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A Donoratico, il 23 gennaio, si tiene un importante incontro dedicato alle opportunità della vendita diretta e della filiera corta per le aziende agricole. L'evento, ospitato dalla Società Cooperativa Terre dell’Etruria, vedrà la partecipazione di esperti del settore e rappresenterà un momento cruciale per discutere e approfondire tematiche legate al settore primario, con un occhio di riguardo alla sostenibilità economica e ambientale.

 

Martedì 23 gennaio, nella sede della Società Cooperativa Terre dell’Etruria a Donoratico, si svolgerà un significativo incontro focalizzato sulla vendita diretta e sulla filiera corta, due elementi sempre più rilevanti nel settore agricolo. L'evento, programmato dalle 9.30 alle 12.30, è un'opportunità imperdibile per le aziende agricole interessate a esplorare nuove modalità di commercializzazione dei propri prodotti.
La sessione inizierà alle 9.30 con l'intervento di Vincenzo Barbone di Eco Rec srl, che discuterà il servizio di monitoraggio e controllo degli infestanti nelle aziende agricole e agrituristiche, una tematica essenziale per la gestione sostenibile delle colture. Seguirà alle 10.10 l'intervento di Lucia Tacconi, rappresentante di Cia Agricoltori Italiani Toscana, che esplorerà il ruolo delle piattaforme digitali nella vendita dei prodotti agricoli, soffermandosi sul market place Qualità Toscana e sul progetto Erasmus+ DigiFE.
Il focus si sposterà poi sulle opportunità legate alla vendita diretta, con Alessandra Alberti di Cia Agricoltori Italiani Toscana che, dalle 11.50 alle 12.30, illustrerà come questa modalità possa beneficiare le aziende agricole, sia in termini di maggiori margini di profitto che di connessione diretta con i consumatori.
Il progetto Toscana Direct, co-finanziato dal PSR 14/20 della Regione Toscana, è uno dei punti di forza dell'iniziativa. In particolare, il portale Qualità Toscana (www.qualitatoscana.com) rappresenta una vetrina d'eccellenza per le aziende, i prodotti e le attività di vendita diretta, promuovendo la visibilità e facilitando l'accesso ai consumatori ai prodotti di qualità locali.
In parallelo, il marchio Cia Agricoltori Italiani della Spesa in Campagna, attivo da circa quindici anni, continua a sostenere la filiera corta e la qualità dei prodotti agricoli. Questo approccio non solo promuove una maggiore trasparenza e tracciabilità dei prodotti, ma anche rafforza i legami tra agricoltori e consumatori, riportando questi ultimi in contatto diretto con le origini dei loro alimenti.


Redazione

Direttiva sulle Emissioni Industriali (IED), norme sul benessere animale e il monitoraggio forestale sotto la lente di Copa e Cogeca. Preoccupazioni anche per gli effetti degli accordi Mercosur e l'accesso dei prodotti agricoli ucraini al mercato europeo che potranno avere impatti negativi sui redditi degli agricoltori e sulla sostenibilità ecoambientale. Cuciale l'incontro con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il 25 gennaio.

 

Il settore agricolo europeo si trova in un periodo di turbolenza, con costi di produzione in aumento, eventi climatici estremi, e incertezze economiche e burocratiche. In questo contesto difficile, Copa e Cogeca, le principali organizzazioni agricole europee, stanno sollevando questioni critiche riguardo alle recenti decisioni regolamentative dell'UE. Queste decisioni, che includono la Direttiva sulle Emissioni Industriali (IED), le norme sul benessere animale durante il trasporto, e le regolazioni su imballaggi e monitoraggio forestale, sono percepite come non allineate con le sfide reali del settore agricolo, secondo Copa e Cogeca.

Le preoccupazioni si estendono anche agli accordi internazionali come il Mercosur e all'apertura del mercato europeo ai prodotti agricoli ucraini, che potrebbero influenzare negativamente i redditi degli agricoltori e la sostenibilità ecoambientale delle loro aziende.

