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Sei mesi, 50 paesi, 500 aziende e circa un centinaio di delegazioni internazionali coinvolte: questi i numeri attesi per l'Expo Internazionale del Florovivaismo di Bologna. ANVE, unico socio italiano di AIPH - International Association of Horticultural Producers, esprime soddisfazione per il frutto di un lavoro di squadra che giunge in un momento in cui il settore chiede attenzione.

Il 23 gennaio a Ratingen, nei pressi di Dusseldorf, si è svolta l'Assemblea di AIPH - International Association of Horticultural Producers, durante la quale è stata presentata ed accettata la candidatura della città di Bologna per ospitare l'EXPO internazionale del florovivaismo nel 2019.
ANVE - Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, in qualità di unico ed esclusivo Socio AIPH in rappresentanza dell'Italia, è stata chiamata a dare il supporto ufficiale a tale iniziativa. Il comitato promotore della candidatura di Bologna ad AIPH è composto da realtà di alto profilo, quali il Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna, la Camera di Commercio, il CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna, Bologna Welcome, Alessandro Rosso Group e FICO Eataly World. Ad affiancare questo importante gruppo e a svolgere il coordinamento con il settore florovivaistico ci sarà ANVE.
AIPH è composta da Organizzazioni florovivaistiche provenienti da tutto il mondo e, grazie al riconoscimento del BIE (Bureau International des Exposition), è l'organo internazionale che autorizza queste manifestazioni nel settore
I temi proposti dalla candidatura bolognese sono la rigenerazione urbana e l’agricoltura urbana, infatti lo slogan della manifestazione sarà: “Grow Green, Eat Green, Live Green” (Crescita, alimentazione e stili di vita sostenibili). L’EXPO durerà 6 mesi e coinvolgerà molteplici aree della città di Bologna: area F.I.CO, Parco nord, Giardini Margherita e Montagnola. L’EXPO sarà un evento di grande rilievo per il settore florovivaistico italiano, secondo il comitato promotore saranno 50 i Paesi espositori, oltre 500 le aziende coinvolte ed un centinaio le delegazioni internazionali.
Il Presidente ANVE, Marco Cappellini, esprime grande soddisfazione per questo risultato: «È il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto grandi società di investimento, l'Amministrazione pubblica e il settore produttivo ai massimi livelli internazionali. Inoltre, questa bella notizia arriva proprio in un momento in cui il florovivaismo chiede a gran voce maggiore attenzione e forti attività promozionali. Ma ora siamo solo all'inizio. I prossimi due anni saranno cruciali per arrivare pronti all'inaugurazione e già da questa settimana saremo al lavoro con tutti i soggetti interessati».
Ulteriori dettagli saranno presentati in occasione della conferenza stampa che ANVE organizzerà al Myplant & Garden a febbraio.
 
Redazione

Sono i dati di Unioncamere Liguria a dirlo: nei primi nove mesi del 2016 la regione ha infatti registrato per l'export un +9,7% rispetto alla stesso periodo dell'anno precedente. Oltre al settore manifatturiero, che rappresenta più del 90% dell'export, è l'agricoltura ad andare bene, soprattutto in Germania (rappresenta più della metà dell'export), Paesi Bassi (80% dell'export) e Stati Uniti.

In Italia nei primi nove mesi del 2016 si è registrata una crescita tendenziale dell'export pari allo 0,5%, con un saldo positivo pari a 37.285 miliardi di euro. La Liguria, in particolare, rappresenta l'1,8% delle vendite nazionali all'estero.
La regione registrato una dinamica positiva (+8,5%), passando da 4.983 a 5.408 milioni di euro: di questi, 3.005 milioni sono destinati verso paesi extra Europei, ovvero il 55,6% del totale. In aumento dunque del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre verso l'area comunitaria l'export è cresciuto del 7,1%. Il settore che ha maggiormente determinato questa crescita è il manifatturiero, i cui prodotti rappresentano oltre il 90% del totale dell'export regionale.
Per ciò che riguarda l'agricoltura, invece, le esportazioni Liguria-Mondo, per il periodo gennaio-settembre 2016, hanno registrato valori in euro di 192.503.606 euro verso l'UE, 32.380.998 euro Extra-UE per un totale di 224.884.604 euro. La variazione percentuale 2015/2016 è +0,7%. Per quel che riguarda il dettaglio della provincia di Imperia si sono registrati: 80.111.212 euro verso l'UE, 18.876.831 euro Extra-UE per un totale di 98.988.043 ed una variazione percentuale 2015/2016 di +2,1%.
A livello di destinazione, nell'area comunitaria, è la Francia a confermarsi al primo posto, soprattutto per la vendita di prodotti alimentari, nonostante un calo complessivo dell'export pari al 7%. Seguono la Germania (-2,4%), dove oltre la metà delle vendite è rappresentata dai prodotti agricoli, i Paesi Bassi (+11,3%), dove la percentuale dell'agricoltura ha raggiunto l'80%.
Per i paesi extra-UE gli Stati Uniti hanno fatto registrare un aumento del 25,5% per prodotti agricoli e alimentari.

 

Redazione

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è svolta oggi la prima riunione di insediamento dell'Osservatorio nazionale dell'agricoltura sociale, presieduto dal Ministro Maurizio Martina e dal Vice Ministro Andrea Olivero.

