Notizie

remaschi expo

"La Toscana e l'Expo: una lunga maratona, un grandissimo impegno, un trampolino che ci auguriamo porterà tante soddisfazioni per il futuro. Se "Orgoglio Italia" è stato il motto coniato per il padiglione Italia, noi potremmo declinarlo a buon diritto con "Orgoglio Toscana", per tutto quello che la Toscana ha saputo fare e mostrare di sé, in questi mesi, qui a Milano e anche in Toscana, e metterlo all'attenzione del mondo. Basta guardare i numeri, i 600 eventi organizzati, i 30 mila visitatori allo stand di Expo in un solo mese, i 40 mila del Fuori Expo, i 150 Comuni e le 1 300 imprese che hanno partecipato, le 3 Università e le 33 scuole Toscane coinvolte, oltre alle 120 associazioni culturali, le 21 delegazioni straniere arrivate, gli 11 percorsi turistici e gli 8 itinerari business. E ci sarebbe ancora molto altro. Di tutto questo, di tutto quello che insieme è stato realizzato, noi come Regione Toscana siamo estremamente orgogliosi."
Così l'assessore all'agricoltura, con delega per Expo, Marco Remaschi, oggi a Milano, dove nella cornice dei Chiostri dell'Umanitaria, dove sono state allestite le iniziative del "Fuori Expo", si è tenuto un evento a conclusione della partecipazione della Toscana all'Esposizione Universale.
"Ma quello di oggi – ha continuato Remaschi - non è un traguardo, è l'avvio di una nuova fase che ci dovrà portare, come Toscana, a consolidare il lavoro fatto e a raccogliere i frutti della grande ribalta che l'Esposizione Universale ha fornito all'Italia per questi mesi. Grazie all'impegno di tutti, e sono tantissimi coloro i quali hanno collaborato, la Toscana ha potuto far vedere al mondo la sua straordinaria ricchezza, un grande investimento sul quale come Regione, intesa non solo come Ente, ma come "sistema" abbiamo puntato molto, ora dobbiamo continuare, ancora insieme, portare a casa e accrescerli ancora, i frutti di questa bellissima avventura e di questo grande lavoro."

Redazione Floraviva

Lo comunica Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che è stato firmato ieri, alla presenza del Ministro Maurizio Martina e del Presidente UNCEM Enrico Borghi, il Protocollo d’intesa tra il Ministero delle politiche agricole e l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

Il Ministero e l’UNCEM si impegnano a porre in atto la più ampia collaborazione nel settore agricolo, alimentare e forestale. Innanzitutto nel realizzare un monitoraggio su tutto il territorio nazionale per evidenziare il ruolo dei comuni montani nella fase di programmazione dei Programmi di sviluppo Rurale, ai fini del miglioramento della capacità di governo e della cooperazione istituzionale.

L’accordo prevede inoltre l’avvio di una serie di azioni sinergiche tra il Ministero delle politiche agricole e l’Uncem, a partire dalla definizione di progetti di cooperazione finanziati da Programmi dell’Unione europea o da altre Organizzazioni Internazionali per lo sviluppo delle aree rurali italiane.

Il Protocollo d’intesa stabilisce, tra le attività da avviare, la promozione dell’offerta delle risorse storiche, ambientali ed agricole del territorio montano all’interno di circuiti di fruizione turistica, e la collaborazione per la creazione di un nuovo sistema di istruzione e formazione professionale a favore degli imprenditori agricoli rivolta anche ai tecnici agricoli.

“Il Protocollo d’Intesa siglato con l’Uncem è un passo molto importante – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - che ci consente di mettere in campo strumenti concreti per la piena valorizzazione e lo sviluppo in ambito agricolo dei territori montani. L’agricoltura di montagna, oltre ad essere un presidio fondamentale per la vita di molti territori rurali, è anche una risorsa strategica per la lotta al dissesto idrogeologico. Rappresenta un settore che in Europa vale 30 miliardi di euro e che coinvolge più di 2,5 milioni di aziende agricole”.

Il Vice Ministro Andrea Olivero ha dichiarato :“Questo Protocollo è frutto di un  lavoro di attenzione e cura verso un territorio come quello montano che ha le sue specificità e che questo Governo ha saputo riconoscere e valorizzare con azioni di pianificazione territoriale coerenti come la tutela del paesaggio agrario e la valorizzazione dell’agricoltura di montagna. In questo contesto, il Protocollo consentirà di monitorare lo stato di connettività delle aree montane, avviare partnership tra gli attori del territorio e, grazie alla collaborazione con la Rete Rurale, saprà favorire la messa in rete dei comuni montani, realizzando quindi politiche di sviluppo rurale lungimiranti e sinergiche”

