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Elettricità Futura al Governo: rispettate la legge delega e non bloccate le rinnovabili

Elettricità Futura avverte che la bozza del Decreto sulle rinnovabili introduce nuove barriere, rallenta lo sviluppo e contrasta con le direttive europee e la legge delega del Parlamento.

 

Roma, 6 agosto 2024. Elettricità Futura ha espresso preoccupazione riguardo alla bozza del Decreto legislativo sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, comunemente noto come Testo Unico delle rinnovabili. Questo decreto, che dovrebbe attuare la delega prevista dall’art. 26, commi 4 e 5, lettera d, della Legge 118 del 2022 sul mercato e la concorrenza, anziché semplificare e accelerare il rilascio delle autorizzazioni, introduce nuove barriere e rallentamenti allo sviluppo delle energie rinnovabili. Secondo Elettricità Futura, questa bozza di Decreto è in netto contrasto con la delega del Parlamento e con le Direttive europee RED II e RED III, poiché peggiora il quadro normativo vigente e blocca anche l’ammodernamento e il potenziamento degli impianti esistenti a fonti rinnovabili. L'associazione sottolinea che la normativa nazionale attuale consente di ammodernare e potenziare gli impianti rinnovabili già installati senza ulteriori autorizzazioni, anche in presenza di vincoli paesaggistici. Tuttavia, la nuova bozza prevede che anche per questi progetti sia necessaria una nuova autorizzazione, introducendo inutili costi e lungaggini burocratiche. Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, ha dichiarato: "Non c’è alcun dubbio che in Italia sia diventato impossibile realizzare gli impianti necessari per raggiungere gli obiettivi al 2030 ed evitare di incorrere in pesanti sanzioni europee. Oltre al danno in termini di maggiori costi dell’energia per le imprese e le famiglie e maggiore dipendenza dalle importazioni, è doveroso ricordare come l’erogazione dei fondi del PNRR sia legata al mantenimento di precisi impegni da parte dell’Italia, tra cui: la semplificazione degli iter autorizzativi per le rinnovabili, il raggiungimento degli obiettivi di incremento della produzione di energia rinnovabile e di riduzione delle emissioni di CO2".

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Elettricità Futura esorta il Governo a non introdurre l’obbligo del parere delle Soprintendenze per i progetti di ammodernamento e potenziamento degli impianti esistenti, in coerenza con gli obiettivi di semplificazione, accelerazione e razionalizzazione dei procedimenti amministrativi che sono stati definiti nella Legge delega. L'associazione avverte che i numerosi vincoli presenti nel territorio italiano e l’atteggiamento delle Soprintendenze verso i progetti di transizione energetica rappresentano un grave e inutile aggravio dell’iter autorizzativo, aumentando i costi per le industrie e per il Paese. Elettricità Futura richiama anche l'attenzione sul DL Agricoltura, che ha vietato i nuovi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli, e il DM Aree Idonee, che rischia di rendere quasi tutto il territorio non idoneo alle rinnovabili. "In assenza di modifiche, questo Decreto impedirebbe il raggiungimento degli obiettivi del DM Aree Idonee, del Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)", ha aggiunto Re Rebaudengo. Re Rebaudengo conclude affermando che "si apre un grave problema di credibilità per il nostro Paese – che prende impegni ma poi fa l’opposto – e anche di responsabilità nei confronti dei cittadini italiani, perché saranno loro a dover pagare i maggiori costi dell’energia e le sanzioni europee per il mancato raggiungimento degli obiettivi a causa di scelte politiche che precludono questa possibilità, esponendoci al rischio di procedure d’infrazione".

Redazione

Confagricoltura: collaborazione attiva e proposte per contrastare il caporalato

Confagricoltura collabora al decreto agricoltura contro il caporalato, proponendo misure per rafforzare il collocamento, incentivare il trasporto e migliorare le condizioni lavorative.

 

Confagricoltura ha manifestato la sua disponibilità a collaborare attivamente all'attuazione delle misure previste dal "decreto-legge agricoltura", durante l'incontro al Tavolo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, presieduto dai ministri del Lavoro, Calderone, e dell'Agricoltura, Lollobrigida. L'Organizzazione degli imprenditori agricoli ha sottolineato l'importanza dello scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni e dell'istituzione di un elenco di imprese che svolgono appalti di servizi in agricoltura. Confagricoltura considera la lotta al caporalato una priorità assoluta e ha avanzato specifiche proposte per ridurre l'influenza dei caporali. Tra queste, il rafforzamento del servizio di collocamento pubblico e privato con il coinvolgimento degli enti bilaterali, l'introduzione di un bonus per i datori di lavoro che organizzano autonomamente il trasporto degli addetti e la concessione di incentivi per il recupero del patrimonio edilizio rurale da destinare ad alloggi per lavoratori stranieri. L'Organizzazione ha apprezzato le misure introdotte dal decreto agricoltura, proponendo alcune correzioni normative. Tra le richieste, l'esclusione delle imprese agromeccaniche dall'obbligo di iscrizione nell'elenco e l'estensione della cassa integrazione per emergenze climatiche agli operai stagionali, in particolare in relazione alle ordinanze regionali che vietano il lavoro all'aperto tra le 12:30 e le 16:00. Confagricoltura ha inoltre posto l'accento sulla necessità di affrontare le criticità relative alla gestione dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari in Italia, proponendo un progetto articolato di miglioramento e semplificazione del sistema. 

