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L’Associazione Florovivaisti del comprensorio di Pescia, prendendo spunto dalle parole pronunciate dal sindaco Oreste Giurlani il 12 dicembre, in occasione della firma del protocollo d’intesa con la Regione Toscana sul Mercato dei Fiori, chiede al sindaco se è possibile, e in che modientrare a far parte della cabina di regia che dovrà elaborare il piano di sviluppo del commercio all’ingrosso di piante e fiori nel mercato di Pescia.

Si ricorderà infatti che nella conferenza stampa, tenutasi dopo la firma dell’intesa, il sindaco Giurlani disse esplicitamente che erano benvenuti i contributi di tutti, a cominciare dai soggetti della filiera florovivaistica ed agricola, alla definizione del piano di sviluppo del Mercato dei Fiori di Pescia e delle politiche di rilancio del comparto. Non sono state però ancora precisate le modalità d’ingresso nella cabina.
L’Associazione Florovivaisti di Pescia, forte delle 30 aziende associate per un totale di 80 ettari di vivai con sede nei comuni di Pescia e Uzzano, è convinta di poter dare un valido contributo alla stesura del piano, anche grazie alla ricchezza di competenze di cui è portatrice. Fanno parte, infatti, dell’Associazione varie tipologie di produzioni florovivaistiche: dalle produzioni di olivi (in più di 20 aziende), a quelle di piante ornamentali (17), di agrumi (8), di mimose (5), di piante fruttifere (6), di vasetteria fiorita (2), di fiori recisi (1), di orchidee (1) e di abeti (1).
 
Redazione

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A Cia Pistoia piacciono nella Carta in primis l’impegno nei rapporti tra imprenditori del distretto (e non solo) a «correttezza e chiarezza» contrattuale e «tempi di pagamento certi, congrui e sostenibili». Bene anche l’intento di innovare e valorizzare la qualità per un marchio distrettuale.

Per Sandro Orlandini, presidente della Confederazione italiana agricoltori di Pistoia la riunione del Distretto vivaistico ornamentale è stata «con forti contrasti fra luci e ombre». La parte positiva è dunque rappresentata dall’approvazione della Carta dei Valori del Distretto, «in relazione sia ai rapporti interni fra vivai maggiori e piccoli fornitori sia ai rapporti esterni con altri soggetti economici e le istituzioni e la cittadinanza, che potrebbe rappresentare un importante strumento di riscatto e di rilancio del vivaismo ornamentale pistoiese, se sarà rispettato fino in fondo, e su cui costruire un vero e proprio marchio distrettuale». 
Questo il commento di Sandro Orlandini, presidente della Confederazione italiana agricoltori di Pistoia, all’indomani della seduta del Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia tenutasi il 18 gennaio mattina
Così Orlandini, senza voler rubare la scena sull’argomento ai vertici del Distretto, sottolinea che nella Carta dei Valori del Distretto vivaistico vengono accolte molte delle istanze portate avanti negli ultimi anni da Cia Pistoia. «In particolareosserva Orlandini, che è membro del Distretto in rappresentanza della Camera di commercioabbiamo inserito nella carta i tempi di pagamento certi, congrui e sostenibili. Così come il richiamo alla trasparenza e alla “correttezza e chiarezza” contrattuali, che avrebbero certamente impedito il verificarsi di situazioni inaccettabili come il recente caso Bruschi, che ha messo in difficoltà tante imprese del territorio e che non è ancora stato risolto».
 
Redazione
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Fino al 30 giugno gli uffici del Mercato dei Fiori della Toscana, situato in via Salvo d'Acquisto, 10/12 a Pescia, resteranno chiusi per alcuni sabati. Di seguito le date delle aperture straordinarieconcordate in via sperimentalefino a prossima verifica, che avverrà entro il 15 giugno.

