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ENEA unisce forze con Gauss Fusion per sviluppare tecnologie chiave nella fusione nucleare, mirando a una centrale entro il 2040, anche se nn è stato detto dove. Questa collaborazione strategica punta all'indipendenza energetica europea, con focus su blanket, ciclo del combustibile, superconduttività e neutronica.


L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e la start-up europea Gauss Fusion hanno siglato una partnership strategica con l'obiettivo di sviluppare tecnologie avanzate per la fusione nucleare. Questa collaborazione punta a realizzare la prima centrale a fusione nucleare entro i primi anni del 2040, segnando un passo importante verso l'indipendenza energetica dell'Europa. Le aree di interesse comune includono lo sviluppo del blanket, del ciclo del combustibile, della superconduttività e della neutronica, considerate essenziali per il successo del progetto di fusione. Con sede a Roma, ENEA si impegna a promuovere la competitività dell'Italia nei settori dell'energia, delle nuove tecnologie e dell'ambiente, supportando attivamente la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Gauss Fusion, con sede in Germania, rappresenta un'eccellenza europea nell'unire esperienza industriale ed eccellenza scientifica per accelerare l'adozione dell'energia da fusione, dalla fase di laboratorio all'implementazione pratica in rete. Questa sinergia tra ENEA e Gauss Fusion non solo rafforza il legame tra ricerca italiana ed europea nel settore dell'energia a fusione ma pone anche le basi per un futuro energetico sostenibile e indipendente per l'Europa, con l'obiettivo di costruire la prima centrale a fusione entro il 2040 ance se on si è detto dove.

Redazione

Le principali associazioni sindacali agricole italiane, Confagricoltura, CIA e Coldiretti, esprimono una forte opposizione alla proposta di deroga della PAC dell'UE, ritenendola insufficiente e penalizzante per il settore agricolo nazionale. Chiedono modifiche significative per garantire la sicurezza alimentare e sostenere le produzioni agricole.


Le maggiori associazioni sindacali agricole italiane stanno unendo le forze in una critica condivisa alla recente proposta di deroga della Politica Agricola Comune (PAC) dell'Unione Europea. Confagricoltura, guidata da Massimiliano Giansanti, ha espresso la sua delusione per la proposta della Commissione UE. Giansanti ritiene che le condizioni imposte siano eccessive e limitino l'efficacia della misura. Confagricoltura sostiene la necessità di modifiche sostanziali per aumentare la produzione di cereali e semi oleosi e sottolinea la necessità di una deroga che rifletta il provvedimento adottato nel 2022 durante la crisi ucraina. Anche la CIA-Agricoltori Italiani Toscana, guidata da Valentino Berni, si è espressa in termini critici. Berni descrive la proposta come "debole e insufficiente", enfatizzando che le condizioni imposte per accedere alla deroga sono eccessivamente restrittive. La CIA chiede un supporto più incisivo per l'agricoltura europea, evidenziando la necessità di politiche che non solo siano meno punitive, ma anche incentranti e capaci di orientare le risorse verso la tutela del reddito delle imprese agricole. Coldiretti, infine, con il suo presidente Ettore Prandini, ha annunciato una protesta a Bruxelles contro le politiche UE. La Coldiretti critica l'obbligo di lasciare incolti il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla PAC, sottolineando come tale misura contrasti con la necessità di investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea. Prandini enfatizza l'importanza di modificare le politiche UE per valorizzare le terre fertili e fermare le importazioni sleali, assicurando standard ambientali, sanitari e lavorativi omogenei per tutti i prodotti importati nell'Unione. Queste posizioni condivise dalle tre principali associazioni sindacali agricole italiane riflettono una crescente preoccupazione per le condizioni del settore agricolo nell'ambito dell'Unione Europea. Le associazioni chiedono modifiche significative alla proposta di deroga della PAC, sottolineando l'importanza di politiche che siano veramente a sostegno dell'agricoltura, fondamentale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile.

Redazione

Il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, incontrando gli agricoltori a Fieragricola, ribadisce il supporto del governo al settore agricolo. Sottolinea l'importanza di rivedere le politiche agricole europee e nazionali per rilanciare l'agricoltura italiana, promuovendo la sostenibilità ambientale attraverso nuove tecnologie.