L'Osservatorio nazionale è previsto dalla legge quadro sull'Agricoltura sociale e prevede la partecipazione di rappresentanti delle amministrazioni centrali e regionali, delle organizzazioni professionali agricole e delle organizzazioni e associazioni operanti nell’ambito dell’agricoltura sociale.
«L'Osservatorio nazionale che abbiamo insediato oggi - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – dà vita a un modello di lavoro importante per dare forza al mondo dell'agricoltura sociale. Mettere insieme istituzioni, organizzazioni agricole, realtà del terzo settore ci consentirà di elaborare politiche concrete di sostegno a una realtà davvero importante. Cittadinanza, nuovo welfare, solidarietà, agricoltura: sono le parole chiave che vogliamo portare avanti. Già nella prima riunione si sono affrontati alcuni temi operativi per dare risposte utili a chi ogni giorno opera insieme a tante persone con difficoltà e disabilità. Penso alla semplificazione di alcuni aspetti normativi, all'armonizzazione delle politiche regionali in materia, a una ancora più stretta interazione col Servizio civile nazionale».
associaizonelucignolo«Con l'istituzione dell'osservatorio – ha dichiarato il Vice Ministro Andrea Olivero -, poniamo un altro tassello a sostegno dell'impegno in agricoltura sociale. L'osservatorio è un luogo stabile di programmazione e di confronto indispensabile per concretizzare le azioni di sistema. Un vero luogo generativo capace di recepire i migliori stimoli provenienti dal territorio. Così proseguiamo e potenziamo il lavoro comune perché l'agricoltura sociale nelle sue molteplici forme possa essere riconosciuta e valorizzata e, nell'interesse della nostra comunità, contribuire al benessere con iniziative di welfare e innovazione sociale».
Agricoltura sociale in numeri
In Italia sono oltre mille le esperienze di agricoltura sociale con oltre 390 cooperative sociali che danno lavoro a 4 mila occupati e sviluppano più di 200 milioni di euro di fatturato. Le attività produttive interessate dall'agricoltura sociale sono prevalentemente le coltivazioni annuali, cui seguono la zootecnia, e le coltivazioni permanenti.
I destinatari delle attività di agricoltura sociale sono nel 50% dei casi circa persone con disabilità, cui seguono disoccupati con disagio, minori e studenti in alternanza scuola-lavoro.
 
Redazione

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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina ha firmato il dossier di candidatura nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell'UNESCO del sito veneto "Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene".

Il dossier sarà esaminato oggi dalla Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco che dovrà formalmente decidere se inviare a Parigi la candidatura per ottenere l'iscrizione del sito Unesco entro il 2018.
I lavori per la candidatura sono stati avviati nel 2009 sotto il coordinamento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali‎. Nell'ottobre 2010 l'Unesco decise di inserire il sito di Conegliano e Valdobbiadene nella lista propositiva nazionale. Dopo un lungo lavoro di analisi e ricerca, nel marzo 2015 il sito è stato iscritto nel Registro nazionale dei paesaggi rurali tradizionali, elemento necessario per la candidatura nella lista dell'Unesco.
L'area candidata corrisponde alla zona DOCG di produzione del Prosecco. «Sosteniamo questa candidatura - ha dichiarato il Ministro Martina - perché esprime con forza la capacità del Prosecco di valorizzare un territorio agricolo e promuovere l’Italia nel mondo. Uno degli elementi di forza del dossier è dato proprio dalla positiva convivenza tra lavoro umano ed ecosistema. Vogliamo evidenziare ancora di più il ruolo centrale dell'agricoltore nella salvaguardia della biodiversità del paesaggio rurale. Mi auguro che domani la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco confermerà la volontà politica di candidare questo pregevole sito ‎così da rafforzare il primato italiano in ambito Unesco, primo paese al mondo per siti dichiarati patrimonio dell'umanità». 
 
Redazione

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Negli scorsi giorni l'Associazione Florovivaisti del comprensorio di Pescia aveva lanciato un appello al sindaco Giurlani con la richiesta fi entrare nella cabina di regia, che elaborerà il piano di sviluppo del Mercato dei Fiori. Giurlani risponde positivamente sui social, annunciando che a febbraio sarà fatto un avviso pubblico per tutti i soggetti interessati.

Il sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, dal suo profilo Facebook risponde all'appello dell'Associazione Florovivaisti di Pescia, accogliendo con piacere la loro richiesta e quella di tanti altri soggetti, fra cui configurano anche alcuni pistoiesi.
Queste richieste sono accolte positivamente dal sindaco Giurlani in quanto «avvalorano la scelta del Comune di prendersi la responsabilità e metterci la faccia nel prendere dalla Regione questa struttura. Crediamo che possa diventare una piattaforma logistica e un mercato pubblico per il florovivaismo, partendo dalla produzione locale e non solo dalla commercializzazione globale» sottolinea Giurlani. Il Mercato dei Fiori di Pescia diventerebbe così il primo in Italia e in Europa dal punto di vista pubblico, come ribadisce il sindaco nel suo messaggio.
«L'attuale cabina di regia è formata dalla Regione, dal Comune e dalle Associazioni di categoria agricole e dei commercianti. A Febbraio ci sarà la prima cabina di regia con le regole e faremo un avviso pubblico per i soggetti interessati ad entrare.»
Giurlani conclude ringraziando per questi appelli, giunti fin da subito, e sottolinea la loro importanza nell'avvalorare la scelta presa dal Comune per condurre verso una svolta il futuro del Mercato dei Fiori.
 
Redazione