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Il Presidente di Confagricoltura Pistoia, Luca Magazzini, e il Direttore Daniele Lombardi, rappresentano l'agricoltura pistoiese a Bruxelles. Presentate istanze cruciali durante l'assemblea straordinaria di Confagricoltura, enfatizzando le esigenze del settore nella Provincia di Pistoia e Regione Toscana.
In un momento di cruciale importanza per l'agricoltura europea e italiana, l'agricoltura pistoiese ha avuto un'occasione significativa di rappresentanza a Bruxelles. Luca Magazzini, Presidente di Confagricoltura Pistoia, insieme al Direttore Daniele Lombardi, ha portato le istanze del settore agricolo della Provincia di Pistoia all'attenzione di Copa-Cogeca, nell'ambito dell'assemblea straordinaria di Confagricoltura.
L'evento ha offerto un palcoscenico privilegiato per discutere le specificità e le esigenze dell'agricoltura pistoiese, inserendole nel contesto delle più ampie sfide che il settore agricolo sta affrontando a livello europeo. Tra gli argomenti trattati, particolare attenzione è stata dedicata alle politiche agricole comuni (PAC), alla sostenibilità ambientale, e alle pratiche innovative che possono supportare lo sviluppo economico del settore, garantendo al contempo la tutela del paesaggio e delle tradizioni locali.
L'impegno di Magazzini e Lombardi a Bruxelles testimonia l'importanza di una rappresentanza attiva e propositiva sul palcoscenico europeo, essenziale per far sì che le peculiarità dell'agricoltura pistoiese e toscana siano considerate nelle decisioni che influenzano il futuro del settore. La presenza a tale livello di discussione sottolinea anche il ruolo chiave che la Provincia di Pistoia e la Regione Toscana giocano nel panorama agricolo nazionale, contribuendo a delineare le strategie per un'agricoltura sempre più sostenibile, resiliente e competitiva.
Redazione
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Il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida e la Presidente dell'ANIA Farina definiscono un nuovo percorso per la gestione dei rischi in agricoltura. Con un investimento per colmare il deficit precedente, introducono una polizza base catastrofale per il 2024, mirata a semplificare l'accesso ai contributi pubblici e a ridurre i costi per gli agricoltori.
In un incontro cruciale per il futuro del settore agricolo italiano, il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e la Presidente dell'Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici (ANIA), Bianca Farina, hanno posto le fondamenta per un radicale rinnovamento degli strumenti assicurativi a protezione degli agricoltori. Questa mossa strategica mira a garantire una copertura più ampia e accessibile contro gli eventi catastrofali, riducendo al contempo i costi delle polizze.
L'iniziativa nasce dalla consapevolezza condivisa della necessità di un cambiamento profondo nel modo in cui vengono gestiti i rischi nel settore agricolo. La discussione ha portato alla luce la situazione del mercato assicurativo agricolo agevolato, evidenziando l'urgenza di semplificare e rendere più trasparente l'erogazione dei contributi pubblici.
La novità più significativa annunciata per la campagna assicurativa 2024 è l'introduzione di una polizza base catastrofale per tutti gli agricoltori, che opererà in sinergia con il Fondo Agricat e verrà sostenuta attraverso il Fondo di riassicurazione gestito dall'ISMEA. Questa iniziativa rappresenta un passo avanti decisivo per colmare il "buco" di 230 milioni ereditato dai precedenti Governi, accelerando i pagamenti e stabilendo un nuovo modello di gestione del rischio.
Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l'importanza di queste misure, che, insieme al nuovo Piano di Gestione del Rischio in Agricoltura, assicureranno una gestione più efficace e trasparente delle risorse pubbliche. Questo approccio innovativo non solo promuoverà coperture assicurative più adatte alle necessità del settore ma contribuirà anche a ridurre i prezzi delle polizze per gli agricoltori, offrendo loro maggiore sicurezza e stabilità in un'epoca di incertezze climatiche e sfide economiche.
Redazione
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Confagricoltura si riunisce il 26 febbraio per discutere modifiche alla Politica Agricola Comune, con l'obiettivo di aumentare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo europeo. L'evento, parallelo ad Agrifish, vedrà la partecipazione di importanti figure politiche e istituzionali.
Le proposte per rendere l'a gricoltura europea più competitiva, chiedendo una revisione della PAC, la semplificazione delle procedure e una maggiore reciprocità negli scambi internazionali. L'assemblea si svolgerà in concomitanza con Agrifish, puntando a modifiche urgenti per superare le criticità legate agli impegni ambientali e burocratici, evidenziate come ostacoli alla produttività delle imprese agricole. La partecipazione di importanti figure politiche italiane ed europee quali il ministro Lollobrigida e il presidenre di COPA COGECA sottolinea l'importanza del dialogo costruttivo per il futuro del settore.
