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“Ripartiamo dai nostri valori” Così ha esordito il Presidente di Confagricoltura eletto all'unanimità. Eletta anche la nuova giunta per il prossimo quadriennio.
Così ieri, Massimiliano Giansanti, rieletto all’unanimità alla presidenza di Confagricoltura, si è rivolto all’assemblea che lo ha confermato al vertice della più antica organizzazione professionale agricola per il prossimo quadriennio. Una scelta di continuità, dopo i numerosi traguardi raggiunti sotto la sua guida, nonostante le sfide poste dalla pandemia, dalla conseguente crisi economica, dai conflitti ancora in corso e dall’imperversare del cambiamento climatico. “Il mio impegno, in questi anni, si è concentrato sull’ascolto attento delle imprese agricole e dell'associazione a tutti i livelli, sia locale sia nazionale; e, contemporaneamente, su una visione proiettata oltre confine. Un approccio possibile grazie al supporto della Giunta, del direttore generale Anna Barrile, del Direttivo e dei colleghi dai territori, che ringrazio per il sostegno che continuano a dimostrarmi. La presenza del Capo dello Stato all’assemblea di dicembre e i risultati ottenuti dalla recente assemblea straordinaria a Bruxelles, con l’inclusione delle richieste di Confagricoltura nel documento sulla PAC del ministro Lollobrigida, confermano che stiamo andando nella giusta direzione. Dobbiamo continuare così, con l’obiettivo di costruire filiere agroalimentari sempre più integrate, dinamiche e sostenibili, nelle quali tutti gli attori contribuiscono alla valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo”. Ascolto e dialogo sono parole che il presidente ha pronunciato più volte alla platea, insieme a innovazione, efficienza, coerenza, governance del capitale umano e rafforzamento delle filiere con “Mediterranea” (alleanza con Unione Italiana Food): questi i principi ispiratori del mandato del presidente Giansanti. L'assemblea ha anche eletto i nove componenti della Giunta ai quali, nei prossimi giorni, saranno conferite le deleghe. Di seguito i nomi: Luca Brondelli di Brondello, Giordano Emo Capodilista, Lamberto Frescobaldi, Sandro Gambuzza, Nicola Gherardi, Paolo Mele, Filippo Schiavone, Cesare Soldi, Alberto Statti.
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Al via le prenotazioni per l’incentivo Ecobonus, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo DPCM 20 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2024.
A partire dalle ore 10 del 3 giugno 2024 sarà possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus, gestita da Invitalia, le prenotazioni per i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e - L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali). Con il nuovo decreto sarà possibile prenotare anche contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati e veicoli commerciali N1 e N2 anche ad alimentazione non elettrica.
Nella sezione normativa del sito Ecobonus, è possibile consultare il testo del DPCM e della Circolare contenente le indicazioni operative e la modulistica per chiedere il contributo. Le date e le modalità per la prenotazione dei contributi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 da adibire al servizio taxi o noleggio con conducente e dei contributi per l’installazione di impianti GPL e Metano su veicoli di categoria M1 saranno rese note con avviso successivo.
Maggiori dettagli sul sito Ecobonus.
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Presentato venerdì 24 maggio a Firenze il progetto per l'installazione in via Bolognese di un impianto agrivoltaico sperimentale, coordinato da Confapi Firenze in collaborazione con l'Università degli Studi di Firenze e ANFFAS Onlus Firenze. Il progetto, volto alla produzione di energia rinnovabile mantenendo le coltivazioni agricole, è un esempio di sinergia tra energie rinnovabili, agricoltura e sociale.
Firenze, 24 maggio 2024, è stato presentato a Firenze, in via Bolognese, un impianto agrivoltaico sperimentale che combina la generazione di energia rinnovabile con le attività agricole per una finalità sociale. Il progetto è stato coordinato da Confapi Firenze, in collaborazione con i dipartimenti di Ingegneria Industriale e di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell'Università degli Studi di Firenze, e ANFFAS Onlus Firenze.