«Allo scopo di sperimentare nuove articolazioni orarie del Mercato dei Fiori, nei giorni scorsi è stato sottoscritto un accordo per mantenere aperti gli uffici ed il mercato soltanto in alcuni sabati del mese, fino al 30 giugno 2017» così comunica il Mercato dei Fiori della Toscana.
Il Sindaco di Pescia, l’Amministratore Unico di Mefit ed i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confcommercio e Confesercenti hanno condiviso tale ipotesi, prevedendo di effettuare una riunione di verifica entro il 15 giugno 2017 per il secondo semestre 2017.
Si è concordato di mantenere sperimentalmente gli uffici ed il mercato aperti solo nei sabati elencati: 28 gennaio (ultimo sabato del mese); 11 febbraio (precede S. Valentino); 25 febbraio (ultimo sabato del mese); 4 marzo (precede Festa della Donna); 25 marzo (ultimo sabato del mese); 8 aprile (precede domenica delle Palme); 15 aprile (precede Pasqua); 29 aprile (ultimo sabato del mese); 13 maggio (precede Festa della Mamma); 27 maggio (ultimo sabato del mese); 24 giugno (ultimo sabato del mese).
Durante i restanti sabati gli operatori potranno accedere al mercato per svolgere la loro attività in area delimitata, al piano seminterrato.
 
Redazione

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Il Floral Marketing Research Fund (FMRF) ha pubblicato i dati di un nuovo studio che fornisce un'analisi dettagliata sui comportamenti assunti dai giovanissimi, appartenenti alla cosiddetta “generazione Millennial”, nel consumo e nell'acquisto di fiori.

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Lo studio FMRF, dal nome "Tattiche di marketing per aumentare gli acquisti floreali dei Millennial", è stato condotto dal Dr. Chengyan Yue dell'Università del Minnesota e finanziato da Asocolflores. L'analisi esplora così le strategie di marketing innovative e le tattiche necessarie per una migliore targetizzazione dei “Millennial”, in quanto essi rappresentano la chiave per il futuro del settore floreale.
I risultati dello studio rivelano i modi adatti ad attirare efficacemente i giovani “Millennial” verso i prodotti floreali, nonché i dati sui loro atteggiamenti, sulle loro preferenze e le loro barriere verso l'acquisto di fiori. Alcune delle importanti strategie di marketing che emergono includono: incoraggiamento alla personalizzazione del prodotto; valorizzazione dei loro soldi e uso del passaparola per generare interesse.
Ai giovani si deve dunque fornire la possibilità di organizzare i propri mazzi di fiori, in modo personalizzato, nelle modalità di consegna, nel design o nelle opzioni di sconto. Si deve poi far percepire il fiore come un prodotto alla moda e contemporaneo, adatto dunque a loro.
Per quanto riguarda invece la loro disponibilità d'acquisto si devono offrire programmi di fidelizzazione con premi e punti che non scadono. Si deve raggiungere il superamento della barriere di prezzo, offrendo ai giovani regali liberi, coupon o sconti. In quest'ottica si possono ad esempio creare dei servizi di abbonamento facili da usare. 
Come comunicare ai giovanissimi? Il passaparola e le nuove tecnologie sono gli unici mezzi: si deve mantenere una solida presenza sui social media, sviluppando applicazioni sui cellulari che possano coinvolgere i “Millennial” a utilizzare coupon, facili opzioni di pagamento e altre caratteristiche desiderabili. Gli annunci pubblicitari per colpirli devono infine contenere informazioni divertenti, uniche e interessanti sui fiori. 
 
Redazione

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È dimostrato scientificamente che un’adeguata e accorta gestione della vegetazione arborea e arbustiva in ambito urbano è in grado di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e, quindi, di influire positivamente sul benessere della popolazione. Il CREA-VIV di Pescia ha studiato alberi e arbusti in grado di ridurre l’inquinamento.

