Notizie
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Nel primo evento per il centenario di Confagricoltura, a Roma su “Identità e futuro”, il presidente Giansanti ha affermato che l’agroalimentare è il primo settore economico italiano e ha una crescita di produttività del 2% medio annuale da tempo, ma il problema è l’economia aggregata, frenata dall’inefficienza della pubblica amministrazione. Giansanti auspica che il “patto verde” europeo per la neutralità climatica entro il 2050 non si traduca in svantaggio competitivo delle nostre aziende e chiede l'introduzione di «una “carbon tax” sulle importazioni».
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Bellanova incontra a Bruxelles i Parlamentari europei: "Fare squadra. L'agricoltura ha bisogno di soluzioni che non hanno colore politico".
Green Deal, budget della Rubrica agricola, Piano strategico della Pac post 2020, l'esigenza di una agricoltura sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale, economico e che tuteli il reddito degli agricoltori, le problematiche relative ai dazi americani e infine l'etichettatura nutrizionale e di origine: il Nutrinform battery, per rispondere al Nutriscore, tutelare i consumatori, proteggere Dop, Igp e Igt.
Sono stati questi i temi al centro dell'incontro avvenuto il 28 gennaio al Parlamento europeo, tra la Ministra Teresa Bellanova e gli Europarlamentari italiani delle Commissioni Agricoltura, Ambiente e Pesca. "Siamo tutti qui per dare risposte agli agricoltori italiani. Dobbiamo fare squadra, perché l'agricoltura ha bisogno di soluzioni che non hanno colore politico", ha esordito la Ministra Bellanova. "Ieri in consiglio Agrifish abbiamo avuto un confronto importante sulle opportunità del Green Deal. L'Italia intende fare la nostra sua ma occorre trovare il giusto equilibrio per non penalizzare il settore agricolo. Bene la sfida dell'ambiente ma se vengono chiesti più sforzi agli agricoltori servono più risorse e non meno". Per quanto concerne il budget della Rubrica agricola, la ministra Bellanova ha ribadito: "Sul primo Pilastro siamo contrari alla persecuzione della Convergenza esterna. E' un punto su cui non siamo disposti a trattare".
"Sulla Pac - ha continuato - occorre fare scelte delicate per il Piano Strategico, salvaguardare la competenza delle Regioni e affrontare il legame diretto tra il mancato raggiungimento delle performances ed il riconoscimento della spesa".
La ministra si è poi soffermata sulle problematiche derivanti dalla politica commerciale statunitense, anche alla luce dell'incontro avvenuto ieri con il Segretario all'Agricoltura Usa Sonny Perdue e che incontrerà nuovamente a Roma il 30 gennaio prossimo, "I dazi non sono la risposta che i cittadini si attendono da Stati Uniti ed Europa".
Infine la Ministra Bellanova ha illustrato ai parlamentari italiani la proposta di etichettatura italiana, notificata con decreto ieri alla Commissione europea: il Nutrinform battery.
"Vogliamo l'origine obbligatoria delle materie prime in tutti gli alimenti a livello europeo e proprio per questo serve il sostegno di tutte le forze politiche. Il regolamento non ci soddisfa. Abbiamo notificato all'Europa la nostra proposta di etichettatura. Una forma di etichettatura a batteria che traduce visivamente la tabella nutrizionale e che prende in considerazione la porzione e il fabbisogno energetico. È la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, e non dà voti", ha illustrato Bellanova, "e fornisce un'informazione chiara e utile al consumatore che potrà così orientare la sua scelta in modo consapevole".
La ministra ha poi ribadito la sua totale disponibilità a incontrare periodicamente i parlamentari italiani europei e approfondire con loro i dossier più importanti. "Possiamo e dobbiamo darci un metodo di lavoro per misurare i progressi ottenuti", ha concluso la Ministra.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Dall’Innovation Award dell’IPM di Essen a Belgrado con le aziende e i distretti italiani. In Serbia la prima uscita per l’Associazione del Distretto Florovivaistico di Saonara. Luca Veronesi, direttore generale di Fiera di Padova: «Innovazione, internazionalizzazione e sinergie con il territorio gli assi portanti della nostra strategia»
Da Essen a Belgrado, Flormart accompagna le aziende florovivaistiche italiane verso l’internazionalizzazione. Il salone del florovivaismo, dell’architettura del paesaggio e delle infrastrutture verdi organizzato da Fiera di Padova, che dal 23 al 25 settembre vivrà la sua 71esima edizione, è protagonista di due importanti eventi oltre i confini nazionali in pochi giorni.