L'iniziativa prevede l'installazione di pannelli fotovoltaici sopraelevati su terreni coltivati a olivo, creando nuovi spazi agricoli protetti per la coltivazione di altre colture come ciliegie, patate e fragole. Questi prodotti saranno destinati alla mensa delle case di accoglienza di ANFFAS Onlus Firenze, promuovendo così una filiera a km zero.
Silvia Casati, vice presidente di Confapi e coordinatrice del progetto, ha dichiarato: “Questo progetto unisce e fa interagire tra loro tre settori fondamentali – le energie rinnovabili, l'agricoltura e il sociale. È una dimostrazione concreta che i sistemi circolari, che pongono al centro la persona, possono essere realizzati. L’integrazione di queste diverse aree non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma contribuisce anche al benessere della comunità, valorizzando le risorse locali e supportando le persone con disabilità."
Il progetto si inserisce perfettamente nelle linee guida ministeriali per lo sviluppo di impianti fotovoltaici su suoli agricoli, risolvendo il problema dell'uso del terreno per la produzione di energia senza compromettere l'attività agricola. I pannelli solari montati su supporti elevati permettono la coltivazione dei terreni sottostanti, minimizzando l'ombreggiamento e creando un microclima favorevole.
La realizzazione dell'impianto ha richiesto la collaborazione di diversi enti con competenze specializzate: i gruppi di ricerca dei professori Carcasci e Pacini dell'Università di Firenze per lo studio di fattibilità, l'Avv. Giampaolo Pacini per gli aspetti legali, Fabrizio Bertini dello Studio Associato Geotec per il progetto architettonico, e CIEM Impianti Srl per l'analisi di fattibilità tecnica.
L'obiettivo finale è massimizzare l'utilizzo del suolo, consentendo sia la coltivazione agricola che la produzione di energia, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al benessere della comunità locale.
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Legambiente e Fondazione Ecosistemi presentano il VII Rapporto sui progressi e le criticità del GPP in Italia
Il VII Rapporto dell'Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi presentato ecentemente a Roma rivela che l'applicazione del Green Public Procurement (GPP) nelle Pubbliche Amministrazioni italiane è ferma al 62%, nonostante la conoscenza dello strumento sia diffusa nel 98% delle PA. Solo il 17% delle stazioni appaltanti effettua monitoraggi sull'uso corretto del GPP. La difficoltà di stesura dei bandi e la mancanza di formazione adeguata sono i principali ostacoli all'attuazione. L'Osservatorio raccomanda la formazione del personale e il controllo degli esiti delle gare d'appalto per migliorare l'efficacia del GPP.
Il Green Public Procurement rappresenta una leva fondamentale per la sostenibilità, ma la sua adozione procede a rilento. Le PA italiane faticano a implementare i Criteri Ambientali Minimi (CAM), nonostante la loro obbligatorietà dal 2016. I risultati del rapporto evidenziano la necessità di centralizzare le competenze sul GPP attraverso referenti specifici e di promuovere iniziative di formazione mirate per accelerare il passo verso un sistema di acquisti più verde e sostenibile. Questo gap rallenta l'acquisto di verde per le PA, impedendo loro di essere al passo con la transizione ecologica richiesta dall'Unione Europea.
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Il Consiglio Regionale approva la modifica che riduce la frequenza di svuotamento delle piscine
Nell'ultima seduta di maggio, il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge di modifica della LR 8/2006 sulle piscine ad uso natatorio. La nuova normativa permette agli agriturismi di svuotare le piscine ogni tre anni invece che ogni anno, semplificando la gestione per queste strutture. La modifica è il frutto di una lunga concertazione tra Regione Toscana e varie associazioni di categoria. Restano invariati gli altri adempimenti, inclusi quelli relativi all'approvvigionamento idrico e alla formazione del personale. La proposta approvata sarà presto pubblicata sul BURT.