 

Durante la sua partecipazione a Fieragricola a Verona, il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato una delegazione di agricoltori italiani, ascoltando le loro istanze e ribadendo il suo impegno a sostegno del settore. "Mai agricoltori contro altri agricoltori," ha dichiarato, enfatizzando la necessità di unire le forze per affrontare le sfide comuni. Lollobrigida ha sottolineato l'importanza di scegliere le battaglie da combattere e di lavorare per invertire le tendenze negative che hanno afflitto il settore negli ultimi trent'anni. Ha assicurato che il dissenso registrato non mira al governo, che "è sempre stato al fianco degli agricoltori," e ha promesso di incontrare personalmente gli agricoltori per raccogliere suggerimenti e trasformarli in proposte politiche concrete. Durante il suo discorso all'inaugurazione della fiera, il Ministro ha valorizzato le fiere agricole come momenti cruciali di incontro tra imprenditori e agricoltori, da cui possono scaturire consigli preziosi per l'orientamento dell'azione politica. Lollobrigida ha ribadito il ruolo del governo nel definire la direzione per il settore, evidenziando la sua presenza costante nelle fiere per ascoltare direttamente le esigenze del settore. L'obiettivo dichiarato dal Ministro è rilanciare l'agricoltura italiana, troppo a lungo marginalizzata da politiche europee non sempre allineate con le esigenze nazionali. Ha sottolineato la necessità di rivedere alcune di queste politiche, ammettendo anche eventuali errori di valutazione passati, per promuovere una produzione sostenibile che non sia in contrasto con la salvaguardia dell'ambiente. Lollobrigida ha anche messo in evidenza come l'agricoltore sia il primo ambientalista, tracciando un percorso verso la sostenibilità che passi attraverso l'innovazione tecnologica e la riduzione dei consumi, senza però compromettere la produzione. Ha criticato le scelte ideologiche che ignorano le necessità pratiche del settore e ha chiamato a un nuovo modello di sviluppo che renda gli agricoltori liberi di creare ricchezza e lavoro. In conclusione, il Ministro ha espresso la volontà di sviluppare un'azione di sostegno immediato al settore agricolo, per garantire che gli agricoltori possano operare in piena libertà e indipendenza, lontani dalla dipendenza da sussidi e capaci di contribuire attivamente all'economia e alla società.

Redazione

L'edizione 2024 di IPM Essen, evento di spicco nel florovivaismo internazionale, celebra il suo 40° anniversario con un marcato aumento dei buyer, passati dal 66% nel 2023 al 71% nel 2024, con un incremento del 5%. Dato che sottolinea un interesse crescente e un impegno significativo nel florovivaismo. Con 36.000 visitatori e 1.403 aziende espositrici provenienti da 43 diversi paesi, IPM Essen si conferma come un punto di riferimento fondamentale per i mercati in cerca di innovazione e dinamismo. La prossima edizione è già fissata: si terrà dal 28 al 31 gennaio 2025, confermando la sua posizione di leader nel florovivaismo.

Malgrado lo sciopero nazionale dei treni, la notevole affluenza testimonia l'irrinunciabile importanza di IPM Essen come piattaforma globale per il settore del florovivaismo . La fiera si è imposta come il luogo privilegiato per scoprire le ultime innovazioni in termini di piante, tecnologie, florovivaismo e attrezzature. In questa edizione, particolare attenzione è stata riservata alle piante resilienti al clima e alla promozione della biodiversità, tematiche cruciali nell'attuale contesto ambientale.