In questo scenario, è previsto un incontro cruciale il 25 gennaio con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, un appuntamento che Copa e Cogeca sperano possa portare a chiarimenti e progressi significativi. Il Dialogo Strategico sul futuro dell'agricoltura, annunciato da von der Leyen, è visto come una potenziale opportunità per riallineare le politiche agricole dell'UE con le necessità e le realtà del settore.

Copa e Cogeca sottolineano l'importanza di un dialogo aperto e costruttivo, auspicando che l'incontro del 25 gennaio possa segnare l'inizio di un processo che metta al centro le esigenze degli agricoltori, la loro competitività e i loro redditi. La loro speranza è che questo dialogo possa portare a una revisione delle politiche agricole dell'UE, rendendole più adatte a sostenere il settore agricolo in un contesto di sfide sempre più complesse.

Redazione

L'acquacoltura si evolve verso un futuro più sostenibile e innovativo, ma affronta anche sfide significative. Queste includono la necessità di bilanciare la produzione con la sostenibilità ambientale, l'adozione di nuove tecnologie per migliorare l'efficienza e il benessere animale, e la ricerca di alternative sostenibili per i mangimi, elementi fondamentali per la resilienza e l'adattabilità in un ambiente in rapido cambiamento.

 

L'acquacoltura, un settore vitale per la sicurezza alimentare mondiale, sta attraversando una fase cruciale di trasformazione. Le sfide sono molteplici: dall'equilibrio tra produttività e conservazione ambientale, fino all'innovazione tecnologica per una gestione più efficace e sostenibile. La sostenibilità ambientale è particolarmente critica, poiché il settore deve garantire una produzione responsabile senza compromettere gli ecosistemi acquatici. La tecnologia quindi gioca un ruolo fondamentale in questo processo. L'impiego di strumenti avanzati come l'intelligenza artificiale aiuta a monitorare e gestire meglio le condizioni di allevamento, ottimizzando l'uso delle risorse e migliorando il benessere degli animali. Questi progressi tecnologici non solo aumentano l'efficienza ma riducono anche l'impatto ambientale dell'acquacoltura. Un aspetto significativo riguarda la produzione di mangimi sostenibili. La ricerca si concentra sull'uso di ingredienti alternativi e sostenibili, riducendo la dipendenza dalle fonti tradizionali e migliorando l'impatto ecologico del settore. Questi nuovi mangimi non solo riducono la pressione sulle risorse naturali ma possono anche arricchire la qualità nutritiva dei prodotti ittici. Al centro delle discussioni sul futuro dell'acquacoltura ci sono eventi come AquaFarm che si terrà il 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere, dove esperti e professionisti del settore si riuniscono per condividere conoscenze e innovazioni. Un'importante opportunità per discutere progressi e sfide dove la ricerca svolge un ruolo chiave nello sviluppo di metodi di allevamento che migliorano il benessere degli animali, con impatti positivi sia etici che qualitativi sul prodotto finale. Anche l'utilizzo di sottoprodotti dell'acquacoltura, come la pelle dei pesci in ambito medico, apre nuovi orizzonti per il settore.

allevamento pesci

In conclusione, l'acquacoltura è un settore in costante evoluzione, affrontando sfide impegnative ma anche offrendo opportunità significative per un futuro sostenibile. L'equilibrio tra produzione, sostenibilità e innovazione sarà cruciale per garantire non solo la salute degli ecosistemi acquatici ma anche la sicurezza alimentare globale.
 
Redazione

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, evidenzia la necessità di un intervento europeo di fronte alla crisi nel Mar Rosso causata dal blocco del Canale di Suez, che sta gravemente impattando il settore agroalimentare italiano, in particolare nei comparti ortofrutticolo e vitivinicolo. La situazione, già complicata da sfide climatiche ed economiche, potrebbe portare a un ulteriore calo dei consumi agroalimentari, già ridotti del 5% nell'ultimo anno, richiedendo un'azione tempestiva per proteggere l'industria agricola del paese.

