a combustibile microbico funzionante con piante diverse.
La scoperta del fotovoltaico organico è davvero unica perché ovvia al problema del suo “antenato” che non sempre possiede celle formate da materiali ecologici e riutilizzabili. Tutto ha inizio in Olanda, nel 2009, dall’azienda Plant-e, distaccamento del dipartimento di tecnologia ambientale dell’Università di Wageningen, che scopre un sistema per ricavare energia dalla crescita delle piante. E con il progetto “Cielo stellato” illumina, nel 2014, più di trecento lampioni a led in due differenti zone della città di Amsterdam, alimentando inoltre la sede dell’azienda. L’idea nasce dallo sfruttamento delle sostanze nutritive prodotte durante il processo fotosintetico, rilasciate nel terreno dall’apparato radicale per poi diventare nutrimento dei microrganismi. Questi ultimi, durante la loro normale attività, rilasciano, quale sottoprodotto, degli elettroni: dunque collocando un elettrodo vicino alle radici si può raccogliere questa preziosa energia e trasformarla in elettricità. Il sistema sembra avere una migliore riuscita nelle zone umide, ma è possibile utilizzarlo ovunque possano nascere delle piante, forse perfino nelle zone inidonee all’agricoltura perché inquinate. In Spagna, infatti, l’Institute for Advanced Architecture of Catalonia, ha messo a punto un nuovo pannello solare con celle a combustibile microbico e lo ha sperimentato in diversi luoghi. Questa tecnologia, come quella olandese, si basa sul rilascio degli elettroni da parte dei batteri presenti nel terreno ed è dotata di alcuni sensori che mostrano il suo status, rendendola autosufficiente. Il pannello fotovoltaico organico spagnolo è stato così sperimentato usando il muschio, che necessita di poca luce solare per vivere e si trova ad alti livelli di umidità, e, all’opposto, con le cactacee in zone scarsamente piovose. C’è ovviamente ancora molta strada da fare per rendere efficienti questi nuovi pannelli biologici sotto il profilo della produzione di energia elettrica per metro quadro, ma certamente ci troviamo sulla via giusta. Questi impianti hanno il reale vantaggio di sfruttare l'energia in eccesso prodotta dalla natura, non risentendo delle problematiche dovute alle condizioni atmosferiche (poca luminosità per i fotovoltaici, poco vento per gli eolici) e, soprattutto, non presentando le problematiche, riscontrabili invece negli altri sistemi, legate allo smaltimento e ai processi di produzione.
Maurizio Giuntini
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è riunita oggi la Cabina di regia della "Rete del Lavoro agricolo di qualità", l’organismo autonomo nato per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità e delle criticità che caratterizzano le condizioni di lavoro nel settore agricolo.
Dal primo settembre le aziende agricole interessate potranno aderire alla Rete tramite il sito www.inps.it.
Per la prima volta in Italia si istituisce un sistema pubblico di certificazione etica del lavoro. Con la "Rete del lavoro agricolo di qualità", sarà possibile fare un percorso di contrasto al fenomeno dello sfruttamento e dell’illegalità nel lavoro agricolo e avviare un percorso di semplificazione e di trasparenza per le aziende. Si prevede inoltre un sistema premiante per le imprese che aderiranno alla Rete ed entreranno nel circuito. Della cabina di regia, presieduta dall'Inps, fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.
“Il Certificato di qualità – ha sottolineato il presidente della Cabina di regia, Fabio Vitale - non va inteso come un banale ‘bollino’ di natura burocratica, bensì come esito concreto di un percorso di innovazione culturale, che a seguito di puntuali verifiche preventive effettuate anche grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di categoria, andrà a comporre una ‘griglia selettiva’ atta ad individuare, valorizzare e premiare le aziende virtuose”.
Il coordinamento tra istituzioni e parti sociali sarà ulteriormente rafforzato con il completamento dell'iter parlamentare del collegato agricoltura, che prevede l'adesione alla Rete, attraverso la stipula di convenzioni, degli sportelli unici per l'immigrazione, delle istituzioni locali, dei centri per l'impiego e degli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura: per il rilancio del settore e per un rafforzamento del lavoro sul piano della legalità.
Possono fare richiesta per entrare nella Rete le imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti:
a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto;
b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a);
c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
Redazione Floraviva
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L'assistenza protesica e l'utilizzo di tecnologie che facilitino l'autonomia e migliorino la qualità di vita delle persone con disabilità grave sono elementi essenziali del processo riabilitativo. Per questo la Regione sostiene con azioni specifiche la realizzazione di laboratori aziendali preposti alla sperimentazione e valutazione degli ausili elettronici ed informatici per i disabili.
