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Nel cuore della festa degli innamorati, il MEFit di Pescia celebra un'impennata delle vendite con un aumento del 10% per le rose, prezzi invariati, e un eccezionale +40% sul prezzo delle fresie, premiate dalla loro anticipata comparsa stagionale. La costanza nella preferenza per varietà come calle, viola a ciocche, bocche di leone e ranuncoli dimostra la diversificata richiesta del pubblico. La Valdinievole conferma il suo primato nel settore del verde ornamentale, con l'eucaliptus cinereo corto che si rivela il nuovo must-have, ormai introvabile.
Il mercato floricolo MEFit di Pescia ha concluso il periodo di San Valentino con risultati eccellenti, testimoniando la vivacità e la resilienza del settore. Gianluca Incerpi, direttore di MEFit, sottolinea l'aumento delle vendite di rose del 10%, un risultato che conferma il fiore come simbolo per eccellenza dell'amore, capace di mantenere un'attrattiva inalterata nel tempo. Le fresie, al centro dell'attenzione per la loro disponibilità anticipata, hanno visto un incremento del 40% nel prezzo, evidenziando come la primizia e le condizioni climatiche favorevoli possano influenzare positivamente il mercato, offrendo opportunità di guadagno significative per i produttori che riescono a proporre sul mercato varietà di stagione in anticipo. Questo San Valentino, continua Incerpi, ha visto una costanza nella domanda per altre specie floreali tradizionali, quali calle, viola a ciocche, bocche di leone, e ranuncoli, che hanno mantenuto le loro vendite stabili sia in termini di quantità che di prezzi. Questa tendenza riflette una diversificazione nelle preferenze dei consumatori, che cercano varietà classiche e allo stesso tempo esplorano nuove opzioni.
Nel segmento del verde ornamentale, l'eucaliptus cinereo corto ha mostrato una domanda che ha superato l'offerta, rendendolo introvabile e sottolineando l'importanza di monitorare e prevedere le tendenze di mercato per adeguare la produzione alle esigenze del momento. Nonostante un leggero calo nelle vendite di piante annuali e da interno, il MEFit si appresta ad affrontare la stagione primaverile con ottimismo, grazie ai risultati positivi ottenuti e alla capacità di anticipare le tendenze del mercato, confermando il suo ruolo di leader nel settore floricolo italiano. In conclusione, i risultati di San Valentino al MEFit rappresentano un indicatore promettente per l'anno in corso, con la primizia delle fresie, l'aumento delle vendite di rose e la conferma della posizione quali leader di mercato in Valdinievole del verde ornamentale, che evidenziano la capacità del mercato di rispondere alle dinamiche stagionali e alle preferenze dei consumatori, avviando il settore verso una stagione all'insegna della crescita e dell'innovazione.
Andrea Vitali
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In occasione della presentazione del progetto "VerdeComune – Bellaria Igea Marina un cantiere fiorito", Asproflor rinnova la fiducia in Sergio Ferraro, confermandolo presidente. L'iniziativa trasformerà Bellaria in un'esposizione floreale a cielo aperto, promuovendo sostenibilità e innovazione.
Durante l'evento tenutosi il 9 febbraio 2024 presso la sede di Confcooperative Piemonte, Asproflor ha non solo lanciato il visionario progetto "VerdeComune" ma ha anche rinnovato il proprio direttivo, confermando Sergio Ferraro nella carica di presidente. La riunione, oltre a segnare il via a un'iniziativa che porterà Bellaria Igea Marina a diventare una fiera espositiva vivente, ha riaffermato la leadership di Ferraro, sottolineando la continuità nella promozione di pratiche sostenibili e innovative nel settore florovivaistico. Sotto la guida di Ferraro, Asproflor ha delineato l'ambizioso obiettivo di trasformare Bellaria Igea Marina in un modello di bellezza e sostenibilità ambientale, dimostrando l'impatto positivo che il verde può avere sul benessere della comunità e sull'ecosistema urbano. Il progetto "VerdeComune" si propone di rendere la città un esempio virtuoso di come le scelte botaniche e le tecnologie avanzate possano migliorare la qualità della vita urbana, riducendo al contempo i costi di gestione del verde pubblico. La conferma di Ferraro a capo di Asproflor testimonia l'efficacia della sua visione e del suo impegno a favore di un approccio olistico alla floricultura, che tiene conto non solo dell'estetica ma anche della funzionalità ecologica e sociale del verde urbano. La sua leadership continuerà a guidare l'associazione verso la realizzazione di progetti che valorizzino il patrimonio verde italiano, promuovendo al contempo il settore florovivaistico nazionale.
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Confagricoltura chiede al Governo il ripristino dell'esenzione IRPEF per tutti gli agricoltori, la riduzione degli oneri previdenziali per stimolare competitività e investimenti, riformare la PA, semplificazione amministrativa, accelerare i pagamenti dei saldi PAC e degli aiuti di stato, garantire equità dell'import-export.
