Notizie

Un’occasione formativa per qualificarsi come tecnici del verde urbano e sportivo esperti delle tecniche eco-compatibili promosse dal Decreto del 10 marzo 2020 (“Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”) e dei metodi dell’agricoltura biologica.
E’ il «Corso base di introduzione alla produzione vivaistica in conformità alla normativa europea (Reg. UE n. 848/2018) e alla gestione del verde urbano e sportivo secondo le norme tecniche volontarie Bioagricert e le recenti norme (Decreto del 10 marzo 2020)» che viene proposto dall’Associazione Italiana Giardinieri Professionisti (AIGP) in collaborazione con Bioagricoop e Bioagricert, tra i principali enti italiani di certificazione delle produzioni agroalimentari biologiche e di qualità.
Questo corso, che verrà presentato il 9 febbraio a Padova durante la sessione pomeridiana del convegno “Green Agorà: il verde nel PNRR, occasione di sviluppo e qualificazione del verde urbano” organizzato da Flormart (vedi), è rivolto «a giovani titolari di impresa del verde, professionisti di studi tecnici e giardinieri secondo prerequisiti attinenti alle loro mansioni».
Il corso si sviluppa in 30 ore complessive articolate in 24 ore di lezione teorica via webinar in sessioni da due ore l’una e 6 ore di esperienza pratica (organizzate tenendo conto dei luoghi di residenza dei partecipanti).
La prima lezione è il 17 febbraio, l’ultima è il 21 marzo 2022.
Grazie al coinvolgimento di Bioagricert, organismo di certificazione, ai partecipanti che supereranno l’esame finale sarà rilasciato un attestato di vivaista e/o manutentore informato ai fini della gestione delle aree verdi certificate in conformità ai disciplinari sopraindicati.
Maggiori informazioni si trovano a partire da qui da dove si può accedere al programma.
Segreteria organizzativa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Tel: 051/ 0568417 (ore 9-17).

Redazione

Confagricoltura Pistoia - Mercato dei fiori di Pescia
Confagricoltura Pistoia scende in campo sulla questione del rischio di chiusura del Mefit (Mercato dei fiori della Toscana) per non conformità alle norme di sicurezza e antincendio, sullo sfondo del mai avviato «piano di manutenzione e valorizzazione» previsto da un accordo di programma del 2016 fra Comune di Pescia e Regione Toscana, e chiede la creazione di un «tavolo tecnico di crisi».
I vertici dell’Unione provinciale pistoiese della Confederazione, che si trovano a fare i conti direttamente con la situazione da poco tempo per via di una nuova azienda florovivaistica socia che opera al Mefit, hanno fatto appello ieri alle istituzioni con una nota in cui, oltre a invocare l’attivazione immediata del tavolo tecnico, chiedono che si impegni ad affrontare la situazione emergenziale della struttura mercatale contestualmente alla «elaborazione di un piano di rilancio in grado di garantire la sostenibilità economica a medio-lungo termine del mercato».  
Stando ai dati forniti dal Mefit, al mercato pesciatino per il commercio all’ingrosso di fiori e piante operano circa 600 aziende fra florovivaisti e commercianti di fiori da cui dipende il sostentamento di oltre 3 mila persone. «Siamo sensibili alla problematica delle aziende florovivaistiche che operano sul Mefit e siamo intenzionati a fare tutto il possibile per dare continuità alle loro attività – dichiara Confagricoltura Pistoia – ma per noi ciò dovrà avvenire nel contesto di una strategia imperniata su un piano di gestione e rilancio della struttura sostenibile economicamente e credibile, possibilmente guardando alle opportunità di finanziamento che potrebbero essere individuate in questa fase sul fronte della transizione ecologica». «Come in tutte le maggiori situazioni di crisi economiche e aziendali di altri settori – conclude la nota di Confagricoltura Pistoia - è necessaria l’immediata costituzione di un tavolo di crisi, composto da esponenti istituzionali, tecnici e rappresentanti delle categorie economiche, che sia in grado di prendere di petto la questione». 
 