La prima tappa è la Germania: alla Internationale Pflanzenmesse di Essen, Flormart è per il secondo anno tra i collaboratori degli Aiph International Grower of the Year Awards, importante premio organizzato dalla International Association of Horticultural Producers, dedicato alle aziende che si sono distinte per sistemi, metodi o tecnologie di produzione innovative e sostenibili nella filiera del florovivaismo su scala internazionale. La cerimonia del premio si svolgerà il 28 gennaio nell’ambito della fiera Ipm Essen.
La seconda tappa è la Serbia: nell’ambito del progetto 365 di promozione continua del comparto, Flormart organizza un’esposizione collettiva di aziende italiane ad Agro Belgrade 2020, una manifestazione dedicata alla frutticoltura, viticoltura e orticoltura in programma dal 30 gennaio al 2 febbraio nel quartiere fieristico della capitale serba, con oltre 300 espositori tra cui alcune delle principali aziende agroalimentari legate al ciclo di produzione di frutta, verdura e vino, ma anche Pmi che offrono vari prodotti e servizi alla filiera del verde. L’evento è sostenuto dai ministeri dell'Agricoltura e dello Sviluppo rurale della Serbia, dalle Camere di commercio, Iaas, Usaid, istituzioni accademiche e da molti altri rappresentanti internazionali.
Flormart e Fiera di Padova saranno presenti ad Agro Belgrade 2020 con un proprio stand insieme al Distretto florovivaistico di Saonara, con l’obiettivo di promuovere le aziende vivaistiche italiane all’estero e sviluppare nuove opportunità di business. Hanno aderito le aziende Vivai Lazzaro, Vivai Salmaso Sandro, Società agricola Maistrello Vivai, Vivai Daniele di Daniele Nicola, e ancora l’azienda pugliese Vivai Piante Spinelli associata ad Anve, Associazione nazionale vivaisti esportatori, con la quale da anni Flormart collabora attivamente in diversi progetti.
«Innovazione, internazionalizzazione e sinergie con il territorio – aggiunge il direttore di Fiera di Padova Luca Veronesi – costituiscono tre assi portanti della strategia di crescita che stiamo mettendo in atto. Flormart già da tre anni ha intrapreso un’attività di promozione del settore florovivaistico in Italia e all’estero: fare squadra con le aziende, i distretti e le istituzioni è la strada maestra per aumentare la competitività del nostro “sistema verde”».
«Questa importante sinergia con il Distretto florovivaistico di Saonara – commenta Michela Lazzaro, vicesindaco del comune di Saonara, che sarà presente ad Agro Belgrade – segna la prima uscita pubblica e istituzionale della nuova Associazione del Distretto Florovivaistico di Saonara, che si è costituita il 20 gennaio per promuovere, tutelare e valorizzare la produzione del Distretto».
«Presentarsi uniti e con un progetto di crescita e sviluppo condiviso fra enti, Flormart e il Distretto florovivaistico di Saonara – interviene il presidente della Camera di commercio di Padova, Antonio Santocono – è strategico in ottica di internazionalizzazione e rafforza il livello di competitività del settore “green” padovano. Questa forte sinergia è del resto un'ulteriore prova dell'importanza che in questi ultimi due anni stiamo dando come Camera di commercio e come Fiera di Padova al progetto di crescita del Distretto florovivaistico di Saonara».
Flormart è il Salone internazionale del florovivaismo, dell’architettura del paesaggio e delle infrastrutture verdi, organizzato da Fiera di Padova. L’evento, che giunge nel 2020 alla 71esima edizione, mette insieme esperti e aziende del settore green a livello internazionale.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
La Toscana è la quinta regione in Italia per numero di alveari (quasi centomila) e la quarta per numero di apicoltori, ma è anche, lo ha evidenziato Remaschi, una delle più attente nei confronti di questo settore. Non a caso è stata una delle prime a dotarsi di una legge specifica che definisce le norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura (approvata nel 2009, la legge è stata rivista e modificata nel 2018). Sempre nel 2019 è stato attivato l'intervento per la concessione di contributi alle aziende apistiche che praticano il nomadismo (cioè che spostano le loro arnie seguendo l’andamento stagionale delle fioriture).
L’assessore all’agricoltura sentito in conferenza stampa dichiara inoltre: “La Toscana sostiene i produttori in questa fase così difficile” Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del XXVI congresso nazionale dell’apicoltura professionale, in programma a Grosseto dal 29 gennaio al 2 febbraio. Remaschi continua: “La Toscana vuol confermare la sua vocazione all’apicoltura cercando di essere sempre più vicina alle esigenze dei produttori, specie in un periodo delicato come quello attuale nel quale i cambiamenti climatici arrecano gravi danni alle produzioni, la presenza in Toscana di grandi professionisti provenienti da Paesi europei e extraeuropei - ha proseguito l’assessore – e anche di rappresentanti ad alto livello del mondo universitario e della ricerca permetterà un confronto a tutto campo che certamente darà utili spunti ai nostri produttori per rilanciare le loro attività”.
