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Daniele Massa, responsabile della sede di Pescia del Centro di Ricerca "Orticoltura e Florovivaismo", è diventato il nuovo direttore nazionale del CREA-OF e coordinerà le quattro sedi. Esperto fra l’altro di modellistica applicata alla nutrizione delle piante, di irrigazione e stress abiotici, è docente di “Orticoltura di precisione” all’Università di Salerno e segretario della sezione Orto-Florovivaismo della SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana). Massa ha ricordato a Floraviva le linee strategiche del suo mandato.
L.S.
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La Royal Horticultural Society di Boskoop ha premiato 11 rose da giardino col suo certificato d’eccellenza che vuole attestare anche l’eco-sostenibilità (non necessità di prodotti chimici fitosanitari per gli utenti finali). Ne ricordiamo alcune, fra cui la rosa rampicante ‘Florentina’ (in foto).
Sono 11 nuove rose da giardino di sette diversi ibridatori di piante provenienti da Germania, Belgio e Paesi Bassi ad avere ottenuto quest’anno il certificato di eccellenza della Royal Horticultural Society di Boskoop (KVBC da Koninklijke Vereniging voor Boskoopse Culturen). A sceglierle, su un totale di 25 varietà di rose valutate, una giuria olandese-belga supervisionata da KVBC.
E’ quanto reso noto nei giorni scorsi nelle news di KVBC e ripreso e approfondito da FloraCulture International, la rivista dell’AIPH, associazione internazionale dei florovivaisti. Come spiega quest’ultima, è dal 2017 che KVBC giudica le rose da giardino e assegna i suoi certificati di eccellenza: un marchio di qualità olandese/belga che vuole attestare la combinazione di «eccezionale bellezza ed eccellente salute e affidabilità», oltre che di eco-sostenibilità nella coltivazione.
Più nel dettaglio, «le rose che hanno ricevuto il certificato quest'anno – specifica la nota di KVBC - sono state piantate [per essere testate dalla giuria, ndr] in quattro roseti nei Paesi Bassi e in Belgio nel 2018: Boskoop, Lottum (Rozenhof), Winschoten e Destelbergen (Proefcentrum voor Sierteelt). Nel corso di tre stagioni, i membri della giuria hanno testato le rose in quattro momenti dell'anno. Delle 25 varietà di piante, 11 hanno ottenuto il certificato “Excellence Roses”: tre ibridi di tè, tre rose ad arbusto, tre rose floribunda, una rosa rampicante e una rosa tappezzante. Le “Excellence Roses” sono rose forti, sane, ricche e a fioritura continua che danno buoni risultati agli utenti finali senza l'uso di prodotti fitosanitari».
Tra le nuove rose che hanno ricevuto il certificato d’eccellenza elencate nell’articolo di FCI (vedi), citiamo le seguenti dell’ibridatore belga Viva International e di quello tedesco Kordes Rosen: le rosa floribunda ‘La Belle Rouge’ e ‘MärchenZaube’, la rosa rampicante ‘Florentina’ (di Kordes, nella foto), la rosa tappezzante ‘Summer of Love’ e l’ibrido di tè ‘Sunny Sky’.
Queste 11 nuove rose si vanno ad aggiungere ad altre rose da giardino che hanno ottenuto questo certificato di eccellenza portando il numero totale di rose certificate a 55, che possono essere viste qua: (anche se ad oggi non le nuove 11). Intanto per il nuovo anno d’impianto sono state iscritte alla selezione 20 nuove rose che saranno monitorate e ispezionate. Provengono da 7 ibridatori olandesi e stranieri e sono state piantate per i test in roseti nelle seguenti 5 località: Boskoop, Lottum e Winschoten nei Paesi Bassi e a Mechelen e Merksplas in Belgio.
L.S.
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Confcommercio Pistoia lancia l’allarme sul Mercato dei fiori della Toscana - città di Pescia: «deve essere messo a norma entro il giugno 2022, pena l’inagibilità, ma servono 8,6 milioni di euro». E chiede al Comune, titolare dell’immobile: «non ci sono alternative a questo maxi-investimento?», su cui peralto si è in chiaro ritardo e pare difficile trovare le risorse necessarie.
«SOS Mercato dei Fiori: serve al più presto una soluzione per salvare il futuro della struttura e dell’economia del territorio».
Redazione
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Il 10 febbraio nel convegno online gratuito “Approfondimenti sulla gestione sostenibile del verde urbano”, a cura del CREA Ingegneria e trasformazioni agroalimentari, la presentazione dei risultati del progetto Agroener e la messa a fuoco del contributo di macchine e tecnologie nella cura del patrimonio arboreo.
«L’elemento strutturale più importante del verde urbano, in termini qualitativi e quantitativi, è rappresentato dagli alberi, capaci di fornire benefici e servizi ecosistemici di diversa natura. La corretta gestione del patrimonio arboreo cittadino è quindi un aspetto fondamentale per il mantenimento di questo bene comune», che si realizza «attraverso l’esecuzione di diverse pratiche che coinvolgono esperienze, conoscenze e discipline diverse».
Redazione
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