Redazione

Rinascitalia camper che promuove i Comuni Fioriti

A Torino il 4 febbraio la cerimonia di partenza dell’iniziativa RinascITALIA dell'Associazione Asproflor per promuovere la certificazione di “Comune Fiorito” tra i Comuni italiani. Un camper percorrerà le coste dello Stivale, incontrando oltre 600 amministrazioni. Le cifre del florovivaismo in Piemonte nel contesto dei valori del settore in Italia. 

 
Ha preso il via ieri dal cuore sabaudo di Torino in piazza Castello, di fronte al Palazzo della Regione Piemonte, il tour nazionale di RinascITALIA, iniziativa lanciata per il 2022 da Asproflor Comuni Fioriti, rete a cui aderiscono attualmente 140 amministrazioni comunali, di cui circa la metà piemontesi.
Il progetto - accompagnato dallo slogan “Facciamo fiorire la speranza”- prevede il viaggio di oltre 9 mila chilometri lungo il litorale italiano di un camper che farà visita a 645 amministrazioni civiche per motivarle ad aderire alla filosofia della certificazione di “Comune Fiorito”. 
Dal Piemonte il mezzo di Asproflor raggiungerà Muggia, in Friuli Venezia Giulia, all’estremo confine orientale della penisola. Da lì scenderà per tutta la costa adriatica fino a visitare la Sicilia; risalirà poi l’intero versante tirrenico, fino a Ventimiglia, in Liguria; ultima tappa sarà la Sardegna.
In ogni Comune attraversato è previsto un incontro con l’amministrazione comunale per discutere di ambiente, fioriture e turismo sostenibile; quando possibile, verranno organizzati anche momenti di presentazione alla popolazione; a conclusione della visita regionale si terrà un meeting con i sindaci dei comuni visitati al quale verranno invitate anche città e paesi delle aree limitrofe. Ciascun sindaco riceverà l’invito ufficiale a entrare a far parte del circuito nazionale Comuni Fioriti, partner unico italiano della rete mondiale Communities in Bloom, e intraprendere l’iter per ottenere il Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita “Comune Fiorito”. Marchio che è stato ottenuto finora da 54 delle 140 amministrazioni comunali aderenti al circuito. 