Di fronte poi alle difficoltà che sta vivendo questo settore a causa dei cambiamenti climatici (nel 2019 la produzione è risultata fortemente ridotta e per le produzioni primaverili, praticamente azzerata), e della concorrenza esercitata da mieli di importazione venduti a basso prezzo, la Regione ha attivato, nel corso dell’anno appena concluso, a seguito dell'approvazione della l.r. 52/2019 "Interventi urgenti per lo sviluppo e il rilancio di alcuni comparti di produzione agricola condizionati negativamente dall’andamento climatico", uno specifico intervento per la concessione di micro-finanziamenti a tasso zero per le imprese del settore apistico che a seguito dell'andamento climatico hanno registrato la perdita della produzione di miele.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Among the exhibitors of Ipm Essen 2020 (January 28-31) there are 14 nursery companies of the Italian nursery association "Associazione Vivaisti Italiani" (AVI): 13 from Pistoia’s ornamental nursery district (Tuscany) and 1 from Novara (Piedmont). In addition to these, 2 non-nursery companies from the Pistoia green supply chain which are sponsors of Avi. The president of Avi Luca Magazzini: «in this edition interesting focus on plants and climate change and on the sector in France». The president of the ornamental nursery district of Pistoia Francesco Mati: «such a valid representation of the district at such an important fair is positive for our exports».
Fourteen nurseries that are members of Associazione Vivaisti Italiani (AVI), an important Italian nursery association with headquarters in Pistoia, will participate next week as exhibitors at the leading horticulture fair Ipm Essen.
As many as 13 of them belong to the ornamental nursery district of Pistoia (Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia), which is run by AVI. The only non-Pistoia member nursery company that will participate in Ipm Essen - scheduled from January 28 to 31 – comes from the province of Novara (Piedmont Region), on Lago Maggiore. In addition to the nursery companies, 2 companies from Pistoia which belong to the green supply chain and are sponsors of AVI will be present as exhibitors in Essen.
«Among the most interesting aspects of this edition of Ipm Essen - declares AVI’s president Luca Magazzini – there are various initiatives dedicated to “plants and climate”, to the role of nurseries against climate change, the same topic that we focused on last September here in Pistoia at our meeting “Serata del vivaismo” (Nursery Evening). Another interesting aspect is the focus on France, which has among the most noteworthy elements the presence of Val'hor, a national inter-professional association that gathers all the players in the supply chain from producers and traders to the final segments: florists, gardeners and landscape architects».
«I am proud to have such a valuable representation of our district at Ipm Essen, one of the most important world events on nursery gardening - adds the president of the ornamental nursery district of Pistoia Francesco Mati -. It is perfectly in line with the latest positive data on our exports: we are a district of absolute importance and are able to operate effectively in international markets». Exports of Pistoia’s nursery companies grew by about 10 percent in the first half of 2019 compared to the corresponding period of 2018, reaching a value of 182 million euros.
Here is the complete list in alphabetical order of AVI’s nursery companies on display at Ipm Essen (with the indication of the stand number):
- Capecchi Enio & Figli (Pistoia) [5 / 5E33]
- Carlesi Vivai (Pistoia) [5 / 5E34]
- Flor Coop Lago Maggiore (Nebbiuno - NO) [5 / 5B38]
- Giacomelli Piante (Pistoia) [5 / 5D30]
- F.lli Gorini Piante (Pistoia, frazione Chiazzano) [6 / 6B34]
- Rolando Innocenti & Figli (Pistoia) [6 / 6G37]
- Innocenti & Mangoni Piante (Pistoia) [5 / 5E37]
- Magazzini Piante (Serravalle Pistoiese – PT) [7 / 7A39]
- Magni Piante (Pistoia) [5 / 5F31]
- vivai Reali Umberto (Pistoia, fraz. Masiano) [6 / 6F16]
- Righetti Piante (Bottegone Pistoia, fraz Bottegone) [7 / 7A42]
- Romiti Vivai (Pistoia, fraz. Chiazzano) [7 / 7C24]
- Vannucci Piante (Pistoia) [6 / 6E24]
- Zelari Piante (Pistoia, fraz. Chiazzano) [5 / 5D33]
Sponsor Companies:
- Agraria Checchi (Pistoia) [3 / 3E69]
- N. G. Niccolai (Pistoia) [4 / 4D39]
Redazione