Va in questa direzione anche la delibera presentata dall'assessore a sanità e sociale Stefania Saccardi, e approvata nel corso dell'ultima seduta di giunta, che destina 80.000 euro proprio allo sviluppo dei laboratori aziendali per la comunicazione, l'apprendimento e il controllo ambientale, ai fine del miglioramento dell'offerta assistenziale a persone con gravissima disabilità. Successivamente verrà decisa la ripartizione della cifra tra le diverse aziende sanitarie.
"L'attività svolta dai laboratori aziendali a favore delle persone con disabilità grave - si legge nella delibera - costituisce una risposta efficace ai bisogni espressi, sia per il carattere innovativo dele soluzioni proposte, finalizzate al raggiungimento della massima autonomia personale, sia per la possibilità di far accedere un ampio numero di utenti, con disabilità specifiche diverse, alla prova, all'addestramento e all'utilizzo di particolari tecnologie e di specifici ausili protesici.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Un mese di Luglio così infuocato quali conseguenze ha prodotto sull’andamento di mercato delle specie floricole di produzione locale, al Mercato dei Fiori e delle Piante della Toscana?
L’andamento meteoclimatico di luglio ha influenzato notevolmente anche le produzioni floricole locali che caratterizzano il periodo. È notizia di questi giorni che nel mese di luglio 2015 le temperature sono state di 6,3°C superiori alla media mensile e le precipitazioni inferiori del 98%, sempre riferite alla media mensile.
Secondo un’indagine svolta dalla direzione di Mefit (Mercato Fiori e Piante della Toscana), le colture floricole, non abituate ad un andamento così estremo, hanno subito uno stress che ha provocato un aumento delle fioriture e di conseguenza un aumento delle produzioni concentrate in breve tempo. Le produzioni, quindi, non sono risultate in linea con i programmi e rispetto al 2014 si sono registrati aumenti generalizzati dei volumi raccolti.
Tuttavia la domanda, considerata normalmente piuttosto statica in questo periodo, è risultata buona sia a livello quantitativo sia a livello qualitativo e così la grande offerta del prodotto ha trovato una collocazione sul mercato, sebbene a prezzi inferiori.
Infatti il servizio pubblico gestito di mercato all’ingrosso dei fiori di Pescia a fine luglio 2015 registra un numero di ditte iscritte maggiore rispetto all’anno precedente di circa il 10% e sono soprattutto i commercianti acquirenti giornalieri che fanno segnare l’incremento maggiore (oltre 50 unità) rispetto a luglio 2014, mentre i produttori crescono di 5 unità (facendo risultare 250 aziende agricole iscritte su 580 in totale)
Il Limonium, lo Statice sinuata e la Gypsophila sono state al massimo della produzione, i volumi di queste specie floricole hanno superato in misura significativa sia i volumi dell’anno passato, sia i volumi degli standard stagionali; per la legge della domanda e dell’offerta ciò ha comportato una diminuzione del prezzo medio di 6 centesimi di euro a stelo per il limonium, 7 centesimi a stelo per lo statice e di 2euro al Kg per la gypsophila.
Anche i Gigli di produzione locale hanno subito lo stesso andamento produttivo e commerciale, ad un aumento generalizzato delle quantità abbiamo assistito ad una diminuzione dei prezzi medi quantificati in 8 centesimi di euro in meno a stelo per i lilium asiatici e in 5 centesimi di euro in meno a stelo per i lilium orientali. Medesima situazione si è riscontrata per le fronde verdi, in aumento pertanto le produzioni, in particolare di Ruscus ed Eucalipthus con diminuzione dei prezzi.
Nel comparto delle piante verdi e fiorite, da interno e da terrazzo, i produttori e i venditori lamentano invece una contrazione delle vendite rispetto agli standard stagionali, in questo caso l’andamento meteoclimatico e la congiuntura economica sfavorevole non ha certamente aiutato il settore.
Sempre secondo la direzione di Mefit, l’andamento meteoclimatico di luglio avrà effetti anche sul prosieguo della stagione, infatti si prevede in generale una diminuzione delle quantità in vendita a partire già dal mese di agosto e non è difficile ipotizzare per questo un aumento dei prezzi.
Fonte Direzione Mefit