Saranno visitati anche i Comuni del litorale già aderenti al network. Nelle prime regioni attraversate si tratta di Trieste, Monfalcone, Grado e Lignano Sabbiadoro in Friuli Venezia Giulia; in Emilia Romagna vi è invece Cervia, che fin dal 2007 fa parte dei Comuni Fioriti e ha ricevuto molteplici i riconoscimenti nazionali e internazionali.
A conclusione del viaggio, l’Associazione Asproflor pianterà alberi nelle zone maggiormente colpite dagli incendi della scorsa estate (in particolare Sardegna, Sicilia e Calabria) per sostenere queste aree e compensare la CO2 prodotta dal viaggio. 
Tutto il tour verrà documentato attraverso l'apposito gruppo Facebook "RinascITALIA Comuni Fioriti" dove sarà possibile seguire il percorso e gli avvenimenti che saranno realizzati, oltre a foto, video e commenti. Anche l’App TabUi accompagnerà puntualmente gli spostamenti, mettendo in evidenza le caratteristiche dei territori attraversati.
«Da decenni Asproflor propone ai Comuni una filosofia di vita capace di trasformarli in luoghi più vitali e accoglienti, sia per i cittadini che per i turisti - commenta il presidente nazionale dell’Associazione, Sergio Ferraro - La riqualificazione dell'ambiente, del verde e della bellezza delle fioriture, insieme alla promozione del turismo lento, fanno infatti da traino a una trasformazione umana, sociale ed economica ormai consolidata e confermata dalle amministrazioni locali già aderenti. Il camper di RinascITALIA vuole quindi essere simbolo di unità, di speranza e di rinascita umana, sociale ed economica. Il nostro obiettivo è generare una abbraccio simbolico all’Italia intera, dopo questo difficile periodo».
«Siamo lieti che il tour RinascItalia parta dal Palazzo della Regione a Torino e che sia il Piemonte per primo ad ospitare il camper di Asproflor nel suo viaggio promozionale. Invito i sindaci di tutta Italia ad aderire all’iniziativa rivolta alla riqualificazione degli spazi urbani attraverso il verde e le fioriture, e all’attenzione per la salute ambientale. - dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Il progetto Comuni fioriti infatti rende più vivibili borghi e paesi, un valore aggiunto per i cittadini ed anche per i turisti che trovano luoghi accoglienti, insieme alla grande offerta culturale, storica, enogastronomica presente in tutto il nostro territorio italiano».
«Il progetto Comuni fioriti è cresciuto negli anni grazie ad Asproflor e da oggi viene rilanciato in tutta Italia attraverso il tour che coinvolgerà le amministrazioni locali – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa -.  Condividiamo la scelta di un marchio di qualità che certifica la bellezza e la qualità dell’ambiente all’interno di un comune, dovute al verde pubblico e privato, frutto del lavoro dei florovivaisti e della sensibilità dei cittadini. Essere Comune fiorito è infatti un buon biglietto da visita per il turista che attraversa il Piemonte e l’Italia. Sono oltre 50 i Comuni piemontesi che attualmente espongono al loro ingresso il cartello con la certificazione, a testimonianza dell’attenzione sul tema da parte di tanti sindaci piemontesi che ringrazio, augurando che l’esperienza RinascItalia porti nuove adesioni».
 
Le cifre del florovivaismo in Italia e in Piemonte
La produzione delle aziende florovivaistiche è di 2,6 miliardi di euro: 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 per i prodotti vivaistici (alberi e arbusti), pari a quasi il 5% della produzione agricola. 18.000 imprese produttive si dedicano a fiori e piante in vaso e circa 9.000 producono piante per il vivaismo e ca 120.000 addetti, con una dimensione aziendale media più elevata in quest’ultimo settore. La superficie agricola occupata complessivamente dal settore ammonta a quasi 30.000 ettari, destinati per il 70% a piante in vaso e vivaismo. Le aziende che producono giovani piante floricole ornamentali sono 2.000 per una superficie complessiva di oltre 1.500 ettari. Con l’indotto, le imprese sono 47.400.
In Piemonte sono oltre 1.200 le aziende florovivaistiche, con un fatturato di circa 120 milioni di euro: al primo posto la provincia di Torino, con aziende dedite a coltivazione, vendita e cura; seguono il Verbano Cusio Ossola con le acidofile, il Biellese con aceri e rose, Astigiano e Alessandrino con produzioni in serra e il Cuneese con aziende vivaistiche.
 

Redazione

Rapporto AGRIcoltura100 - imprese agricole sostenibili

A livello nazionale dal Rapporto AGRIcoltura100 promosso da Reale Mutua e Confagricoltura emerge che nel 56,7% delle imprese agricole è aumentato il peso della sostenibilità. Le aziende con livello di sostenibilità alto dell’indice AGRI100 sono salite al 49% e quelle con livello embrionale sono scese dal 17% al 12,7%; al 1° posto gli interventi di miglioramento nell’uso delle risorse acqua, suolo ed energia (98,8%). In Toscana, che ha una percentuale di aziende col livello di sostenibilità alto del 51%, spiccano l’impegno nella gestione del rischio idrogeologico (68,2%) e l’attenzione alle donne: il 44,5% (vs il 37% nazionale) ha adottato misure per la conciliazione di lavoro e famiglia.   