 

La recente crisi nel Mar Rosso, segnata dal blocco del transito delle navi nel Canale di Suez, ha messo in allarme il settore agricolo italiano. Secondo Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, l'Italia si trova tra i paesi più vulnerabili a questa situazione. Circa il 40% dell'interscambio marittimo del paese passa attraverso il Mar Rosso, rendendo il settore agroalimentare particolarmente sensibile a tali interruzioni. Il settore ortofrutticolo è uno dei più colpiti, con prodotti chiave come mele, kiwi e agrumi che subiscono notevoli ritardi e problemi di conservazione a causa delle deviazioni necessarie per evitare il Canale di Suez. Questa situazione sta influenzando negativamente la freschezza e la qualità delle esportazioni italiane, con un inevitabile incremento dei prezzi al dettaglio nei mercati di destinazione. Il valore delle esportazioni agroalimentari verso i mercati asiatici, che raggiunge i 4 miliardi di euro, è ora gravemente compromesso. Anche il comparto vitivinicolo sta affrontando difficoltà simili. L'interruzione dei trasporti marittimi verso i mercati asiatici aggrava ulteriormente la situazione economica delle aziende agricole, già messe a dura prova da un anno caratterizzato da siccità e aumento dei costi di produzione. Giansanti sottolinea l'importanza di portare questa emergenza all'attenzione delle istituzioni europee. La congiuntura attuale, se non affrontata, potrebbe avere effetti devastanti e duraturi sul settore primario italiano, già alle prese con sfide climatiche, economiche e relative agli scambi internazionali. La crescente inflazione, infine, potrebbe portare a un ulteriore calo dei consumi agroalimentari, già in diminuzione del 5% nell'ultimo anno. Questa crisi richiede un intervento tempestivo e coordinato per salvaguardare l'industria agricola italiana e i suoi mercati di esportazione.


Redazione

Dal 8 al 10 maggio 2024 si terrà al Rimini Expo Centre il Macfrut Table Grape Symposium, un evento internazionale che riunisce i massimi esperti e i principali player del settore dell'uva da tavola. Il simposio affronterà temi come le tendenze di mercato, le nuove cultivar, l'innovazione tecnica e tecnologica, con una crescita globale del frutto del +5,7%. L'Italia, primo produttore europeo di uva da tavola, gioca un ruolo centrale nell'evento.


Immagine Simposio Grape

Il Macfrut Table Grape Symposium, in programma dall'8 al 10 maggio 2024 al Rimini Expo Centre, è un evento di rilievo mondiale dedicato all'uva da tavola, un frutto che segna una crescita globale del 5,7%. Il simposio, che fa parte della 41esima edizione di Macfrut, vedrà la partecipazione dei principali esperti internazionali e dei top player del settore.
Quest'anno, l'uva da tavola sarà il fulcro dell'evento, con l'Italia che si distingue come primo produttore e esportatore europeo, con una produzione annua di circa 1 milione di tonnellate. La maggior parte di questa produzione proviene dalle regioni di Puglia e Sicilia, sottolineando l'importanza economica e occupazionale di questo settore per il paese.

Ingresso Fiera Rimini Macfrut 2023

Bruno Mezzetti, dell'Università Politecnica delle Marche, coordina il Simposio, che si concentrerà sull'innovazione e la protezione varietale, le tecniche di propagazione, la qualità del materiale vivaistico, i nuovi sistemi di produzione, la gestione del mercato e molto altro.
L'evento si articolerà in tre giornate, con l'apertura dedicata al Symposium, che offrirà approfondimenti sui programmi genetici, le nuove cultivar e le innovazioni tecniche. Il 9 maggio sarà dedicato al Macfrut Table Grape Global Players, con focus sui trend di mercato e l'andamento della produzione. La giornata conclusiva del 10 maggio prevederà visite tecniche guidate nel campo prova, denominato Table grape on field, allestito all'interno della fiera.
Il Macfrut Table Grape Symposium rappresenta una preziosa occasione di incontro e confronto tra ricercatori, esperti e professionisti del settore, offrendo una panoramica completa sulle ultime tendenze e innovazioni nel mondo dell'uva da tavola.

Redazione