Redazione

World Agri-Tech a Londra: innovazione per un'agricoltura resiliente

Il summit internazionale World Agri-Tech si terrà a Londra dal 30 settembre al 1 ottobre 2024, riunendo oltre 1.000 professionisti del settore agroalimentare per discutere di innovazione e sostenibilità.

 

Il World Agri-Tech Innovation Summit, l'evento europeo di punta per la tecnologia agricola, celebra la sua 13ª edizione a Londra, offrendo due giorni di incontri e discussioni cruciali per il futuro dell'agricoltura. Il summit riunirà leader aziendali, cooperative agricole, CPG, decisori politici, investitori e start-up per esplorare le innovazioni dirompenti e le collaborazioni strategiche necessarie per sviluppare un'agricoltura resiliente al clima. Tra i temi principali in agenda, si discuterà di come costruire una sicurezza alimentare resiliente ai cambiamenti climatici, rafforzando la capacità di risposta ai cambiamenti ambientali e ponendo i coltivatori al centro dell'innovazione. Un focus particolare sarà dedicato all'utilizzo dei prodotti biologici nella catena del valore, rispondendo alle esigenze di pratiche agricole sostenibili da parte di rivenditori e agricoltori. Inoltre, l'implementazione di GenAI, con applicazioni reali per migliorare la fiducia e il vantaggio competitivo nelle soluzioni guidate dall'intelligenza artificiale, sarà un altro argomento chiave del summit. Il summit esplorerà anche l'agricoltura rigenerativa, concentrandosi sulla quantificazione della resilienza e sulla misurazione dell'impatto con i partner della catena del valore. Le innovazioni genomiche, che sfruttano il potenziale del miglioramento genetico guidato dai dati per aumentare la resistenza delle colture, saranno al centro del dibattito. Non mancheranno discussioni sull'automazione delle fattorie, che mira a migliorare l'efficienza e la sostenibilità attraverso l'uso di sensori e analisi. Un altro aspetto cruciale sarà l'investimento in tecnologie agricole, con una particolare attenzione al ruolo dei capitali di rischio, degli investimenti a impatto e delle istituzioni finanziarie nel contesto attuale. Infine, la collaborazione tra pubblico e privato per accelerare l'innovazione nel settore agrotech sarà un tema di grande rilevanza. Il World Agri-Tech Innovation Summit non solo metterà in evidenza i modelli di business innovativi e le tecnologie emergenti, ma fornirà anche un'opportunità unica per networking e creazione di nuove imprese. Grazie a panel di esperti, showcase di start-up, sessioni interattive e incontri individuali, l'evento rappresenta un potente ambiente di matchmaking per facilitare lo scambio di conoscenze e la creazione di nuove collaborazioni tra aziende, innovatori e investitori a livello globale. Per tutti i dettagli sull'evento visita la nostra sezione "Webinar, corsi e meeting".

Redazione

Nuova etichetta digitale per tutti gli agrofarmaci

L'Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento per l'etichettatura digitale dei fertilizzanti, con validità decennale. Obbligatoria anche l'esposizione fisica nel punto vendita.

 

Il Consiglio dell'Unione Europea ha formalmente adottato il nuovo regolamento (che potete trovare qui) per l'etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti, segnando un passo importante verso la modernizzazione del settore. La normativa, che prevede l'uso di etichette digitali su tutti i fertilizzanti, permetterà di ridurre i costi, gli oneri burocratici e l'impronta ambientale dei produttori. Le etichette digitali, accessibili tramite codici QR o codici a barre, offriranno informazioni dettagliate in formato web, superando le limitazioni delle etichette fisiche. Tuttavia, per garantire l'accessibilità a tutti i consumatori, il regolamento prevede l'obbligo di mantenere un formato fisico visibile nei punti vendita, soprattutto per i prodotti sfusi. La nuova legge, che entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione nella gazzetta ufficiale Ue, rappresenta una svolta nell'etichettatura dei fertilizzanti, precedentemente regolata dal regolamento Ue 2019/1009.

Redazione

Maula: uva senza semi italiana, resistente e a basso consumo idrico

L'uva da tavola apirena Maula, sviluppata da CREA e Consorzio Nuvaut, è precoce, resiliente, a basso consumo idrico e con una lunga shelf life, ideale per l'esportazione.

 L'uva senza semi Maula, frutto della collaborazione tra CREA e Consorzio Nuvaut, è 100% italiana, precoce, resiliente e di alta qualità. Durante una visita al Centro CREA Viticoltura ed Enologia di Turi (BA), il presidente del CREA, prof. Andrea Rocchi, ha presentato Maula, una nuova varietà di uva apirena sviluppata in collaborazione con il Consorzio Nuvaut. Questa uva senza semi, interamente italiana, si distingue per la sua resistenza alla scarsità idrica e agli stress biologici, oltre a vantare una lunga shelf life che ne facilita l'esportazione verso mercati lontani. La varietà Maula è stata raccolta a partire dal 13 giugno 2024, anticipando la normale stagione di raccolta pugliese. Giacomo Suglia, presidente del Consorzio Nuvaut, ha espresso soddisfazione per l'introduzione di questa innovativa varietà, che risponde alle esigenze di un mercato in crescita sia in Italia che all'estero.

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