 
Imprese agricole italiane sempre più consapevoli della fase di trasformazione che il settore primario sta vivendo e della necessità di modelli produttivi maggiormente orientati alla sostenibilità e all’innovazione. 
È la fotografia dell’agricoltura nazionale scattata nella 2^ edizione del Rapporto AGRIcoltura100, promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved, che è stato presentato l’1 febbraio a Roma dal presidente di Confagri Massimiliano Giansanti e dal direttore generale di Reale Mutua Luca Filippone. E dal quale risulta che in Toscana, come comunicato oggi da Confagricoltura regionale, gli agricoltori «hanno investito nell’agricoltura 4.0, innescando un ammodernamento che ha tra le altre favorito l’occupazione femminile – come sottolineato dal presidente regionale Marco Neri -. Non solo: hanno anche puntato molto sul biologico, scegliendo uno sviluppo incentrato sulla sostenibilità».
L’indice AGRIcoltura100, come spiegato martedì scorso alla presentazione del Rapporto, misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree. «Rispetto al periodo pre-Covid e la conseguente crisi economica – è stato riferito - gli imprenditori dichiarano che nella loro azienda è decisamente aumentata l’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale (56,7%), alla sostenibilità sociale (47,9%), alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45,0%)». Ma soprattutto i dati sui livelli di sostenibilità raggiunti nel 2021 a livello nazionale mostrano che «le imprese con un livello alto e medio-alto sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale; le attività con un livello di sostenibilità ancora embrionale o limitato, invece, scendono dal 17 al 12,7 punti percentuali. Parte di queste si sono spostate nella fascia di livello medio, che passa dai 34,5 punti percentuali ai 38,2». Interessanti anche i risultati dell’indagine sulle aree interessate dalle iniziative imprenditoriali. Con al primo posto gli interventi di miglioramento nell’utilizzo delle risorse come l’acqua, il suolo e l’energia (98,8%); al secondo la tutela della qualità e della salute alimentare (91,5%); al terzo la gestione dei rischi (76,5%) e al quarto e al quinto: la tutela della sicurezza sul lavoro (66,8%) e la valorizzazione del capitale umano (64,4%).
Nello specifico della Toscana, come reso noto oggi da Confagricoltura regionale, i dati «raccontano un mondo agricolo pronto alla sfida della sostenibilità ambientale e sociale. Più della metà delle imprese agricole toscane (51,4%) ha un livello generale di sostenibilità alto o medio alto, mentre la media nazionale è sotto il 50%. Sul lato ambientale, il 68,2% delle aziende è fortemente impegnato nella gestione del rischio idrogeologico, mentre dal punto di vista sociale va segnalata l'alta quota di imprese (il 72,4%) attiva nella valorizzazione dei rapporti con la comunità locale in cui è inserita (la media italiana è il 59,1%)». Ma Confagricoltura Toscana mette in evidenza anche un altro aspetto: «l'agricoltura è sempre più femminile e giovane. Quasi un’impresa agricola su due - il 44,5% - ha messo in campo iniziative a favore della conciliazione tra vita lavorativa e familiare: un dato ben più alto della media nazionale, ferma al 37%. E ancora di più (45,6%) sono le imprese agricole toscane che offrono rapporti di lavoro stabili e sono impegnate a favorire la presenza di donne e giovani al loro interno».


Redazione

Il salone professionale internazionale del florovivaismo e del paesaggio Myplant & Garden si svolgerà dal 23 al 25 febbraio 2022 a Fiera Milano. Eventi articolati in 6 sezioni tematiche che coprono tutte le filiere del verde, con la novità della partnership con Pantone. Attivato un completo protocollo di prevenzione e sicurezza per espositori e visitatori. Aperta la biglietteria online.  


