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A Rimini dal 3 al 5 maggio alla 40esima Macfrut 1100 espositori, 30% di operatori esteri, 1500 buyer da tutto il mondo. L’ortofrutta italiana vale 15 miliardi.
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Approvato il 5 aprile il Regolamento del Fondo da 350 mln per coprire i danni catastrofali meteoclimatici agli agricoltori. Adottate pure le istruzioni per fare domanda.
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Torna in centro Italia il meeting nazionale di Asproflor Comuni Fioriti, associazione che unisce florovivaisti italiani per promuovere l’immagine della nostra floricoltura, il turismo del verde e il ruolo dei fiori nella quotidianità delle città.
Il prossimo meeting nazionale si svolgerà il 10, 11 e 12 novembre nel Comune di Bellegra (Roma), conosciuto anche come «la città dei panorami – informa una nota di Asproflor Comuni Fioriti - perché da monte Celeste consente di scorgere tutte e cinque le provincie del Lazio». «Da anni – viene precisato - possiede il marchio di qualità Comune Fiorito e conta tra le proprie cittadine ben due vincitrici del concorso “Donna Comuni Fioriti”».
E il ritorno di questo concorso sarà uno dei tratti salienti delle tre giornate del meeting, che prevedono «convegni tecnici con esperti, confronti e visite», oltre alla consegna dei premi e riconoscimenti ai Comuni e gli enti che si sono distinti nella cura dell’ambiente e della bellezza.
«Speriamo – ha detto il sindaco di Bellegra Flavio Cera - che questo evento possa fare da cassa di risonanza per far conoscere a più persone possibili le bellezze del nostro borgo». «Siamo contenti di organizzare il nostro meeting annuale in centro Italia – ha dichiarato il presidente di Asproflor Comuni Fioriti Sergio Ferraro - in modo da abbracciare virtualmente tutta la penisola e promuovere la bellezza e l’importanza dei fiori nella qualità della vita delle città da nord a sud».
[Foto di Claudius Ziehr da Wikipedia].
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All’evento sulle piante officinali promosso da Macfrut il 31 marzo a Milano i dati di Fippo: in Italia produzione da 4.000 tonnellate, ma export da 33.000 t.
«Esistono nel nostro paese distretti spontanei della piante officinali, da nord a sud: dal Piemonte con i 500 ettari di lavanda, menta, passiflora e piante da liquore, sino a Calabria e Sicilia con 1500 ettari di oli essenziali di agrumi. Viviamo nel paradosso di produrre circa 4.000 tonnellate (escluso coriandolo) di piante officinali e 350 tonnellate di oli essenziali (in gran parte di agrumi bergamotto), e di esportare 33.000 tonnellate di prodotto. Come è possibile? Trasformando buona parte delle 40.000 tonnellate di prodotto importato. Questo dà l’idea degli ampi margini di crescita per una produzione nazionale e dell’importanza di un evento fieristico dedicato».
È quanto affermato dal presidente della Federazione italiana dei produttori di piante officinali (Fippo) Andrea Primavera nel suo intervento dedicato al panorama italiano durante l’incontro organizzato il 31 marzo scorso a Milano da Macfrut e dalla rivista Erboristeria Domani, in collaborazione con l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab), sul tema “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile”.
Luca Giupponi dell’Università di Milano, con il polo Unimont a Edolo, ha mappato cultivar pressoché sconosciute. «Una nostra indagine nazionale ha scovato 1615 varietà locali di specie erbacee, oltre il 70% delle quali nelle zone montane – ha detto – L’Italia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità in Europa e nel mondo. Qui c’è tutto un mondo ancora da scoprire e valorizzare».
Nell’occasione, il presidente di Assoerbe Renato Iguera ha presentato una indagine realizzata sui soci dell’associazione rappresentativi del mercato nazionale di droghe grezze e materie prime vegetali. Il valore economico del mercato delle materie prime in Italia è di 65 milioni di euro in valore, per 18mila tonnellate in quantità. «Il principale sbocco sul mercato di questi prodotti – ha spiegato - va nell’utilizzo di integratori alimentari (44%) e medicali (43,3%), seguiti a larga distanza da bevande e liquori (4,3%) e alimenti come tisane e tè (3%). La materia prima agricola grezza più acquistata è la camomilla, la più acquistata delle droghe vegetali è il Mirtillo, degli estratti vegetali è la curcuma».
A testimonianza della dinamicità del settore è stato l’intervento di Enrico Dall’Olio di Agribioenergia, cooperativa alle porte di Bologna. «Siamo partiti nel 2005 con la creazione di un nostro impianto di biogas. L’abbondante energia termica di risulta ci ha spinti a sperimentare una nuova filiera legata alla coltivazione e alla prima trasformazione di piante officinali, tanto che nel 2014 abbiamo dato vita a un campo sperimentale. È stato l’inizio di un percorso che oggi vede 120 ettari adibiti a piante officinali, la metà dei quali in regime biologico. E ancora una produzione di 500 tonnellate di prodotto secco e la presenza di uno stabile adibito all’essicazione, lavorazione e stoccaggio delle erbe con moderne tecnologie e sistemi di controllo di qualità».
Il presidente di Macfrut Renzo Piraccini ha presentato la 2^ edizione di Spices&Herbs Global Expo, il salone europeo di spezie, erbe officinali e aromatiche in programma al prossimo Macfrut (Rimini Expo Center 3-5 maggio 2023). «Si tratta di un settore con ampi margini di crescita che necessita di momenti di incontro e confronto tra gli operatori – ha detto Piraccini -. Il successo della prima edizione ci ha spinti a riproporre questo Salone che quest’anno vedrà una forte presenza internazionale, tanto che il 50% dell’area espositiva sarà composta da operatori oltreconfine. Spices&Herbs si compone di tanti momenti: percorsi sensoriali, incontri, aperitivi aromatici, show cooking con Cannamela, un campo prova, per una proposta unica nel panorama fieristico».
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