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Contratti di filiera per il settore forestale: pubblicato il bando

Il Masaf ha varato il bando “Contratti di filiera Settore Forestale”, in cui sono indicate modalità d’accesso ed erogazione delle agevolazioni. In palio 10 mln.


«Con i contratti di filiera per il settore forestale apportiamo nuova linfa all'economia e alle aree interne della nostra nazione, nel rispetto della tutela e della conservazione della biodiversità e del paesaggio».
È quanto dichiarato martedì 28 aprile dal Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida nel comunicato con cui è stata annunciata l’approvazione e pubblicazione del bando «recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera nel settore forestale e le modalità di erogazione delle agevolazioni». Bando che attua il decreto del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) n. 48567 del 31 gennaio 2023.
L’obiettivo del bando, finanziato nell’ambito del Pnrr con un fondo da 10 milioni di euro, è favorire, tramite contratti di filiera, i processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera forestale, potenziare le relazioni lungo le catene di produzione, trasformazione e commercializzazione attraverso l'aggregazione dei produttori e garantire ricadute positive sulla produzione forestale.
Il bando si rivolge ai silvicoltori privati, i comuni e i consorzi collegati, le piccole e medie imprese associate per l'utilizzo in filiera di tutte le produzioni dei boschi italiani, nel segno della sostenibilità e dell'interregionalità. Uno strumento che potrà agevolare quindi la creazione di reti di impresa interregionali, riconosciute dall'ordinamento solo dal 2021, e sostenere l'aggiornamento, la modernizzazione e la valorizzazione del settore forestale in coerenza con la Strategia Forestale Nazionale.
Le domande di sostegno per accedere alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 10 del 1° giugno 2023 fino alle ore 10 del 15 giugno 2023, secondo la modulistica allegata al bando: consultare qua.

Redazione

soluzioni per il risparmio idrico (ed energetico) ad Acqua Campus

Con Macfrut dal 3 al 5 maggio a Rimini c’è Acqua Campus: soluzioni per risparmio idrico ed energetico, irrigazione, telecontrollo e un impianto dimostrativo.

 
Da un lato i cambiamenti climatici che rendono sempre più scarsa l’acqua, le risorse irrigue, e dall’altro gli incrementi dei costi dell’energia che pesano su tutto. Ma le ricerche agronomiche, informatiche e ingegneristiche hanno prodotto numerosi strumenti e soluzioni utili ad agricoltori e consorzi di bonifica per affrontare tali problematiche.
Una selezione delle innovazioni già disponibili sul mercato e delle principali esperienze di applicazione sul campo saranno al centro di Acqua Campus 2023, realizzata da Cesena Fiera, ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane) e CER (Canale Emiliano Romagnolo) dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre insieme a Macfrut, la fiera dell’ortofrutta. Filo rosso per tutti e tre i giorni il tema cruciale del risparmio dell’acqua.   
Nel padiglione (per la prima volta nell’area Ovest) sarà allestito in pieno campo un impianto dimostrativo coltivato ed equipaggiato con le ultime innovazioni per il risparmio idrico, in funzione per tutta la durata della fiera e a disposizione degli interessati per visite e approfondimenti.
Nel corso della fiera saranno presentati altri progetti importanti come l’automazione e il telecontrollo che consentono di regolare le infrastrutture da remoto con relativi risparmi. Oppure il progetto Life Climax Po sulle buone pratiche nella gestione delle acque del bacino del Po che ha come leader l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdBPo) e coinvolge tutti gli enti locali interessati, le agenzie ambientali pubbliche e gli istituti di ricerca del territorio all'interno del Bacino del Grande Fiume.
«La partecipazione a Macfrut, che ANBI considera strategica, ci consente di essere al fianco del mondo della produzione agricola con le soluzioni più innovative in un momento in cui il clima, ogni giorno, ci ricorda le difficoltà nell'avvicinarsi all'utilizzo delle risorse – ha dichiarato Francesco Vincenzi, presidente di ANBI - Macfrut dunque diventa ancor più un momento fondamentale della stagione in cui ricordare e presentare tutte quelle tipologie tecniche e le avanzate modalità di studio su cui, quotidianamente, i laboratori di Acqua Campus, polo tecnico scientifico del Canale Emiliano Romagnolo, basano la loro attività di ricerca. Vi invitiamo dunque tutti a venire a conoscerle allo stand di CER-ANBI, dove i nostri esperti tecnici vi daranno tutte le informazioni».
 

Redazione

A Macfrut la filiera del castagno - Campania leader in castanicoltura

A Rimini alla fiera Macfrut (3-5 maggio) debutta la filiera del castagno con 9 aziende. Produzione italiana a 57.000 tonnellate, Campania prima per superficie.

