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L'Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento per l'etichettatura digitale dei fertilizzanti, con validità decennale. Obbligatoria anche l'esposizione fisica nel punto vendita.
Il Consiglio dell'Unione Europea ha formalmente adottato il nuovo regolamento (che potete trovare qui) per l'etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti, segnando un passo importante verso la modernizzazione del settore. La normativa, che prevede l'uso di etichette digitali su tutti i fertilizzanti, permetterà di ridurre i costi, gli oneri burocratici e l'impronta ambientale dei produttori. Le etichette digitali, accessibili tramite codici QR o codici a barre, offriranno informazioni dettagliate in formato web, superando le limitazioni delle etichette fisiche. Tuttavia, per garantire l'accessibilità a tutti i consumatori, il regolamento prevede l'obbligo di mantenere un formato fisico visibile nei punti vendita, soprattutto per i prodotti sfusi. La nuova legge, che entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale Ue, rappresenta una svolta nell'etichettatura dei fertilizzanti, precedentemente regolata dal regolamento Ue 2019/1009.
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L'uva da tavola apirena Maula, sviluppata da CREA e Consorzio Nuvaut, è precoce, resiliente, a basso consumo idrico e con una lunga shelf life, ideale per l'esportazione.
L'uva senza semi Maula, frutto della collaborazione tra CREA e Consorzio Nuvaut, è 100% italiana, precoce, resiliente e di alta qualità. Durante una visita al Centro CREA Viticoltura ed Enologia di Turi (BA), il presidente del CREA, prof. Andrea Rocchi, ha presentato Maula, una nuova varietà di uva apirena sviluppata in collaborazione con il Consorzio Nuvaut. Questa uva senza semi, interamente italiana, si distingue per la sua resistenza alla scarsità idrica e agli stress biologici, oltre a vantare una lunga shelf life che ne facilita l'esportazione verso mercati lontani. La varietà Maula è stata raccolta a partire dal 13 giugno 2024, anticipando la normale stagione di raccolta pugliese. Giacomo Suglia, presidente del Consorzio Nuvaut, ha espresso soddisfazione per l'introduzione di questa innovativa varietà, che risponde alle esigenze di un mercato in crescita sia in Italia che all'estero.
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In crescita il numero dei Comuni premiati con il riconoscimento Spighe Verdi, passati da 72 a 75 nell'edizione 2024. Il programma FEE premia le strategie di gestione sostenibile dei territori rurali.
Sono stati 75 i Comuni rurali che hanno ottenuto il riconoscimento Spighe Verdi, tre in più rispetto all'anno scorso. Il programma nazionale, promosso dalla FEE (Foundation for Environmental Education) in collaborazione con Confagricoltura, mira a guidare i Comuni rurali verso una gestione del territorio sostenibile, con particolare attenzione alla qualità della vita della comunità locale. Durante l'evento, il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luigi D'Eramo, ha sottolineato l'importanza delle aree rurali per la produttività nazionale e la necessità di infrastrutture adeguate per evitarne lo spopolamento. Claudio Mazza, presidente della FEE Italia, ha evidenziato come Spighe Verdi contribuisca a valorizzare il patrimonio rurale italiano, promuovendo uno sviluppo sostenibile e una transizione verde. Quest'anno, 6 nuovi Comuni hanno ottenuto il riconoscimento, mentre 3 non sono stati confermati. I premi sono stati assegnati in base a un set di indicatori che valutano, tra l'altro, la partecipazione pubblica, l'educazione allo sviluppo sostenibile, la qualità dell'offerta turistica e la gestione dei rifiuti. L'agricoltura, come sottolineato dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, gioca un ruolo centrale nel programma, essendo il fulcro della valorizzazione dei territori e delle eccellenze enogastronomiche locali. Il Piemonte ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti con 13 Comuni premiati, seguito dalle Marche con 9 e dalla Toscana con 8. La cerimonia ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle imprese agricole e delle comunità locali, uniti nell'impegno verso un futuro più sostenibile e prospero per le aree rurali italiane. Il progetto Spighe Verdi, basato sull'esperienza del programma internazionale Bandiera Blu, continua a rappresentare un modello di eccellenza per la gestione sostenibile dei territori, incentivando la collaborazione tra enti locali, comunità e settore agricolo.
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Accordo tra Diagram e Intesa Sanpaolo che, grazie all’utilizzo di tecnologie satellitari e sensori di prossimità, monitoreranno gli effetti del cambiamento climatico sulle colture italiane, assicurando una gestione eco-sostenibile del settore agroalimentare.
Diagram, il principale polo agritech italiano e uno dei più importanti a livello europeo, ha annunciato una collaborazione con Intesa Sanpaolo, il maggiore gruppo bancario italiano, per potenziare gli strumenti a disposizione della Direzione Agribusiness del Gruppo bancario. L'accordo, annunciato il 24 luglio 2024, mira a migliorare il quadro conoscitivo delle principali colture italiane, la loro produttività e i rischi associati ai cambiamenti climatici. Il progetto utilizzerà tecnologie satellitari e sensori di prossimità integrati con intelligenza artificiale per fornire analisi economiche dettagliate e monitorare la sostenibilità e il rischio climatico delle colture italiane. "Utilizzando le più moderne tecnologie satellitari abbinate ai sensori di prossimità siamo ormai in grado di definire con certezza la composizione di un suolo e gli effetti di determinate pratiche agricole su di esso," ha dichiarato Roberto Mancini, Amministratore Delegato di Diagram. Questi strumenti consentiranno di determinare se un'azienda agricola è esposta a rischi meteorologici specifici o se la produzione sta affrontando problemi significativi. Il lavoro di Diagram includerà anche la valutazione di importanti parametri ambientali, come lo stoccaggio di carbonio organico e l'erosione del suolo, che contribuiscono a definire il profilo di sostenibilità delle produzioni agricole. "Oggi questo tipo di rilevazioni a scala territoriale sono imprescindibili per una banca per una migliore conoscenza dei propri clienti," ha aggiunto Mancini. Questo approccio aiuterà Intesa Sanpaolo a offrire servizi di supporto più mirati e a promuovere la competitività e la transizione sostenibile del settore agroalimentare. Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione, affermando: "Grazie al rapporto con Diagram il bagaglio di competenze e professionalità della Direzione Agribusiness si arricchisce di servizi fondamentali nell’ambito della mappatura e del monitoraggio della sostenibilità delle colture agricole, anche in correlazione al cambiamento climatico." Questa sinergia rientra nel programma "Il tuo futuro è la nostra impresa", con cui Intesa Sanpaolo ha stanziato 15 miliardi di euro per sostenere investimenti in linea con gli obiettivi del PNRR, favorendo una crescita sostenibile delle imprese agroalimentari. Il monitoraggio continuo e accurato delle colture italiane e la valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico sono dunque al centro di questa innovativa collaborazione, che mira a garantire una gestione più efficiente e sostenibile del settore agroalimentare nazionale.
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