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Rinnovati i vertici di Assoverde: Sgaravatti confermata presidente
Nei giorni scorsi Assoverde, associazione italiana dei costruttori del verde, ha rinnovato il consiglio direttivo nazionale e confermato alla presidenza Rosi Zuliani Sgaravatti, con vicepresidente Paolo Iacheri. Confermati anche Luca Ugliano revisore dei conti e Stefania Pisanti segretario generale.
I nuovi consiglieri eletti dall'assemblea sono Carlo Antonio Barretta, Davide Canepa, Carlo Caramori, Giuseppe Goi, Salvatore Liddo, Onofrio Mazzarelli e Giuseppe Stroppa.
Come dichiarato dopo il rinnovo dei vertici, gli obiettivi di Assoverde sono rafforzare il verde “made in Italy” tramite sinergie fra le varie componenti della filiera green e potenziare i servizi a supporto delle aziende puntando su formazione e ricerca.
«Queste scelte condivise tra le varie nostre componenti, manutentori e realizzatori, produttori, professionisti, fornitori di prodotti, materiali e attrezzature, - ha sottolineato la presidente Rosi Sgaravatti - contribuiranno a diffondere una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza sulla salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e del suolo. Servono interventi professionali di pianificazione integrata, di progettazione mirata, di realizzazione e di cura a garanzia di una corretta e continua manutenzione delle aree verdi».
Nelle città le aree verdi rappresentano solo l’8% e i cambiamenti climatici spingono alla salvaguardia della natura: investire nel verde non ha solo valore estetico, ma pure ricadute positive sull’ambiente e sul benessere futuro dei cittadini. «Ci impegniamo ad innestare e far diventare la realizzazione di aree verdi, la cura e la manutenzione professionale – ha concluso Sgaravatti –  un processo virtuoso e naturale nelle aree urbane e periurbane».
 

Redazione

rfh maggio

Royal Flora Holland comunica il recupero dei volumi, nonostante un confronto negativo rispetto a maggio 2022, e prezzi in aumento. Previsioni per Giugno legate alle meteo, domada ad oggi in linea con previsoni.

Il periodo di punta di fiori e piante fiorite è iniziato positivamente il mese scorso. A partire dalla Festa della Mamma, la temperatura e di conseguenza il volume sono aumentati costantemente, raggiungendo il picco assoluto il 31 maggio. I prezzi sono stati molto più alti rispetto al 2022, con un incremento del 16%. Questo è stato causato principalmente dalla scarsità dei volumi e alla guerra in Ucraina che l'anno passato ha avuto un impatto significativo.

Complessivamente, a maggio, sulle aste olandesi ci sono stati il 4,8% di carrelliin meno e il 2,8% di transazioni d'asta in meno rispetto a maggio 2022. Ad aprile, questo deficit era del -5,5% per i carrelli e del -4,8 % per le transazioni.

RFH comunica che, per i fiori, sono state necessarie forniture non preventivate ad inizio campagna ed a fine campagna di vendita anche per le piante. RHF dichiara che sono stati buoni i tempi di evasione degli ordini sia nei settori dei fiori che delle piante, con commenti positivi da parte degli acquirenti sul servizio logistico con meno interruzioni dei carrelli sull'asta rispetto al 2022. Anche il numero di reclami a maggio riguardanti i servizi logistici è diminuito del 51% rispetto a maggio 2022. Ancora da migliorare le previsioni per il numero di carrelli d'asta necesari alla domada che sono state spesso anomale, rendendo difficile per i coltivatori e per Royal FloraHolland prevedere quanti steli portare all'asta. Anche le previsioni settimanali degli orari finali sono state particolarmente difficili, anche se c'è stata un miglioramento rispetto alle previsioni settimanali di aprile malgrado gli orari finali previsti vengono sempre pubblicati sull'app RFH e sul sito web di Royal FloraHolland. Nei giorni in cui sono avvenuti i volumi più elevati per transazione, sono state osservate più transazioni di pre-vendita all'orologio che hanno compensato l'effetto di riduzione delle transazioni anche se questo alla fine, secondoRFH non ha avuto impatto sui prezzi.