 
Secondo i dati Fao, nel mondo si producono oltre 2.300.000 tonnellate di castagne e marroni, di cui in Europa poco più di 220.000 tonnellate, pari a circa il 10%. In Italia nel 2022, secondo i dati Istat, la produzione di castagne e marroni è stata di circa 57.000 tonnellate raccolte su una superficie superiore ai 36.000 ettari. 
La castanicoltura e la filiera del castagno saranno per la prima volta protagoniste a Macfrut, dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre, con 9 aziende in rappresentanza dell’intera filiera: dalla produzione e difesa fitosanitaria sino alla raccolta, confezionamento e immissione del prodotto (fresco e trasformato) nel mercato. L’iniziativa nasce dal CSDC (Centro di Studio e Documentazione sul Castagno) di Marradi con il lavoro di squadra di Elvio Bellini e Luciano Trentini, quest’ultimo coordinatore delle aree dinamiche in fiera.
Come sottolineato dagli organizzatori, il castagno è «apprezzato dai consumatori grazie alle peculiari caratteristiche e alla sua versatilità» e «si presta a essere commercializzato e consumato come prodotto fresco nel classico periodo autunnale e invernale, da ottobre a febbraio, ma non solo». Inoltre «non ha stagioni e una volta trasformato può essere consumato tutto l’anno: dalle castagne secche bianche intere alle farine, dai marrons glacés alle creme di castagne e di marroni, e non mancano pasta e biscotti». Senza dimenticare che «dal punto di vista salutistico assume una particolare importanza perché è un frutto che non contiene glutine, quindi molto adatto a coloro che soffrono di celiachia».
I castagneti produttivi si collocano fra le specie frutticole più importanti dopo nocciole (84.000 ettari), arance (83.000 ettari), pesche e nettarine (66.000 ettari), mandorle (53.000 ettari) e uva da tavola (45.000 ettari). La Campania è la prima regione per superficie produttiva, con un peso sul totale nazionale del 44% e un aumento, rispetto al 2016, del 60%. Seguono la Calabria con il 20%, il Lazio con il 12%, la Toscana con il 9% e l’Emilia Romagna con il 7% (fonte Istat, 2021). 
Castagne e marroni arrivano sulle tavole del 27% delle famiglie italiane, che consumano una quantità pari a circa 2,3 kg di prodotto fresco, per una spesa complessiva di poco superiore agli 11 euro. Numeri che attestano ancora un basso indice di penetrazione e aprono ampi spazi di mercato.
Il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili di Firenze, si è fatto promotore dell’iniziativa che mira a proporre il castagno europeo (Castanea sativa) come Patrimonio UNESCO dell’Umanità.
A Macfrut la castanicoltura sarà presente anche nell’area del campo prova (padiglione A1), dedicata al settore frutticolo grazie alla presenza degli operatori del settore vivaistico. A corredare l’area anche una serie di incontri e convegni alla presenza di esperti e produttori, per conoscere tutte le novità del comparto.
Gli espositori della filiera del castagno presenti a Macfrut sono l’Azienda Agricola Vivaio "Valle Oscura”, il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno, il Distretto della Castagna e del Marrone della Campania, FACMA, AGEM Frutta, GEA, MITICA, l’Associazione dei Castanicoltori dell’Emilia-Romagna e ALPA Calabria.
 

Redazione

iscrizione FlowerTrials 2023

Dal 13 al 16 giugno in Olanda-Germania i FlowerTrials: esposizioni (b-2-b) di almeno 60 ibridatori e produttori di piante in vaso e da aiuola. Nuovi espositori.

 
È già possibile iscriversi alla prossima edizione dei FlowerTrials, appuntamento internazionale fondamentale per gli operatori della filiera floricola.
Da martedì 13 a venerdì 16 giugno, fra Olanda e Germania, non meno di 60 fra importanti ibridatori/allevatori e/o coltivatori di piante in vaso e da aiuola esporranno le loro innovazioni, ricche gamme di prodotti e concetti creativi a un pubblico di visitatori professionali provenienti da tutto il mondo.
Secondo quanto affermato dagli organizzatori, «per i coltivatori, i FlowerTrials mettono in mostra le ultime novità per la prossima stagione con esperti a disposizione per fornire supporto culturale. Mentre per grossisti e dettaglianti, l'evento è un'eccezionale opportunità per incontrare gli ibridatori/allevatori, esaminare le migliori varietà e avere l'opportunità di vedere e influenzare le tendenze». 
 