Una presentazione in anteprima delle «collezioni colore primavera/estate 2023 ispirate dalla nuova palette Metaverse» di Pantone all’interno del Décor District, l’arena della creatività floreale nel padiglione 12.
E’ uno degli appuntamenti clou dell’edizione 2022 di Myplant & Garden - International b2b Green Expo, la fiera professionale internazionale dedicata al mondo del florovivaismo e del paesaggio in programma a Fiera Milano dal 23 al 25 febbraio prossimi con il seguente orario: mercoledì 23 - giovedì 24 ore 9-18; venerdì 25 ore 9-17.
La manifestazione è articolata nelle seguenti 6 sezioni tematiche o «macro-eventi»: Garden Center New Trend, Motogarden, Myplantech, Verde sportivo e Landscape,  Urban Green Management e il Décor District con Pantone.
Lo slogan di quest’anno del “Garden Center New Trend” sarà “Stai fuori!” e per l’occasione è previsto «un allestimento inedito, dinamico e innovativo che valorizza le potenzialità delle aree-vivaio, per trasformarle in eden conviviali».
Per “Motogarden”, oltre alla sempre più importante e rappresentativa vetrina espositiva all’interno del padiglione 20, sarà riservata al «comparto motorgarden, utensileria e attrezzature» un’area prove in esterna tra i pad. 12 e 16, dedicata ai test, i consigli e i segreti del buon utilizzo degli strumenti.
Mentre “Myplantech” rappresenterà «un punto d’incontro interattivo tra ricerca, imprese e mercati impegnati nell’esplorazione del mondo dell’innovazione. All’insegna della transizione ecologica, digitale e della vocazione internazionale (PNRR)».

ilvivaistanative

La sezione “Verde sportivo e Landscape” dà spazio all’offerta commerciale, alla progettazione e ai materiali per l'edilizia da giardino, il verde sportivo e il verde pubblico. In particolare, da un lato, il verde sportivo, collocato in una posizione strategica fra il settore macchinari/manutenzione e l’area dedicata al progetto/paesaggio, sarà dedicato al «contatto diretto tra professionisti, imprese, enti e istituzioni» sotto il coordinamento di EN Space network, con «incontri aperti con FIGC, CONI, Lega Nazionale Dilettanti, società sportive, costruttori, progettisti, fornitori del verde, manutentori, gestori impianti sportivi». Invece la «Landscape Area» coprirà una parte del padiglione 20, riservandola «al mondo della progettazione, ai materiali per esterno e agli approfondimenti relativi ai temi del paesaggio e della riqualificazione verde e del green building».
L’area “Urban Green Management” è la parte di Myplant & Garden che «chiama a raccolta gli attori più importanti della costruzione, realizzazione, manutenzione e gestione del verde urbano e naturalistico».
Infine il Décor District, oltre all’anteprima di Pantone, offrirà «un’infinita carrellata di proposte per il mondo dei fiori e della decorazione». Con dimostrazioni floreali di maestri internazionali, installazioni, performance e workshop per fioristi. Ci sarà una «Fashion Shooting Area», vale a dire un «teatro-passerella green in cui moda, decorazione floreale e lirica si fondono, dando vita a incantevoli défilé di attrici-modelle, all’insegna dell’eleganza». E ci sarà pure una «Wedding area» con una rassegna di eventi per i protagonisti della decorazione floreale internazionale dedicata agli sposi e alle cerimonie nuziali.
Myplant & Garden è una manifestazione riservata agli operatori professionali e da circa metà gennaio è stata aperta per loro una biglietteria online dove acquistare biglietti d’ingresso, con risparmi di tempo e sconti del 25% sul prezzo rispetto alla biglietteria fisica, oppure stampare gli inviti e fare l’accredito stampa. Per ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattare il call center +39 02 49976822 dal lunedì al venerdì (08,30 -18,30).
Riguardo all’accesso al quartiere fieristico, Fiera Milano, per garantire a visitatori, espositori e organizzatori la partecipazione in totale sicurezza, ha elaborato un protocollo per il contenimento della diffusione del nuovo Coronavirus che indica le modalità di svolgimento in sicurezza delle attività fieristiche, nel pieno rispetto delle regole e dei protocolli sanitari emanati dal Governo.

Redazione