Filiera vite-vino
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- Scritto da Andrea Vitali
Si terrà dal 20 al 23 maggio 2021 a Castelvetro di Modena la nuova edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino, che premia le aziende e i comuni in cui hanno la sede. Ammessi solo vini Dop (Doc e Docg) e Igp. Fra i premi, il “Forum degli Spumanti”, il premio “BioDiVino”, “MondoMerlot”, sezione vini Kosher e il nuovo “I vini felliniani”. Scadenza iscrizioni 3 maggio 2021.
L’Associazione Nazionale Città del Vino ha scelto le nuove date del 19° Concorso Enologico Internazionale, rinviato di un anno a causa del Covid-19, e sono aperte le iscrizioni. Il concorso si svolgerà dal 20 al 23 maggio 2021 al Castello di Levizzano di Castelvetro di Modena, messo a disposizione dall’amministrazione comunale di questa città del vino, cuore della produzione dell’omonimo Lambrusco Grasparossa.
Il regolamento apre la partecipazione a tutte le categorie di vini, purché Dop (Doc e Docg) e Igp. In palio Gran Medaglie d’Oro, d’Oro e d’Argento, un vero e proprio attestato di certificazione della qualità dei vini, visto che l’obiettivo del Concorso Enologico di Città del Vino è quello di offrire alle aziende uno strumento in più di promozione e valorizzazione.
Il regolamento – secondo quanto stabilito dall’Oiv (Organizzazione internazionale della vite e del vino) – prevede che solo il 30% del totale dei vini presentati possa ottenere una medaglia. Il Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali ha dato il suo patrocinio.
Molti sono i premi speciali abbinati, alcuni “storici”, come il “Forum degli Spumanti” che premia le migliori bollicine in concorso; il premio BioDiVino dedicato alle produzioni vitivinicole biologiche (promosso in collaborazione con l’Associazione Città del Bio); il premio MondoMerlot dedicato ai vini prodotti con almeno l’85% di uve merlot, originato dall’iniziativa promossa dal Comune di Aldeno (Trento).
Per questa edizione del concorso è stato istituito anche un premio speciale “I Vini Felliniani”, dedicato ai 100 anni dalla nascita di Federico Fellini e patrocinato da “Fellini 100”, il marchio ideato dal Ministero per i Beni Culturali per ricordare la figura del grande regista riminese (l’anniversario cadeva nel 2020, ma molte iniziative sono state rinviate al 2021). Il premio è riservato ai vini prodotti a base Sangiovese di Romagna (nelle aree a denominazione romagnole e della Valle del Rubicone Igp).
Una sezione particolare è dedicata ai vini kosher prodotti secondo le regole dettate dalla religione ebraica; il premio è patrocinato da Iter Vitis, l’Itinerario Europeo del Vino riconosciuto dal Consiglio d’Europa.
La premiazione ha una caratteristica peculiare: i premi sono assegnati sia ai vini dell’azienda vitivinicola sia al sindaco del comune in cui l’azienda opera, a suggellare il legame che esiste tra vino e territorio e che il concorso intende ribadire ogni anno.
Scadenze iscrizioni e invio campioni
L'invio dei campioni sarà possibile da lunedì 26 aprile 2021 a venerdì 14 maggio presso:
Castello di Levizzano - Via C. Cavedoni, 41014 Levizzano Rangone di Castelvetro di Modena – MO.
Le iscrizioni online al concorso si chiudono improrogabilmente lunedì 3 maggio 2021.
Per ulteriori informazioni, consultazioni del regolamento e iscrizioni dei vini cliccare sul seguente link: https://www.cittadelvino.it/iscrizioni_2021.php.
Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 0577.353144.
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- Scritto da Andrea Vitali
«Senza soldi, senza liquidità, le imprese non vanno da nessuna parte, galleggiano fino a quando poi muoiono». Così Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, in una nota di tre giorni fa in cui ha lanciato l’allarme sulle enormi difficoltà per le aziende del settore agricolo a ottenere fondi e prestiti per agganciare la ripresa.
«Il sistema dei prestiti non è stato semplificato, come dichiarato a più riprese dal Governo – sostiene il Consorzio Vino Chianti -. Numerosi aspetti complicano ancora l'accesso ai fondi. Data l'emergenza, è necessario interrompere in questa fase gli accordi che regolano i requisiti patrimoniali delle banche e hanno ripercussioni sull'erogazione del credito». «Chiediamo di far sospendere momentaneamente le regole di Basilea per permettere alle aziende di avere liquidità e di investire – dice Busi -. Siamo nel mezzo di una crisi eccezionale e servono regole eccezionali, altrimenti sarà impossibile uscirne».
«Dall'inizio della pandemia – aggiunge Busi - sono state dette bellissime cose, il governo ha parlato di prestiti per il settore agricolo fino al 75% del fatturato dell'anno precedente, poi si è parlato di altri fondi, ma fino ad oggi si è visto ben poco». E ci sono clausole e procedimenti che rallentano, e spesso impediscono, la possibilità di ricevere finanziamenti: «come la necessità per le imprese di essere in bonis al 31 dicembre del 2019 - dice Busi - un elemento che rende tutto più complicato». Tra gli altri problemi anche la delibera bancaria: «la garanzia dello Stato serve a poco se poi è necessaria la delibera bancaria. E' come andare a chiedere un prestito normale. E non possiamo essere colpevolizzati dalle banche se non riusciamo, in questa crisi epocale, a non portare avanti l'azienda come vorremmo».
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