L'ecosistema urbano è un organismo fortemente squilibrato in termini di consumo di energia e materia e di produzione di rifiuti ed emissione di inquinanti. Tale squilibrio può essere ridotto in modo significativo con l’inserimento nei tessuti urbani esistenti di elementi di attenuazione delle pressioni ambientali, prime tra tutti le piante
Con queste premesse, il CREA-VIV Pescia da diversi anni studia le capacità di specie arbustive e arboree ai fini della mitigazione dell’inquinamento atmosferico in ambiente urbano e periurbano. Lo studio è svolto attraverso la messa in opera di formazioni vegetali (barriere o cortine vegetali) in presenza di sorgenti di inquinamento da traffico veicolare, attraverso la definizione di linee guida per la progettazione di formazioni vegetali da opporre a sorgenti di inquinamento di tipo lineare. Ma anche con la valutazione dell’efficienza di diversi moduli compositivi nell’intercettare ed abbattere i flussi dinamici inquinanti e con la valutazione dell’attività fotosintetica  delle piante con metodi analitici e biometrici.
Tra le specie arbustive studiate vi sono: Ilex aquifolium; Viburnum tinus; Viburnum lucidum; Arbutus unedo; Photinia x fraseri; Laurus nobilis; Eleagnus x ebbingei; Ligustrum japonicum.
Sono stati impostati due campi di prova: uno a Pescia, lungo la Strada Provinciale di accesso al centro del paese, al Mercato dei Fiori ed alla zona delle cartiere, quindi in un punto a forte densità di traffico veicolare sia leggero che pesante; uno a Piancastagnaio, in una zona assolutamente isolata da flussi inquinanti. Sono state impiantate 25 piante per ognuna delle 8 specie in esame, disposte parallelamente al fronte stradale
Dal momento dell’impianto, sono state effettuate periodicamente le seguenti misure biometriche: altezza della pianta, larghezza della chioma e Leaf Area Index (LAI). In definitiva, sono state analizzate le diverse specie proposte dall’Azienda proponente ed è stato valutato il loro comportamento se utilizzate nella composizione di barriere vegetali atte a ridurre l’inquinamento atmosferico. Sono state analizzate diverse sostanze inquinanti (21 elementi) ed è stato studiato l’andamento nel tempo e la distribuzione nello spazio dei medesimi inquinanti. Infine, sono state studiate le relazioni tra sostanze inquinanti, specie vegetali e parametri meteorologici.
 
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(In foto: Polverimetro e misuratori dell’inquinamento atmosferico)
 
È stato possibile osservare che alcune specie non risultano idonee a causa della crescita molto lenta (V. tinus) o della vegetazione troppo rada (Ilex sp.). Specie come L. japonicum, E. x ebbingei e P. x fraseri hanno invece mostrato fin dall’inizio un notevole sviluppo e le ultime due hanno registrato anche un notevole aumento di area fogliare e di materia legnosa. È stato inoltre calcolato il deposito fogliare totale su ogni specie, e il maggior deposito è stato riscontrato in  E. x ebbingei
Gli elementi inquinanti depositati sulle foglie aumentano all’aumentare delle concentrazioni di elementi nell’aria e della velocità del vento, ma diminuiscono dopo le precipitazioni. Infatti, il deposito di inquinanti sulle foglie è progressivamente aumentato tra giugno e agosto, in un periodo in assenza di piogge, mentre è diminuito da fine agosto a ottobre, con il verificarsi dei primi eventi piovosi autunnali che, evidentemente, hanno dilavato parte degli inquinanti dalle foglie depositandoli a terra.
Le diverse specie hanno differito tra di loro nella entità della deposizione sulle foglie di 13 metalli pesanti su 21 analizzati e tutte le concentrazioni degli elementi sono variate significativamente nel corso dei successivi campionamenti. L. nobilis e A. unedo hanno presentato i minori valori di deposizione fogliare, mentre E. x ebbingei, V. lucidum e P. x fraseri hanno mostrato  il maggior numero di elementi con i più alti depositi.
Dall’analisi microscopica del PM sulle foglie, è emerso che E. x ebbingei è il miglior accumulatore di inquinanti, con lo 0.60 % dell’area fogliare coperta da PM, mentre L. nobilis, con lo 0.27 %, ha mostrato il più basso valore.
I risultati ottenuti hanno confermato l’importante ruolo che il verde urbano opera nel migliorare la qualità dell’aria e mitigare l’impatto ambientale delle attività antropiche. Oltre alla scelta della specie, risulta fondamentale una maggior conoscenza del comportamento dei flussi inquinanti e delle interazioni con il clima.
Lo studio di nuovi design d’impianto potrebbe portare ad aumentare l’efficienza della mitigazione dell’inquinamento operata dal verde e fornire informazioni utili per la progettazione del verde in ambienti urbani dei paesi mediterranei.
 
Redazione