Redazione Floraviva

Prezzo dei crisantemi mediamente in aumento dal 5% al 10%, con punte del 20% per il multifliore proveniente da Napoli, seppur i partenopei abbiano avuto un calo produttivo appena del 2%. La causa? La minor produzione (Viareggio -3%, Pescia -10%) generata dal protrarsi dell’eccezionale caldo di qest’anno. A questo vanno aggiunti i costi accessori per la selezione del prodotto. Si conferma la preferenza nei clienti verso il crisantemo multifiore rispetto al fiore singolo. Questo è appunto quanto riferisce l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) che spiega ancora: la valutazione generale sull’andamento del mercato floricolo, a pochi giorni dalle ricorrenze di novembre, è moderatamente positiva per la quasi totalità delle aziende di produzione monitorate da Ismea.
Rispetto allo scorso anno, relativamente alle varietà dei crisantemi, non si osservano novità di rilievo, con la conferma di una netta preferenza per il multifiore a discapito del fiore unico. La stagione estiva, caratterizzata da temperature particolarmente elevate, soprattutto a luglio e agosto, ma anche in alcune settimane di settembre, ha influenzato la fioritura delle specie coltivate in pieno campo, rallentandone la maturazione. Si avverte una generale riduzione delle quantità disponibili a livello nazionale e, in talune zone, anche della qualità dei crisantemi, che ha comportato un maggiore impegno selettivo in azienda.
L’insieme di tali fattori ha determinato un generale aumento dei prezzi di vendita (+5/10% in media su base annua), con rincari del 9% per le varietà Dalia e Pallina, del 12% per la Spider e con punte del più 20% per il crisantemo multifiore di produzione napoletana.
La vendita all’ingrosso è iniziata un po’ in sordina nei primi giorni di ottobre, ma ha poi recuperato soprattutto al Centro-Nord grazie ad una crescente vivacità della domanda. Rispetto allo scorso anno il ritardo produttivo ha spostato il grosso dei volumi verso la fine di ottobre favorendo il mantenimento degli standard di freschezza fino al dettaglio.
Confidando in un’evoluzione climatica positiva, la merce - ormai quasi tutta nelle mani dei distributori - dovrebbe esaurirsi a ridosso delle ricorrenze dei Santi e dei Defunti. La produzione è stimata in calo dell’8% in Liguria e del 2-3% in Versilia (Toscana). Nell’ordine dei 3 punti percentuali anche la flessione prevista nel Napoletano, contro un meno 10% atteso nel comprensorio di Pescia (Toscana).
Ismea segnala inoltre che il clima, in talune zone, ha influito negativamente sulla lunghezza dello stelo e sulla grandezza del bocciolo delle varietà a palla.
Se nelle regioni del Centro-Nord gli operatori si mostrano ottimisti, nel Meridione, dove la ricorrenza dei Santi e dei Defunti è più sentita, la debolezza della domanda che ha caratterizzato buona parte dell’anno potrebbe ancora condizionare il mercato.
Nonostante l’aumento dei prezzi potrebbe pertanto verificarsi, nel Sud Italia, un effetto negativo sui fatturati determinato da un temuto calo dei volumi di vendita.
 

 

Sett.42/15

Sett.43/15

Sanremo

0,74

0,71

Pescia

0,37

0,38

Viareggio

0,55

 

Napoli

0,36

0,38

Roma

0,68

0,72

Terlizzi

0,36

0,36

Pompei

0,38

 

Redazione Floraviva

consolida

Nei prati umidi e fertili e lungo i corsi d'acqua, ancora in questo mese si trova la consolida maggiore, Symphytum officinale, detta anche "erba di san Lorenzo". Pianta dalle lunghe foglie a punta e dalle infiorescenze ricche di nettare che sfumano dal bianco al violetto, è amata dalle api e di grande utilità nell'orto. Le su foglie, vera miniera di azoto e potassio, sono una ricca fonte di sostanze nutritive. L'ideale sarà aggiungerle al compost destinato alla concimazione naturale - un insieme di foglie, rami secchi, corteccia, erba e altro provenienti da orto e giardino -, oppure ci si può preparare un macerato da dare prima dell'inverno anche alle piante da frutto. Facile da coltivare, la consolida si adatta a quasi tutti i tipi di terreno e preferisce le posizioni a mezz'ombra, pur tollerando l'ombra completa. Si riproduce per seme a marzo, in Luna calante, o per divisione delle piante (foglie e radici) ad agosto. Ne bastano pochi esemplari in giardino per avere a disposizione un fertilizzante naturale tutto l'anno.

Redazione Floraviva

cristina grieco

Prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione di disabili e stranieri e contrastando il disagio scolastico, promuovere esperienze educative e socializzanti durante la sospensione del tempo scuola. E poi sostenere e qualificare il sistema dei servizi per la prima infanzia, promuovere la continuità educativa, coordinare i servizi e formare il personale. Sono questi gli obiettivi delle nuove linee guida per la programmazione e progettazione educativa integrata territoriale per l'anno educativo/scolastico 2015/2016, approvate dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'istruzione Cristina Grieco.

"Intendiamo in questo modo attivare il processo che coinvolge Comuni, conferenze zonali per l'educazione e l'istruzione e Province", commenta la assessore Grieco. "Le linee guida forniscono le indicazioni per la formulazione dei Progetti Educativi Zonali, che intervengono sia nell'ambito dell'infanzia, sia nell'ambito dell'età scolare. I PEZ sono al quarto anno di attività e con questo atto la Regione opera in continuità con il precedente anno".

Ai progetti, che sono realizzati dai Comuni, l'atto della Giunta destina complessivamente risorse regionali per 11mln e 850mila euro (di cui 7mln 350mila per l'infanzia e 4mln 500mila euro per l'età scolare) ripartiti tra le 35 conferenze zonali della Toscana, riuscendo a mantenere invariato il budget delle annualità precedenti lavorando di concerto sui bilanci 2015-2016.

Rispetto all'anno precedente si interviene nella ripartizione delle risorse, aumentando la quota a favore dei territori montani (dal 5 all'8per cento); nei vincoli di destinazioni risorse, che vengono abbassati anche ai fini di favorire una maggiore autonomia di scelta di utilizzo da parte delle Conferenza zonali.

Redazione Floraviva