In conclusione secondo il colosso olandese, serve rispondere in modo più flessibile ai periodi di intensa attività, implementando i volumi dei prodotti per compensare la domanda frenetica dei giorni di punta, sopratutto all'inizio delle trattive. Come sempre a detta di RFH, servirà aumentare l'offerta delle piante che sono normalmene più richieste a fine campagna. Il prodotto,spiega RFH, è stato leggermente in ritardo rispetto alla domanda, malgrado le previsioni dei tempi finali siano state comunicate per tempo. Un vantaggio rispetto all'anno scorso, quando gli orari a volte superavano di gran lunga le previsioni. Per giugno, con le festività più importanti che sono ormai passate, la domada sarà legata principalmente dalle condizioni meteorologiche e dallo sviluppo del mercato diretto (commerciante-produzione) delle prossime settimane. Al momneto non si rilevano aumenti di offerta per le piante, ma per i fiori estivi il vero afflusso deve ancora arrivare.

Redazione

Agricoltura Toscana: economie per 15 milioni finanziano bandi rimasti fuori

Nuove risorse destinate ai bandi per il sostegno dell'agricoltura toscana, grazie alle economie maturate nella spesa del Programma di sviluppo rurale. Un'opportunità per favorire gli investimenti nel settore e promuovere lo sviluppo sostenibile.
 

La giunta della Regione Toscana, su iniziativa della vicepresidente e assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi, ha adottato un provvedimento che permette di destinare ulteriori risorse al sostegno dei bandi del Programma di sviluppo rurale. Grazie a economie maturate nella spesa del PSR 2014-2022, sono stati finanziati nuovi bandi per l'agricoltura toscana, con un importo complessivo di 15 milioni di euro.

Le nuove risorse consentiranno di ampliare il numero di beneficiari dei contributi comunitari destinati agli investimenti nelle aziende agricole e nelle aree rurali. In particolare, sono state effettuate delle scorrimenti delle graduatorie per quattro misure specifiche. Nel bando 4.1.4, che riguarda gli investimenti per la gestione della risorsa idrica per scopi irrigui, sono state finanziate altre 38 domande grazie a un incremento di 2 milioni e 800mila euro. Per il bando 4.1.1. sull'agricoltura di precisione e digitale, sono state finanziate altre 78 domande grazie a un incremento di 5 milioni di euro.

L'attenzione è stata rivolta anche al sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi estremi. Nel bando 8.3, sono state finanziate altre 41 domande grazie a un incremento di 5 milioni di euro. Infine, per il bando 4.1.1. sull'agricoltura di precisione e digitale, sono state finanziate altre 18 domande grazie a un incremento di 2 milioni e 500mila euro.

Questo ulteriore finanziamento rappresenta un'opportunità importante per l'agricoltura toscana, permettendo di sostenere gli investimenti nel settore e promuovere lo sviluppo sostenibile. Grazie a questi bandi, le aziende agricole e le aree rurali potranno beneficiare di contributi comunitari per migliorare la gestione delle risorse idriche, adottare tecniche innovative nell'agricoltura di precisione e digitale, e prevenire danni alle foreste.

Redazione

Terra, famiglia e sicurezza alimentare: le parole del ministro Lollobrigida alla plenaria del G20

Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l'importanza di affrontare le sfide dell'insicurezza alimentare e dell'impatto della guerra di aggressione russa durante la plenaria "Agricoltura sostenibile per la sicurezza alimentare e la nutrizione" del G20.


Il ministro Lollobrigida, intervenendo alla plenaria del G20 in corso a Hyderabad, in India, ha evidenziato l'importanza di riflettere sulle cause dell'insicurezza alimentare e collaborare per eliminarle. Ha sottolineato l'impatto negativo che la guerra di aggressione russa ha avuto non solo sul popolo ucraino, ma anche sulla sicurezza alimentare di molti Stati.