In questa riunione, Confagricoltura, rappresentata dal suo presidente Massimiliano Giansanti e altri membri di spicco, si propone di affrontare le sfide imposte dalla Politica Agricola Comune (PAC) attuale, puntando a un modello di agricoltura che bilanci la produttività e la sostenibilità ambientale. La presenza di personalità politiche di rilievo, sia a livello nazionale che europeo, dimostra l'importanza strategica dell'agricoltura non solo per l'economia ma anche per la transizione ecologica e la sicurezza alimentare.
L'approccio di Confagricoltura mira a un'agricoltura europea che sia al tempo stesso innovativa e rispettosa dell'ambiente, attraverso una PAC rivista che riconosca e promuova l'imprenditorialità agricola, riducendo gli oneri burocratici e favorendo una maggiore equità negli scambi internazionali. La partecipazione di figure chiave del panorama politico e istituzionale europeo all'assemblea di Confagricoltura evidenzia la volontà di un dialogo aperto e costruttivo per delineare il futuro dell'agricoltura nell'UE.
Redazione
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Gioia di Giovani Confagricoltura sottolinea l'importanza del Ddl sull'imprenditoria agricola under 40 come segnale positivo per il settore, pur richiamando l'attenzione su una necessaria maggiore audacia nelle misure di sostegno. Con una drastica riduzione del budget da 100 a 15 milioni annui, il disegno di legge rappresenta un passo avanti ma svela l'urgenza di un impegno più consistente per garantire un futuro prospero ai giovani agricoltori italiani.
L'agricoltura italiana si trova a un bivio cruciale, dove il sostegno alle nuove generazioni diventa imprescindibile per la sostenibilità del settore. Il disegno di legge dedicato all'imprenditoria agricola under 40 rappresenta un'importante iniziativa legislativa che mira a rivitalizzare il settore, offrendo speranza ai giovani agricoltori desiderosi di innovare e crescere. Giovanni Gioia, alla guida dei Giovani Confagricoltura, accoglie con favore l'iniziativa, pur evidenziando la necessità di un'azione più decisa e coraggiosa da parte dei legislatori.
La riduzione del budget a disposizione e le misure proposte, seppur positive, lasciano intravedere il bisogno di un impegno maggiore per affrontare le sfide che i giovani agricoltori affrontano quotidianamente. La sostenibilità dell'agricoltura italiana passa inevitabilmente per un rinnovamento generazionale, che può essere garantito solo attraverso politiche efficaci e un adeguato supporto finanziario.
Gioia richiama l'attenzione sul valore aggiunto che l'agricoltura giovanile apporta all'economia del Paese, sottolineando come ogni euro investito in questo settore generi un ritorno significativo in termini di innovazione, produttività e sostenibilità ambientale. Il futuro dell'agricoltura italiana dipenderà dalla capacità di attrarre e mantenere talenti giovani e ambiziosi, pronti a investire nella terra con passione e dedizione.
Il cammino è tracciato, e ora spetta ai decisori politici raccogliere il testimone, dimostrando il coraggio necessario a fare della questione giovanile in agricoltura una priorità assoluta, per un settore più forte, innovativo e sostenibile.
Redazione
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- Scritto da Andrea Vitali
Valentino Berni, presidente di Cia Toscana, evidenzia la disparità di ricavo per gli agricoltori italiani, che guadagnano meno del 20% del prezzo finale di vendita dei loro prodotti. Questa situazione mette a rischio il reddito e la sostenibilità dell'agricoltura toscana, richiedendo un'urgente riconsiderazione della distribuzione del valore nella filiera agroalimentare.
La situazione dell'agricoltura italiana mostra una profonda disparità economica tra la produzione e il prezzo di vendita al consumatore finale. Secondo Valentino Berni, di Cia Toscana, prodotti come il finocchio e il cavolfiore vedono gli agricoltori ricevere una percentuale del valore estremamente bassa rispetto al prezzo di vendita. Questa crisi di valore, che vede il produttore agricolo ottenere meno del 20% del prezzo finale, chiama a un'azione urgente per una giusta redistribuzione economica che garantisca un reddito equo per gli agricoltori e promuova pratiche agricole sostenibili. Le iniziative e le proteste degli ultimi anni sottolineano l'esigenza di politiche e strategie volte a rafforzare il settore, mettendo al centro dell'attenzione la qualità e la sostenibilità dell'agricoltura toscana e italiana.
Redazione