Evento iconico grazie al concetto di “open-house”
I FlowerTrials sono un evento chiave nel comparto delle piante in vaso e da aiuola: nel 2022 hanno attirato visitatori da 89 Paesi. Per gli organizzatori, il successo della manifestazione è dovuto al suo concetto informale di “open-house” (casa aperta): gli ibridatori/allevatori apriranno le loro porte in 29 luoghi diversi. Ogni luogo ospita un singolo espositore o un gruppo di aziende che condividono strutture comuni. Tutte le sedi sono raggruppate in 3 aree geografiche, che sono state così rinominate per meglio descriverne l’estensione: la regione olandese centrale (Aalsmeer), la regione olandese meridionale (Westland) e la regione tedesca (Renania-Vestfalia).
 
Meilland, Floritec e Walter Blom espongono per la prima volta
Tre nuovi partecipanti sono stati accettati nell'organizzazione dei FlowerTrials. L'azienda francese Meilland International, specializzata in varietà di rose per il giardino e il patio, presenterà il suo assortimento di rose in vaso. Floritec, parte dell'azienda giapponese Inochio Seikoen, esporrà crisantemi spray, da vaso e da giardino, celosie in vaso e astri in vaso (generi Celosia e Aster). L'olandese Walter Blom Plants B.V. presenta una selezione del suo notevole assortimento di piante perenni.
 
Tutta la filiera mondiale delle piante in vaso e da aiuola
I FlowerTrials rappresentano l’intero comparto mondiale delle piante in vaso e da aiuola. Le seguenti aziende saranno nuovamente presenti all’edizione 2023.
Regione olandese centrale:
ABZ Seeds, Agriom, AllPlant Young Plants, Benary Samenzucht, Brandkamp, Cohen Propagation Nurseries, De Zonnebloem, Decock Plants, Dümmen Orange, Elsner pac Vertriebsgesellschaft, Graff Breeding, Gruppo Padana, Hem Genetics, HilverdaFlorist, Hishtil, HM. Clause, HOKO Breeding, Hortinno, Jaldety Plant Propagation Nurseries, Kientzler Jungpflanzen, Koppe Begonia, Lazzeri, Marathon Plants, MNP / Suntory, Morel Diffusion, Prudac, Royal van Zanten, Schoneveld Breeding, Takii Europe, Vitroflora, Volmary.
Regione olandese del Sud:
Anthura, Beekenkamp Plants, Danziger – Imperial plants, Evanthia, Floranova, Florensis, Graines Voltz, Green Works, Hendriks Young Plants, HiBreeding, Jonge Planten Grünewald, KP Holland, P. v.d. Haak Handelskwekerij, PanAmerican Seed, Queen® Genetics, Sakata, Schneider youngplants, Selecta one, Sentier, Syngenta Flowers, Van den Bos Flowerbulbs.
Regione tedesca:
Bruno Nebelung GmbH, Danziger - Bongartz, Dümmen Orange, Hassinger Orchideen, Westhoff.
 
Iscrizione
Chi intende visitare i FlowerTrials deve registrarsi in anticipo qua. Una registrazione unica copre tutte le sedi. I visitatori registrati riceveranno regolari informazioni e aggiornamenti.
 
Redazione 

PNRR Parco Agrisolare decreto di attuazione

Lollobrigida ha firmato il nuovo decreto d’attuazione della misura Parco Agrisolare che supporta la realizzazione d’impianti fotovoltaici in fabbricati agricoli

 
Adottata la misura per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici (e interventi accessori) sui tetti dei fabbricati agricoli e favorire l’autosufficienza energetica del settore agroalimentare. 
Il 19 aprile scorso il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ha firmato il nuovo decreto di attuazione della misura “Parco Agrisolare”.  
A dicembre era già stato emanato un primo bando di tale misura attraverso il quale sono state assegnate risorse pari a circa 500 milioni di euro ad oltre 7.000 imprese beneficiarie. Con questo nuovo decreto vengono programmate le residue risorse della misura “Parco Agrisolare” per un importo di circa 1 miliardo di euro
Il testo del decreto è stato trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione a cui seguirà la pubblicazione del bando. 
«La misura Parco Agrisolare – ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida - realizza un obiettivo particolarmente importante nella direzione della sempre maggiore sostenibilità dell'intero comparto agricolo. Non solo perché consente di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche perché ciò avviene senza alcun consumo di suolo». «Con questo nuovo decreto – ha aggiunto -, recependo le istanze del mondo produttivo e valorizzando al massimo i benefici derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato, introduciamo importanti novità finalizzate a rendere la misura più attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica». 
In particolare, a favore delle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all'80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro. Inoltre, sono assegnati 150 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all'80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell'agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo). E' prevista la possibilità per gruppi di imprese di realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di "autoconsumo condiviso". Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1MW. Soggetto attuatore dell'intera misura e dell'accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).
Si può leggere il testo del decreto qua.
 

Redazione