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Confagricoltura si riunisce il 26 febbraio per discutere modifiche alla Politica Agricola Comune, con l'obiettivo di aumentare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo europeo. L'evento, parallelo ad Agrifish, vedrà la partecipazione di importanti figure politiche e istituzionali.
Le proposte per rendere l'a gricoltura europea più competitiva, chiedendo una revisione della PAC, la semplificazione delle procedure e una maggiore reciprocità negli scambi internazionali. L'assemblea si svolgerà in concomitanza con Agrifish, puntando a modifiche urgenti per superare le criticità legate agli impegni ambientali e burocratici, evidenziate come ostacoli alla produttività delle imprese agricole. La partecipazione di importanti figure politiche italiane ed europee quali il ministro Lollobrigida e il presidenre di COPA COGECA sottolinea l'importanza del dialogo costruttivo per il futuro del settore.
In questa riunione, Confagricoltura, rappresentata dal suo presidente Massimiliano Giansanti e altri membri di spicco, si propone di affrontare le sfide imposte dalla Politica Agricola Comune (PAC) attuale, puntando a un modello di agricoltura che bilanci la produttività e la sostenibilità ambientale. La presenza di personalità politiche di rilievo, sia a livello nazionale che europeo, dimostra l'importanza strategica dell'agricoltura non solo per l'economia ma anche per la transizione ecologica e la sicurezza alimentare.
L'approccio di Confagricoltura mira a un'agricoltura europea che sia al tempo stesso innovativa e rispettosa dell'ambiente, attraverso una PAC rivista che riconosca e promuova l'imprenditorialità agricola, riducendo gli oneri burocratici e favorendo una maggiore equità negli scambi internazionali. La partecipazione di figure chiave del panorama politico e istituzionale europeo all'assemblea di Confagricoltura evidenzia la volontà di un dialogo aperto e costruttivo per delineare il futuro dell'agricoltura nell'UE.
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Gioia di Giovani Confagricoltura sottolinea l'importanza del Ddl sull'imprenditoria agricola under 40 come segnale positivo per il settore, pur richiamando l'attenzione su una necessaria maggiore audacia nelle misure di sostegno. Con una drastica riduzione del budget da 100 a 15 milioni annui, il disegno di legge rappresenta un passo avanti ma svela l'urgenza di un impegno più consistente per garantire un futuro prospero ai giovani agricoltori italiani.
L'agricoltura italiana si trova a un bivio cruciale, dove il sostegno alle nuove generazioni diventa imprescindibile per la sostenibilità del settore. Il disegno di legge dedicato all'imprenditoria agricola under 40 rappresenta un'importante iniziativa legislativa che mira a rivitalizzare il settore, offrendo speranza ai giovani agricoltori desiderosi di innovare e crescere. Giovanni Gioia, alla guida dei Giovani Confagricoltura, accoglie con favore l'iniziativa, pur evidenziando la necessità di un'azione più decisa e coraggiosa da parte dei legislatori.
La riduzione del budget a disposizione e le misure proposte, seppur positive, lasciano intravedere il bisogno di un impegno maggiore per affrontare le sfide che i giovani agricoltori affrontano quotidianamente. La sostenibilità dell'agricoltura italiana passa inevitabilmente per un rinnovamento generazionale, che può essere garantito solo attraverso politiche efficaci e un adeguato supporto finanziario.
Gioia richiama l'attenzione sul valore aggiunto che l'agricoltura giovanile apporta all'economia del Paese, sottolineando come ogni euro investito in questo settore generi un ritorno significativo in termini di innovazione, produttività e sostenibilità ambientale. Il futuro dell'agricoltura italiana dipenderà dalla capacità di attrarre e mantenere talenti giovani e ambiziosi, pronti a investire nella terra con passione e dedizione.
Il cammino è tracciato, e ora spetta ai decisori politici raccogliere il testimone, dimostrando il coraggio necessario a fare della questione giovanile in agricoltura una priorità assoluta, per un settore più forte, innovativo e sostenibile.