"Un incontro proficuo, che ha consentito di fare il punto sull’insieme delle situazioni di crisi dell’agricoltura italiana. Abbiamo, in larga misura, apprezzato gli obiettivi e il programma di priorità annunciato dal Governo ed in particolare apprezziamo l’apertura di un tavolo sul tema del lavoro,” afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, dopo l'incontro a Palazzo Chigi con Giorgia Meloni. Giansanti sottolinea: “Da parte nostra, abbiamo rimarcato che il ripristino dell’esenzione IRPEF deve riguardare tutti gli agricoltori, in difficoltà da tempo per il calo dei prezzi all’origine, mentre i costi di produzione restano elevati.” L’attenzione del Governo verso le questioni di credito, costo del lavoro e le dinamiche delle filiere è stata evidenziata come cruciale. “Abbiamo presentato alcune proposte per alleggerire i costi di produzione delle imprese, anche attraverso la riduzione degli oneri previdenziali, che limitano la nostra capacità competitiva sui mercati nonché la nostra capacità d’investimento sulle misure del PNRR,” continua il presidente. “Importante anche l’impegno per la riforma del sistema assicurativo in linea con le nuove esigenze poste dal cambiamento climatico e l’accelerazione nei piani di contenimento dei grandi ungulati,” aggiunge Giansanti, sottolineando l'importanza di adeguare le politiche alle sfide attuali. Riguardo al contesto europeo, Giansanti anticipa: “Nel corso della nostra Assemblea, a Bruxelles, il 26 febbraio, presenteremo le proposte per una radicale riforma della PAC.” E conclude evidenziando la necessità di “puntare sulla semplificazione amministrativa, sulla soppressione delle norme che limitano la capacità produttiva dell’agricoltura e sulla reciprocità in materia di importazioni dai paesi terzi,” chiedendo infine al Governo di accelerare il saldo dei pagamenti PAC e degli aiuti nazionali.
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ENEA unisce forze con Gauss Fusion per sviluppare tecnologie chiave nella fusione nucleare, mirando a una centrale entro il 2040, anche se nn è stato detto dove. Questa collaborazione strategica punta all'indipendenza energetica europea, con focus su blanket, ciclo del combustibile, superconduttività e neutronica.
L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e la start-up europea Gauss Fusion hanno siglato una partnership strategica con l'obiettivo di sviluppare tecnologie avanzate per la fusione nucleare. Questa collaborazione punta a realizzare la prima centrale a fusione nucleare entro i primi anni del 2040, segnando un passo importante verso l'indipendenza energetica dell'Europa. Le aree di interesse comune includono lo sviluppo del blanket, del ciclo del combustibile, della superconduttività e della neutronica, considerate essenziali per il successo del progetto di fusione. Con sede a Roma, ENEA si impegna a promuovere la competitività dell'Italia nei settori dell'energia, delle nuove tecnologie e dell'ambiente, supportando attivamente la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Gauss Fusion, con sede in Germania, rappresenta un'eccellenza europea nell'unire esperienza industriale ed eccellenza scientifica per accelerare l'adozione dell'energia da fusione, dalla fase di laboratorio all'implementazione pratica in rete. Questa sinergia tra ENEA e Gauss Fusion non solo rafforza il legame tra ricerca italiana ed europea nel settore dell'energia a fusione ma pone anche le basi per un futuro energetico sostenibile e indipendente per l'Europa, con l'obiettivo di costruire la prima centrale a fusione entro il 2040 ance se on si è detto dove.
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Le principali associazioni sindacali agricole italiane, Confagricoltura, CIA e Coldiretti, esprimono una forte opposizione alla proposta di deroga della PAC dell'UE, ritenendola insufficiente e penalizzante per il settore agricolo nazionale. Chiedono modifiche significative per garantire la sicurezza alimentare e sostenere le produzioni agricole.
Le maggiori associazioni sindacali agricole italiane stanno unendo le forze in una critica condivisa alla recente proposta di deroga della Politica Agricola Comune (PAC) dell'Unione Europea. Confagricoltura, guidata da Massimiliano Giansanti, ha espresso la sua delusione per la proposta della Commissione UE. Giansanti ritiene che le condizioni imposte siano eccessive e limitino l'efficacia della misura. Confagricoltura sostiene la necessità di modifiche sostanziali per aumentare la produzione di cereali e semi oleosi e sottolinea la necessità di una deroga che rifletta il provvedimento adottato nel 2022 durante la crisi ucraina. Anche la CIA-Agricoltori Italiani Toscana, guidata da Valentino Berni, si è espressa in termini critici. Berni descrive la proposta come "debole e insufficiente", enfatizzando che le condizioni imposte per accedere alla deroga sono eccessivamente restrittive. La CIA chiede un supporto più incisivo per l'agricoltura europea, evidenziando la necessità di politiche che non solo siano meno punitive, ma anche incentranti e capaci di orientare le risorse verso la tutela del reddito delle imprese agricole. Coldiretti, infine, con il suo presidente Ettore Prandini, ha annunciato una protesta a Bruxelles contro le politiche UE. La Coldiretti critica l'obbligo di lasciare incolti il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla PAC, sottolineando come tale misura contrasti con la necessità di investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea. Prandini enfatizza l'importanza di modificare le politiche UE per valorizzare le terre fertili e fermare le importazioni sleali, assicurando standard ambientali, sanitari e lavorativi omogenei per tutti i prodotti importati nell'Unione. Queste posizioni condivise dalle tre principali associazioni sindacali agricole italiane riflettono una crescente preoccupazione per le condizioni del settore agricolo nell'ambito dell'Unione Europea. Le associazioni chiedono modifiche significative alla proposta di deroga della PAC, sottolineando l'importanza di politiche che siano veramente a sostegno dell'agricoltura, fondamentale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile.
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