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Confagricoltura: collaborazione attiva e proposte per contrastare il caporalato

Confagricoltura collabora al decreto agricoltura contro il caporalato, proponendo misure per rafforzare il collocamento, incentivare il trasporto e migliorare le condizioni lavorative.

 

Confagricoltura ha manifestato la sua disponibilità a collaborare attivamente all'attuazione delle misure previste dal "decreto-legge agricoltura", durante l'incontro al Tavolo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, presieduto dai ministri del Lavoro, Calderone, e dell'Agricoltura, Lollobrigida. L'Organizzazione degli imprenditori agricoli ha sottolineato l'importanza dello scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni e dell'istituzione di un elenco di imprese che svolgono appalti di servizi in agricoltura. Confagricoltura considera la lotta al caporalato una priorità assoluta e ha avanzato specifiche proposte per ridurre l'influenza dei caporali. Tra queste, il rafforzamento del servizio di collocamento pubblico e privato con il coinvolgimento degli enti bilaterali, l'introduzione di un bonus per i datori di lavoro che organizzano autonomamente il trasporto degli addetti e la concessione di incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale da destinare ad alloggi per lavoratori stranieri. L'Organizzazione ha apprezzato le misure introdotte dal decreto agricoltura, proponendo alcune correzioni normative. Tra le richieste, l'esclusione delle imprese agromeccaniche dall'obbligo di iscrizione nell'elenco e l'estensione della cassa integrazione per emergenze climatiche agli operai stagionali, in particolare in relazione alle ordinanze regionali che vietano il lavoro all'aperto tra le 12:30 e le 16:00. Confagricoltura ha inoltre posto l'accento sulla necessità di affrontare le criticità relative alla gestione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari in Italia, proponendo un progetto articolato di miglioramento e semplificazione del sistema. 

Redazione

World Agri-Tech a Londra: innovazione per un'agricoltura resiliente

Il summit internazionale World Agri-Tech si terrà a Londra dal 30 settembre al 1 ottobre 2024, riunendo oltre 1.000 professionisti del settore agroalimentare per discutere di innovazione e sostenibilità.

 

Il World Agri-Tech Innovation Summit, l'evento europeo di punta per la tecnologia agricola, celebra la sua 13ª edizione a Londra, offrendo due giorni di incontri e discussioni cruciali per il futuro dell'agricoltura. Il summit riunirà leader aziendali, cooperative agricole, CPG, decisori politici, investitori e start-up per esplorare le innovazioni dirompenti e le collaborazioni strategiche necessarie per sviluppare un'agricoltura resiliente al clima. Tra i temi principali in agenda, si discuterà di come costruire una sicurezza alimentare resiliente ai cambiamenti climatici, rafforzando la capacità di risposta ai cambiamenti ambientali e ponendo i coltivatori al centro dell'innovazione. Un focus particolare sarà dedicato all'utilizzo dei prodotti biologici nella catena del valore, rispondendo alle esigenze di pratiche agricole sostenibili da parte di rivenditori e agricoltori. Inoltre, l'implementazione di GenAI, con applicazioni reali per migliorare la fiducia e il vantaggio competitivo nelle soluzioni guidate dall'intelligenza artificiale, sarà un altro argomento chiave del summit. Il summit esplorerà anche l'agricoltura rigenerativa, concentrandosi sulla quantificazione della resilienza e sulla misurazione dell'impatto con i partner della catena del valore. Le innovazioni genomiche, che sfruttano il potenziale del miglioramento genetico guidato dai dati per aumentare la resistenza delle colture, saranno al centro del dibattito. Non mancheranno discussioni sull'automazione delle fattorie, che mira a migliorare l'efficienza e la sostenibilità attraverso l'uso di sensori e analisi. Un altro aspetto cruciale sarà l'investimento in tecnologie agricole, con una particolare attenzione al ruolo dei capitali di rischio, degli investimenti a impatto e delle istituzioni finanziarie nel contesto attuale. Infine, la collaborazione tra pubblico e privato per accelerare l'innovazione nel settore agrotech sarà un tema di grande rilevanza. Il World Agri-Tech Innovation Summit non solo metterà in evidenza i modelli di business innovativi e le tecnologie emergenti, ma fornirà anche un'opportunità unica per networking e creazione di nuove imprese. Grazie a panel di esperti, showcase di start-up, sessioni interattive e incontri individuali, l'evento rappresenta un potente ambiente di matchmaking per facilitare lo scambio di conoscenze e la creazione di nuove collaborazioni tra aziende, innovatori e investitori a livello globale. Per tutti i dettagli sull'evento visita la nostra sezione "Webinar, corsi e meeting".

Redazione

Nuova etichetta digitale per tutti gli agrofarmaci

L'Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento per l'etichettatura digitale dei fertilizzanti, con validità decennale. Obbligatoria anche l'esposizione fisica nel punto vendita.