Lollobrigida ha espresso il suo impegno per rendere le pratiche agricole sempre più sostenibili, ridimensionando l'impatto ambientale della produzione di cibo. Ha sottolineato che le politiche attuate in Italia promuovono le produzioni locali, combinando agricoltura, conservazione dell'ambiente e della biodiversità, e lotta ai cambiamenti climatici.

Il ministro ha inoltre evidenziato l'importanza della nutrizione, proponendo una dieta salubre, equilibrata e diversificata. Ha sottolineato che l'Italia sostiene un modello di sviluppo basato su terra, lavoro, famiglia e benessere, con l'obiettivo di promuovere la civiltà.

Lollobrigida ha ribadito l'impegno dell'Italia verso le aree del Sud del mondo, come l'Africa e l'Asia, che affrontano i più alti tassi di insicurezza alimentare. Ha dichiarato la disponibilità dell'Italia nel condividere tecnologie, formazione e ricerca per garantire qualità, innovazione, produzione, sostenibilità ambientale ed economica a livello mondiale.

Il ministro ha anche evidenziato l'importanza della biodiversità in Italia e la necessità di costruire una rete di aree protette, ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini, e attuare una politica attenta alla forestazione. Ha sottolineato il ruolo essenziale della biodiversità nel sistema agroalimentare italiano, garantendo una ricchezza qualitativa dei prodotti alimentari.

Infine, Lollobrigida ha evidenziato il progresso dell'Italia nella tutela delle risorse naturali, come la legge Serpieri per la tutela delle foreste e la lotta al dissesto idrogeologico. Ha sottolineato l'importanza di coniugare la sostenibilità ambientale e la tutela delle biodiversità con i benefici economici derivanti da questo settore.

Il ministro Lollobrigida ha concluso sottolineando che il G20 rappresenta un'occasione strategica per promuovere attività volte a garantire il sostegno agli agricoltori, allevatori e pescatori, che sono i primi ambientalisti. Ha anticipato che queste tematiche saranno approfondite durante la Conferenza sulla sicurezza alimentare presso la FAO, che si terrà a Roma dal 24 al 26 luglio.

Redazione

Saccardi proroga serre temporanee Confagricoltura Pistoia

Ieri incontro a Pistoia di Confagricoltura con la vicepresidente della Regione Toscana Saccardi sulla normativa delle serre agricole temporanee e le prospettive del florovivaismo. Il presidente regionale di Confagricoltura Neri: «rispettare le specificità del vivaismo, che vale in Toscana 800 milioni». Il presidente e il direttore provinciali Zelari e Lombardi: «legare la durata delle serre alla vita delle aziende, al loro ciclo produttivo». L’assessore all’urbanistica di Pistoia Cialdi: «la serra non è un manufatto edilizio, ma una propaggine impiantistica».  Saccardi: «non dipende solo da me, ma dateci una proposta normativa dettagliata e la affronteremo assieme al presidente e all’assessore all’urbanistica della Regione». 