"La filiera verde ha dimostrato ancora una volta la sua rilevanza per le questioni contemporanee al 40° IPM Essen. Il florovivasimo è potente e innovativo, come abbiamo visto e dimostrato in questi quattro giorni", dichiara Eva Kähler Presidente del Consiglio consultivo della Fiera IPM. L'aumnento dal 71% di visitatori commerciali (buyer) con copetenze di acquisto e approvvigionamento all'interno delle proprie aziende che nel 2023 era del 66%, dimostra il fatto che IPM è la fiera dove effettuare ordini, fare investimenti e pianificare gli acquisti rifletendo in sostanza l'alta qualità e la rilevanza professionale del pubblico presente. La sostenibilità è stata un leitmotiv ricorrente, evidente sia nell'area espositiva tecnologica, con l'Innovation Center for Horticultural Technology che ha messo in luce sostituti della torba e produzioni efficienti delle risorse, sia nel settore floricultura. In particolare, il FDF-World e l'IPM Discovery Center hanno mostrato come soluzioni sostenibili possano essere integrate nel commercio e attrarre i consumatori verso prodotti verdi. Questa edizione di IPM Essen si è anche distinta per la presentazione di premi significativi nel settore, tra cui lo Showcase delle Novità dell'Associazione Centrale di Orticoltura (ZVG) e il Best Practice Award in collaborazione con FDF. Questi riconoscimenti hanno messo in luce non solo l'innovazione ma anche la sostenibilità nel settore verde. In conclusione, la Fiera Internazionale delle Piante IPM Essen 2024 si è affermata non solo come un evento di successo in termini di partecipazione e innovazione, ma anche come un motore per la ripartenza dei mercati. Il settore verde, dimostrando resilienza e capacità innovativa, si proietta verso un futuro sostenibile e dinamico. La prossima edizione è prevista dal 28 al 31 gennaio 2025, sempre a Messe Essen, segnando un appuntamento imperdibile per gli operatori del settore.

A.V.

La commissione ENVI del Parlamento Europeo, guidata dalla relatrice MEP Jessica Polfjärd, ha approvato il rapporto sulle NGT con 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astensioni. Copa e Cogeca accolgono positivamente il voto, un passo avanti per la comunità agricola dell'UE nell'uso delle NGT ritenute essenziali per affrontare il cambiamento climatico. Tuttavia, Copa e Cogeca esprimono riserve sull'etichettatura dei sacchetti di semi delle varietà NGT.

 

Oggi, il Comitato ENVI (Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare) del Parlamento Europeo ha adottato il rapporto preliminare di MEP Jessica Polfjärd (PPE, SE) sulle Nuove Tecniche di Miglioramento Genetico (NGT) con una maggioranza di 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astensioni. Copa e Cogeca, rappresentanti delle comunità agricole dell'UE, hanno accolto con favore questo voto cruciale, che avvicina il settore agricolo dell'UE a una posizione ufficiale sull'uso delle NGT nel Parlamento UE.
Le NGT sono parte integrante della cassetta degli attrezzi che consente agli allevatori di accelerare i loro programmi e di introdurre sul mercato varietà vegetali di migliore qualità in tempi più brevi. Quando disponibili in tutti i settori e regioni, le NGT sono un asset fondamentale per aiutare gli agricoltori europei a far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. La decisione odierna era dunque attesa e accolta positivamente da Copa e Cogeca nel suo complesso. Passando ai dettagli del testo votato, si concorda sul fatto che certe piante NGT sono simili a quelle convenzionali e devono seguire le regole del miglioramento genetico convenzionale. Copa e Cogecaha ha espresso preoccupazione per la nuova proposta di etichettatura sui sacchetti di semi sviluppati con le Nuove Tecniche di Miglioramento Genetico (NGT). Secondo Copa-Cogeca, l'obbligo di indicare la "categoria 1 NGT" sui sacchetti di semi è inutile, in quanto le varietà di semi NGT sono già pienamente tracciabili attraverso il sistema di certificazione delle varietà vegetali. Questa etichettatura aggiuntiva, sostengono, non aggiunge informazioni significative e potrebbe generare confusione, considerando che le informazioni essenziali sono già disponibili e accessibili. La posizione di Copa e Cogeca evidenzia la sfida di bilanciare la trasparenza con l'efficienza nell'etichettatura dei prodotti agricoli nell'UE. Infine Copa e Cogeca nota positivamente l'ampia maggioranza di voti a favore dell'emendamento di compromesso riguardante l'esclusione dalla brevettabilità e conclude che continuerà a lavorare con i MEP per migliorare la bozza del rapporto COM ENVI in vista della sessione plenaria, il cui voto si terrà all'inizio di febbraio sperando che la regolamentazione delle NGT venga finalizzata prima delle elezioni europee.

Redazione