 

Il Consiglio dell'Unione Europea ha formalmente adottato il nuovo regolamento (che potete trovare qui) per l'etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti, segnando un passo importante verso la modernizzazione del settore. La normativa, che prevede l'uso di etichette digitali su tutti i fertilizzanti, permetterà di ridurre i costi, gli oneri burocratici e l'impronta ambientale dei produttori. Le etichette digitali, accessibili tramite codici QR o codici a barre, offriranno informazioni dettagliate in formato web, superando le limitazioni delle etichette fisiche. Tuttavia, per garantire l'accessibilità a tutti i consumatori, il regolamento prevede l'obbligo di mantenere un formato fisico visibile nei punti vendita, soprattutto per i prodotti sfusi. La nuova legge, che entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale Ue, rappresenta una svolta nell'etichettatura dei fertilizzanti, precedentemente regolata dal regolamento Ue 2019/1009.

Redazione

Maula: uva senza semi italiana, resistente e a basso consumo idrico

L'uva da tavola apirena Maula, sviluppata da CREA e Consorzio Nuvaut, è precoce, resiliente, a basso consumo idrico e con una lunga shelf life, ideale per l'esportazione.

 L'uva senza semi Maula, frutto della collaborazione tra CREA e Consorzio Nuvaut, è 100% italiana, precoce, resiliente e di alta qualità. Durante una visita al Centro CREA Viticoltura ed Enologia di Turi (BA), il presidente del CREA, prof. Andrea Rocchi, ha presentato Maula, una nuova varietà di uva apirena sviluppata in collaborazione con il Consorzio Nuvaut. Questa uva senza semi, interamente italiana, si distingue per la sua resistenza alla scarsità idrica e agli stress biologici, oltre a vantare una lunga shelf life che ne facilita l'esportazione verso mercati lontani. La varietà Maula è stata raccolta a partire dal 13 giugno 2024, anticipando la normale stagione di raccolta pugliese. Giacomo Suglia, presidente del Consorzio Nuvaut, ha espresso soddisfazione per l'introduzione di questa innovativa varietà, che risponde alle esigenze di un mercato in crescita sia in Italia che all'estero.

Redazione

Nuovi fondi per giovani agricoltori: aperto il bando 2024 della Regione Toscana

La Regione Toscana lancia il bando 2024 per giovani agricoltori: premi fino a 70.000 euro per l'avviamento di nuove imprese agricole. Domande dal 18 settembre al 31 ottobre. 

 

La Regione Toscana ha annunciato l'apertura del bando "Aiuto all'avviamento di imprese per giovani agricoltori" per l'annualità 2024, con l'obiettivo di incentivare la nascita di nuove imprese agricole guidate da giovani. Il bando, finanziato dal Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022, intende contrastare l'invecchiamento dell'imprenditoria agricola, stimolando una maggiore dinamicità e competitività nel settore grazie alla propensione dei giovani all'innovazione e all'ammodernamento. Le domande di sostegno possono essere presentate online tramite la piattaforma gestionale dell'anagrafe regionale delle aziende agricole, gestita da Artea, dal 18 settembre fino alle ore 13 del 31 ottobre 2024. Possono partecipare al bando i giovani agricoltori di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che si insediano per la prima volta in una azienda agricola come capi azienda, entro 24 mesi dalla presentazione della domanda. L'insediamento può avvenire sia in forma singola che associata, e richiede la presentazione di un Piano di sviluppo aziendale (Psa) della durata massima di 12 mesi. Il Psa deve includere almeno due obiettivi strategici aziendali, uno dei quali può riguardare l'acquisizione di conoscenze e competenze specifiche. Tra i requisiti necessari, i richiedenti devono possedere adeguate qualifiche professionali o impegnarsi ad acquisirle, diventare imprenditori agricoli professionali (IAP) e agricoltori attivi entro i termini stabiliti. Il bando prevede la concessione di un premio in conto capitale, modulato in base alla zona di insediamento. Per le aree montane, il premio è di 70.000 euro, mentre per le altre zone è di 65.000 euro. Il pagamento avverrà in due rate: la prima, pari al 70% dell'importo, sarà erogata previa costituzione di una polizza fideiussoria; la seconda, pari al 30%, sarà corrisposta dopo la verifica della corretta attuazione del Psa. In caso di insediamento di più giovani nella stessa azienda, è previsto un massimo di due premi. Il budget complessivo messo a disposizione è di 3,2 milioni di euro, con possibilità di incrementi derivanti da economie sulla sottomisura 6.1. Le domande saranno valutate e classificate in graduatoria sulla base di criteri di selezione quali il territorio di insediamento, il genere del richiedente, il tipo di attività o settore d'intervento, l'adesione al progetto "Banca della Terra" e le certificazioni di qualità. Saranno ammesse a finanziamento le domande che otterranno almeno 3 punti e che soddisferanno i requisiti di ammissibilità. Per ulteriori informazioni e dettagli sui documenti richiesti, si invita a consultare il testo completo del bando e i relativi allegati disponibili sul sito della Regione Toscana e su quello di Artea.

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