Redazione
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Valentino Berni, presidente di Cia Toscana, evidenzia la disparità di ricavo per gli agricoltori italiani, che guadagnano meno del 20% del prezzo finale di vendita dei loro prodotti. Questa situazione mette a rischio il reddito e la sostenibilità dell'agricoltura toscana, richiedendo un'urgente riconsiderazione della distribuzione del valore nella filiera agroalimentare.
La situazione dell'agricoltura italiana mostra una profonda disparità economica tra la produzione e il prezzo di vendita al consumatore finale. Secondo Valentino Berni, di Cia Toscana, prodotti come il finocchio e il cavolfiore vedono gli agricoltori ricevere una percentuale del valore estremamente bassa rispetto al prezzo di vendita. Questa crisi di valore, che vede il produttore agricolo ottenere meno del 20% del prezzo finale, chiama a un'azione urgente per una giusta redistribuzione economica che garantisca un reddito equo per gli agricoltori e promuova pratiche agricole sostenibili. Le iniziative e le proteste degli ultimi anni sottolineano l'esigenza di politiche e strategie volte a rafforzare il settore, mettendo al centro dell'attenzione la qualità e la sostenibilità dell'agricoltura toscana e italiana.
Redazione
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Coldiretti comunica la scarsità di aree verdi nelle città italiane, con una media nazionale di soli 32,5 mq di verde urbano a persona.
Secondo Coldiretti la situazione, in Italia, è particolarmente critica nei grandi centri, dove lo spazio verde per abitante scende drasticamente. La questione è affrontata oggi durante l'apertura del "Salone del verde mangia smog" a Myplant & Garden di Milano. L'Italia, sempre per Coldiretti, affronta una grave emergenza smog, aggravata dalla limitata disponibilità di spazi verdi nelle aree urbane. L'organizzazione sottolinea l'importanza cruciale del verde pubblico e privato nel mitigare gli effetti dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici, con un appello particolare per le grandi città, dove il verde a testa è allarmantemente basso. La situazione è particolarmente critica nei grandi centri: Milano con 18,5 mq, Roma a 16,9 mq, Napoli con 13,5 mq, Bari a 9,4 mq e Palermo con 12 mq per abitante. Questo tema è stato discusso oggi durante l'apertura del Myplant & Garden di Milano, dove Coldiretti ha inaugurato il "Salone del verde mangia smog". L'impegno contro lo smog passa attraverso un ripensamento del tessuto urbano, promuovendo una maggiore integrazione di aree verdi.
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Nel periodo pre-San Valentino 2024, Royal FloraHolland registra vendite record di rose, con un incremento di 15 milioni di unità rispetto al 2023, raggiungendo i 166 milioni di rose vendute. Tra i fiori più popolari spiccano le rose rosse olandesi, con un aumento significativo delle rose premium. Nonostante un leggero calo nel prezzo medio di vendita, la Phalaenopsis si conferma la pianta da appartamento più venduta, con una produzione ridotta ma compensata da prezzi migliori.
Il mercato di Royal FloraHolland celebra un San Valentino 2024 da record, con un significativo aumento delle vendite di rose, testimoniando l'incessante fascino che questo fiore esercita sui consumatori. Con 166 milioni di rose scambiate, il 2024 segna un'importante crescita rispetto all'anno precedente, confermando la rosa come il fiore più amato per eccellenza, in particolare le varianti rosse premium olandesi, che hanno visto un incremento di 2,8 milioni di unità. Questo risultato è particolarmente notevole considerando le sfide climatiche affrontate dai coltivatori. Complessivamente, sono stati venduti 519 milioni di fiori, di cui 304 milioni provenienti dai Paesi Bassi, evidenziando una produttività accresciuta nonostante il numero ridotto di coltivatori. La Phalaenopsis mantiene il suo primato come pianta da interno preferita, nonostante una produzione inferiore rispetto all'anno precedente, dimostrando come la qualità e il valore percepito possano superare le quantità prodotte. Questi dati riflettono non solo le preferenze dei consumatori ma anche la resilienza e l'adattabilità del settore florovivaistico di fronte alle sfide del mercato.
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