                               
L’assessora all’agricoltura e vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha espresso la propria disponibilità a caldeggiare all’assessore all’urbanistica regionale Stefano Baccelli e al presidente Eugenio Giani un «allentamento delle norme» sulle serre agricole temporanee che consenta alle aziende del settore vivaistico e florovivaistico di non vedere penalizzata la propria attività. E Confagricoltura Pistoia, come richiesto dall’assessora Saccardi, le invierà a breve la propria proposta dettagliata di modifica normativa e regolamentare, che si affiancherà ad altre proposte già avanzate nella stessa direzione come la recente mozione dei consiglieri regionali Capecchi e Fantozzi.  
Si è concluso così l’incontro di ieri pomeriggio a Pistoia nella sede provinciale di Confagricoltura fra Stefania Saccardi e i vertici di Confagricoltura sul tema della regolamentazione delle serre temporanee e le prospettive del vivaismo e del florovivaismo, a cui erano presenti gran parte dei maggiori esponenti del mondo vivaistico pistoiese e diversi rappresentanti delle istituzioni comunali e regionali. Incontro a cui è intervenuto l’assessore comunale di Pistoia al vivaismo Gabriele Sgueglia parlando del ruolo attivo che la sua Giunta vuole svolgere a sostegno dell’attività del comparto e durante il quale è stato letto un messaggio del sottosegretario di stato con delega al florovivaismo Patrizio La Pietra, alle prese con la riforma del settore florovivaistico e attento alla questione della riconversione degli impianti serricoli in siti agroenergetici, che presuppone chiarezza anche sullo stato delle serre temporanee (categoria in cui rientrano gran parte delle serre a uso agricolo). Senza dimenticare l’illuminante relazione tecnica del prof. Alberto Pardossi, ordinario di Orticoltura e floricoltura dell’Università di Pisa, sulle serre del futuro fra innovazione e sostenibilità del florovivaismo.
«Il vivaismo è un settore molto specifico di primaria importanza a livello nazionale che in Toscana vale circa 800 milioni di euro (l’80% destinato all’esportazione) – ha detto il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri –, pertanto è opportuno in un incontro come questo focalizzarsi sul problema fondamentale delle serre: la semplificazione dei percorsi è necessaria per i vivaisti pistoiesi». 
«È un argomento centrale per noi vivaisti – ha confermato Andrea Zelari, presidente di Confagricoltura Pistoia - perché le serre e la protezione delle piante negli ultimi anni sono diventate sempre più importanti, anche a causa dei cambiamenti climatici, per far crescere le piante in maniera ottimale ed ecosostenibile. Oggi la normativa ci dice che le serre agricole dopo 2 anni vanno rimosse. Che facciamo? Le rimuoviamo e poi rimontiamo?». Ha ripreso e approfondito tale punto il direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi: «il motivo principale per cui è stato organizzato questo convegno è trovare una soluzione tecnico-normativa che consenta ai vivaisti e ai florovivaisti di mettere a posto la situazione delle serre temporanee, perché ci sono diverse leggi che nel tempo si sono susseguite e hanno creato un vulnus che non permette ai nostri agricoltori di avere le serre a puntino sul piano normativo. Quindi noi chiediamo alla Regione soprattutto di legare la durata della vita delle serre alla durata della vita dell’azienda, al suo ciclo produttivo: non è pensabile che una serra sotto la quale i nostri agricoltori coltivano debba essere demolita dopo tot anni e poi ricostruita, perché creerebbe dei danni sia economici sia tecnici che non possiamo permetterci».
Su questo concetto è intervenuto anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Pistoia Leonardo Cialdi, geometra di professione: «il concetto secondo me errato nella normativa – ha argomentato – è il principio della temporaneità della serra, che non è un manufatto edilizio, ma una propaggine impiantistica. Oltretutto parliamo di un tipo di agricoltura dove non ci sono le rotazioni colturali. Nei vivai lo smontaggio per poi riallestirle nello stesso luogo non ha senso. Giusto invece, in linea di principio, disciplinare le dimensioni e i materiali delle serre».
«Io sono venuta oggi ad ascoltare – ha dichiarato la vicepresidente e assessora all’agricoltura della Regione Toscana Stefania Saccardi - perché il tema non riguarda solo l’assessorato all’agricoltura ma riguarda soprattutto e prevalentemente l’assessorato all’urbanistica. Però credo che sia doverosa una interlocuzione e un ascolto da parte della Regione di un settore che è uno dei più importanti non solo per la nostra regione ma anche a livello nazionale: il vivaismo vive un momento molto importante, lo ha vissuto negli anni del Covid con una crescita straordinaria e ancora adesso è uno degli ambiti che muove una quantità molto importante di occupazione e di valore, anche in termini di esportazione, e quindi sul tema delle serre, della possibilità di realizzarle e soprattutto di mantenerle sul territorio per un tempo più lungo, credo che sia necessaria una riflessione della Regione Toscana. Affronteremo il tema insieme al presidente e all’assessore all’urbanistica».
 

Redazione